Il sentiero più oscuro

Posted on 26/12/2012, 02:43

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Matthew Gunnarsson
Sicuramente la dottoressa aveva annusato qualcosa riguardo alla richiesta di Matt, forse aveva capito che a lui non serviva per dei dolori fisici. Parlò riguardo al ricucirlo senza anestesia, se proprio non si fidava a farsi addormentare, gli propose del metadone, ora Matt era certo che la dottoressa avesse capito il motivo della sua richiesta Senta, dottoressa, non le ho chiesto di tenermi un simposio sugli antidolorifici, le ho solo chiesto un po' di morfina, se non me la vuole dare non me la dia, se preferisce far soffrire un suo paziente lo faccia. Da un medico al soldo di Cerberus non mi aspetto certo che onori il Giuramento di Ippocrito... Provò a stuzzicarla a sua volta

Edited by MasterDrAkE - 26/12/2012, 03:17

Posted on 26/12/2012, 03:24

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Di colpo sulla Mirage cadde un velo di delusione.
«Ippocrate. - Precisò stizzita.
«Giuramento di Ippocrate.»
Era chiaro che non voleva collaborare, ma lei era buona, perciò gli tese per l'ultima volta il braccio senza troppa cortesia.
«Ultimo avviso, caporale. Vuole o no che le levi quelle schegge?»
Era un dentro o fuori, poteva tenersi i dolori, i tagli, le contusioni e la mano rotta e sarebbe uscito di lì com'era entrato. Probabilmente Miranda non se ne sarebbe neanche accorta o forse avrebbe capito che non c'era molto da fare, ma il tempo era passato e restavano soltanto 20 minuti prima di levare le tende nuovamente.

Posted on 26/12/2012, 11:51

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Matthew Gunnarsson
Stavano solo perdendo tempo, Matt non aveva intenzione di collaborare con loro anche se ne andava della sua stessa salute, la dottoressa, dal canto suo si era parecchio arrabbiata quando Matt sbagliò nome al tizio del giuramento... Senta, lo sa che non collaborerei nemmeno se avessi un Varren nell'intestino! Sono venuto qua solo per della morfina e credo che perfino i microscopi abbiano capito perché. Me la dia e mi rimandi di sotto dalla hostess così la smetto di rubarle tempo per enfatizzare il concetto si rimise la corazza sul torace

Posted on 26/12/2012, 13:40

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Ora era chiaro che ci fosse qualcosa di terribilmente sbagliato in quel ragazzo. La dottoressa rimase incerta, stando in silenzio per alcuni lunghi attimi, senza sapere cosa dire. Averlo così agitato per la stazione e sulla nave in seguito era potenzialmente dannoso per tutti. Non voleva lasciarlo andare via così, un po' gli faceva pena e comunque il Giuramento di Ippocrate l'aveva prestato, Cerberus o no, e una delle regole imponeva di non nuocere o acconsentire le richieste dei pazienti al farsi del male: e la morfina per Matt, per uno che la chiedeva così incessantemente, era chiaramente un male. Lei annuì lentamente.
«Va bene.»
Disse senza espressione alcuna, risoluta, fredda, sperando che cessasse di piangere come un bambino. Ormai sapeva che non gli sarebbe importato nulla del dolore, morfina o no, quello che bramava era la sua sensazione di calma, di controllo. Andò verso degli armadietti e senza farsi vedere prese un barattolo di una sostanza più leggera della morfina, con un'etichetta piena di numeri e codici indecifrabili, che solo uno con conoscenze mediche avrebbe potuto riconoscere come codeina, un altro oppiaceo molto più leggero della morfina. L'avrebbe fatto stare meglio per il dolore, ma non l'avrebbe richiamato nel vortice della dipendenza. Con una siringa ne aspirò un po' del contenuto e dopodiché camminò sempre con quel fare meticoloso verso il ragazzo. Con un gesto rapido iniettò la sostanza nelle sue vene.
«Ecco fatto...»
Disse tamponando l'area con un batuffolo di cotone. Ora non restava che lasciare spazio all'effetto placebo.

Posted on 26/12/2012, 14:00

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Finalmente la Mirage si decise ad accontentarlo. A lui non piaceva il fatto di essere, beh, un drogato ma era la maledizione dei Marine, tutti i soldati dell'alleanza prima o poi incappavano in un vizio, più o meno grave che fosse. Ben aveva iniziato a fumare, Mark, Kaito e Juan bevevano, Shepard aveva fama di essere un gran donnaiolo e Matt, suo malgrado, aveva sviluppato una dipendenza per l'oppio. Solo Cass sembrava immune a questo discorso, ma Matt non era nemmeno sicuro che fosse umana, sembrava più che altro un ghiacciolo per la maggior parte del tempo... Però lui era riuscito a vedere oltre quella scorza di indifferenza ed era riuscito a conoscere la vera Cass. Subito prima di essere rigettato. Ad ogni modo la dottoressa gli iniettò qualcosa che aveva preso da un armadietto. Se era quello che pensava la giornata stava per migliorare sensibilmente. Una volta che lei ebbe finito lui saltò giù dal lettino Visto che non era difficile? Quanto ci avrà impiegato, 30 secondi? 35 al massimo... Ora però rimaneva il problema legato al futuro... Come avrebbe fatto a procurarsene altra? Non gli importava, la morfina stava cominciando a fare effetto, perfino i due pezzi di metallo che aveva nel torace facevano meno male

