Il Sogno Più Lungo

Spazio esterno del Consiglio, Cittadella

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    Banshee

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    Selina Sakarova

    Selina aveva imparato due cose giocando a BioBall e facendo il mercenario.
    La prima era che in partita o in battaglia conta sola la vittoria, da ottenere in ogni modo possibile. La seconda che prima di mettersi contro qualcuno, bisogna essere sicuri di potere vincere. Gli era capitato spesso di incontrare giocatori o nemici che la sottovalutavano, la canzonavano per la sua ingenuità o i suoi modi di fare un po’ infantili. Tutti erano finiti male.
    Selina poteva sembrare molto superficiale e forse lo era per davvero ma era una fine osservatrice. Aveva letto benissimo l’ironia nella battuta del Topolino dell’SSC; certo, a pensarci bene era stata proprio Selina ad iniziare quella specie di rivalità, scherzando con Gunnarson…la differenza era che la russa era un pezzo di donna che poteva competere con qualsiasi uomo, l’agente dell’SSC, no.

    Ora, prima di proseguire, dovete seguirmi bene.
    Selina era stata una fuori classe del BioBall.
    La cosa può essere giustificata dal fatto che aveva un fisico eccezionale, era veloce, aveva riflessi fulminei e movimenti fluidi e aggraziati. Ma queste sono caratteristiche comuni ad ogni giocatore professionista. Se lei, a differenza degli altri, era diventata una campionessa era perché aveva un quid in più: la totale padronanza di un potere biotico fondamentale in quello sport. Ovvero la carica biotica.
    Sull’Enciclopedia Galattica c’è scritto che la carica biotica permette di lanciarsi a folle velocità contro un nemico; l’urto, assorbito dagli scudi dell’attaccante, arreca danni ingenti all’obiettivo. Ogni partita di BioBall propone dozzine di cariche biotiche. L'arresto, solitamente, avviene all'impatto o all'esaurimento del potere.
    Selina riusciva a fare una cosa che nessuno prima di lei era stato in grado di fare: fermare la sua carica quasi a piacimento. Così facendo poteva cambiare direzione evitando gli avversari o, in alternativa, riuscire a placcarli anche quando la sua carica biotica era fuori misura.

    Marek si era accorto di quello che stava per succedere ma, questa volta, non fece in tempo a fermare la ragazza; quando allungò la mano per trattenerla, Selina era già scattata.
    In un battito di ciglia, aveva coperto la breve distanza che la separava dall’agente SSC ma non la colpì direttamente; la qual cosa, data la differenza fisica, avrebbe significato una prematura dipartita di Giada. Arrivò in carica fino a un palmo dalla ragazza prima di arrestare la corsa ma proseguendo nel movimento, afferrando l’agente SSC per il bavero dell’uniforme e schiantandola contro il muro.
    Selina immaginava fosse leggera ma non così tanto, con la sola forza del braccio sinistro la sollevò di 10 centimetri da terra.
    < Non conviene che il debole abbia lingua audace! > sibilò, con uno sguardo di ghiaccio, alla giovane agente SSC < Credevi di essere divertente…ora ti faccio vedere cosa è divertente! > Caricò il destro e sferrò un micidiale pugno che…mancò il volto di Giada di un soffio, terminando la sua corsa contro la parete < BOOM! Sei morta! >
    < ORA BASTA!!! > le urlò contro Marek in un tuono prima che qualcuno potesse intervenire. < LASCIALA SUBITO!!!! >
    Selina obbedì…contro voglia ma lasciò la presa.

