Posts written by The Timestreamer

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    Hector Van Hauten
    Non andava affatto bene. La cannoniera non riusciva a puntare, muovendosi così in fretta, o almeno così pensava andassero le cose. Non era un esperto di cannoniere, ma immaginava ci fosse un buon motivo perchè Parker non facesse fuoco e annicchilisse il bestione. Mentre Bromir si spostava in una zona relativamente più sicura, Hector si guardava intorno, cercando disperatamente una soluzione.
    Fu girando e rigirando che vide il bengala. C'era qualcuno, lassù. Ed era al'aperto? Sarebbe assiderato! Non poteva permetterlo. Ma cosa poteva fare, cosa...
    Bromir lo distolse dai suoi pensieri annunciandogli una chiamata da parte di Parker, che, apparentemente, aveva deciso che la pelle gli puzzava decisamente troppo per continuare a vivere. Che avevano tutti quanti, dannazione? Eppure... Eppure non potevano perdere più tempo, e se la dottoressa non aveva che una pistola e poteri biotici, Parker aveva una cannoniera. Ma in ogni caso, affrontare un Divoratore da solo era pericoloso, troppo pericoloso. Deglutì nervosamente. Era sempre così dare ordini? Non aveva mai ragionato su quanto fosse complicato decidere di situazioni che possono causare la morte di altri. C'era da chiedersi quanto fosse stupido a non essersene reso conto prima, in effetti. ah, se avesse potuto ridare l'esame N7 ora, probabilmente si sarebbe qualificato anche meglio... Chissà, forse si sarebbe informato per farlo. Nel mentre, però, doveva agire. E forse sapeva anche come fare.
    -Parker, ascoltami bene e fai quanto ti dico: attira l'attenzione del bestione con scariche di mitragliera, portalo a sud di qui e, raggiunta una distanza sufficientemente elevata, alzati di quota finchè non ti perde di vista e raggiungici. Se lo porterai abbastanza lontano non riuscirà a rintracciarci, ma vai verso Sud, dove non ci sono scialuppe, e non tentare di fare l'eroe, chiaro? Fattelo anche solo passare per la testa e ti ammazzo di persona!-
    Sbuffò. I Divoratori solitamente non si spostavano troppo rapidamente, se non avevano una preda a tiro. Poteva funzionare. Non gli piaceva lasciare che Parker se ne occupasse da solo, ma che scelte aveva?
    -Bromir! Dobbiamo raggiungere quel bengala, e dobbiamo farlo prima di subito, se non vogliamo che il maltempo torni in forze e ce lo faccia perdere di vista! Muoversi!-

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    Well, dire che la Wii ha rovinato tutto è un po' una vaccata, come lo è dire che ogni singolo gioco per PS1 era una iller app, visto che ha avuto una MAREA di shovelware. Se ricordiamo la PS1 è perchè in quei periodi saltavano fuori tipi con idee rivoluzionarie, come Kojima, o tizi che si dicevano semplicemente "Fanculo, voglio divertirmi" come la Naughty Dog e ti buttavano fuori un Metal Gear Solid, un Crash Bandicoot (peraltro il Metal Gear originale non era male, era la versione per NES che aggiungeva tutta uan prima parte inutile e fatta decisamente male. Se volete provare l'originale, prendetelo per l'MSX). Dire che i videogiochi vecchio stile sono morti non è vero: Bioshock, nel bene o nel male, è pur sempre un ovvio "figlio" di System Shock. Per quanto io non possa che essere d'accordo con questo tizio per quanto riguarda la grafica (visto che il capo saprà bene la mia reazione ad un gioco di nuovo generazione rispetto ai suoi capitoli precedenti quali Fallout, che si riassume rapidamente con i termini "rabbia canina"), è importante anche ricordare LA STORIA. Dire che non ci sono più giochi con una bella storia è blasfemo: anche solo un Red Dead Redemption ha una storia che, pur semplice, è molto ben fatta. Mass Effect segue a ruota, e anche AC aveva una bella storia, poi ha preso per la tangente e Dio solo sa dove vuole andare a parare ora. Se si sa cercare, giochi con una bella storia li si trova ancora abbastanza facilmente. Per quanto riguarda la difficoltà, è verissimo. Faccio un esempio rapido: Splatterhouse (il remake) è stato messo in vendita come "gioco difficilissimo". Sul disco si possono sbloccare anche i primi tre capitoli. Battete il gioco e poi provate QUELLI. Vediamo quanto durate. Devo dire, però, che quando introduci livelli di difficoltà dai la possibilità di godersi il gioco anche a chi non è bravo. Io non sono granchè nei giochi d'azione (arrivo a finirti un Devil May Cry in Normale, ma più su no), ma ho finito Bayonetta. Perchè? Ho messo il gioco in Normale e ci sono arrivato in fondo. La difficoltà media bassa non è il vero problema: quella puoi alzarla quando ti pare. Il problema è la semplicità intrinseca del gioco. Un vecchio RPG aveva settemila stat, uno nuovo tre se ti va bene. Gli enigmi io li odiavo, ma mi sono comunque giocato Silent Hill 1 e 2 e li ho adorati, mentre RE4 sì, è bellino, ma non al livello, e il 5 poi...
