Zombie Effect

Fascia di Attica, Nesso dell'Ade, Asteria

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    Pettegolo

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    Dylan Fox
    Asteria: sede di fiorenti colonie agrarie Asari e umana. in Questa colonia si trova Nocahon City, una cittadina umana di circa 70.000 abitanti, ed è lì che inizia la nostra storia.
    Asteria
    Dylan era seduto sul pavimento di quel negozio di Souvenir, incredulo e stanco, era successo tutto così in fretta. solo due giorni fa stava investigando per le vie di Nocahon City. La sua cliente l'aveva ingaggiato per scoprire dei collegamenti tra alcuni avvenimenti strani successi nei pressi della città e Cerberus. Si parlava di uomini e alieni che mangiavano i loro simili e anche di avvistamenti di creature immonde, ma le autorità avevano sempre negato.
    Le sue ricerche avevano condotto a un nome, Dottor Abram Xabaras Biologo famoso in tutto l'universo, ma anche deriso per le sue folli teorie su morti che risuscitavano. Ora tutto questo sembrava lontano, i morti camminavano davvero. Non poteva crederci quando ne vide a decine sventrare e dilaniare la povera gente che a sua volta si trasformavano i quei cosi... "zombie" come li chiamava lui.
    Nel negozio, oltre a Dylan c'erano: Kenny, Lily e il loro figlioletto di circa dieci anni Glenn, Clementine una giornalista locale, Boris un ragazzo di sedici anni, Larry e Carley, rispettivamente padre e figlia, una asari di nome Selina,non parlavo molto, evidentemente acora sotto shock; solo due giorni andietro, aveva visto il suo fidanzato krogan, strappato della sua corazza e letteramente mangiato vivo da quei cosi, come un essere "Molliccio" qualunque e infine Syd Abrams, la sua cliente, decisamente carina ma sapeva poco di lei, durante questi giorni non avevano parlato molto, per Dylan era ancora un mistero.
    Come a solito Kenny e Carley litigavano, da un giorno e mezzo che non facevano altro -ti dico che dobbiamo andarcene da qui- insisteva Kenny
    -e dove credi di andare? la fuori è pieno di zombie... aspettiamo i soccorsi- le rispose Carley
    Dylan prese una bottiglietta d'acqua da un distributore, la loro ancora di salvezza, si avvicinò a Syd e disse -la smetteranno mai di litigare quei due?- era più una domanda a se stesso. Passò la bottiglietta -tieni...- poi guardò il distributore, da due giorni mangiavano altro che snack e patatine, ma c'erano anche cibi con destro aminoacidi, non buoni per gli umani -la prossima volta che scappiamo dagli zombie cerchiamo di rifugiarci in un ristorante a quattro stelle... hmm!! cosa darei per mangiare un roast beef con le patate -

    --------------------------------------------------------------------------------------------------

    L'inteligence di cerberus viene a sapere di alcuni esperimenti non autorizzatiche dal Dottor Xbaras, biologo di fama e anche membro della organizzazione. Miranda Viene mandata nella base, che si trova sotto Nocahon City per scoprire a cosa, in realtà, stesse lavorando. Durante la sua missione doveva, anche, tenere d'occhio Syd Abrams.
    Miranda incontra Xabaras che gli dice che sono tutte menzogne e che lui lavora per migliorare la razza umana... con uno stratagemma, però, imprigiona lei e la sua scorta in un piano della base... il Dottor Xabaras libera il virus nella città e Miranda è costretta a vedere impotente.
    Passano due giorni Miranda è da sola sconfinata in una stanza, prigione, un monolocale lussuoso: le pareti erano di color bianco avorio, piate e quadri che regalavano un tocco di classe alla stanza, il letto con lenzuola di seta, anch'egli bianco, a destra del letto, una finestra con la figura di un tramonto terrestre.
    D'un tratto fuori dalla porta si sentirono rumori di persone che correvano, urla e pianti disperati.



    i zombie della role non sono come quelli di Resident Evil, lenti e impacciati.... ma veloci, come le ultime versioni cinematrografiche


