Agente, non è come sembra!

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Elhaz

Posted on 13/10/2014, 21:50

Cacciatore Geth

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Giada D'Angelo
"E' una pessima idea."
E per quella sera l'istinto aveva avuto ragione fin troppe volte.
Giada volse nuovamente lo sguardo al sergente, perplessa e pensierosa. Poteva essere la sua occasione per avere maggiore considerazione nel quartier generale, ma l'avanzamento di carriera era di poco conto rispetto alla possibilità di rendere le strade più sicure. Non chiedeva altro; eppure, proprio non sapeva spiegarsi perché esitava proprio mentre le si stava presentando la sua occasioni.
«Niente morti.», a meno che non fosse stato proprio necessario. Il suo timore era che il sergente ricercasse la vendetta e usasse lei come pretesto per ottenerla.
«Che cosa c'è in ballo?»

Mattia 92

Posted on 13/10/2014, 22:06

Roler duerighista

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Ambientazione
Matt la guardò e disse Per me la grazia, per te il rispetto e per la stazione un traffico di droga in meno Si stava esponendo sempre più ma qualcosa le diceva che quella ragazza poteva essere una di cui fidarsi. Quando i Geth mi ferirono rimasi a letto per circa due mesi. Mi riempirono di morfina e sviluppai una dipendenza dall'oppio. Quando sono sulla cittadella me lo passano loro. Hanno un grosso traffico, dobbiamo parlarne al tuo capo, da soli non riusciremmo a fermarli e io non voglio altri nomi sul mio braccio Chiaro, veloce e conciso, un perfetto Marine. Sono disposto a dirvi tutto ciò che so ma devi promettermi la grazia. E ovviamente l'alleanza non dovrà mai saperlo Le stava chiedendo molto ma l'SSC non avrebbe rincontrato un'occasione ghiotta. Lei era solo una delle parti coinvolte, c'era in ballo il benessere di Zakera

Elhaz

Posted on 13/10/2014, 22:30

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Giada D'Angelo
Il segreto che il soldato aveva scelto di condividere con Giada costituiva un gran peso per la ragazza, abituata a non mentire mai. Appena si rese conto della gravità dei problemi che perseguitavano il sergente, Giada indietreggiò di un paio di passi, prendendo le distanze. Trasse un profondo respiro e incrociò le braccia al petto, valutando seriamente le sue parole. Un sergente che acquistava sostante stupefacenti da un carico illecito dei Sole Blu era qualcosa di inconcepibile per lei. E il prezzo che chiedeva in cambio delle informazioni che avrebbero distrutto quel commercio sulla Cittadella era molto alto.
«Avrai l'immunità ad una condizione», i suoi occhi lo squadravano più freddi, senza l'ammirazione con la quale lo aveva guardato fino a un attimo prima.
«Finita questa storia ti adopererai per seguire un programma che ti aiuti a superare la dipendenza dall'oppio. Non accetto proteste, se ti rifiuterai sono pronta a denunciarti al mio capo anche da subito. E se ti saltasse per la testa di imbrogliarmi, sappi che ti terrò d'occhio, e ti denuncerò ugualmente. Sono stata chiara?»

Mattia 92

Posted on 13/10/2014, 22:44

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Matt alzò le spalle, tanto non aveva più scelta Se credi che seguirlo per la terza volta mi possa aiutare allora lo farò... Per il resto è meglio se mantieni la parola, qui mi sto giocando tutto per darti una mano! Lo sguardo duro. Prese due fiale di morfina e una pastiglia di metadone e le passò a Giada Tienile tu, devo essere in astinenza quando andrò da loro. Ogni volta provo a resistere quando le finisco ma poi striscio nel loro nido sudato e tremante in cerca di qualsiasi cosa abbiano da vendermi. Meglio se le distruggi col factotum o potrei aggredirti per riaverle Stava diventando totalmente onesto e si stava esponendo moltissimo. Perché aiutare una ragazzina sconosciuta rischi di tutto? Non lo sapeva, però lo stava facendo. Forse la botta in testa è stata troppo forte. Non ci vorrà molto, stavo per iniettarmi la morfina quando sei arrivata quindi fra un paio d'ore dovrei cominciare ad averne i sintomi dato che la assumo ogni otto ore circa Si guardò il braccio tatuato e sospirò Sarà meglio che mi diate una mano o qui ci crepo pure io... pensò rivolto ai propri compagni. Guardò Giada negli occhi Non mi hai ancora detto come ti chiami Oramai a che serviva tenersi per se domande del genere?