    Per finire con i particolari, vero, ora ce ne sono meno. Questo perchè, temo, il tipo lassù ha ragione: non ci mettono nemmeno impegno. Alcuni lo fanno: alcuni mettono tanti di quei particolari dietro da far impallidire una puntata del Dottor Who, ma ormai sono la minoranza. spesso si punta più su quantità che qualità. Il che è molto, molto triste. Tanto che la mia speranza per i giochi dell'anno prossimo, ormai, è limitata a Wasteland 2, e solo perchè c'è dietro la Interplay (ora InXile) e Avellone...
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    La mia gatta mi passeggia sulla tastiera mentre chatto, col risultato di salutare i miei contatti con stringhe di letere e numeri a caso.
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    Comunque noto un discreto numero di gatti neri, e la cosa mi piace parecchio.
    Also, Pepene gioca all'Xbox? La mia mi guarda giocare e basta.
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    BellA. È una signorina.
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    Se si parla di gatti, io sono sempre disponibile!
    Chillaxin':


    Apri un cassetto, dicevano. Non succederà nulla, dicevano:


    Ed infine, la :"": stanchezza :"":
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    Hector Van Hauten
    Non ci credeva nemmeno lui, ma c'era riuscito. Era il giorno della pioggia di Divoratori, e lui era sopravvissuto? Quando si dice il culo.
    Mentre il vermone si riprendeva dallo stordimento, Parker aprì il fuoco. Purtroppo, però, quel bestione era parecchio abituato alla terra dura. Si spostò, avvolgendosi su se stesso, schivando i missili ma venendo colpito dallo splash dell'esplosione. Urlò di nuovo. Questa volta pareva puntare alla cannoniera, però. Male, molto male. Come se quello non bastasse, la dottoressa aveva preso la decisione più assurda della giornata.
    -Dottoressa! Le ordino di tentare il suicidio quando sarà di licenza, o comunque non sotto il mio comando, chiaro? Cosa crede, di correre più di un Mako? Ci serve viva, dannazione!-
    Prese la mira, controllò che la cannonata fosse disponibile e la sparò dritta dritta alla mascella del verme, che ormai era quasi smontata. Quello, dal canto suo, accusò il colpo, ma tornò a concentrarsi sulla cannoniera. Aveva inquadrato la preda più facile, pareva. Povero idiota.
    -Porca di quella... Parker! Non riesco a distrarlo! Sparagli in gola, ragazzo! Fallo saltare una volta per tutte!-

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    Hector Van Hauten
    Il soldato della polizia militare sbattè le mani sul tavolo. -Non so come cazzo hai fatto, stronzo, ma il capo è qui fuori. Ora ti conviene parlare con lui, o giuro su quello che ti pare che, ci calasse il Consiglio, ti sbatto fuori dalle paratie stagne, chiaro?-
    Hector si limitò ad annuire. Aveva fatto chiamare l'ufficiale a capo apposta per parlare con lui, non per cazzeggiare. Quello che doveva raccontare non poteva essere riferito a nessun intermediario. Doveva assicurarsi che arrivasse a chi di dovere.