Posted on 26/12/2012, 14:12

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Non rispose alla provocazione lei, lo fissò oltre gli occhiali, con quei suoi due occhi cristallini venati di sottili raggi cobalto.
«Vedrà caporale, cambierà idea su Cerberus presto o tardi. Non è il primo... e non sarà certo l'ultimo.»
Aveva cambiato totalmente discorso, quasi rivendicando la sua appartenenza a quel credo e dandogli quell'ammonimento allusivo a come prima di lui altri dell'Alleanza avevano "tradito" la loro fazione.
«Può andare ora, Miranda la starà aspettando.»
Fece un cenno alla porta, dietro alla quale ci doveva essere sempre il solito fantoccio dagli occhi impassibili e la smorfia cordiale.

Posted on 26/12/2012, 21:05

Roler duerighista

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Matthew Gunnarsson
Matt si avviò verso l'uscita della stanza Non credo proprio... Tu non mi conosci, non sai cosa vuol dire essere un Marine dell'Alleanza per me. Nessuno all'interno di questa stazione può capirlo: non si tratta di soldi, è una questione di dovere, onore, sacrificio. Non mi aspetto che nessuno di voi lo capisca, sono parole che non avete mai sentito, probabilmente. Sarò anche un drogato ma la mia dignità la conservo lo stesso, quanti di voi possono dire lo stesso? C'era qualcosa che non andava, con la dose che la dottoressa gli aveva iniettato avrebbe dovuto essere stordito a quel punto. Fece un rapido scan interno con il factotum, che gli diede il responso. La sostanza non era sicuramente morfina, pur somigliandoci molto. Diamine, sono su questa stazione da 10 minuti e prima hai cercato di ricattarmi e poi mi hai ingannato. Se questa è la morale di Cerberus allora mi sparerò prima di lavorare per voi. Ad ogni modo grazie per la visita, mi ha trovato idoneo per il servizio? la stuzzicò ancora, in fondo lo aveva appena valutato per il servizio militare... Signora fece il saluto Non posso dire sia stato un piacere... si girò e si diresse alla porta

Posted on 26/12/2012, 21:23

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«Ho solo cercato di aiutarti...»
Disse lei affranta, non aspettandosi di essere recepita mentre Matthew girava i tacchi. Ora Yvonne Mirage si sentiva davvero in colpa. E' brutto quando si cerca in tutto e per tutto di essere gentili ed altruisti, di presentarsi con le migliori intenzioni e i pregiudizi, la testardaggine e la cecità mentale ostruiscono la gratitudine. Lo lasciò andare così, dopotutto non era il primo e non sarebbe stato l'ultimo, ma si domandò se l'avrebbe mai rivisto. Fuori lo scagnozzo se ne stava impettito a masticare una gomma - non era consentito fumare a bordo. Matt riuscì a sentirlo dire appena:
«Pff... invasato.»
Ma se ne stava lì, sguardo fisso in avanti con un ghigno che gli alzava una guancia con due pieghette fastidiose. Probabilmente l'aveva sentito protestare da dietro la porta.

Posted on 27/12/2012, 18:49

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Matt stava per aprire la porta quando sentì che la
Mirage parlava. Le sue orecchie erano più sensibili di quelle di una persona normale, non di molto ovviamente, si parlava di una manciata di punti percentuali, ma in quel caso bastarono per udire le parole delle donna, sbuffò, seccato da se stesso Lo so... Non dia troppo peso alle parole di un tossicodipendente in astinenza aveva parlato senza voltarsi verso di lei. Premette il bottone della porta, la quale si aprì con il solito "bip" elettronico ed un sibilo. Una volta fuori si voltò verso la bottoniera posta sul l'altro lato della parete ma prima che potesse premere il tasto, per chiudere la porta, sentì il commento del suo custode. Era incazzato per essere stato catturato come un povero idiota, nervoso per essere stato preso in giro dalla dottoressa e molto teso per via della crisi d'astinenza in cui stava lentamente scivolando. In pratica era una bomba pronta ad esplodere e quel tizio aveva appena acceso la miccia. Senza più pensare alla porta aperta andò dal mastino e gli si piazzò davanti, i loro nasi avrebbero potuto toccarsi se fossero stati un paio di centimetri più lunghi Che cazzo hai detto? sibilò

Posted on 27/12/2012, 23:52

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«Ho detto che sei un invasato.»
Disse il tipaccio senza fare una piega, anzi sollevando un po' l'angolo della bocca mentre lo diceva.
«E aggiungo: come tutti quelli dell'Alleanza.»
Buttò gli occhi in alto, in un angolo alle spalle di Matt, quasi a volergli far tornare che c'era una telecamera che li stava tenendo d'occhio.
«Cosa vuoi fare a botte ora? Davanti ad un'infermeria? Molto spiritoso... ora muoviti. Dobbiamo andare, l'Agente Lawson ti sta aspettando.»
Gli impartì spingendogli il culo dell'Eviscerator nel ventre.

