Orme

Posted on 23/10/2012, 13:01

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Dopo la conferma di Matthew Gunnarson, passati altri tre giorni, Liara T'Soni mandò un messaggio al caporale, informandolo di viaggiare sulla Cittadella, da dove avrebbero preso un trasporto per Illium e da lì per la Nebulosa di Omega. Avevano appena lasciato la fiorente colonia Asari, su cui Matt si era limitato a fare uno scalo senza poterla assaporare.
«Ti vedo nervoso, Matt. Qualcosa non va?»
Chiese la scienziata. Si trovavano nella stiva di un trasporto Kowloon, nome Hesperia. Per fortuna fin lì erano riusciti a trovare l'ospitalità di una ciurma di Asari e di alcuni tecnici Volus. Uno di loro trottò dietro di loro con in mano un pad, proprio poco dopo la domanda di Liara.

Posted on 23/10/2012, 14:49

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Matthew Gunnarsson
Matt fu preparato a quella domanda, non volendo dire a Liara che non si fidava dei biotici, ne delle Asari si era preparato tutta una serie si scuse, dalla paure di morire alla Febbre Elysiana. "No dottoressa T'Soni, tutto ok, è solo che devo aver mangiato troppo prima di partire da Illium e ora sono un po' a disagio, tutto qui." Si sforzò di sorridere. Non aveva nulla contro Luara ma la nave era piena di altre Asari e lui non era proprio tranquillo... Aprì leggermente il bordone per vederne il contenuto. La su Carnifex luccicava tranquilla in fondo ad una tasca e la corazza tremolava leggermente a causa delle vibrazioni che arrivavano lungo lo scafo e le paratie dal motore a Eezo. Ora si sentiva più tranquillo, anche se sapeva che la missione non sarebbe stata facile.

Posted on 23/10/2012, 15:20

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Ma Liara non era una stupida, aveva un senso spiccato nel capire le persone e cogliere ogni sfumatura nei comportamenti di quasi tutte le specie. I più difficili da definire erano solo i Volus e i Quarian: portare una maschera non ha solo vantaggi chimici. Non era una psicologa, certo, e aveva a che fare più coi morti che con i vivi, avendo passato il suo primo secolo tra rovine Prothean e di civiltà scomparse, ma gli ultimi soprattutto, le avevano insegnato cos'era il lavoro di squadra e se c'era qualcosa che non andava, questo poteva compromettere il resto della missione.
«Se hai un problema puoi dirmelo. Sono qui in veste di tua collega e anche se ho qualche anno in più di te, credimi, sono una ragazzina anche io. So cosa si prova quando ci si trova in una situazione nuova ed imprevista... le farfalle nello stomaco, la testa gonfia come un palloncino...»
Sorrise cercando di metterlo a suo agio.
«Provai le stesse sensazioni quando fui ospitata a bordo della Normandy. A parte pochi alieni come me, l'equipaggio era completamente umano. C'era chi mi guardava storto, anche gente con cui mi trovai poco dopo a combattere fianco a fianco.»

Posted on 23/10/2012, 16:04

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"Non c'è nulla che non va dottoressa, ho solo man..." si bloccò, non aveva senso mentire ancora, si sarebbero presto dovuti coprire le spalle a vicenda e voleva essere totalmente onesto con Liara "Senta, è che non mi fido di biotici e Asari. Non ce l'ho con lei, mi creda, e non sono uno xenofobo come quelli di Terra Firma. È solo che i biotici sono gente che ti può uccidere anche disarmata senza che te ne accorgi e per quanto riguarda le Asari è solo che trovo strano che siate tutte femmine, ecco tutto. Sperava che queste confessioni non avrebbero pregiudicato il loro rapporto, e conseguentemente anche la missione... Era troppo importante per perdersi nel razzismo, oltretutto Liara non si meritava un commento del genere e lui ebbe ben cura di estrapolarla dal discorso

Edited by Mattia 92 - 23/10/2012, 19:22

Posted on 23/10/2012, 20:39

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A Liara scappò una risatina.
«Se ti dicessi che anche Shepard aveva gli stessi dubbi? Non sono stata la prima Asari che conobbe certo. Quando era sulla Cittadella, prima di venirmi a salvare su Therum, - fece una pausa un po' imbarazzata, guardando il lucido pavimento davanti a sé, - aveva visitato le camere della Consorte, intrattenendo con lei un incontro... abbastanza ravvicinato...»
Ancora più disagio nel raccontare quell'aneddoto un po' ambiguo.
«Ma io fui la prima a parlargli della nostra natura. Com'è strano per te che noi siamo tutte “femmine” per noi è strano che le altre specie abbiano due opposti. Forse un tempo esisteva anche un nostro genere opposto, ma aprendoci allo spazio ci siamo adattate, evolute, permettendo che la specie possa diffondersi grazie a qualunque partner riproduttivo. Non fraintendermi, Matt, diversamente da molte altre mie simili, non ci vedo in questo qualcosa che ci renda superiori... semplicemente è stata la nostra forza. I Turian hanno il senso del dovere, gli Umani la versatilità, i Salarian l'ingegno e i Krogan... avevano il numero, fino a 1400 anni fa.»
Concluse con un sorriso ironico.

