Guerra fredda

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Donald Shepard

Posted on 11/11/2013, 23:05

Pettegolo

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Donald Russell
Donad era tornato nel suo angolo. Ormai aveva controllato tutto: Armi, Clip termiche, granate di vario tipo, gli scudi della sua armatura e infine il medi-gel, era pronto per la missione.
Si poggiò sul muro, intorno a lui c'erano uomini e donne indaffarati che correvano avanti e indietro. I piloti con gli ingegneri controllavano i loro caccia, soldati che esorcizzavano l'attesa con racconti. Uno di loro, dai gradi era un caporale, salì sopra una cassa e incominciò a intonare una specie di preghiera <<signore, quando cammineremo nell’ombra della valle della morte non temeremo alcun male>> indicò i marines sottostanti <<perchè noi e soltanto noi, siamo i peggiori figli di puttana di tutta l'universo!>> gli altri risposero con un si compiaciuto. Donald sorrise, anche quello, era un modo come un'altro per dare forza.
I pensieri presero il sopravento e le domande e dubbi si accavallarono nella sua testa: cosa avrebbe fatto l'Alleanza se le cose fosse peggiorate? In una guerra galattica tra la terra e le altre specie. Ogni dieci corazzate del consiglio l'alleanza ne possedeva solo una... di sicuro una superiorità schiacciante, l'umanita avrebbe avuto una possibilità? E cosa avrebbero fatto le altre specie? I Batarian avrebbero approfittato della situazione in fondo ci odiavano da anni. E i Quarian? Possedevano la piu grande flotta dell'universo ma il loro stato di nomadi stellari non li aiutava molto, perchè mai dovevano schierarsi contro i turian e il consiglio? avevano gia i loro problemi con i geth. Per quando riguarda i Krogan? beh! per i Krogan le cose erano diverse, di sicuro non amavano il consiglio e i Turian ma avrebbero aiutato gli umani? e anche se l'avessero fatto che possibilità avevano nello stato in cui erano confinati? la Genofagia li aveva ridotti davvero male e in più non possedevano corazzata. Lo scellerato gesto del vice ammiraglio Espinoza e dell' alto comando, avrebbe potuto portare l'umanità alla rovina.

Mattia 92

Posted on 11/11/2013, 23:54

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Matthew Gunnarsson
Matt vide arrivare il pugno ma non avrebbe potuto schivarlo, e comunque non voleva farlo. Le nocche corazzate di Gale fecero un rumore sordo contro il casco di Matt. Lui fu investito dalla potenza del Maggiore e dovette uscire dalla posizione sull'attenti e mosse il piede sinistro per non perdere l'equilibrio. Dopo il pugno rimase un paio di secondi così per far spegnere le lucine davanti agli occhi e poi tornò sull'attenti mentre Gale gli faceva una sfuriata Con tutto il rispetto, signore, la mia missione era troppo importante per fidarmi di un uomo spuntato dal nulla, che non ha esibito alcuna credenziale utile appunto a farmi fidare di lui. Sergente Matthew Gunnarsson, piacere mio<b> Non allungò la mano, rimase sull'attenti <b>Se posso permettermi, Capitano, i Turian combattono sempre frontalmente, ma da degli Umani si aspetteranno un attacco ai lati, se attaccassimo la nave dal basso e dall'alto entrambi i team potrebbero entrare in azione contemporaneamente e venire lanciati vicino alle proprie zone di competenza. Inoltre i Turian non si apetteranno mai un colpo contemporaneo al ventre ed al dorso, avremmo più chance di arrivare vivi alla nave e completare la missione con un numero ridotto di perdite, Signore Riportò lo sguardo sul maggiore, poi tolse l'elmo e lo fissò negli occhi, con uno sguardo che esprimeva un concetto solo, prima o poi gli avrebbe ritornato quel pugno. Aggiunse per rispetto al comandante dell'abbordaggio Lei cosa ne pensa, Maggiore?

Drake Girard

Posted on 12/11/2013, 15:34

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Di Maggio sorrise senza emozione.
«Ottime osservazioni, sergente. Qui l'esperto di turian è lei. Quindi cosa suggerisce di preciso?»

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jenny_penny_5(2)

Posted on 13/11/2013, 02:24

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Mordin Solus

Il turian parve soddisfatto della risposta, ma poi la dottoressa si lamentò e Mordin capì il perché <<Dottoressa. Tutto bene. Io chiesto domande.>> cercò di spiegarsi Mordin con la sua grammatica troppo veloce.
Stava per dire di calmarsi, che dovevano collaborare invece che litigare, ma l'Asari, di nuovo, parlò prima d lui e Mordin quindi si limitò ad annuire <<Ha ragione. Collaborazione necessaria.>> poi però fece un sorriso alla dottoressa perché aveva capito che comunque se l'era presa per lui.
Infine Mordin sospirò spostando di nuovo lo sguardo sul comandante.

