Il sentiero più oscuro

Posted on 28/12/2012, 03:23

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Gli uomini per tutta la tratta stettero in silenzio impassibili. Di tipi come Matt ne avevano avuti a bizzeffe sotto di loro, e adesso avevano 15 minuti a disposizione per far passare a Matt il fatidico "quarto d'ora". Nessuna provocazione, nessuna buffonata del mezzo-krogan sarebbe valsa a smuovere quei carcerieri bianconeri. Fu sbattuto in uno stanzino davanti ad un tavolo con il logo di Cerberus che campeggiava nella poca luce disponibile sulla parete di fronte. L'uomo col casco si mise davanti a lui, con le braccia poggiate sul piano.
«Caporale Matthew Gunnarson! A che gioco stai giocando? Non sei un coglione, eri su Eden Prime, hai fatto a pezzi quelle macchine geth, hai praticamente demolito da solo un Nucleo, i tuoi fratelli sono rinomati ufficiali, il più grande è persino grado N3... cosa ci faceva uno come te su Omega, in compagnia di un'Asari e di un... - si voltò guardando uno dei suoi, - cazzo, stento ancora a crederci... un geth!»

Posted on 28/12/2012, 07:27

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Matthew Gunnarsson
Lo portarono in una stanza male illuminata il cui unico arredamento era un tavolo col simbolo di Cerberus ed una coppia di sedie. Entrando Matt fece un fischio per fingere stupore Cazzo ragazzi, sembra proprio un poliziesco di serie b... Sono colpito! Lo fecero sedere, il comandante del gruppetto prese posto al lato opposto del tavolo. Cominciò a elencargli nomi, luoghi e battaglie. La domanda che gli fece alla fine lo spiazzò: o erano davvero stupidi oppure cercavano di circuirlo. Beh, sapete molto su di me, perché non lo deducete da soli? O siete veramente così stupidi da non arrivarci? si sporse in avanti Ah, si... Un ultima cosa, non parlare dei miei fratelli, la cosa tende a farmi incazzare fece un largo sorriso finto e si poggiò allo schienale della sedia Abbiamo finito qui? Sto morendo di fame...

Posted on 28/12/2012, 13:54

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Avevano appena cominciato, ma il capo non lo disse, non ce n'era bisogno. Preferirono farglielo capire in un'altra maniera. Matt era una montagna d'uomo, praticamente un orso senza peli e prenderlo a pugni, anche bardati di tutto punto, non sarebbe stato molto efficace, ma una leggera scossa gli avrebbe dato il prurito che cercava. Il capo fece un rapido cenno e da dietro due lo tennero fermo ed un altro lo punzecchiò con un manganello elettrificato con una tensione di 220 KV.
«Te lo chiedo un'altra volta, Gunnarson, che ci facevi su Omega con quella gente?»

Posted on 28/12/2012, 14:17

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Matthew Gunnarsson
Il tizio rimase impassibile, non che Matt riuscisse a vedergli la faccia, però cercava di valutare il suo stato d'animo leggendo il suo linguaggio corporeo. Non era facile, era una statua... Fece un cenno ai suoi che gli si avventarono addosso, due lo tennero ed uno gli rifilò una simpaticissima scossa nella schiena. Matt lasciò uscire un urlo, non è facile da sopportare il dolore elettrico. Dopo qualche secondo aveva ripreso fiato per bene, disse È facile in tre alle spalle, eh? Slegatemi se avete un po' di palle! riportò l'attenzione sul caposquadra Fanculo! Non ti dirò nulla, criminale... il viso era distorto in una smorfia d'odio

Posted on 28/12/2012, 15:22

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Negli interrogatori normali si poteva stare a fare le stesse domande per ore ed ore, per giorni. Nei gruppi speciali poi, come gli Spettri o il programma N ti spiegavano che l'unica risposta possibile ad ogni domanda da "per chi lavori?" a "quante seghe ti sei fatto stamattina?" era "nome, grado e matricola". Matt era già fuori strada, si stava sbilanciando troppo ed anche un semplice sguardo, un colpo di tosse, per gli aguzzini era un'informazione importante. Più parlavi più loro sapevano di te, sapevano come fotterti, come tagliuzzarti in tanti piccoli pezzettini. Ma Matt aveva il tempo dalla sua, perciò i criminali dovevano sfruttare il poco che avevano.
Primo punto: debolezze.
Matt aveva manifestato una certa sensibilità e istinto alla protezione dei fratelli, ora i tizi di Cerberus sapevano dove fare leva quando necessario.
«Dimmi una cosa, caporale. Tieni di più alla tua vita o a quella dei tuoi fratelli? Hai già perso nonno e papà durante il Primo Contatto... vuoi tenere la famiglia unita? Allora parla e smettila di fanculizzarci. Questo non porta a niente.»
Faceva più male il bastone elettrificato o il sapere che i suoi fratelli potevano essere in pericolo?