Elhaz

Posted on 13/10/2014, 23:08

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Giada D'Angelo
«Funzionerà», ribadì, sorpresa anche lei dall'audacia delle sue stesse parole. «Questa sarà la volta giusta e tu non sarai solo.», in un'altra occasione non sarebbe stata così sfacciata. Era da lei prendere a cuore la sorte degli altri, ma Matthew le batteva tutte: forse perché nei suoi occhi Giada aveva visto lo stesso disfattismo di Christian e non voleva che la storia si ripetesse.
«Io mantengo sempre la parola data», si difese poi. Afferrò tra le dita le fiale e la pasticca inserendole nel factotum mentre Matthew non guardava. Distruggerle sarebbe stata la cosa più sbagliata che avesse potuto fare per una persona affetta da dipendenza: un'improvvisa interruzione delle sostanze stupefacenti avrebbe portato a crisi di astinenza e conseguenze gravissime per il suo organismo e la sua mente. La disintossicazione avrebbe dovuto avvenire in maniera graduale e sotto stretta sorveglianza medica, materia non di sua competenza. Nel momento in cui l'avesse visto stare male avrebbe dovuto restituirgli ciò che gli appartaneva.
«Non mi hai ancora detto come ti chiami»
«Non lo ritenevo importante», Giada esitò. Per un attimo il suo sguardo divenne meno duro.
Forse non tutto era perduto. Quel marine poteva ancora salvarsi.
«Mi chiamo Giada, sergente»

«D'Angelo a quartier generale, mi ricevete?»
«Risponde il quartier generale, ti ricevo forte e chiaro»
«I sole blu hanno un carico illegale di sostanze stupefacenti proprio sulla Cittadella. La fonte dell'informazione è sicura, sappiamo con certezza che la vendita avverrà stanotte. Chiedo il permesso di intervento immediato», la risposta dal ricevitore fu lapidaria.
«Negativo, agente. Torna prima alla base, ordini del capitano. Quartier generale, passo e chiudo»
Giada chiuse il collegamento con il quartier generale e si voltò verso il sergente. Trasse un respiro profondo e sospirò.
«Torniamo al quartier generale... lì potrà spiegare tutto al mio capitano e verrà organizzata la strategia d'attacco.», dopo la sfuriata era decisamente a disagio dall'imbarazzo. Non era da lei perdere il controllo in quel modo. O almeno così aveva sempre creduto.