Drake Girard

Posted on 14/11/2013, 14:19

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Ambientazione
Un silenzio imbarazzante riprese possesso del gruppo, finché Sila non fu nuovamente quella che prese la parola scongelando il clima.
«Ma noi cosa stiamo aspettando? Non c'è modo di prendere una navetta e scendere sul pianeta?»
L'asari ignorò la domanda di Sila, preoccupandosi di un altro problema.
«Anche superata la battaglia qua sopra, che sicurezza abbiamo che gli abitanti di Proteus non ci lincino? E' in corso un aperto conflitto tra Umani e specie del Consiglio, vedendo un equipe di scienziati di cui nemmeno uno è umano saranno pronti a farci la pelle!»
Quasi gridò aspra nel finale.

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Mattia 92

Posted on 14/11/2013, 19:03

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Matthew Gunnarsson
Matt annuì col capo e si diresse all'ologramma della nave Premetto che non so di che forze disponiamo. La mia idea era di non rischiare a lanciare una nave sola in questo assalto, saremmo facilmente individuabili e di conseguenza un bel bersaglio. Usiamo due navi, o anche di più e lanciamo più assalti contemporanei, uno alle batterie, sferrato alla pancia della nave, così da minimizzare la strada da percorrere e di conseguenza il rischio di conflitti a fuoco, un altro assalto invece lo potremmo lanciare al dorso della nave, così da minimizzare la strada verso il ponte di comando e verso il Generale, se lo facciamo allora i Turian si troveranno a combattere su due fronti. Siamo pieni di Marine, usiamoli. Loro sono pronti e di certo una volta laggiù non potremo avere rinforzi, quindi è meglio mandare più uomini possibile. Se attaccassimo in questa zona - indicò un punto situato sul ventre, vicino alle batterie - avremmo la possibilità di arrivare alle batterie in linea quasi retta. I Turian si asserraglieranno di certo, una volta mangiata la foglia, però possiamo dotare di lanciagranate ed esplosivi alcuni marine, e noi abbiamo una cosa che i Turian non hanno: Biotici. Usiamoli per fare a pezzi le loro barricate e coprire le nostre prime linee e non avranno scampo. Qui invece - Indicò quattro punti intorno al ponte di comando, situati sul dorso della nave - Potrebbe essere il punto da cui sferrare l'assalto al Generale, circondandolo da quattro punti e annientando le sue difese. I Turian non si aspetteranno un attacco così diretto dopo una tattica così subdola e non avranno il tempo di reagire. Una volta la potremo trincerarci a nostra volta, oltre ad avere sotto controllo i sistemi della nave. Questo è ciò che avevo pensato, purtoppo però credo ci saranno gravi perdite, nostre se falliamo, dei Turian se vinciamo. Potrebbe essere un problema ma credo che a questo punto la diplomazia dia un optional... Che ne pensate, signore?

jenny_penny_5(2)

Posted on 14/11/2013, 21:52

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Mordin Solus

Per Mordin il silenzio non era imbarazzante, lui non lo sentiva neanche l'imbarazzo ora come ora, infondo non prestava neanche attenzione al silenzio, ma stava ancora osservando il capitano mentre ascoltava le parole della dottoressa e dell'Asari <<Capitano dovere dare permesso.>> sospirò il professore, ma a dirla tutta anche lui si stava stufando di questa attesa quindi lanciò uno sguardo al turian e poi andò dal capitano <<Dovere scendere>> disse Mordin al capitano della nave <<Se difesa necessaria portare guardie.>> Solus sospirò, non gli piaceva perdere tempo per colpa di qualcun altro, sapeva aspettare, ma non in questa circostanza, la scienza non aspetta nessuno, o facevi lo scienziato o non lo facevi, e questa non era una scienza qualunque, ma era scienza Prothean.