Posted on 24/10/2012, 07:38

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Matt cercò di sdrammatizzare cogliendo l'occasione al volo: "Non sono assolutamente d'accordo dottoressa! Voi Asari siete le spie perfette, chi si aspetterebbe mai che una fine e fragile assistente od una sinuosa ballerina sia in realtà una commando capace di spezzarti il collo nel sonno! I Turian invece hanno la faccia, altro che la dottrina! Chi si metterebbe mai contro uno con quella faccia? I loro sorrisi sembrano le smorfie che fanno gli animali del mio pianeta quando muoiono... Ed i Krogan, altro che numeri! - saltò in piedi, cercò di imitare la postura da Krogan e urlò con la voce più profonda e roca che gli fosse possibile - LORO! SONO! KROGAAAAAAAN! WRAAAAAAARRRR! Si mise a ridere sperando che la sua rozza comicità da fante potesse raggiungere anche la mente di scienziata secolare di Liara

Posted on 24/10/2012, 12:23

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L'addetto Volus che era passato poco prima stava tornando indietro proprio nel momento in cui Matt si alzò imitando il Krogan. Si arrestò per un secondo guardandolo, poi dopo un click del respiratore si sentì il suo sospiro depresso mentre scuoteva la testa, poi procedette. Liara non gli prestò attenzione, ridacchiando portandosi il dorso della mano davanti alla bocca. Non c'era stato nessuno così simpatico sulla Normandy, a parte forse il pilota, Joker. E la scenetta gli ricordò anche Urdnot Wrex, il cacciatore di taglie che all'inizio le aveva messo più soggezione, ma che poi capì essere un altro come gli altri, qualcuno che ci teneva al bene della Galassia e credeva in Shepard. Fu investita da una leggera ondata di malinconia, rabbuiandosi.
«Sei simpatico, Matt. Mi piace come hai combattuto la diffidenza con il sorriso. E' questo a cui mi riferivo quando ho parlato della versatilità degli umani. Siete... imprevedibili e tutti unici. Sulla Normandy c'erano un centinaio di volti differenti e in centinaia di anni che ho vissuto, ci crederesti che non ho mai visto così tante personalità diverse appartenenti alla stessa specie?»

Posted on 24/10/2012, 13:08

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Matt si risedette con un tonfo, facendo sussultare la panca e Liara con essa "Questo perché non è mai stata a casa Gunnarsson... I miei fratelli, i miei zii, i miei cugini, perfino mia madre, sono tutti dei militari nell'animo. Tutti squadrati, ligi al dovere, pronti a sacrificarsi. Io sono un po' la pecora nera della famiglia: preferirei vivere a lungo ed invecchiare con una donna che mi ami, tre o quattro marmocchi, magari anche un cane... - sospirò tristemente, rilassò le spalle e si rabbuiò - Invece mi sono arruolato: ho visto morire così tanti parenti o amici che mi sono detto che avrei dovuto aiutarli, proteggerli. Invece ho solo visto andarsene più persone. Credo di essere l'unico membro della mia famiglia che non è fatto per la guerra, mia madre diceva sempre che somiglio molto di più a mio padre che a mio nonno. Lui voleva fare l'insegnante, ma suo padre lo aveva quasi costretto a seguito nei Marine dell'Alleanza e alla fine i Turian se li sono portati via... Lui voleva essere un buon soldato ma non amava la violenza e anche se era imponente rispetto alla maggior parte degli altri fanti non aspirava al combattimento, aveva visto la guerra e ne era rimasto disgustato.

Posted on 24/10/2012, 14:39

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«Se non ti senti realizzato con questa vita, Matt, dovresti sceglierne una più adatta. La tua famiglia mi ricorda quella di Ashley Williams, ma la tua insicurezza era tipica di Tali, una Quarian che si unì alla causa di Shepard.»
Gli fece un mezzo sorriso, avvicinandosi a lui e mettendogli un'amichevole mano sul ginocchio, quasi come Jon aveva fatto su Elysium, ma il tocco di Jon era stato diverso, era stato retorico e patriarcale, mosso più dalle circostanze che dalla sincerità.
«Avere paura di deludere i propri genitori o i propri familiari in generale, può compromettere il nostro futuro. Ho scelto di fare l'archeologa perché amo quello che faccio, tanto da starmene isolata per mesi su una luna sperduta in un sistema ancora più remoto. Non ho nessun pentimento... bé, forse uno ce l'ho, ma non c'entra con l'aver deluso i miei.»