Mattia 92

Posted on 13/10/2014, 23:27

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Matt alzò il sopracciglio, incredulo Davvero volevi andare in un covo di mercenari da sola?! Le disse mentre camminavano. Le sfilò la pistola dalla fondina senza difficoltà e gliela puntò alla nuca Prima regola per un Marine: se sei in inferiorità numerica e di armamento attestati a difesa ed attendi rinforzi, che tradotto significa se sei sola non essere ansiosa di buttarti a morire! Aveva un tono furioso, lei aveva appena chiamato la centrale per chiedere il permesso di suicidarsi e non se ne era resa conto. Disarmò il cane e spinse Giada contro il muro che avevano alla loro sinistra e che stavano costeggiando. Non la spinse violentemente, non voleva farle male. Doveva solo bloccarla per pochi secondi in modo da parlare mentre lei non poteva non concentrarsi su lui, dato che le stava davanti La pistola te l'ho presa io mentre avevi la guardia bassa ma non serve rubarti l'arma per ucciderti! Con un tonfo violento la rimise al suo posto sulla gamba di Giada. Stavolta un leggero dolore volle provocarglielo Devi pensare prima di agire! Ti ho già detto che non voglio aggiungere "Giada D'Angelo" sul mio braccio, perché non ti entra in testa?! La fissò negli occhi in silenzio per qualche secondo Se fai un'altra sbadataggine simile io mi chiamo fuori! Preferisco farti avere un richiamo e finire in galera per possesso di droga e rissa piuttosto che saperti morta per colpa mia, chiaro?! L'ultima parola quasi urlata mentre la fissava negli occhi senza perderli di vista un attimo

Elhaz

Posted on 13/10/2014, 23:49

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Giada D'Angelo
«Davvero volevi andare in un covo di mercenari da sola?!», Giada corrugò la fronte e aggrottò le sopracciglia in un'espressione confusa. Si voltò, decisa a spiegargli di essere stata fraintesa. Sapeva benissimo che presentarsi da sola nel covo dei sole blu avrebbe portato a morte certa, di fatto aveva chiamato il quartier generale per richiedere rinforzi... non l'aveva fatto. Non per arroganza. Stavano succedendo così tante cose quella sera, e Matthew le stava incasinando totalmente la testa... che senza nemmeno rendersene conto, Giada stava commettendo un errore dopo l'altro.
Prima il messaggio al quartier generale. Poi, aveva abbassato la guardia solo perché si era sentita al sicuro in sua compagnia. Errore imperdonabile.
La canna della pistola premuta contro la sua nuca le strappò un brivido. Giada si rese conto di aver trattenuto il respiro nel momento in cui sbattè con la schiena al muro.
Guardò il sergente negli occhi, a testa alta, senza fiatare.
Una smorfia di dolore incrinò l'espressione del viso nel momento in cui Matthew ripose l'arma d'ordinanza nella fondina, ma Giada non osò emettere un suono.
Non aveva ricevuto una lavata di capo così prorompente nemmeno dai suoi superiori. E sebbene si sentisse infastidita - e spaventata - dalla reazione del sergente, non poteva negare che questi aveva ragione da vendere.
Doveva dimostrargli di non essere una stupida.
Fidarsi di lei non era stato un errore. Non avrebbe permesso alla sua impulsività di compromettere la missione.
«Chiaro, sergente...», sussurrò. In vero Giada non aveva visto nessuno rivolgersi a lei in quel modo. Solo un'altra persona, prima di Matthew, aveva fatto una scenata simile... eventi che appartenevano al passato ma che influirono nel presente a spingerla a non protestare, ma ad essere remissiva e ad ammettere di essere nel torto.
«Non accadrà una seconda volta... ma la prego di non alzare di nuovo la voce. Sulla Cittadella anche i muri hanno le orecchie, ed è bene per noi non attirare l'attenzione più di quanto abbiamo fatto fin'ora.»

Mattia 92

Posted on 14/10/2014, 00:00

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Lei sembrava aver recepito il messaggio, quindi non serviva insistere oltre. Si stupì di aver avuto una reazione così violenta ma non avrebbe potuto fare altrimenti anche se non avrebbe saputo dire il perché. Decise di spezzare la tensione dicendo Giada è un nome appropriato... Si intona ai tuoi occhi Fu l'unica cosa che gli passò per la testa che non uscisse da un manuale di combattimento. Si tirò su e la lasciò libera di staccarsi dal muro Secondo errore fatale - estrasse la Carnifex che portava sempre sulla schiena quando era in borghese - Non mi hai perquisito La rimise dov'era e fece un passo indietro per lasciarle spazio Sei fortunata che oggi io sia di buon umore Attese che si incamminasse per seguirla Non hai molta dimestichezza con il combattimento, vero? Non era un'insinuazione, solo una domanda spinta da un'intuizione. Non c'era nemmeno nessun tono canzonatorio, solo una genuina curiosità