Matt360

Posted on 15/11/2013, 00:08

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Matthew Gale
Ascoltò attentamente il briefing, era un pò preoccupato per le parole di Di Maggio, la possibilità di finire separati non era una variabile di poco conto. Le incognite aumentavano a dismisura.
Ascoltò successivamente anche Gunnarsson " Davvero un ottimo piano Gunnarsson, sembra fattibile e di certo è un passo in più rispetto a ciò che avevamo fino a un minuto fà " fece una piccola pausa " Ha perfettamente ragione gli uomini non ci mancano usiamoli, abbiamo una squadra di biotici veramente ottima i loro poteri ci torneranno utili, quello che mi preoccupa però il lancio a Grappolo purtroppo in questo modo non ho la possibilità, o meglio la certezza di sapere quante unità atterreranno in ciascuna zona."
Fissò dinuovo l'ologramma
" Verso le batterie manderemo biotici e ingegneri i soldati offriranno supporto in battaglia. Come è già stato detto gli Ingegneri sanno cosa fare quindi confido in loro" alzò un pò lo sguardo " Io guiderò una squadra, tu Gunnarsson andrai in avanscoperta, cerca di non farti ammazzare mi serviranno informazioni continue, poi vedremo chi mettere a capo delle altre 3 squadre." Non brillava di simpatia quello era certo, ma bisognava ammettere che Gunnarsson sapeva il fatto suo quando si parlava di tattiche di guerra.

Drake Girard

Posted on 15/11/2013, 00:46

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Ambientazione
Il sergente e il maggiore avevano parlato, portando sulla scacchiera le loro strategie di guerra. L'uno era il fidato esperto di Turian, l'altro un ufficiale con le dovute conoscenze.
Il capitano Di Maggio annuì pur constatando un'insicurezza sulla proposta di Gunnarsson.
«Faremmo come suggerisce, sergente, ma la situazione e i mezzi che abbiamo a disposizione ci impediscono di esagerare l'arco del lancio.»
Avviò una serie di simulazioni che mostravano come i gusci d'abbordaggio potessero essere espulsi verso la corazzata. La massima distanza non era comunque quella sperata da Matthew.
«Proveremo comunque» lo rassicurò il capitano. «Ma questa è la distanza minima che possiamo ottenere dagli obiettivi.»
«E' troppo rischioso» s'intromise una voce dal pesante accento latino-americano. «Così vi troverete con le due squadre separate fin dall'inizio. Se una delle due incappasse in una forza turian più numerosa verrebbe schiacciata!»

Sila alzò gli occhi incerta verso il dottore.
«Portare guardie? Intende che sarebbe disposto a rispondere al fuoco dei coloni, professore?» Sbatté i grandi occhi quasi spaventata dal cinismo del medico. Aveva sentito parlare dell'atteggiamento schivo e impassibile dello scienziato, dovuto probabilmente al passato nella Squadra Operazioni Speciali, ma non lo credeva così spietato.

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jenny_penny_5(2)

Posted on 15/11/2013, 05:40

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Mordin Solus

Mordin notò che il capitano stava per rispondergli, ma la dottoressa parlò per prima quindi Mordin la guardò ascoltando le sue parole <<Difesa>> ripeté Mordin un po' stanco di questa situazione <<Volere scendere? Allora servire difesa>> fece Mordin alla dottoressa poi però ritornò a guardare il capitano, Mordin temeva che doveva aspettare comunque.

Donald Shepard

Posted on 15/11/2013, 16:19

Pettegolo

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Donald Russell
Aveva raggiunto la sala briefing da abbastanza per sentire il piano del Sergente Gunnarsson e le risposte degli altri due ufficiali, il Capitano Di Maggio e il capo dell' abbordaggio, il Maggiore Gale.
Erano talmente concentrati tra loro da non accorgersi della sua presenza e quella di un'altro uomo, dalla sua posizione non riusciva a vedere bene chi fosse.
L'uomo interruppe i tre, aveva un forte acento latino-americano, Il Tenente poteva solo intuire chi fosse.
Decise di intervenire si avvicinò a loro si mise sull' attenti e disse -Tenente Capo Donald Russell, Signore! Ho il permesso di parlare?-

Warlord Dan

Posted on 17/11/2013, 11:33

Predatore

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Jango Owen
Jango si stava avvicinando alla sala biefring, per discutere con i superiori di cosa si sarebbe dovuto occupare. Ancora sentiva dolori lancinanti, la sparatoria su Terra Nova lo ha acciaccato parecchio e i dottori hanno fatto il possibile per metterlo apposto, ma non abbastanza. "Dannazione! Mi sento ancora la schiena rotta. Dannate asari." pensò Jango tra se e se, mentre continuava a percorrere i corridoi della nave. Viste le sue gravi condizioni, i medici dovettero applicarli delle piastre d'acciaio nelle gambe, quasi a sostituire le ossa, una spina bionica, a rafforzare lo scheletro, e altre piastre a fortificare gli avanbracci. La mano destra l'hanno dovuta amputare, per un'emorragia interna di grave entità, e sostituirla con una completamente bionica. "Almeno adesso non sento dolore per il 80% del corpo, se mi colpiscono fisicamente. Purtroppo la spina bionica è ancora flessibile." pensò Jango, mentre si apprestava a fare gli ultimi passi. Aprì la porta e vide; il Sergente Gunnarsson, il Capitano Di Maggio, il Maggiore Gale, Russell e altri membri del equipaggio. Prese subito la posizione dell'attenti e disse: -Tenente Owen, a rapporto.- poi, Jango, si zittì e attese risposta dei membri.