    Il capitano Walter Demeckis entrò nella stanza, indossando il suo volto truce delle grandi occasioni. Si sedette sulla sedia davanti a Hector e mise davanti a se alcuni fogli, presumibilmente rapporti. Non parlò. Era il classico "duro", evidentemente. Hector si limitò ad aspettare.
    -Tenente, si rende conto che la mia presenza qui è dovuta puramente a curiosità? Ha compiuto un crimine tremendo. Dovremmo sbatterla in prigione senza passare dal via.-
    Hector non disse niente. Il discorso-clichè non era ancora finito, ne era certo.
    -Sembra incredibile, eppure ecco davanti a me un soldato che si è guadagnato una promozione sul campo e che viene accusato di aver distrutto una colonia fiorente.-
    Incrociò le mani davanti a se, mentre un soldato metteva sul tavolo una bottiglietta d'acqua ("Pura acqua sorgiva di Eden Prime!") e un bicchiere. -Sono davvero curioso, Van Hauten. Mi illumini.-
    Hector lo fissò per un istante. -Da dove vuole che parta? La storia è lunga.-
    -Ho tempo, tenente. Inizi dicendomi cosa ci faceva su Gotha.-
    Hector sbuffò, inarcandosi all'indietro. Poggiò le mani, adornate da due manette d'ultima moda, sul tavolo.
    -Quel giorno ero uno dei tre marine in servizio sull'incrociatore Adelaide. Gli altri erano tutti in licenza, e i miei due compagni erano in infermeria per una congestione.-
    -Perchè lei non era in licenza?-
    -Oh, tecnicamente lo ero. La sera prima avevo tentato di rimorchiare una tizia, il suo ragazzo non l'aveva presa bene, erano volati un paio di cazzotti e avevo deciso di non tornare a terra e rilassarmi nella mia cabina. Ma, a mia discolpa, posso dire che quella tizia era una gran troia, capitano.-
    Demeckis annuì, più per far intendere di seguire il discorso che altro. -Non mi importa di donne sessualmente promiscue, tenente. Vada avanti.-
    -Bè, l'addetto ai controlli radio disse che sulla rete della colonia c'erano alcuni disturbi strani. Eravamo i più vicini, sarebbe toccato a noi controllare, ma sapevo bene che avrei dovuto guidare io la squadra a terra, ed ero certo che non fosse niente di che. Dissi al capitano che sarei andato a controllare di persona, e che non doveva preoccuparsi: dopotutto, erano solo disturbi. Lui acconsentì e mi spedì a Gotha con una navetta da sbarco. Ecco, direi che la cosa iniziò a farsi strana da lì...-

    Scese dalla navetta, diede l'ok al pilota e quello ripartì. Lo avrebbe ricontattato per il ritorno attraverso il Factotum. Meravigliose macchinette, quelle.
    Si guardò intorno. La colonia orbitava intorno ad una stella estremamente calda e luminosa, tanto che erano stati installati scudi automatizzati per scurire l'ambiente e mantenerlo fresco. Secondo il Codex, l'unico motivo per cui quella colonia esisteva era una miniera di platino estremamente prolifica poco lontano.
    Si guardò intorno. Nessuno si era avvicinato per controllare chi fosse. In effetti, non sentiva volare una mosca. Curioso. Dubitava che fosse perchè la navetta portava il simbolo dell'Alleanza: un controllo andava fatto comunque. Istintivamente, la sua mano scese alla Carnifex che teneva alla cintola. Il capitano non gli aveva concesso di prendere l'M8, dicendo che una semplice missione di controllo non era qualcosa che richiedesse più di una pistola d'ordinanza, quindi persino ottenere la Carnifex era stato arduo, ma Hector, che odiava muoversi senza un Cain, aveva insistito. Parecchio.