    Edited by Donald Shepard - 21/1/2014, 00:24
     
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    Matthew Gunnarsson
    Missione top secret, obiettivo: recuperare una dignitaria Asari. Tutto il resto è un grande punto di domanda. Gale avrebbe dovuto far luce su tutte queste domande. Gale... Non sapeva se fosse un bene o meno che il comandante fosse lui. Non aveva ancora capito se era un buon stratega o solo un fortunatissimo idiota. In ogni caso non spettava a lui domandarselo, le cose stavano così e basta. Come al solito avevano avuto il permesso di armarsi come preferivano, segno che la missione era tutt'altro che semplice... Non conosceva nessuno su quella nave e soprattutto non gli interessava che le cose cambiassero: ogni volto con un nome è un volto che ti tormenta negli incubi. Aveva passato il suo tempo in cabina, palestra, mensa e sala ricreativa (seduto da solo a leggere). Quando fu il momento del briefing si presentò nella sala designata nella divisa da combattimento, la corazza l'avrebbe indossata dopo
     
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  3. Matt360
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    Matthew Gale


    Maggiore Gale è convocato urgentemente, disse l'olo-messaggio appena ricevuto sul Factotum.
    Gale scosse il capo e sospirò mentre chiudeva la posta." Vediamo che è successo questa volta" disse in tono sconsolato. Arrivò in pochi minuti alla sala -
    All'entrata immerso tra mille scartofie c'era un ragazzo che quando lo vide sorrise " Ciao Matt, anche oggi a lavoro ?" domandò " Hola Al a quanto pare ci sono problemi urgenti e mi hanno chiamato nonostante fosse il mio giorno libero, ci vediamo dopo, divertiti" disse in tono ironico mentre faceva l'occhiolino all'amico " Stanne certo " e tornò alle sue scartofie.
    Si avvicinò rapidamente all'ufficio ed entrò, difronte a lui il comandante Park aspettava Gale con aria preoccupata. " Grandi casini Gale ..." esclamo non appena Gale entrò.
    " Comandante Park ... lieto di vederla anche oggi " Salutò il Comandante che annuì con il capo e accese il monitor " Asteria... pianeta pieno zeppo di Colonie Asari e Umane abbiamo perso i contatti qualche giorno fà" fece una pausa e il monitor difronte a lui visualizzo prima Asteria poi poco a poco zoomo fino a inquadrare una città dall'alto " Nocahon City, 70.000 persone, non sappiamo bene che sia successo però se anche le Asari hanno chiesto aiuto, significa che qualcosa di grosso sta succedendo nella Colonia"
    Gale annuì, girò brevemente lo sguardo e notò che c'era una terza persona nella sala, una persona che di certo non stava nella lista delle persone gradite e simpatiche a Gale . Gunnarsson, arricciò leggermente il labbro superiore, fece un cenno con il capo per salutare fingendo che fosse felice di vederlo e tornò ad ascoltare attentamente Park.
    " Se le Asari hanno chiesto aiuto la situazione è veramente pessima comandante" Park annuì " Si a quanto pare hanno inviato una squadra di commando Asari e a poche ore dal loro sbarco hanno perso i contatti con le commando, l'obbiettivo era portare in salvo l'Ambasciatrice Asari"
    Il monitor visualizzò varie foto di un affascinante Asari,Foto e altre svariate foto scattate nei giorni prima.
    " Non si hanno più notizie neanche dell'Ambasciatrice temono il peggio ... " concluse Park, poi aggiunse con tono palesemente preoccupato " Immagina solo i problemi burocratici che potrebbe generare la sparizione dell'Ambasciatrice, comunque ... " tornò rapidamente al punto della situazione.
    " Partirete tra qualche ora avrai tutto il tempo per equipaggiarti come vuoi, la navetta vi porterà fino all'entrata della Città vi lascerà ovviamente a distanza di sicurezza, una volta li, superstiti, commando, l'Ambasciatrice ... voglio essere informato subito di tutto, sarà mio compito poi comunicare con le Asari."
    Il monitor si spense e Gale fissò ancora per qualche secondo il monitor spento e poi si voltò verso Park " Una missione di recupero, sembra un lavoretto semplice ... però ho come la sensazione che ci sia dell'altro "
    " Indovina un pò? Sospettano che ci sia lo zampino di Cerberus, a quanto pare in quelle zone Cerberus ha una base "
    " Giusto per complicare un pò le cose no?" commentò ironico Gale, gli piaceva Park era un comandante alla mano, ma i suoi tratti asiatici stanchi non avevano quasi più segreti per Gale.
    " Porterai con te una squadra di 9 persone e ..." indico con la mano.
    Oh merda no perfavore .... Non dirlo ti prego non dirlo ...
    " Gunnarsson "
    Matthew sospirò e scosse il capo L'ha detto .... " Perfetto vado a prepararmi Comandante" tagliò cortò, poteva sopportare di tutto ma Gunnarsson ...
    Park notò il cambio d'umore di Gale ma lo ignorò " Ho inviato l'intero dossier, mappe e tutto ciò che devi sapere al tuo Factotum" aggiungendo dopo " Ah Gale attenzione ... non abbiamo ancora scoperto che succede oltre Cerberus potrebbero esserci altri nemici ignoti " Salutò Park e uscì dalla Sala, c'era tanto da preparare e cosi poche ore ...