Drake Girard

Posted on 19/11/2013, 01:30

Guru dei Sofficini
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Sila inclinò la testa di lato, apparentemente perplessa.
«E fino a dove si spingerebbe questa difesa? Uccidere degli esseri umani?»
Temeva la risposta. Il turian emise uno sbuffo divertito, quasi a schernire la ragazza salarian. Se ne andò freddamente. Era finito il suo turno di guardia.

Il vice ammiraglio che aveva appena parlato inarcò un sopracciglio ed incurvò la bocca carnosa come quella di un pesce. Si zittì stizzito e il capitano di corvetta lo guardò quasi a cercare la sua comprensione e il suo permesso, annuendo non appena capì di poter parlare.
«Permesso accordato, tenente» si riferì a Russell.
Nel frattempo un altro tenente li aveva raggiunti. Il vice ammiraglio lanciò uno sguardo freddo anche a quest'ultimo.

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jenny_penny_5(2)

Posted on 19/11/2013, 02:01

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Mordin Solus

Mordin notò il sospiro del turian e ne fu irritato anche se non era diretto a lui, ma verso la dottoressa, per fortuna il turian se ne andò.
Mordin ritornò a guardare la dottoressa, era giovane e Mordin credeva che quasi sicuramente non aveva neanche mai tenuto in mano una pistola, una volta anche lui era stato così innocente, poi la durezza della vita l'aveva cambiato <<No...>> Mordin scosse la testa velocemente <<...se loro attaccare noi difendere>> cercò di spiegarsi.

Donald Shepard

Posted on 19/11/2013, 14:36

Pettegolo

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Donald Russell
Ora finalmente lo vide bene, come aveva intuito era lui, Il Vice Ammiraglio Espinosa.
Donald dovette trattenersi dal prenderlo a pugni, la colpa di questa situazione era soprattutto sua -Mi scusi Vice Ammiraglio non l'avevo riconosciuta- disse stando sempre sull'attenti -mi scuso con tutti voi per l'interruzione- finì.
Mise le mani dietro la schiena, osservò Gunnarsson e disse -Probabilmente un attacco mirato al dorso e alla pancia della nave potrebbe prenderli, almeno all'inizio, di sorpresa- girò lo sguardo verso i presenti -Ma qui stiamo parlando di Turian: non stiamo parlando di Pirati Batarian o di Mercenari. Stiamo parlano della piu grande forza militare dell'universo e sicuramente non ci vorrà molto per riorganizzare le truppe e capire i nostri obbiettivi-.
Riprese fiato -I Turian la dentro, sono avvantaggiati: conoscono la nave meglio noi e con molta probabilità sono piu numerosi di noi. Non avremo ne rinforzi e ne la possibilità di ripiegare, una volta entrati saremo soli e come ha detto pocanzi, Il Vice Ammiraglio, una delle due squadre o anche tutte e due, potrebbero trovare una forza Turian più numerosa e... scusate l'espressione, saremo più fottuti noi di una puttana Asari all’ora di chiusura-
Si accorse di essersi divulgato troppo e con tutta probabilità, i presenti, erano ansiosi di sapere il suo piano -ma veniamo al punto... Vi ricordate Virmire? Quando Shepard attaccò la base di Saren? Potremmo fare la stessa cosa. Una Squadra più numerosa attaccherà frontalmente, in un punto preciso della corazzata, attirando così il grosso delle truppe nemiche. Nel frattempo, due piccole squadre, una lanciata nel dorso e l'altra nella pancia della nave, darebbeno meno nell'occhio e si dirigerrebbero nei nostri veri obbiettivi-
"ecco l'ho detto! Speriamo solo che se mi devono mandare a cagare, almeno lo facciano in modo carino... hmmm non so! come... Le faremo sapere Tenente Russell, oppure, ottima idea Tenente Russell ma questo o quest'altro non va bene" pensò mentre aspettava la risposta dei suoi superiori.

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