    Attraversò rapidamente le porte stagne del porto d'attracco, entrando nella colonia vera e propria. Immediatamente l'atmosfera si fece parecchio più scura. Guardò in alto: lo scudo pareva essere a massima potenza. Forse bloccava il segnale, il che era anche possibile, ma chi diavolo aveva impostato lo scudo ad un tale livello? Era notte, per loro? Secondo l'orario planetario erano a malapena le tre, quindi l'opzione andava scartata. Provò a guardarsi intorno, ma non vide nessuno. Non che vedesse molto, in effetti. Mise il Factotum in modalità torcia e scansionò i dintroni, vedendo panchine, alcune piante, un banco della reception. Una normale sala d'attesa. Questo non lo aiutò.
    Uscì. Fuori, nel piazzale centrale, la situazione non cambiava poi molto. Pareva che avessero costruito la colonia in una maniera tale da renderla simile alle cittadine nord americane di prima dell'era spaziale: giardini, alberi, abitazioni messe in circolo e affacciate su una fontana centrale. La fontana funzionava ancora, peraltro. Doveva esserci un bacino idrico attivo. Rumoreggiava alquanto, però. Si avvicinò e notò che sputacchiava, come se il filtro avesse problemi a passarla. Altra stranezza. Era evidente, ormai, che qualcosa non andava, ma non gli passò nemmeno per la testa di uscire e chiamare la Adelaide per avere assistenza. Si limitò a guardarsi intorno, illuminando area dopo area, sempre più perplesso.
    -C'è qualcuno? Sono il tenente Van Hauten, dell'Alleanza. Sono qui perchè avete problemi con la radio... E non solo quella, direi. Mi sentite? Ma per la miseria, c'è qualcuno in questo dannato posto?-
    Nessuna risposta. Non che ci sperasse troppo, andava detto. Era ormai certo che i coloni si erano nascosti parecchio bene, e...
    Un rumore lo distolse dai suoi pensieri.Inquadrò un'area a destra dell'ufficio da cui era arrivato, e per un solo, fugace istante, una figura venne illuminata. Scomparve subito, dileguandosi nell'ombra, ma Hector l'aveva vista, e, diavolo, non l'avrebbe lasciata scappare.
    -Hei! Tu! Fermo dove sei! Fermati! Voglio solo parlarti! FERMO!-
    Scattò a sua volta. Quel tipo aveva un certo vantaggio, ma lui era allenato, no? Aveva ancora possibilità di raggiungerlo.
    Imboccò il vialetto in cui aveva visto il misterioso fuggitivo, tentando di illuminare i dintorni alla bell'e meglio. Inciampava contro tubi sporgenti e pianticelle, ma non si fermò. Continuò a correre, certo che quel tipo fuggiva per un motivo dannatamente preciso, e voleva sapere cosa fosse. Corse per quelle che parvero ore, ma che furono, al più cinque minuti. Ogni tanto la figura appariva dietro questo o quell'angolo, e Hector tentava di accellerare, ma non riusciva mai a raggiungerla. Alla fine, giunto ad una sorta di piazzale, si fermò. Doveva tirare il fiato, dopotutto. Si guardò intorno.
    Bè, ora sapeva da dove arrivava l'acqua della fontana. C'era una grossa tanica, davanti a lui. Era aperta, perchè il livello di calore controllato diminuiva le possibilità che evaporasse ad un margine tale da renderne un coperchio inutile, o almeno così pensava che avessero ragionato i coloni. Lui l'avrebbe chiusa comunque, per buona misura, ma hei.
    Controllò l'area. Una scala portava all'apertura superiore della tanica, collegata a quello che doveva essere l'ufficio per il controllo del filtraggio. In basso non c'era altro. O il suo amico sapeva teletrasportarsi, o era lassù. Puntò la luce verso l'alto, tentando di distinguere qualcosa, ma non ci riuscì. Lanciò un impropero sottovoce, mentre estraeva la Carnifex. Se doveva per forza usare quella, dannazione, l'avrebbe usata bene.