Elhaz

Posted on 14/10/2014, 00:32

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Giada D'Angelo
«Giada è un nome appropriato... Si intona ai tuoi occhi»
Giada non rispose. Archiviò l'episodio ritenendo che quello doveva essere il modo del sergente per scusarsi di aver alzato la voce e non ci pensò più.
Passò direttamente all'errore successivo: non averlo perquisito. Certo, se proprio doveva dire le cose come stavano, essersi fidata su due piedi di un uomo che conosceva più per fama che di persona, di per sé rendeva tutto sbagliato. Essere rimbeccata proprio sul lavoro, una delle poche cose che riteneva di svolgere al meglio, la indispettì non poco.
«Non l'ho ritenuto necessario, sergente. Ho davanti un marine, non un criminale»
Quando il sergente indietreggiò Giada ne approfittò per staccarsi dal muro e accelerare il passo. L'accademia non era lontana, ma se avessero perso altro tempo i sole blu avrebbero fatto prima a togliere le tende mentre loro preparavano un piano offensivo.
«Sei fortunata che oggi io sia di buon umore»
"E se questo lo definisce buon umore non oso immaginare in che stato sarà quando si sveglia con la luna di traverso"
Salì i gradini in fretta, ancora poche rampe la separavano dall'ingresso del quartier generale e lei non vedeva l'ora di mettersi all'opera.
«Non hai molta dimestichezza con il combattimento, vero?»
«Non molta con il corpo a corpo», ammise, non senza provare un certo senso di colpa davanti a quella mancanza.
«Sono addestrata per combattere con le armi a distanza», finalmente erano arrivati. Giada si posizionò davanti alla porta, attendendo che la scansione che precedeva puntualmente l'ingresso al quartier generale giungesse al termine.
«Identificazione in corso. Recluta d'Angelo identificata, scansione terminata con successo.» la voce artificiale proseguì con il sergente, e una volta riconosciuto anche Matthew permise ad entrambi di entrare.

«d'Angelo a rapporto» il capitano scrutò la recluta con fare inquisitorio, poi si voltò verso l'intruso, piegando la testa di lato.
«Bene, bene... abbiamo l'onore di ospitare un umano dell'alleanza nel nostro ufficio. Sergente Gunnarsson, sono il capitano Ormos dell'ufficio SSC. Posso sapere qual buon vento la porta da queste parti? Devo dedurre che provenga da lei la soffiata che abbiamo ricevuto dalla nostra recluta?»

Mattia 92

Posted on 14/10/2014, 00:46

Roler duerighista

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Matt ridacchiò pregustandosi la sua reazione alla frase successiva Terzo errore, tutti possono essere criminali... Altrimenti la polizia militare non esisterebbe, ti pare? Arrivati alla stazione di polizia Matt portò lentamente la mano dietro la schiena mentre teneva l'altra alzata. Estrasse la pistola e tolse la clip termica, poggiando entrambe sul tavolo. Guardò il Turian È schermata, l'ho modificata io. Per questo motivo la scansione non l'ha rilevata. Detto questo, si, le informazioni le ho fornite io alla vostra Agente D'Angelo. Se possibile vorrei prendere parte all'assalto, sono addestrato all'uso di qualsiasi arma ed in tattiche di guerriglia urbana, potrei dare una mano Aveva cercato di essere il più gentile possibile nel tono ma prima che il Turian rispondesse lui continuò Prima però le cose importanti... Accese il factotum e gli fece proiettare sulla scrivania una mappa del quartiere. Mise un segnaposto sul punto in cui i SB spacciavano e disse Quella è la loro tana, di recente dovrebbe essergli arrivato un carico dai quadranti esterni dei Sistemi Terminus. Non solo quella droga è potente ma è pure di pessima qualità quindi è un rischio doppio per questa zona dato che può facilmente portare complicanze mediche a chi la usa. Dovreste trovare casse e casse di prove... Inviò il file al terminale del capitano e spense il Factotum in attesa di una sua risposta