     
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  4. dænerys
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    Miranda Lawson
    Indagare sugli esperimenti del dottor Xabaras. Tenere d'occhio Syd. Queste erano le sue due missioni. Ed aveva fallito entrambe.
    Era arrivata in città solo tre, forse quattro giorni prima - ormai aveva perso la cognizione del tempo. Aveva capito fin da subito che qualcosa non andava, che il dottore le stava mentendo, eppure non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere da lui, o da nessun altro, in effetti. Chi avrebbe mai potuto immaginare che il dottore stesse lavorando su un virus che trasformava le persone in mostri affamati di carne umana? Questo era troppo, persino per lei. Seduta sul candido letto del monolocale in cui era stata rinchiusa, Miranda non riusciva a togliersi quei pensieri dalla mente. Aveva passato quei giorni rinchiusa lì dentro tormentata da incubi e senza riuscire a mangiare: lo stomaco le si chiudeva al solo pensiero di cosa stesse succedendo in città in quel momento. Pur non avendo visto con i suoi occhi nessuno di quegli "zombie", non le risultava difficile immaginare la situazione. Odiava sentirsi così impotente. Non vedeva l'ora di uscire da lì e piantare un proiettile in mezzo agli occhi di Xabaras. Peccato che le avessero preso tutte le armi. Non aveva modo di contattare l'Uomo Misterioso, e neppure di evadere: la porta era a prova di biotici e lei non era esattamente una gran scassinatrice. E non poteva fare a meno di pensare a Syd: sperava che la giovane donna non fosse diventata pasto per quelle creature.

    Questi e molti altri pensieri affollavano la mente della donna, ma vennero bruscamente interrotti da urla e pianti provenienti da fuori. Miranda si alzò di scatto dal letto, avvicinandosi alla porta, sperando di riuscire a capire cosa stava succedendo. Da quando era stata rinchiusa lì dentro, era la prima volta che succedeva qualcosa del genere.

     
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  5. Matt360
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    Matthew Gale


    Gale corse a montare le parti della sua armatura, si era presentato con la divisa per non tardare più del dovuto.
    Mentre la montava si guardò allo specchio " Che gran rottura di palle dover lavorare dinuovo con quello " disse sottovoce con sguardo cupo.
    Infilò i guanti e corse alla sua armeria prese le sue solite armi guardò l'orologio " Pronto in meno di un ora questa si che è efficenza " e sorrise compiaciuto.
    Uscì dalla sua stanza e scese all'Hangar navette.
    Li era pronta la sua compagnia, prima di avvicinarsi alla squadra si fermò a parlare con l'addetto ai rifornimenti parecchio occupato guardando qualcosa nel suo monitor, a prima vista sembrava una lista.
    " Salve Garcia, posso parlarti un momento? " domandò gentilmente Gale, avvicinandosi al ragazzo
    "Salve Maggiore, certo di cosa ha bisogno? "
    " Sono un pò preoccupato, la missione è un incognita vorrei che preparassi rapidamente dei kit, metti dentro dosi extra di medigel e oggetti di pronto soccorso, magari anche qualche razione di cibo, siamo 10 pensi di potercela fare in meno di 1 ora ? "
    Garcia rimase pietrificato, con aria preoccupata inizio a guardare per terra, " S-Si signore posso provarci, all'imbarco avrete tutti il vostro kit " Non sembrava molto sicuro di ciò che diceva però a quanto pare intendeva provarci comunque.
    " Grazie e non ti preoccupare siamo tutti nella stessa barca anche io sono stato appena informato della missione "
    " Mi metto subito a lavoro " disse correndo verso il magazzino delle scorte mediche