     
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    Roler duerighista

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    El triangolo delle bevude (TS)

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    Matthew Gunnarsson
    Nel medesimo istante in cui vide Selina illuminarsi di blu Matt istintivamente portò la mano alla Carnifex posta dietro la schiena, lasciando cadere il borsone a terra. Il grosso bagaglio non aveva toccato terra che già il militare aveva afferrato l'impugnatura della pistola ed aveva armato il cane. Il "clic" della pistola fu oscurato dal "thoom!" del borsone e Matt estese velocemente il braccio, puntando l'arma alla nuca di Selina, pur senza toccarla. Lasciò che lei facesse il suo show ma era pronto a colpire nel caso avesse davvero cercato di ferire la sua compagna. La faccia era inespressiva, a parte per la determinazione omicida che gli brillava negli occhi. Non appena lei ascoltò l'ordine di Marek, dovuto sia alla scenata che stava facendo, sia alla pistola che lui poteva vedere puntata alla sua nuca mentre Selina no, lui le poggiò finalmente l'arma contro la pelle e disse BOOM! Sei morta! Senza ritirare l'arma disse Non è un campo da BioBall, ne tantomeno un parco giochi. Che vi piaccia o no siamo colleghi, siamo tutti sulla stessa barca. L'ultima cosa che ci serve è che ci siano due primedonne a litigare. Spero di non dover ripetere che questa discussione, signore... Lanciò un occhiata di fuoco a Giada. Selina era fuori dalla sua portata in un corpo a corpo, lei avrebbe dovuto capirlo da sola senza finire inchiodata al muro. Si sentì il "clic" del cane che veniva disarmato e lui riportò la pistola nella fondina. Sapeva che Selina avrebbe potuto esplodere da un istante all'altro in un geyser di violenza biotica e che lui non avrebbe potuto fare molto per difendersi in uno spazio così ridotto. Confidava che il buonsenso della ricognitrice superasse il suo temperamento. Probabilmente anche Calhoun gli avrebbe dato un richiamo per aver introdotto illegalmente un'arma in una centrale dell'SSC ma lui non girava mai disarmato, aveva imparato che era poco saggio
     
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    Banshee

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    Selina Sakarova
    Quando si trovò la Carnifex di Gunnarson puntata sulla pelle lo sentì…impercettibile…solo un principio ma abbastanza per soddisfarla e, quindi, calmarla!
    Quel tremore al basso ventre, la scarica di adrenalina che arrivava dritta al cervello, i muscoli che si tendevano pronti a scattare. Lei e Niissa avevano trovato un nome per quella sensazione tanto simile a quando raggiungevano l’apice del piacere durante una bella cavalcata: WARgasmo!
    Una delle motivazioni per cui aveva deciso di diventare mercenario.

    Poteva vedere chiaramente cosa sarebbe successo ora: una carica biotica e boom! Gunnarson che probabilmente non avrebbe resistito. Alex che sarebbe stato costretto ad intervenire ma non prima che Selina fosse riuscita a sfondare la faccia al Topolino dell’SSC. Marek e gli altri che, per difenderla, avrebbero trasformato la sede dell’SSC in un campo di battaglia e poi, la conclusione: i loro 4 cadaveri che venivano portati all’obitorio.
    Guardò dritto il soldato dell’Alleanza negli occhi con i suoi occhi grigi, per lunghi secondi. Si lasciò sfuggire un mugolio sommesso mentre il WARgasmo passava e si voltò verso Calhoun < Ehi! Non vale! > disse come un bambino che protesta durante un gioco < Perché lui ha la pistola e io no? >
    Tornò a guardare Matt ma senza rancore anzi, con sguardo divertito < Tu sei il cane da guardia del gruppo per cui meriti un soprannome…Gunnarson è troppo lungo…Matt è troppo corto. > Tendendo il braccio, impose una “benedizione” al soldato < Tu da oggi sarai…Pluto! Quanto a te… > disse rivolgendosi a Giada < …a te serve struttura, cazzo! Non puoi andare in giro a prendere in giro chi è il doppio di te! E per la cronaca, prima scherzavo con questo Maschione, ok? >
    Tese una mano ad entrambi < Pace? >