Posted on 28/12/2012, 00:43

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Matthew Gunnarsson
Matt lo guardò divertito, un po' di violenza era proprio quello di cui aveva bisogno ora: adrenalina in circolo per tappare tutte le sinapsi che gli stavano urlando nelle orecchie. Davanti ad un infermeria? Io ti ammazzo anche davanti ad una chiesa ridacchiò quando il tizio gli spinse l'Eviscerator nello stomaco Tu non sai contro chi ti stai mettendo, ho ucciso vermi molto più grossi di te, cane! Quando disse "cane" la sua espressione passò istantaneamente da divertita a furente ed il suo tono divenne pieno d'odio. Fece scattare in avanti la testa insieme a tutto il busto, da quella distanza non poteva mancarlo

Posted on 28/12/2012, 00:57

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Da quella distanza nemmeno lui poteva mancare Matt... con un Eviscerator.
Il soldato si prese tutta la carica frontale di Matt, ricevendo in pieno il macigno e rimanendo disorientato un po'. Quando alzò la testa il naso lasciava colare dalle narici il contenuto scarlatto dei suoi capillari. L'uomo lo guardò con ancora più disgusto, lo respinse indietro alzando il fucile e puntandoglielo in mezzo agli occhi.
«Stai indietro!»
Abbaiò quale il cane che era. Tastò a vuoto il muro prima di trovare il giusto pulsante per riaprire l'ambulatorio e procedette indietro a passi lenti. Yvonne non capì in un primo momento. Era dietro i tavoli a riordinare, sollevò la testa per protestare mentre il tizio, ingoiando sangue, faceva segno a Matt di rientrare. Non poteva perderlo d'occhio.
«Dottoressa Mirage, lo stronzo qui ha deciso di perdere ulteriormente tempo. Lo tenga d'occhio mentre informo Miranda che ci metteremo un po' ad arrivare.»
Mentre parlava si era girato un pochetto, facendo intuire alla francese cosa fosse successo. Lei si limitò ad annuire spaventata, incapace di credere che quel ragazzo fosse arrivato a tanto. Forse non avrebbe dovuto dargli nemmeno la codeina.

Posted on 28/12/2012, 01:12

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La guardia si beccò una testata in pieno sul naso, rimase disorientato. Non appena riacquisì un minimo di coordinazione mano-occhio la prima cosa che fece fu mettere la canna del fucile in mezzo agli occhi di Matt. Aprì la porta ed entrò nell infermeria, facendo cenno a Gunnarsson di seguirlo. non perse di vista il caporale nemmeno per un momento. Matt seguì il tizio nell'infermeria, una volta entrato notò lo sguardo spaesato e spaventato della Mirage beh, dottoressa, alla fine la morfina dovrà usarla lo stesso oggi, no? disse divertito sedendosi sulla sedia più vicina che trovò Credo che il vostro capo debba scegliere le guardia con un criterio più severo... Queste sono fragili, non trova? il suo tono non era più allegro, era molto teso. Anche l'espressione si era indurita ma non era rivolta al medico, bensì al mastino, che continuava a tenerlo d'occhio

Posted on 28/12/2012, 01:22

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Il ragazzo di Cerberus lo guardò esasperato mentre finiva di informare Miranda. La dottoressa invece non sapeva come giudicarlo. Ai suoi occhi Matt non era un eroe, tutt'altro. Matthew era uno dei cattivi, l'Alleanza era un gruppo di ciechi, di persone che si affidavano troppo ad un Consiglio scettivo, di uomini e donne che non riconoscevano a pieno il sacrificio di Shepard, il suo onore. A Cerberus si badava veramente a ciò che era giusto, al benestare della comunità.
«Smetta di comportarsi così, caporale! Non capisco... io non capisco perché si comporta come un cane in gabbia! E' ridicolo, noi stiamo semplicemente cercando di aiutarla...»
Si agitava andando a recuperare il necessario per medicare l'uomo. Tamponò la zona dell'urto, controllò che il naso non fosse rotto, gli diede un cerotto respiratorio, lo asciugò e gli diede un'iniezione della benedetta morfina. Nel frattempo si sentì rumore fuori dalla stanza. Qualche soldato in più era arrivato. Tra questi un tenente che sembrava Kyle, ma probabilmente non era lui, poiché indossava un elmo scuro e completo. L'uomo impassibile diede ordine a cinque sottoposti di riempire la stanza, tenendo i fucili puntati su Matt, poi si avvicinò mettendogli delle manette ai polsi tenendogli le braccia dietro la schiena.
«Siamo stati troppo gentili con te. Abbiamo qualche minuto per fare conoscenza, signor Gunnarson. Andiamo di là.»