Elhaz

Posted on 14/10/2014, 01:18

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Giada D'Angelo
Il capitano prestò ascolto alle informazioni del sergente, mostrando la stessa espressione seria che assumeva ogni volta che c'era in ballo qualcosa di grosso. Certamente era seccato all'idea che dei volgari mercenari osassero trafficare stupefacenti sul suo territorio, e si prometteva di garantire loro una fine parecchio indecorosa.
Si carezzò distrattamente il mento, pregustando il momento in cui la squadra avrebbe messo le mani sul carico e spedito i criminali dietro le sbarre. Una volta terminato di mettere in riga le idee, mentre scrutava l'ologramma della base si rivolse ai presenti.
«Non sappiamo quanti sono», esordì «E anche se la nostra priorità e coglierli con le mani nel sacco, potrebbe essere necessario l'uso della forza. Un assalto corazzato sembra la soluzione più favorevole per limitare i danni. d'Angelo, tu ti calerai con la navetta insieme alla squadra beta; garantirete il fuoco di copertura mentre il sergente farà irruzione con la squadra alfa. Io controllerò le operazioni dalla base e vi guiderò nel caso in cui, ma mi auguro di no, qualcosa non dovesse andare secondo i piani.»
Giada annuì, sebbene la sorpresa fu evidente sul suo viso. A parte esercitazioni controllate non era mai scesa seriamente sul campo di battaglia. Quella sarebbe stata la sua prima missione ufficiale. Se da un lato ne era eccitata, allo stesso tempo avvertiva irrequietezza. Era la sua occasione per non essere considerata più l'umana inferiore tra i suoi colleghi. Non doveva sprecarla.
«Le camionette vi faranno da supporto all'esterno della base, nel caso in cui qualche sole blu codardo abbia la brillante idea di disertare. Se non ci sono domande potete andare a prepararvi. d'Angelo, scorta il sergente nella sala d'armi e dagli ciò di cui ha bisogno. Appena sarete pronti tornate qui»
«Sì, signore»

Giada indicò a Matthew l'armadietto delle corazze dal quale avrebbe potuto scegliere quella più adatta al suo fisico.
In ansia per la missione, riuscì a indossare la corazza leggera chiudendola sul davanti dopo il terzo tentativo di fila andato a vuoto.
Era la sua prima vera missione, e nonostante l'adrenalina scorresse nelle vene non riusciva a togliersi dalla testa l'eventualità che quella sera avrebbe potuto - e dovuto - uccidere qualcuno. Durante il periodo successivo all'addestramento era stata solo una l'occasione in cui aveva dovuto sparare ad un mercenario ma sul momento il nervosismo aveva giocato brutti scherzi, facendole prendere una mira sbagliata. A completare il suo lavoro era stato un suo collega, incaricato di supervisionarla durante la prova, e da allora erano passati mesi.
Controllò che il fucile di precisione fosse a posto e riempì le tasce della corazza leggera di munizioni. L'equipaggiamento era a posto.
«Pronto ad andare?»