    Salì la scala. I gradini in metallo si piegavano appena sotto il suo peso, mentre la luce del Factotum, assieme allo sguardo di Hector, si spostava continuamente, ora qui, ora là, controllando tutta l'area. Raggiunse infine la cima, e di nuovo non vide nulla. E allora dove diavolo era quel tipo? Sbuffò, continuando a guardarsi intorno. Quel figlio di un cane era sparito. Come aveva fatto?
    Gli cadde lo sguardo sull'acqua, e vi rimase per ben poco. Guardò verso la strada da cui era arrivato... E poi, d'improvviso, come realizzandolo solo allora, fissò di nuovo l'acqua, illuminandola. Quella non era acqua. Era...
    -Se sta pensando che sembra sangue, è perchè lo è, amico mio.-
    Si voltò di scatto verso l'orgine di quella voce dall'accento britannico, puntando la pistola, e si ritrovò davanti un uomo con gli occhiali, una vista più unica che rara, in una galassia in cui le modifiche genetiche rendevano un'operazione laser agli occhi un'inezia.
    -Oh, la prego di abbassare l'arma! Sono un amico, mister...-
    Hector non abbassò l'arma. In effetti, nemmeno si rilassò. -Van Hauten. Tenente Hector Van Hauten, dell'Alleanza.-
    -Ottimo, felice di conoscerla, mister Van Hauten. Io... Bè, potrei dirle il mio nome, ma è in una lingua che dubito comprenderebbe appieno, dato il suo uso scarso. Mi chiamano "Il Dottore", però. Se può aiutarla...-
    -Il Dottore? Dottore chi?-
    -Eh, qualcuno direbbe che il punto è proprio quello... Ma, la prego, si calmi! Sono dalla sua parte, e anzi sono in questo casino quanto lei, temo.-
    Di nuovo, l'uomo non ottenne la reazione sperata. Sorrise, imbarazzato, mentre tentava evidentemente di trovare un modo per rilassare il suo interlocutore.
    -Noto nella sua voce un accento simile al mio? Ho forse trovato un compatriota inglese?-
    Hector tacque per qualche secondo. Stava tentando di raccapezzarcisi. -Australiano.-
    -Oh, c'ero vicino! Bel posto, l'Australia. Ci sono stato, una volta. Anche se devo dire che sembra tanto la Tuchanka della Terra, ha un fascino che... DIETRO DI LEI, TENENTE!-
    Fosse stato chiunque altro, probabilmente non si sarebbe nemmeno voltato, ma quel tipo gli dava l'idea di qualcuno nei casini tanto quanto lui. Fu per quello che si voltò...
    Ed ecco dov'era quel bastardo: dritto dietro di lui, che gli saltava addosso. Lo sbattè a terra, bloccandogli le braccia. Hector, per non saper nè leggere nè scrivere, gli lasciò andare una testata, ma non parve ottenere nulla. Quel tipo era completamente vestito di nero, pareva, ma che tessuto era? Il tocco era strano. Non importava, però. Se solo fosse riuscito a liberarsi un braccio, soltanto un braccio...
    -Via, bestia! Sparisci!-
    Un raggio di luce, proveniente dal Factotum del misterioso dottore, colpì l'aggressore. Hector ebbe, per un solo attimo, la netta impressione che il corpo del pazzoide perdesse consistenza. Poteva quasi vederci attraverso...
    La bestia, perchè evidentemente umano non era, urlò. Si staccò da Hector e si lanciò giù dalla scala. Il soldato si alzò in fretta e puntò la luce a terra, ma il suo amico era già andato.
    -Non lo troverà, tenente. Sono veloci, parecchio veloci! Ma ora devo pregarla di seguirmi là dentro.- disse, indicando l'ufficio di filtrazione -Saremo al sicuro, e potrò spiegarle bene tutto quanto. La prego, si fidi!-
    Questa volta, Hector non si fece neppure domande. Corse verso l'uomo, ed insieme entrarono dentro l'ufficio. Il dottore chiuse la porta. Tutte le luci erano accese.