    " Ok anche questa è fatta " accese il Factotum e comunicò con Park " Comandante io sono pronto, ora aspetto Gunnarsson e possiamo andare " Park fù breve e concreto " Molto bene Maggiore a dopo con gli aggiornamenti " e chiuse la chiamata.
    " Ora aspettiamo che la principessa si muova ..." disse sottovoce con tono disgustato si poggio alla colonna incrociò gambe e braccia e rimase in attesa.

     
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    Matthew Gunnarsson
    Matthew notò tutti i segnali espressivi e corporei di Gale. Lo salutò quando Gale fece il cenno ma poi più niente. Il maggiore se ne uscì col broncio e Matt si staccò dalla parete a cui era appoggiato per poi fare a Park il saluto e uscire. Andò in armeria e iniziò a passare in rassegna l'equipaggiamento. Prese il suo solito set di armi e come arma principale scelse una Revenant. Le altre quattro non differivano dalle missioni precedenti. Come arma pesante prese un lanciagranate. Sapeva che a Gale non andava a genio ma non capiva il perché di tanta ostilità in maniera così esplicita. Un ufficiale dovrebbe saper controllare certi tipi di segnali ma evidentemente Gale non ne era capace. Chissà come aveva fatto ad arrivare così in alto, poi? Boh, finché riportava a casa tutti i pezzi a Matt importava poco del contorno. Come al solito nascose delle microdosi di morfina dentro alcuni scomparto extra per il medigel. Era pronto e sentì Gale arrivare all'armeria proprio mentre finiva di controllare cinghie e moschettoni. Sorrise quando sentì le sue disposizioni per l'ufficiale di servizio. Forse era meno scemo di quanto pensasse. Poi sentì anche la frase successiva. Gli arrivò alle spalle e si poggiò ad un altro lato della colonna Ce ne ha messo, signora... Marcò bene l'ultima parola
     
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    Pettegolo

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    Quando Miranda si avvicinò alla porta, si udirono rumori di spari e una voce -NO! NO! NOOOOOOO!- urla e i pianti si alternavano con versi che non avevano nulla di umano -Graaagh- e poi -Raggggrahhh- e anche -graaaaahhh-
    La confusione durò per un pò per poi lasciar posto al silenzio più assoluto. Qualsiasi cosa fosse successo la fuori, ormai era finito.
    Il Factotum di Miranda si accese rilevando un messagio "Scappa!!!" subido dopo i comandi olografici della porta cambiarono colore da rosso divenne verde, ora l'agente di Cerberus poteva uscire dalla stanza.



    visto i noti problemi di jenny ho deciso almeno di far continuare Miranda
     
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  8. Matt360
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    Matthew Gale


