Fuori giurisdizione

Il viaggio non era durato molto, si era mosso con una piccola nave militare da trasporto delle dimensioni di una fregata ed erano arrivati su Elysium con poche tappe intermedie, in un giorno da Vancouver era arrivato agli uffici dell'Accademia. Ancora prima di mollare il borsone si diresse verso la sala dov'era l'Ammiraglio, voleva annunciarsi subito, non gli andava di farlo aspettare, specialmente dopo gli infantilismi di cui si era reso protagonista due settimane prima. Era tesissimo, Grissom aveva richiesto esplicitamente lui, non Mark, non Ben, non chiunque altro, lui. Arrivò alla porta e mise la mano sulla maniglia e si bloccò... "Eddai codardo! Apri la porta!" - "Ma mi sto cagando sotto... E se poi finisce come l'altra volta?!" L'espressione che fece Grissom dopo il litigio con Mark gli attraversò il cervello. Prese un respiro, deglutì ed entrò nella sala. Si mise sull'attenti, fece il saluto e disse: "Signore, Caporale Matthew Gunnarsson a rapporto, signore!" Vide una Asari, la riconobbe e si sforzò di non sgranare gli occhi: Liara, Liara T'Soni era la, nella stanza! Non sapeva come sarebbe andata a finire questa storia, ma l'inizio era già pazzesco!

Matt era veramente entusiasta, c'era solo una Asari che non trovava sgradevole nella galassia e quella era seduta di fianco a lui! Si strinsero le mani e sorridendo come un ebete disse "Ammiro molto quello che lei, il Comandante e l'equipaggio della Normandy avete fatto per noi, se non aveste eliminato Saren e la sua Ammiraglia probabilmente io sarei morto in quella battaglia, come molti altri del resto...". Si ricompose dopo questo sfogo e riportò la mente all'obiettivo centrale in quel momento, non fare figure idiote davanti a Grissom. Ok, non stava andando molto bene, ora come ora. Assunse un tono più marziale possibile e disse all'Ammiraglio "Signore, spero di non averla fatta attendere troppo. La mia nave ha fatto scalo su altri pianeti prima di venire su Elysium"

Matt ebbe un fremito di rabbia: Shepard aveva salvato il culo al Consiglio, aveva sventato la minaccia di Saren e spazzato via i Geth, ricacciandoli nel Velo di Perseo. Eppure non era abbastanza! Il Consiglio non aveva intenzione di investigare, ne tantomeno di aiutare gli umani, ovvero la specie che sacrificò moltissimi validi uomini e donne per aiutare una galassia a lei indifferente. Riflettè su quale potesse essere una causa valida a questi attacchi specifici a colonie Umane, ma non gli venne in mente nulla... D'altronde se non riuscivano a capirci qualcosa i cervelloni dell'Alleanza dopo quasi tre settimane come poteva riuscirci lui in pochi secondi? Domandò rivolto a Grissom "Che tipo di approccio devo adottare? Voglio dire, io non ho mai sentito nulla sui collettori se non leggende lette su qualche libro alieno... Non saprei come cercare qualcosa che non conosco..." Era palese che Matt fosse dispiaciuto di non essere all'altezza, si sentiva dal tono della sua voce e si vedeva dall'espressione del suo viso. Era mortificato di non sapere come aiutare proprio quando ce n'era bisogno.

Se Grissom non gliel'avesse detto espressamente Matt non se ne sarebbe nemmeno accorto. Era talmente preso dal fatto di non saper come aiutare i coloni che non aveva afferrato il nucleo del discorso: Shepard. Dannazione, volevano che trovasse Shepard! Lui, un misero heavy gunner con il graducolo di caporale! Si inorgoglì all'istante e cercò di non darlo a vedere, altrimenti avrebbe gonfiato il petto come una chioccia... "Capisco, signore... - fece una breve pausa per riordinare le idee - "Abbiamo indizi su deve possa trovarsi il corpo in questo momento?" Matt era deciso a fare un buon lavoro; come detto da Mark magari non era la persona più delicata della galassia ma se c'era da sparare era una furia, un dio in terra! O almeno lui la vedeva così... Avrebbe trovato Shepard e avrebbe ucciso chiunque potesse cadere così in basso da rubare un cadavere, specialmente se il cadavere era QUELLO. Non gli andava che qualcuno facesse esperimenti sui resti di un così grande eroe, non gli andava che un possibile nemico dell'Alleanza stesse tracciando le sue trame in questo momento ma soprattutto non gli andava di rimanere a guardare... Su Eden Prime non poté fare nulla, la sua unità era distante e ricevettero l'ordine di non intervenire, sulla Cittadella aveva combattuto ma la loro missione era proteggere i civili coinvolti loro malgrado. Ora era diverso, ora era una sua responsabilità, e sarebbe stato all'altezza, costi quel che costi...