    Sbuffarono entrambi. -Per Giove, non sono abituato a questo genere di movimenti bruschi. Dovrei fare un po' di allenamento, che dice? Flessioni, pesi, mezz'oretta di tapis roulant al giorno...- Hector, che si era piegato su se stesso per riprendere fiato, lo guardò stralunato. -Non... Non è il momento adatto. Giusto. Vorrà sapere cosa succede qui, vero?-
    Il soldato si rimise in piedi. -Sì, ecco. Me lo sto chiedendo da un po'. Che diavolo sta succedendo qui? Cos'era quel... Coso?-
    -Non ne ho idea e ne so poco più di lei, rispettivamente.-
    -Perfetto. E l'acqua? Che diavolo ha l'acqua?-
    -Ecco, a quello posso rispondere! Mi dia solo due secondi... Dannati computer lenti...-
    Si accesero sei schermi, e tutti erano assolutamente bui. Non si vedeva nulla.
    -Che cosa...-
    -Le telecamere di sicurezza inserite nella tanica. All'inizio mi sono chiesto: perchè mettere telecamere in una tanica d'acqua? Bè, salta fuori che sono utili! Mi lasci inserire il filtro notturno, e capirà cosa intendo.-
    Hector si avvicinò agli schermi, mentre il dottore schiacciava tasti sulla tastiera apparentemente a caso. Lo guardò.
    -Ma lei che ci fa qui?-
    -Io? Oh, io sono arrivato qui tre ore fa. Sono atterrato qui per fare provviste, e mi sono trovato in mezzo a questo casino. Non ha visto la mia navetta, là fuori?-
    -No, in effetti no... Non ho nemmeno guardato con attenzione, però.-
    -Oh, a volte passa inosservata, amico mio, è così vecchia, ma sempre fedele... Ecco qua.-
    Gli schermi mandarono un'immagine molto più chiara. -Spero non si impressioni facilmente.-
    Hector fissò gli schermi per qualche secondo, tentando di capirci qualcosa, quindi si ritrasse di scatto. Il dottore si limitò ad annuire.
    -Ma quelli sono...-
    -Già, decisamente.-
    -Ma come diavolo hanno fatto a metterli lì?-
    Il dottore si ritirò gli occhiali sul naso con il dito indice della mano destra. -Non sono un esperto, ma non vedo segni di lotta, qui intorno. Temo ci si siano messi da soli. Tuttavia, ritengo che questo non sia il problema maggiore. Capisce cosa intendo, no?-
    Hector annuì. Non era un medico, ma aveva visto parecchi cadaveri, nella sua vita. E ora, in quegli schermi, ce n'erano altri. Decine, se non centinaia, di altri, incatenati chi al fondo, chi ai lati della tanica là fuori. Tutti avevano un grosso foro nel petto.
    Il dottore guardò il soldato. Quello, dal canto suo, non poteva staccare gli occhi dagli schermi. Non avevano strappato i cuori di quelle persone, no. Le ferite non dicevano quello. Le ferite dicevano qualcosa di molto diverso, in effetti.
    Dicevano che, apparentemente, i cuori erano usciti da soli.

  9. .
    Hector Van Hauten
    Il Divoratore, checchè se ne dicesse, era una bestia furba. Sapeva nascondersi, ed era noto per le imboscate che tendeva alle sue vittime. Avevano avuto fortuna a trovarlo allo scoperto, prima, ma ora...
    Ora la caccia era aperta. Sorrise, un sorriso maniacale. Era una sfida tra il vermone e lui. Era una sfida che non voleva perdere. Nemmeno sotto tortura.
    -Parker, rimani ad alta quota e controlla l'area. Bromir, gira in tondo. Se uno di voi due nota anche solo l'ombra di un movimento sospetto... Bè, non devo dirvi cosa fare, no? Ventura, metta mano alla radio. Dobbiamo tentare di avvertire i sopravvissuti del pericolo. Lanci un messaggio, avverta di non uscire e che stiamo arrivando. Il fatto che non riceviamo notizie da loro non significa che loro non possano riceverle da noi. E ora, silenzio, signori. Siamo a caccia di vermi.-
    Si guardò intorno. Quel bastardo sarebbe spuntato fuori quando meno se l'aspettava. Forse avrebbe tentato di ribaltarli? Oppure avrebbe giocato al piccolo cecchino con i suoi silacchi acidi? Erano due possibilità molto realistiche...