    Lanciò uno sguardo torvo a Gunnarsson " Davvero simpatica principessa " disse in tono serio. " Hai preparato le tue dosi di " droga " ? Mi chiedo che fine faresti senza quella robaccia ad aiutarti " asserì in tono di sfida, marcando volutamente la parola " droga" all'inizio della frase. Se c'era una cosa che probabilmente mai e poi mai avrebbe approvato ne compreso era l'utilizzo di " Adrenalina" e altre robacce simili dentro i ranghi militari.
    Però ai soldati piaceva loro si sentivano forti e nel giusto, quindi come più di una volta aveva già asserito
    - Problemi loro, dopotutto ognuno si rovina come meglio crede....
    Aprì il suo armadietto come per cercare qualcosa, ma in realtà non stava cercando niente di particolare, era solo particolarmente seccato per dover lavorare anche nel suo giorno libero.
    " Bene ... Vediamo un pò " sì sgranchì le spalle un secondo e inizio a scegliere,prese come sempre la sua cara Executioner che ormai per lui era un must, stupenda nella forma, rosso fuoco come piaceva a lui e devastante. Scelse anche una mitragliatrice leggera, una Locust, ottima per i suoi approcci alle battaglie, gli immancabili Medi-gel e altri oggetti che si sarebbero potuti rivelare utili in una missione simile.
    " Quando sei pronto avvisa che ci muoviamo" iniziò a muoversi verso l'uscita con il Factotum aperto dando un occhiata ai dossier e alle mappe, sottovoce bisbiglio " ... Non va bene "
    " Tutto pronto signore trovarà quanto richiesto all'imbarco, Buona Fortuna !"
    disse Garcia con voce speranzosa. Matthew sorrise " Sei il migliore grazie "

     
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  9. dænerys
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    Miranda Lawson
    Immobile davanti alla porta, Miranda ascoltò inorridita le urla proventienti da fuori, senza poter fare nulla, se non cercare di calmare il battito del suo cuore, che batteva all'impazzata. Cosa stava succedendo? Evidentemente qualcuno era sotto attacco, e probabilmente aveva qualcosa a che fare con quei mostri creati dallo scienziato. Il silenziò che seguì fu, se possibile, anche peggiore. Non era sicura nemmeno lei di voler sapere cos'era successo, ma in cuor suo sperava che ci fossero dei sopravvissuti. Non appena la luce del suo Factoctum si accese, Miranda lesse il messaggio, pensierosa. «Ma cos..?» Sgranò gli occhi quando notò che la porta si era aperta. Forse finalmente qualcuno aveva deciso di aiutarla? Oppure era una trappola? Non c'era modo di sapere chi avesse mandato il messaggio, nè chi aveva aperto la porta, ma non le importava poi così tanto. L'importante era uscire da lì. Un solo passo, e fu libera. Non appena fu fuori, la donna storse il naso: quel luogo puzzava. Di morte.
     
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  10. jenny_penny_5(2)
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    Sydney Abramas

    Syd si sentiva in colpa per il detective, come lo chiamava lei.
    Si sentiva in colpa perché infondo se Fox si trovava lì tra gli zombie era per colpa sua perché lei lo aveva assunto per investigare...ma infondo non poteva sapere che si sarebbe verificato questo tipo di situazione, proprio non poteva saperlo: mai e poi mai s'era vista una cosa del genere...almeno per davvero!
    Qui la gente morta..."resuscitava"...e...faceva cose orribili.
    Il detective li chiamava "zombie"...un nome appropriato.
    Ma anche se Syd non avrebbe potuto immaginare che cosa stava succedendo...comunque sia sapeva che qualcosa di losco stava accadendo e se c'entrava Cerberus allora sicuramente era qualcosa di pericoloso.
    Però questo lo sapeva anche il detective quando aveva accettato il lavoro, ma Syd si sentiva comunque in colpa.
    Ma adesso non era il momento di sentirsi in colpa o altro, bisognava fare qualcosa e poi quasi sicuramente Cerberus sapeva che cosa aveva fatto Syd, forse non sapeva di Fox, ma sapeva che era venuta di nascosto senza dirlo a nessuno mentendo sulla sua vera destinazione e mentendo anche sul motivo, praticamente Syd stava investigando di nascosto su Cerberus e forse Occhi Blu lo sapeva.
    Syd però l'aveva messo in conto...sicuramente sarebbe finita nei guai, ma lei voleva sapere accettandone le conseguenze perché lei accetteva sempre le conseguenze delle sue azioni.
    Però se Occhi Blu si sarebbe seriamente arrabbiato al riguardo...avrebbe anche potuto prendere una decisione drastica, infondo perché tenersi qualcuno che indaga a tua insaputa e soprattutto sul tuo conto?
    Syd sospirò, ma non era il momento neanche di pensare a questo: c'erano problemi più pratici in ballo, dovevano trovare un modo per fuggire da qui senza finire mangiati da quei cosi.
    Il detective scacciò via i pensieri dalla mente di Syd quando le portò una bottiglietta d'acqua che la donna prese ringraziando con un sorriso poi ascoltò <<spero di no...è un ottimo intrattenimento, così almeno non ci annoiamo>> scherzò Syd e poi ridacchiò alla battuta di Fox <<già...ehi...>> Syd sospirò <<mi dispiace>> gli disse <<ti trovi qui perché ti ho assunto, quindi...mi dispiace>> Syd passò la bottiglietta da una mano all'altra ma senza aprirla ancora.