Posted on 28/12/2012, 15:53

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Matt ridacchiò, andiamo, minacciare Ben e Mark, sul serio? A quelli non li stronca nemmeno l'ebola... La cosa sembrava poter andare ancora per le lunghe lui non aveva voglia di starsene la, sue prime pensò di raccontare una balla per accontetarli ed essere riportato alle navette od in infermeria. Poi, però, si ricordò che la zoccola che lo aveva rapito andava di fretta, quindi più di tanto l'interrogatorio non poteva durare. Si limitò a riappoggiarsi alla schienale della sedia ed a guardare con aria di sfida il tizio Fanculo

Posted on 28/12/2012, 16:12

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Il buon Matt aveva guadagnato forse 5 secondi con quella risposta, ma l'interrogatore non demorse. Aveva bisogno di prove tangibili Matt per credere alle loro parole. Fargli sentire il fiato sul collo sarebbe stato interessante e a dire la verità l'uomo era impaziente di poter usare quella carta.
«Vuoi sapere come stanno loro? Sicuramente meglio di te...»
Lo sentì sorridere sibilante sotto il casco.
«Il Capitano Benjamin Gunnarson addestra truppe ad Anchorage, - ma questa poteva essere una notizia non vincolante, ma su Mark furono più specifici, - mentre Mark è stato accettato nel programma N. Un po' di invidia, eh?»

Posted on 29/12/2012, 14:14

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sulle prime Matt rimase interdetto, poi si rese conto che erano informazioni facilmente ottenibili: bastava andare sull'extranet dell'Alleanza e vedere dove fosse stato assegnato Ben, per l'avvenuta accettazione di Mark era ancora più semplice visto che le graduatorie della Villa erano pubbliche. Il comandante gli chiese se fosse invidioso dei suoi fratelli Invidia? Nah... Disprezzo, forse, ma non ho mai avuto invidia per loro si tirò leggermente più avanti con la sedia e poggiò i gomiti sul tavolo Non hai niente con cui ricattarmi... Come ci si sente a non saper svolgere nemmeno il proprio lavoro? lo guardò ancora con aria di sfida Fanculo

Posted on 29/12/2012, 14:56

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“Disprezzo?”
Se ciò che diceva era vero quella era un'altra leva su cui lavorare. L'uomo la tenne buona, ma andò a calcare ancora su quell'invidia che sicuramente c'era tra fratelli. L'orgoglio, soprattutto in una persona così, era la strada giusta da percorrere.
«Andiamo Matty, anche tu ti sei iscritto al programma N, ma non ti hanno preso. Non hai futuro nell'Alleanza. Se disprezzi i tuoi fratelli lascia che marciscano in un organismo corrotto e incoerente. Svegliati un po', qual è il tuo scopo? Qual è il tuo sogno? Rincorri il ricordo di tuo padre, hai cercato ovunque informazioni sulla sua morte... è solo per questo che stai ancora nell'Alleanza, ammettilo. Tutte le stronzate patriottiche non c'entrano nulla, altrimenti non ti saresti venduto così facilmente a noi.»