    E poi, d'un tratto, accadde. Si aspettava che il Divoratore spuntasse dal terreno tutto d'un tratto, si aspettava che fosse veloce, ma non si aspettava che saltasse letteralmente fuori. Doveva aver accumulato una velocità incredibile, perchè venne lanciato letteralmente verso il cielo. Quello, Hector non se l'aspettava, e complicava parecchio le cose. Non era solo in movimento: era in movimento rapido. Stava per arrivargli addosso un enorme verme carnivoro a velocità terminale. Potè solo sperare che Parker si fosse alzato abbastanza, ma non ebbe il tempo di assicurarsene, perchè gli si stava chiedendo di fare quello che solo un soldato poteva fare. Gli si stava chiedendo di abbattere un nemico incombente. E, per la miseria, non si sarebbe fatto scappare l'occasione per niente al mondo.
    Entrò in Scarica Adrenalinica e posizionò il cannone. Mentre tutto si muoveva al rallentatore intorno a lui, senza che mai staccasse gli occhi dall'obbiettivo, il verme iniziava la sua rapida discesa su di loro. Colpirlo non avrebbe aiutato: sarebbe caduto a peso morto sul Mako, e sarebbero morti tutti e tre. Oggi non aveva davvero voglia di morire.
    Non aveva la certezza di agire al meglio, ma potè solo sperare. Il tempo per i calcoli era finito quando i vermi avevano iniziato a spiccare il volo. Puntò alla sua bocca aperta, quindi avanzò ancora un poco, arrivando ad avere davanti a se il un suo "labbro". Ghignò.
    -Boom, fanatico della Spezia.-
    Fece fuoco... E, forse incredibilmente, non solo andò a segno, ma il colpo riuscì effettivamente a fare il suo miracolo. L'esplosione della cannonata deviò il verme, facendolo precipitare poco oltre il Mako, che, ancora in movimento, riuscì a schivarlo. Hector lasciò andare un verso animale di pura gioia assassina, mentre il mondo intorno a lui tornava a velocità normale.
    -Yiiii-Ha! Lo stronzo è a terra! Parker, crivellalo! Voglio vederlo massacrato dai tuoi missili! Fammi vedere cosa sa fare il tuo uccellino, spazza via quel figlio di puttana!-

  10. .
    Hector Van Hauten
    Hector sentì la domanda della donna. Per un istante aveva sperato di non dover più dare ordini, per la giornata, ma la dottoressa, com'era giusto che fosse, voleva un piano d'azione più preciso. Cosa buona e giusta, sia chiaro, ma era altra roba da ordinare...
    Nonostante non la stesse guardando, si accorse facilmente della pausa improvvisa nella sua voce, quindi sentì il suo commento. Era vicina agli scanner, evidentemente c'era qualcosa vicino, e la comunicazione via radio tra Bromir e Parker (forse un buon caposquadra avrebbe ordinato loro di moderare i termini, ma lui non considerò nemmeno l'idea, specie perchè, contando la sua innata abilità di lanciarne di tanto pesanti da abbassare le orecchie ai volpini, non solo sapeva quanto una sana scurrilità aiutasse a sfogare il nervosismo, ma sarebbe stato alquanto ipocrita) lo illuminò totalmente. Qualcosa a duecento metri di distanza, in movimento. Che diavolo poteva essere? Secondo il Codex, Alchera era disabitato non si sapeva di attività pirate o mercenarie nell'area. Una presenza in movimento con quella tormenta non poteva certo essere un gruppo di sopravvissuti, quindi di che si trattava?
    -Ottima idea, Parker. Controlla che...-
    Si bloccò come se gli avessero appena tirato un pugno. Solo una cosa avrebbe potuto sopravvivere su un pianeta come quello...