Posted on 24/10/2012, 15:22

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Matt sorrise, un po' rassicurato da Liara, poi imbarazzato decise di cambiare discorso. Con tono scherzoso disse: "Nah... La vita militare non mi dispiace, magari un bel posto tranquillo, non dico dietro una scrivania ma magari in qualche mondo di frontiera, dove tutto è calmo e piatto. L'SSC sarebbe perfetto, potrei lavorare con gente di ogni specie, la Cittadella poi anche se mi ricorda cose dolorose è comunque magnifica. In fondo mi disturba solo ammazzare gli altri, senza che possano fare nulla - alzò e piegò un braccio facendo così gonfiare il bicipite - contro la mia immensa ed irresistibile potenza! Si baciò scherzosamente il muscolo e rise un po' della sua stessa battuta, in situazioni di stress è importante sfogarsi appena possibile. Saltò in piedi ancora una volta e disse "Ma quanto ci mette questa ferraglia? Non ne posso più di stare in questa stiva! Era veramente stufo, ma esagerò un po' con la voce per non darlo ad intendere e farlo sembrare come una continuazione della scenetta.

Posted on 24/10/2012, 15:29

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Liara ne fu quasi impressionata di quella fisicità. Per le Asari il concetto di attrazione fisica era decisamente relativo. A volte era un'intera specie ad interessarti, altre volte un genere sessuale specifico. Non esistevano canoni specifici come per gli esseri umani può essere attraente un bel seno o un fondoschiena. A volte poi, era puramente psichico l'interesse. Questo spiegava certe Asari innamorate di Hanar che non avevano null'altro se non una mente molto sviluppata. Richiuse la bocca che era leggermente aperta, scrollandosi di dosso strani pensieri, probabilmente nati dal fatto che l'ultima sua relazione era stata proprio con un umano, ossia Shepard.
«Stavo per andare a parlare con il capitano giusto ora. Se vuoi rimanere un attimo qui ad aspettarmi...»
Scivolò sulla panchina fino allo spigolo di un container, esistano un attimo prima di andarsene.

Posted on 24/10/2012, 16:39

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Matt si accorse che la reazione di Liara non era stata proprio divertita, li per li non ci fece caso, poi si rese conto che fare sfoggio di certe caratteristiche con una donna poteva essere inteso in maniera equivoca. All'improvviso di mise a pensare che era da prima di arruolarsi che non aveva avuto occasioni, a parte una veloce "schermaglia" con una tecnica sinuosa e seducente, tre anni prima. Cercava di concentrarsi sul fare bene il proprio lavoro e non aveva avuto molte licenze con la guerra dei Geth che infuriava nella galassia. Per i suoi fratelli era diverso, essendo ufficiali ottenevano più permessi. "Mi sa che quella roba del braccio non dovevo farla, Liara è una donna e forse ho esagerato, non vorrei averla offesa." "Esatto, è una donna, una BELLA donna! Di che ti preoccupi? Era piacevolmente colpita, hai fatto colpo!" "Nah, la missione sarà dura, devo rimanere concentrato!" "No, la missione sarà dura, ti meriti degli svaghi!" "Ho detto di no, lei non è una da avventura di una notte, e poi per quel che ne so potrebbe essere la donna di Shepard, hai visto che faccia fa ogni volta che qualcuno lo nomina..." Questo dialogo interiore continuò per un po', gli piaceva parlare con se stesso, lo rilassava. Aveva sviluppato questo comportamento durante le sue prime notti di guardia, quando stava solo per molte ore. Liara ancora non tornava, era via da parecchi minuti ormai... Per sicurezza estrasse la Carnifex dal borsone e se la infilò nei pantaloni, dietro la schiena. Si sedette e aspettò che la Asari si rifacesse viva.

Posted on 24/10/2012, 19:56

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«Capitano Tamara, quanto manca ad Alchera?»
«Siamo entrati ora nel sistema, Dottoressa T'Soni.»
Disse l'Asari dalla pelle viola scuro, attivando una valvola sopra la propria testa. La luce della stella di Adana riempiva quasi tutto il windscreen della nave, facendo stringere gli occhi a Liara e portandosi una mano sopra la fronte. Tornò indietro senza dire nulla. Aveva già accordi per scendere ed essere attesa dai loro traghettatori, per il tempo che era necessario.
«Siamo quasi arrivati...»
Si limitò a dire poggiandosi di nuovo sul bordo del cassone metallico.