     
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  4. Kralag Tritus
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    Quaharin Garvos
    Garvos ormai seduto su quella panchina ad osservare gli agenti SSC da ormai mezzora il che fece insospettire alcuni agenti tanto da mandare qualcuno ad indagare sul misterioso osservatore, fra il flusso di persone che andavano e venivano si distacco una piccola figura una giovane umana dai capelli neri gli si piazzo davanti <<chiedo scusa, signore. Posso chiederle cosa sta facendo qui?>> molto timidamente <<non può stare qui senza un valido motivo... Cioè, in realtà se avesse un motivo non starebbe qui fuori ma sarebbe dentro...>> come se si fosse calmata <<insomma, i miei superiori vogliono sapere chi è, e perchè lei è qui...>> che disse quasi gridandolo, Garvos la guardò dritta ne sui bellissimi occhi grigli sorrise e <<calma calma non c'è bisogno di scaldarti tanto>> disse calmo e pacato poi si sistemò meglio in modo da coprire la visuale che gli altri avrebbero avuto su di lui dalle finestre dell'edificio in modo da scoraggiare eventuali ficcanaso, <<sai i tuoi occhi mi ispirano fiducia>> disse sorridendo poi estrasse un piccolo oggetto metallico il suo distintivo da spettro dalla sua giacca e lo porse alla giovane donna <<questo ti dirà chi sono passalo nel tuo factotum però devi promettermi che non lo dirai a nessuno, guardalo e poi fai un cenno con la testa se ai capito chi sono>> disse con un tono un po più serio. poi sorrise ancor più di prima <<ecco sono un po imbarazzato>> poi portò indietro il braccio desto e si gratto fra le scaglie della nuca <<vorrei sapere il tuo nome>>.
     
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    Cacciatore Geth

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    Giada D'Angelo
    Giada intuì l'andazzo che avrebbe preso la situazione e agì di riflesso. Istintivamente si portò indietro con una gamba e il medesimo braccio che stava attivando la lama del factotum per colpire la mercenaria.
    Per un paio di secondi il factotum si illuminò di arancione prima di spegnersi.
    Selina non era una nemica. Conosceva bene Calhoun, che per lei nutriva un rispetto tale da spingerlo a chiamarla per una missione così delicata. Se Giada avesse provato a ferirla probabilmente avrebbe ricevuto una sospensione e non poteva permetterselo.
    L'impatto con il muro le strappò una fitta dolorosa lungo la schiena e un gemito di sorpresa.
    Giada le afferrò il polso con entrambe le mani per sorreggersi quel tanto da impedirle di mozzarle il fiato con quella presa.
    Non mosse un muscolo né quando Selina sollevò il pugno né batté ciglio quando la donna colpì la parete vicino alla sua faccia. Assunse un'espressione impassibile per quanto poteva, sebbene i muscoli facciali indicavano tensione e gli occhi odio puro.
    Iniziava a provare sempre più insofferenza per i biotici.
    Inaspettatamente, contemporaneamente alla mercenaria anche Matthew aveva agito, puntandole una pistola alla nuca. All'ordine del suo collega Selina la lasciò andare.
    «L'ultima cosa che ci serve è che ci siano due primedonne a litigare. Spero di non dover ripetere che questa discussione, signore...»
    Giada evitò il suo sguardo.
    «Non sarà necessario.» mandò giù il rospo a fatica. Stava cominciando a realizzare ciò che aveva appena fatto e cosa avrebbe comportato, pentendosi amaramente per essere stata fuori luogo. Se prima Calhoun era indeciso, dopo la scenata alla quale aveva appena assistito sarebbe stato ancora meno propenso ad accettarla in squadra. E la colpa sarebbe stata unicamente di Giada, che aveva agito in maniera impulsiva e sragionata.
    Non avrebbe più sottovalutato la mercenaria.
    In un primo momento guardò confusa la mano che le stava tendendo, poi decise di stringergliela.
    «Sono stata fuori luogo. Nessun rancore.» proseguì, «Sarà meglio che io torni a lavoro.»
     
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    Pettegolo

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    Dylan Fox
    "Di successo?"
    Dylan non si era mai sentito un Investigatore "di successo" lui sosteneva sempre di essere piu fortunato che bravo ma Calhoun lo aveva definito Investigatore privato di successo, spezzacuori professionista e con bollette arretrate di tre anni... "ecco sulle bollette ci siamo" pensò tra se se
    Il suo conto in banca era sempre in rosso... dovuto anche alla sua scarso interesse per il denaro. Il suo mentore, ex capo e amico l'ispettore Irvine gli diceva sempre che la sua parcella era la piu bassa della categoria e che anche il l'investigatore piu babbeo della galassia prendeva di più "in effetti il vecchio ha ragione... ma che ci posso fare sono affezionato ai miei 100 crediti piu le spese" lo definiva un portafortuna.