Posted on 29/12/2012, 15:34

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Matt si rimise contro lo schienale, se avesse avuto le mani slegate avrebbe messo le braccia conserte Quindi tu mi stai dicendo che mi sono... Venduto? Quindi secondo il tuo cervellino avrei dovuto lasciare che la puttana del piano di sotto, pardon, il vostro comandante, desse l'ordine di uccidere tutta la mia squadra... È un interessante punto di vista. Facciamo così: al posto di ucciderti ti spiegherò perché ti sono di fronte, ok? C'era una vota una cosa chiamata dignità, ne hai mai sentito parlare? Non credo, comunque cerca di starmi dietro; questa cosa viene data alle persone quando nascono e serve a capire quando il culo degli altri è più importante del proprio. Spesso la dignità va a braccetto con una cosa chiamata coscienza, ma credo che voi siate sprovvisti anche di quella visto ciò che fate. Detto questo, quando mi trovavo su Omega, mi è stato imposto di scegliere dal vostro comandante, non si capiva bene quello che diceva perché aveva un uccello in bocca,fortuna che c'era il Geth a tradurre! Ad ogni modo mi è stato chiesto di scegliere e la dignità e la coscienza mi hanno detto cosa fareil suo tono di voce di sempre amichevole, durante tutto il discorso, come se stesse raccontando veramente una favola a dei bambini. Si avvicinò al comandante e gli fece un occhiolino, prendendo lo in giro Ora è tutto chiaro, Sherlock? Sorvolò volutamente la parte su suo padre ed il Programma N e si preparò mentalmente a ricevere un mucchio di mazzate

Posted on 29/12/2012, 15:50

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Il capo scosse la testa guardando verso il basso. Inizialmente non si capiva perché, stava negando qualcosa? Era scocciato? Ma poi sottilmente iniziò a farsi strada un rumore ripetitivo e sommesso, un singhiozzare con cadenza regolare. Stava ridendo. E lo fece in un crescendo sempre più rumoroso. Prima rise. Poi lo fece picchiare. L'uomo addetto alla tortura avanzò con il bastone, punzecchiando Matt non una sola volta questo turno, ma forse tre o quattro, finché il capo non alzò il braccio indicandogli di smetterla e tornando completamente serio.
«Quindi tu... mi stai dicendo che hai scelto la dignità di consegnarti al posto di un geth? Di uno dei tuoi nemici giurati? Chi ti ha fatto quella cicatrice sulla gamba Matt? - puntò un dito contro di lui, più precisamente sulla gamba.
«CERBERUS?! O i geth...?»
Concluse sottilmente allusivo quella frase.
«Tu sei uno stolto, e ti sei venduto. Miranda non ha mai minacciato la tua squadra, tu sei qui perché ti sei gettato nelle nostre mani e quando si è offerta di rilasciarti in cambio del robot hai rifiutato... come un bravo soldatino dell'Alleanza. Credi che ti daranno una medaglia per questo? Hai fallito! E ora hai due strade da percorrere: puoi tornare a casa da perdente, o puoi ricominciare, sapere che qui varrai qualcosa, che i tuoi meriti saranno premiati! Vuoi restare caporale per tutta la vita, mh? E' questo che vuoi?»

Posted on 29/12/2012, 17:33

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Matt si piegò in due mentre il tizio gli dava col manganello, poteva essere grosso quanto voleva ma una scossa elettrica l'avrebbe sempre sentita, figuriamoci quattro... Ci mise qualche secondo a riprendere il controllo del diaframma, in più le due schegge che aveva negli addominali si erano riscaldate a causa della sollecitazione elettrica, rendendo il tutto ancora più doloroso. Rimase la, con la fronte poggiata al bordo del tavolo, cercando di annullare parte del deficit d'ossigeno. Fece correre lo sguardo, cercando di non concentrarsi sul dolore, notò i propri stivali corazzati, quelli del tizio di Cerberus, il disegno uniforma del pavimento di metallo lucido, le gambe del tavolo ed il fatto che non fossero inchiodate a terra. Ciò gli diede un idea, o meglio gli fece decidere di fare una cosa stupida. Si rialzò e tirò leggermente indietro la sedia, così dopo avrebbe avuto spazio per alzare le gambe Sai,forse è vero, forse ho valutato di valere meno di un Geth, però tiriamo le somme: avevo tre opzioni,numero uno: vi lasciavamo il Geth, lo studiavate e ottenevate tecnologia avanzatissima, numero due: io venivo con voi al posto del Geth, numero tre: uccidevate tutti e prendevate i rottami del Geth ottenendo una tecnologia avanzatissima... Ho fatto ciò che andava fatto per impedirvi di acquisire una risorsa. Pensi davvero che me ne freghi qualcosa delle medaglie, del grado o dei soldi? Io lo faccio perché è giusto, perché è ciò che bisogna fare per l'umanità... L'Alleanza ci ha fatto arrivare su Marte, ci ha fatto arrivare a Caronte, ci ha fatto avere un posto nel Consiglio. Cerberus che fa? Atti di mero terrorismo, schifosi esperimenti genetici sugli umani e sugli alieni e, notizia spiacevole per te, non inchioda i tavoli delle sla interrogatorio! con un largo sorriso alzò entrambe le gambe e diede un violentissimo colpo al tavolo, sperando di mandarlo addosso al suo interlocutore e di fargli molto, molto male