Finalmente le cose diventavano chiare, o Grissom non si fidava di Liara o almeno l'Alleanza volevo uno dei suoi nelle ricerche. Si sentiva pronto ma teso: Alchera era un pianeta intero, e anche con la triangolazione dello schianto non sarebbe stato facile trovare il punto giusto. "Che mezzi avremo a disposizione e fino a cosa potremo spingerci per conseguire la missione?" Non gradiva la violenza fine a se stessa ma certe volte era necessaria. Era contento di fare parte di questa impresa, di aiutare a mettere a riposo un eroe di questo stampo. Per la prima volta si trovò a sfiorare l'idea di una carriera encomiabile: vide una lettera dall'ITC e le porte della villa che si aprivano per lui... Scassò la testa e cacciò via queste fantasie, non lo faceva per se stesso, ma per ogni persion che tenesse a Shepard, per il comandante stesso. Si stupì di volerlo fare anche per Liara, la conosceva da molto poco ma ogni volta che si nominava John un velo di grande tristezza gli scendeva sul volto... Forse lei più di ogni altro meritava di sapere che aveva avuto degna sepoltura.

Quel contatto lo sorprese, non è che gli diede fastidio, anche se conosceva da poco Grissom sapeva che l'ammeraglio ne aveva viste tante e quel gesto serviva solo a rassicurarlo prima che rischiasse la vita per un morto. Solo non se l'aspettava, ecco tutto. Tuttavia Matt per la prima volta da quando era arrivato in quella sala sentiva che poteva farcela, che era all'altezza. Risoluto disse: "Non cerco gloria, signore, voglio solo fare il mio dovere e se possibile tornare sano e salvo dalla mia famiglia, altrimenti ci sarà un altra foto sul caminetto di casa Gunnarsson... L'unica cosa che non voglio è un domani guardarmi indietro e sapere che qualcuno ha ricevuto danno perché non ho fatto il mio dovere quando mi spettava. Non fallirò la mia missione." Sperava che Grissom potesse percepire che mai in nessun modo avrebbe voluto fallire e che non l'avrebbe deluso.

Matt rimase sorpreso dalla domanda, lo spiazzò. Specialmente dopo i toni amichevoli delle ultime frasi, che gli fecero abbassare la guardia. "Beh... Ad essere del tutto onesti signore mi ha sorpreso più il fatto di scoprire che un corpo c'è... Le testimonianze dell'equipaggio parlano di Shepard che ricadeva nell'atmosfera mentre era fuori dalla nave. Francamente dopo un rientro orbitale credevo fosse rimasta polvere, al massimo qualche brandello di ossa e corazza bruciacchiato. Per questo sospettavo che in realtà Shepard a Vancouver non ci fosse affatto... Ho scoperto di avere ragione, ma per altri motivi per fortuna." Si rese conto di come aveva terminato l'ultima frase ed imbarazzato si affrettò ad aggiungere "Non "fortuna" nel senso che avessi ragione, sarebbe stato meglio se lui nella bara ci fosse stato, anzi se fosse ancora vivo! Intendevo "fortuna" nel senso che se c'è un corpo potrà ricevere la sepoltura che merita..." Matt si rese conto che la gaffe non aiutava a farlo sembrare meno sprovveduto... Non che lo fosse realmente, ma si sa, non sempre la bocca ed il cervello funzionano all'unisono.