    Prima di andare da Calhoun, Dylan era passato al commissariato di Irvine trovandolo come al solito che litigare con l'agente Salin un salarian che per usare un euforismo poco intelligente
    -AGENTE SALIN! TI SBATTO A DIRIGERE IL TRAFFICO- il Salarian corse fuori salutando velocemente Dylan
    -Ciao agente Salin- disse Cercando di salutare il salarian che però sembrava una scheggia
    -Quel Salin mi ucciderà prima che riesca a prendere la mia benedetta pensione...- disse l'ispettore tra se se poi alzò lo sguardo e vide Dylan -Hey old boy! Cosa ti porta qui- disse infine
    Dylan si sedette di fronte al corpulento ispettore -Sembra che l'ispettore Calhoun della sezione della cittadella stia aruolando una squadra ed io ne faccio parte... volevo solo sapere se hai qualchi idea del perchè e sul motivo?-
    Irvine prima ci pensò poi aprì un cassetto ed estrasse datapad mettendolo sulla scrivania -quello è il dossier su alcune sparizioni inspiegabili avvenute sulla cittadella...-
    Dylan prese il dossier -Se ne occupa Calhoun?-
    -Si! ma tutto SSC è abilitato a occuparsi del caso... a dire il vero con scarso successo- Irvine si accese un sigaro
    -Qui dice che l'unica pista che avete è che ogni sparizione è preceduta dal passaggio di una decina di astroauto blu, con delle strisce bianche... hmmm! Un pò poco- disse il detective continuando a guardare il datapad
    Dylan distolse lo sguardo sul datapad per guardare Irvine -Quindi pensi che per questo che mi ha contatato?-
    -e cosa puo essere? SSC sta brancolando nel buio da mesi-
    -Grazie vecchio! Ti dispiace se faccio una copia del Datapad?- disse lasciando un sorriso al corpulento ispettore
    -Fa pure ma ricordati che sono atti ufficciali... ne va della mia pensione-
    -Tranquillo- Dylan trasferiva i dati nel suo factotum
    -Tranquillo? e dal '53 che non sono tranquillo... Old Boy, cerca di stare molto attento la cosa mi puzza parecchio- il tono era quasi paterno

    -sono contento di rivederti Ispettore- disse rivolgendosi a Calhoun
    Nella stanza riconobbe subito Gunnarsson -ho gia avuto il piacere di conoscere il Sergente...- si erano conosciuti su Asteria nella fascia di attica durante un invasione di "Zombie" ancora oggi Dylan ricordava con orrore quell'episodio
    Ma non aveva la minima idea di chi fossero gli altri quattro in particolare la sua curiosità era tutta per prosperosa rossa vestita con la tuta di superman se non fosse per i lineamenti delicati e belli l'avrebbe preso per una "Astro-cammionista" aveva udito qualcosa che si trattava di Selina Sakarova un'ex stella di BioBall ma al Detective non diceva niente, lui non amava molto quello sport al dire il vero non amava proprio gli sport e tutto cio che era show business
    Questa curiosità verso i quattro mercenari fece distrarre Dylan dall'altra aggente dell'SSC che era nella stanza... Selina chiese se potevano avere dei distintivi... mentre l'altra agente la rispose con una sottile ironia e una punta di acidità.
    Non fece in tempo a dire nient'altro che Selina afferrò per il bavero dell'uniforme della povera agente e sbattendola contro il muro.
    -Giuda Ballerino!- Esclamò Dylan
    Gunnarsson estrasse prontamente la pistola puntandola verso Selina... dopo alcuni interminabili secondi le acque si calmarono
    -Sono stata fuori luogo. Nessun rancore... Sarà meglio che io torni a lavoro- Dylan sobbalzò solo ora riconobbe l'agente
    -Aspetta! Giada? Giada D'Angelo... ma sei proprio tu?- era Giada la sorella di Christian D'Angelo un ex collega e amico di Dylan
    Nel periodo più buio di Dylan quando uccise per sbaglio quella manifestante e affogò nell'alcool Christian gli fu vicino cercando di convincerlo a tornare nell' SSC. Non vedeva Christian da tantissimo tempo per poi scoprire con sorpresa che si era unito a cerberus... Ricordava con piacere la piccola Giada, all'epoca era poco più di una adolescente con le lentigini e Chriss la prendeva in giro perchè aveva una cotta per lui facendola diventare rossa... ora la piccola ragazzina timida di una volta era diventata una donna.