Posted on 30/12/2012, 23:24

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Stava per rispondere a tono, quando fu sorpreso dalla mossa di Matt. Istintivamente alzò un braccio per proteggersi, ricevendo l'urto principalmente sul gomito ma finendo un paio di passi indietro e cadendo rovinosamente. Gli altri alle spalle del prigioniero furono anch'essi sbigottiti, ma non impreparati. Lo placcarono, lo afferrarono, lo pungolarono nel timore che volesse tentare la fuga. Se fosse servito più personale per sedare quel bisonte sarebbe arrivato presto da quella porta, ma a furia di scariche nei fianchi pure per Matthew era arrivata l'ora del riposo. La prossima volta gli avrebbero legato anche i piedi. Il capo spostò il lastrone con rabbia, si rialzò e spolverò la tuta, avanzando verso il caporale sotto controllo, piegato a terra dal quartetto di Cerberus. Lo guardò per un po', disprezzante, contrariato, salutandolo quindi con un bel calcio in faccia e sparendo incazzato come un Krogan. Avevano perso solo tempo? Forse no... qualcosa avevano ottenuto. Ancora 10 minuti. C'era tempo per un'altra piccola parte di interrogatorio. I ceffi lo tirarono su, strisciandolo per le ginocchia lo sbatterono in un'altra stanza. Questa volta era tutto buio. Chiusero la porta e sparirono.

Posted on 31/12/2012, 02:10

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Matthew Gunnarsson
Il farabutto si beccò una bella botta sul gomito e cascò all'indietro. Quando i suoi compari lo scaraventarono al suolo Matt aveva ancora un sorriso di sfida stampato sulla faccia. Fu gettato a terra e pungolato, istintivamente cercò di rialzarsi ma uno dei carcerieri gli piombò addosso per tenerlo fermo mentre gli altri lo pungolavano ancora e ancora e ancora. Sapeva benissimo che quel gesto non avrebbe portato ad altro se non questo ma non era un gesto di violenza fine a se stessa, era un messaggio molto preciso, il messaggio in cui diceva che non sarebbero mai riusciti a piegarlo. Matt rimase inerme sul pavimento, stordito ed annaspante quando un bel calcio in faccia fece calare il sipario sul suo mondo. I tizi lo trascinarono fuori e lo gettarono in un'altra stanza. Quando la sua testa urtò il pavimento lui riacquistò i sensi, anche se un po' per volta. Durante questo suo rinvenire si rese conto di non vederci, non riusciva a capire se fosse buio oppure se il calcio e l'elettricità l'avessero accecato. Non provò nemmeno a rialzarsi, si limitò a rimanere steso prono al suolo, cercando di riprendersi. Siccome non riusciva a vedere nulla decise di rimanere con gli occhi chiusi, così da poter cogliere di sorpresa chi fosse entrato da quella porta

Posted on 31/12/2012, 16:54

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«Caporale Gunnarson...»
Una sagoma blu e fosforescente comparve alle spalle di Matthew, anche se lui ne sentì solo la voce sintetizzata, come in uscita da un grammofono, con quel timbro ruvido e increspato tipo delle olocomunicazioni. La riproduzione non era a grandezza naturale, ma ridotta all'altezza di un bambino, forse anche di meno, parendo una statuetta, un soprammobile, di un uomo seduto su una seggiola a gambe incrociate ed entrambe le braccia perfettamente in linea con i braccioli, anche se di tanto in tanto alzava il braccio destro per gesticolare.
«Qualcosa non va con i miei uomini? La stanno forse trattando male? Mi deve scusare, avrei dovuto garantire che Miranda la seguisse fino in fondo, ma c'è stata quella piccola reazione fuori dall'infermeria...»