     
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    Pettegolo

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    Dylan Fox
    Dylan, sorrise e si sedette affianco a Syd -Non fartene una colpa... nessuno poteva immaginare una cosa del genere- disse
    Nel frattempo Kenny e Carley continuavano a litigare -siamo intrappolati qui da due giorni... lo vuoi capire tu e quella grande testa di cazzo che hai che non arriverà nessuno- disse kenny a carley
    -hey! hey! hey! brutto pezzo di merda! stai parlando con mia figlia- intervenne Larry.
    -Se no che fai? Stronzo!- Kenny stava sfidando Larry
    -ti spacco il culo...- rispose spingendo Kenny
    -Ragazzi calma- disse Clementine cercando di Sanare l'eventuale rissa
    Larry spinse la povera ragazza -Fatti i cazzi tuoi... Puttana!-
    La situazione stava degenerando. Glenn si stringeva alla madre spaventato mentre Lily cercava di tranquilizzarlo, Selina era assente quasi come non gli importasse niente, Boris stava li fermo a vedere la scena, con molta probabilità aveva paura di intervennire.
    Allora Dylan decise di averne abbastanza, si alzò e si diresse verso i tre -Heyyy! Adesso Basta sono stufo di voi tre... e abbassate quella "CAZZO!" di voce, vi ricordo che la fuori e ancora pieno di Zombie- Di solito il Detective non amava dire parolacce ma lo stress era davvero tanto.
    -e da quando tu saresti il capo?- disse Larry con un tono non amichevole
    Il Detective estrasse la sua vecchia M-3 Predator puntandola verso l'uomo -Da quando io ho questa e tu no- Dylan non aveva nessuna intensione di usarla... voleva solo spaventare quel vecchio arrogante.
    L'uomo indietreggiò, Kenny si spostò, Carley, invece, si mise davati la pistola difendendo con il proprio corpo il padre -Calma Dylan... il rumore dello sparo attirerebbe gli Zombie- disse la donna.
    Dylan rimise la pistola nella fondina sotto la giacca -Appunto!... siamo tutti nella stessa barca, litigare non serve a niente, cercate di ficcarvelo in testa...- poi guardò Kenny -per adesso abbiamo scorte per altri tre o quattro giorni se tra due giorni non arriva nessuno... ce ne andiamo- sapeva che le scorte non erano infinite ma sapeva anche, da ex SSC, che i soccorsi potevano arrivare da un momento all'altro.
    Boris, il ragazzo di sedici anni, si avvicinò a Syd... aveva uno sguardo ammirato per la ragazza -Senti Syd... ehmmm... volevo sapere una cosa.. ehmmm.. Ma tu e Dylan?... ehmmm siete..- si toccò la nuca ed arrossì, imbarazzato per la domanda che voleva rivolgere alla ragazza.

    -----------------------------------------------------------------------------

    Miranda vide uno spettacolo sconcertante. C'erano schizzi di sangue ovunque, nelle pareti, nel pavimento e persino sul soffitto... qualunque cosa fosse successa doveva essere stato orribile. La cosa strana, Comunque, era la mancanza di corpi. Tanto Sangue ma niente cadaveri.
    Gli ascensori si trovavano a destra ma, dietro l'angolo, a sinistra. Si sentirono trani Rumori -Crunch!... Crunch!... Crunch!- Forse qualcuno era sopravissuto? o forse no.