     
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  7. jenny_penny_5(2)
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    Sydney Abrams
    Syd alzò un sopracciglio interrogativo quando un uomo le si avvicinò chiamandola Meravigliosa, sicuramente non si conoscevano. Alla donna non diede fastidio essere chiamata così, oramai era abituata anche di peggio, ci aveva fatto il callo. Aveva anche imparato che la diplomazia in certi casi era l'arma migliore. Syd cercò di ricordare se per caso lo avesse già visto, ma il mal di testa bussò e allora Syd decise che non voleva ricordare proprio un bel niente, un mal di testa proprio adesso non era l'ideale e poi i suoi mal di testa non erano così leggeri, l'informatrice non voleva svenire un'altra volta, preferiva evitarlo. Osservò l'uomo che si mise a camminare accanto a sé e poi sentì qualcuno lamentersi per come un parcheggio era stato effettuato male, ma la donna non prestò attenzione, voleva solo concentrarsi sul caso. Syd notò che i due stavano andando proprio nella stessa direzione verso il commissariato e aveva come la sensazione che erano lì per incontrare la stessa persona -Io sono Syd- si presentò -Tu invece?- gli chiese, ma poi dei rumori all'interno del commissariato catturò la sua attenzione. Syd corse verso la fonte dei rumori, ma una volta arrivata sembrò che tutto si era sistemato e subito l'ispettore strinse la mano di Syd e quella dell'uomo accanto a lei -Scusa il ritardo- disse Syd a Calhoun e poi alzò un sopracciglio quando l'ispettore disse di aver avuto un piccolo contrattempo, voleva chiedere di più, infondo le piaceva avere informazioni di ogni genere, però si rendeva conto che adesso non era proprio il momento giusto. Calhoun fece le dovute presentazioni e Syd si guardò attorno osservando gli altri presenti, ma quando Calhoun presentò l'uomo che le era accanto subito spostò lo sguardo su di lui. Ascoltò attentamente chi fosse, ma senza farsi opinioni negative su di lui riguardo al suo lavoro, infondo lei lavorava per Cerberus. Syd salutò tutti e poi si disse pronta a lavorare.


     
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    Mass Effect: Revolution

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    Ambientazione

    C'era qualcosa in quella manica di matti che faceva impazzire Calhoun, in senso positivo. In fondo sapeva che quel team avrebbe dato i suoi frutti, del resto quale celebre squadra è mai stata coesa sin dall'inizio?
    In appena tre secondi erano capaci di insultarsi, stuzzicarsi, lanciarsi frecciatine, azzuffarsi e fare pace... Come si poteva non credere nella riuscita della missione?