    -Figlio di un varren! Parker, manovre elusive! Bromir, frena subito! È un...-
    Non potè finire la frase prima che l'anomalia si rivelasse del tutto, e, nonostante la tormenta, Hector la vide perfettamente: enorme, vermiforme, pericolosa ed affamata.
    -DIVORATORE! Parker, rimani orientato verso sud rispetto alla sua posizione e nuclearizzalo! Bromir, vai a zig zag, o qualsiasi cosa funzioni! Dobbiamo attirarlo contro di noi, se nota i pod siamo nella merda più nera!-
    Il verso acuto del Divoratore si sparse per l'aria. Li aveva evidentemente notati. Meglio, se si contava che l'alternativa era che notasse i sopravvissuti bloccati. Hector orientò la torretta contro di lui.
    -Dottoressa! Bromir si occuperà di guidare, lei controlli radar e ci avvisi subito se quel bastardo sparisce sottoterra o chiama amici, con questa tormenta non ce ne accorgeremmo!-
    Aprì il fuoco, una cannonata seguita da una scarica di mitragliera. Il Divoratore accusò il colpo, e, se possibile, si infuriò ancora di più.
    -Ti strappo la lingua e ti ci impicco! Ti stacco tutti i denti e te li infilo in culo! IO TI ROVINO, STRONZO!-
    Era evidente che Hector era finalmente nel suo elemento. Forse anche troppo.

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    Diavolo, se Joker avesse "catalogato" tutta quella roba, il modo migliore per sconfiggere i Razziatori sarebbe farglieli prendere a sberle stile Bud Spencer.
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    Joker diverrà poi l'uomo i cui pornazzi salvarono la NOrmandy (non ci credo che era uno scherzo, sono sicurissimo che abbia spornazzato Cerberus a sangue via IDA), ma solo poi. Per il primo, il premio va a Urdnot "Posso mangiarlo" Wrex, le cui testate paiono conferirgli una vaga discendenza scozzese.
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    *facepalm* Ho sbagliato il nome. E pensare che ce l'avevo scritto davanti...
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    ME3 deve dare l'idea di un'epica battaglia contro un nemico terirbile e ci riesce bene, mettendo in campo svariate scene epiche o quantomeno fighe nell'arco del gioco. Quale preferite voi?
    Io personalmente mi sento in dovere di stilare una top three, perchè la figaggine era troppa in tutti i casi:
    3) Shepard VS Reaper Destroyer su Rannoch. Con l'ovvia implicazione che se non ci fosse stata una flotta, BroShep avrebbe risolto il problema a pugni.
    2) L'interruzione da Rinnegato dopo la sconfitta di Kai Leng. Poche parole che risultano incredibilmente soddisfacenti: "Questa è per Thane, stronzo!".
    1) C'ho pensato a lungo, ma alla fine la mia scelta non può che essere questa. I Razziatori sono gli esseri più pericolosi mai visti, ci vuole una flotta per distruggerne uno... Una flotta, oppure Kalros, la madre di tutti i Divoratori! È una scena insensatamente grandiosa, e ci insegna una cosa molto importante: se mai doveste finire su Tuchanka, non fate l'errore del Razziatore e camminate senza ritmo.

    Bonus:
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    Fprse qualcuno conosce questo cantante: è affiliato a The Escapist Magazine (quello di Zero Punctuation, per capirci) e fa canzoni basate sui videogiochi. In particolare, ne ha fatte tre (che io abbia trovato, almeno) su ME. Personalmente, ritengo che Normandy sia bellina, Commander Shepard sia bella e Take it Back! sia davvero grandiosa, e sta per fnire nel mio iPod. Vediamo se riesco a incorporarle tutte e tre?

    Commander Shepard


    Normandy


    Take it Back!


    Che ne pensate (Peraltro, sebbene non c'entri con ME, consiglio anche The New Black Gold, basata su DX:HR)?
40 replies since 20/4/2007
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