    Edited by Donald Shepard - 23/1/2014, 14:02
     
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  12. jenny_penny_5(2)
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    Sydney Abramas

    Syd sorrise a Fox, un poco si sentì confortata dalle sue parole, almeno capì che lui non ce l'aveva con lei.
    Poi però la litigata tanto interattiva iniziò a sfociare in qualcosa di peggio, purtroppo.
    Syd sospirò, esasperata. Quasi tutte le litigate di quel tipo finivano in quel modo, ma per fortuna Fox riuscì a sistemare tutto anche se dovette usare la mossa della pistola.
    Syd osservò, ma rimase in silenzio visto che Fox riuscì a farli smettere di litigare.
    La donna spostò lo sguardo su una delle finestre là fuori e vide gli zombie mentre camminavano avanti ed indietro nella strada, sicuramente erano pazienti...ed anche veloci ed aggressivi.
    Per terra c'erano un sacco di morti che però non si stavano rialzando perché gli zombie li avevano usati come carne da macello.
    Syd scosse la testa abbassando lo sguardo sulla bottiglietta d'acqua, poi però notò che il ragazzo di sedici anni le si era avvicinato.
    La donna alzò lo sguardo su di lui e lo ascoltò educatamente, certo, avrebbe potuto dire che non era il momento di parlare di certe cose, ma era meglio essere il più educati possibili in questa situazione perché le litigate iniziavano facilmente e in questo momento non bisognava litigare.
    Quindi Syd semplicemente rispose alla domanda <<no, non stiamo insieme>> rispose notando che il ragazzo nel frattempo arrossì.
    Se Syd non avesse risposto alla domanda, o meglio, gli avesse detto che non era il momento di parlarne allora il ragazzo avrebbe anche potuto pensare che ci fosse qualcosa tra lei e il detective, ma non era vero, così almeno aveva chiarito le cose.
    Ma Syd aveva anche capito il perché glielo stava chiedendo e questo proprio non le piaceva per niente, ma non disse niente spostando di nuovo lo sguardo sulla finestra per poi spostarlo su Fox per capire se era tutto apposto, beh, almeno tra le persone qui presenti...niente litigi.
    Syd avrebbe voluto chiedergli di nuovo che cosa aveva scoperto, così per avere un quadro chiaro della situazione, per adesso era sicuro che Cerberus c'entrava in tutto questo, ma il dottore forse stava agendo per conto suo o forse era così che Occhi Blu voleva far credere.
    Syd non lo sapeva, ma doveva scoprirlo, anche se adesso in verità voleva aiutare gli altri e il detective a scappre da qui.



     
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    Roler duerighista

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    Matthew Gunnarsson
    Prese il coltello e lo attaccò con la fondina a d una piastra pettorale, con l'impugnatura verso il basso. Lo sfilò e controllò se tutto era apposto. Lo impugnò nel modo corretto e la lama iniziò a brillare di blu, segno che era operativo e pronto. Tolse il pollice dal comando d'azionamento e la lama si spense, tornando nera e opaca. Lo rinfoderò e disse Sono pronto da parecchio... E ti consiglierei di stare attento che i tuoi uomini non dimentichino la "droga"... Ha salvato il genere umano da quando eravamo ancora scimmiotti sugli alberi, molto prima che una polvere riempisse di tumori il cervello di alcuni "eletti"... Mentre camminavano tirò fuori una schermata col suo factotum e aprì un rapporto Questi sono alcuni dati giuntici dal pianeta prima di perdere i contatti... So che non sembra, ma sono laureato e questi dati non sono quelli di un cadavere, indifferentemente da quanto tempo è morto. Suggerisco di stare attenti, non lasciamo avvicinare nessuno una volta sulla superficie del pianeta, si fidi di me, sono dati sospetti, meglio andarci coi guanti di velluto ed i piedi di piombo Mandò a Gale i dati e poi chiuse il factotum continuando a seguirlo
     
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  14. Matt360
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    Matthew Gale