Mattia 92

Posted on 14/10/2014, 01:30

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A quanto pare il suo aiuto era ben accetto. Matt annuì Grazie, signore Riprese la pistola, mise la clip dentro e disarmò il cane, rimettendosela in schiena. Seguì Giada nell'armeria. La sua solita tipologia di corazza non c'era così ne prese una del tipo più pesante che trovò. Si armò con un Matlock, la sua amata Carnifex, un katana, una Locust, un lanciagranate ed un Incisor. Prima di andare attese che gli altri fossero usciti, non voleva che vedessero quello che stava per fare. Quando lei chiese se fosse pronto lui si portò dietro di lei, si inginocchiò e le strinse le cinghie del gambale sinistro. Si tirò su e le disse Io si. Cerca di fare attenzione la fuori Le diede una pacca sull'elmo e poi si mise il proprio, uscendo ed andando insieme agli altri agenti. Poco prima di uscire prese delle granate da un dispenser sul muro e se le mise nella cintura

Elhaz

Posted on 14/10/2014, 02:05

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Giada D'Angelo
Giada abbassò lo sguardo per capire che cosa stava facendo il sergente. Non aveva stretto bene il gambale sinistro? Per la miseria... non aveva mai commesso così tante sviste di fila come quella sera, quando aveva conosciuto Matthew. Arrossendo di vergogna da dietro l'elmetto, ringraziò mentalmente che il capitano non fosse al corrente di niente, altrimenti si sarebbe giocata l'ingresso definito in squadra.
«Cerca di fare attenzione la fuori»
«Anche tu...»
Ma non era sicura di essere stata sentita.

Appena giunti all'esterno della base dei sole blu, il capitano diede il via al blitz.
I soldati si calarono dalle autovetture scivolando aggrappati alle funi, prendendo ognuno il post che spettava loro. Giada era in postazione davanti ai finestroni insieme agli altri incursori; al segnale del suo caposquada, iniziò il sovraccarico degli scudi e delle barriere che impedivano l'ingresso alla parte superiore della struttura. Appena le barriere furono disintegrate, i soldati distrussero le vetrate prendendo la mira contro i sole blu che imbracciavano le armi e fecero fuoco, prendendo tempo per garantire ai soldati a terra un ingresso sicuro nella base mentre decrittavano le porte.
Un paio di sole blu caddero tramortiti dai proiettili e sfondarono le casse che contenevano provette simili a quella che Matthew le aveva consegnato prima di iniziare la missione.
Attraverso il mirino cercò Matthew per assicurarsi che fosse ancora vivo. Lo vide al riparo dietro una semicolonna, pronto a fare fuoco contro i sole blu. Non aveva avuto modo di accorgersi di un ricognitore camuffato fino a rendersi quasi invisibile, a pochi metri sopra la sua posizione.
"Non devo sbagliare."
Giada prese la mira e dopo aver guardato attraverso il mirino tirò il grilletto.

Mattia 92

Posted on 14/10/2014, 02:15

Roler duerighista

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Il proiettile volò ed intorno alla testa dell'incursore si aprì una nebbia rosa fatta di sangue e materia cerebrale che volavano fuori risucchiate dal vuoto creato dal proiettile. Giada era appena entrata nel business di famiglia a tutti gli effetti. La base traboccava di sole blu e mentre la squadra a terra si faceva strada a suon di proiettili quella in altro dava copertura. Purtroppo non notarono che i sole blu decisero di contraccambiare fino a quando non spuntò un soldato armato di lanciarazzi che sparò un bel missile in direzione di Giada

Elhaz

Posted on 14/10/2014, 02:45

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Giada D'Angelo
Aveva ucciso un uomo.
Ma le circostanze le impedirono di realizzarlo a tutti gli effetti - il che fu solo un bene.
Un mercenario dei sole blu la stava puntando con un lanciarazzi.
Non c'era tempo di valutare il da farsi. Non poteva nemmeno rischiare di mancare il bersaglio. Un errore sarebbe bastato ad ucciderla.
Agì quindi d'istinto, facendo l'unica cosa plausibile nella speranza di non farsi ammazzare. Che quella missione non fosse la prima e l'ultima.
Individuato un nuovo nascondiglio poco più avanti, tentò la fortuna: spiccò un balzo sperando di non essere colpita in pieno dall'esplosione del razzo.

447 replies since 13/10/2014, 00:28 3195 views

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