    " Certo, certo ricorda però di dire grazie ai nostri tumori quando la potenza dei proiettili verrà smorzata o annullata dalle nostre Barriere o semplicemente di salveremo il culo Deformando le corazze nemiche " commentò in tono divertito, quel modo di punzecchiarsi a vicenda era un ottimo passatempo prima di dover entrare nel vivo della missione c'era da riconoscerlo.
    " Io mi chiedo solo che razza di esperimenti stavano conducendo e sopratutto il perchè, non siamo siamo difronte a Mutanti ne cose simili ... " aggiunse rapidamente " Questo è palese ... chissà cosa diavolo sono. Umani ormai è chiaro che non sono" leggeva attentamente i dati sul Factotum, passò difronte a Garcia e fece un cenno con la mano " Nos Vemos " saluto il suo amico, in spagnolo.
    Garcia rispose al saluto e tornò ai suoi lavori. Gale raggiunse rapidamente quella che sembrava una sala comune, anche se al momento era vuota. Cambio applicazione nel Factotum
    " Alvin e Erica Kelley, Ann Richards, Adam Munoz, Tony Fields, Carlos Clarke, Bruce Harrington, James Parsons " nominò i suoi soldati di fiducia, o meglio con cui aveva già avuto a che fare, i fratelli Kelley erano dei potenti Adepti Biotici montavano i suoi stessi impianti quindi erano una garanzia in tema di protezione e attacchi biotici, Munoz e Fields due ottimi Soldati, Clarke un Incursore Harrington un Ricognitore e Kelley un perfetto Ingegnere.
    Gale cercò di fare assemblare una squadra equilibrata in modo tale da poter far fronte a qualsiasi problema, per lo meno l'idea era quella.
    " Siete convocati tra 20 minuti all'Hangar d'imbarco pronti per partire " I soldati risposerò quasi all'unisono " Si Maggiore " probabilmente erano stati tutti allertati e avvisati di tenersi pronti per un eventuale convocazione.
    " Ad ora non abbiamo ricevuto nessun tipo di notizia riguardo eventuali sopravvissuti ... la cosa mi preoccupa sai ? " disse francamente a Gunnarsson mentre si dirigevano verso l'Hangar. Non gli era particolarmente simpatico, però visto che doveva lavorarci dinuovo insieme ... beh tanto vale cercare di instaurare un rapporto decente .

     
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  15. dænerys
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    Miranda Lawson
    Miranda non aveva mai visto così tanto sangue. Il sangue non l'aveva mai impressionata più di tanto, ma in quel caso... era ovunque, non solo sul pavimento, ma sulle pareti, sul soffitto... e sui suoi stivali. Miranda spostò in fretta i piedi, evitando di camminare su altre pozze di sangue. Diede un'occhiata in giro, cercando i corpi, e fu con grande sorpresa che notò che non ce n'erano. Come se non bastasse, non era sola. C'era qualcuno, o molto più probabilmente qualcosa, dietro l'angolo. Dubitava che fosse un sopravvissuto - quel rumore non aveva nulla di simile ad un umano ferito. Inoltre, chiunque aveva perso così tanto sangue era molto probabilmente morto, o, se non lo era, lo sarebbe stato presto. In ogni caso, i rumori che provenivano da là dietro le fecero venire la pelle d'oca. Cercando di fare meno rumore possibile, e evitando di camminare sopra ad altre pozze o schizzi di sangue, Miranda si avvicinò all'ascensore che, alla sua destra, sembrava essere l'unica via di salvezza. Pensò al suo misterioso salvatore, e fece una smorfia; aveva sì aperto la porta, permettendole così di scappare, ma lei era sola, e disarmata, e con una gran possibilità di venir mangiata da uno zombie o da qualcosa di anche peggiore - gran bel salvatore! Aveva con sè i suoi poteri biotici, ma la cosa la confortava solo in parte. Fece un respiro profondo e premette il pulsante per chiamare l'ascensore, sperando che funzionasse, anche se le probabilità erano assai poche. Allo stesso tempo, sperava che la creatura dietro l'angolo non l'avesse sentita.
     
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