    Calhoun capì subito che Selina non avrebbe fatto niente all'agente. Non era nemmeno sicuro che fosse davvero arrabbiata con lei, probabilmente no. Per questo motivo non intervenne. Certo, non si aspettava che Gunnarsson uscisse una pistola.
    Tuttavia il momento dei giochi era finito, era il caso di togliere i giocattoli ai bambini. Così Calhoun si avvicinò a Selina e la D'Angelo.
    "Bene ragazze. Fine dei giochi. Qui dentro siamo per maggioranza uomini ed una lotta tra donne non ci dispiacerebbe affatto, ma abbiamo una missione." Poggiò una mano sulla spalla di entrambe le donne, poi sorridendo alla giovane recluta le diede la notizia migliore del giorno.
    "Signorina D'Angelo. Mi piacerebbe dire 'Ehi, questa era la tua prova, e l'hai superata!', ma purtroppo non è stata una mia iniziativa. Tuttavia si è dimostrata capace di mantenere la calma anche di fronte al pericolo. E' una dote da pochi, ma è anche una dote da sciocchi. La morte fa paura, deve fare paura." Indietreggiò di qualche passo "Desidera ancora far parte della squadra? Le ho chiesto un motivo, e poco fa me ne ha dato più di uno."
    Calhoun si grattò la barba e schiacciò l'occhio a Giada mentre si muoveva verso Matthew.
    "Per quanto riguarda lei, signor Gunnarsson..." disse mentre metteva la mano sulla fodera della pistola ed estrasse quest'ultima. "Bel modello. Non solo è una Carnifex, modello poco utilizzato dall'Alleanza, se non per niente, ma bypassa pure tutti i controlli. Normalmente la sbatterei in prigione per uso di armi in un luogo pubblico, e per possesso di armi illecite ma... Meglio non far arrabbiare l'Alleanza." Aggiunse infine mentre rimetteva la pistola nella fodera del soldato.
    Intanto Dylan guardava Giada per un po' di tempo, finchè la risposta non gli fu chiara. L'investigatore privato riconobbe la donna come la sorella di un suo vecchio amico. Calhoun preferì non intromettersi in quelle faccende. Curiosare nella vita privata degli sconosciuti, in questo caso Giada, era compito degli investigatori privati, non di un ispettore della Sicurezza della Cittadella.

    Nel frattempo tutto quel frastuono aveva attirato l'attenzione di diversi agenti dell'SSC e di due persone che di SSC avevano ben poco. Calhoun li riconobbe subito.
    "Finalmente siete arrivati." Disse ai due stringendo loro le mani "Abbiamo avuto un piccolo contrattempo, ma ora è tutto a posto."
    L'investigatore congedò poi tutti gli agenti SSC che erano accorsi, per poi rivolgersi nuovamente al gruppo di prima "Miei cari colleghi, vi presento Syd Abrams, l'hacker più abile che conosca, e Jeremy Best. Probabilmente la sua fama di contrabbandiere lo precede, e no, non l'ho chiamato per questo. Si dia il caso sia anche un eccellente pilota."


    La ragazza sembrava molto confusa. Perchè mai quel Turian le aveva chiesto il suo nome?
    "I-Io, credo sia il caso se chiami i miei superiori." affermò mentre si allontanava frettolosamente dall'alieno.
    Pochi istanti dopo, le solite astroauto blu sfrecciarono sopra lo spiazzale davanti agli uffici. Gli agenti, che erano stati prontamente avvertiti da Calhoun, si prepararono al peggio. Formarono gruppi di due... Tutti tranne una. Un attimo dopo, la recluta dai capelli neri e gli occhi grigi era sparita, così come tutte le altre vittime.
    Uno degli agenti suonò l'allarme e mandò un messaggio a Calhoun tramite il factotum, che si precipitò subito fuori.

     
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  9. JefCat
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    Jeremy Best
    Quando Sydney Abrams si girò verso Jeremy Best, lui la osservò ancora meglio rimanendo muto e unendosi al silenzio di lei. Comunque fu lei la prima a presentarsi, al suono del suo nome l'uomo sorrise e rispose con tono colloquiale: <<tra poco scoprirai anche il mio..>> si avviò verso gli uffici con accanto la donna, ma ad un certo punto ci fu un botto e lei corse via diretta verso la fonte di quel insolito rumore <<mannaggia>> esclamò il contrabbandiere raggiungendola con il borsone in mano.
    Osservò la stanza con un sorriso divertito, dopo le presentazioni da parte di Calhoun e la stretta di mano con quest'ultimo iniziò a guardare ogni singola persona, "Ta che mostri". Sgranò gli occhi guardando per primi il Krogan, l'Asari e il Batarian e si rivolse a Calhoun indicandogli con la mano destra: <<non sapevo che chiamavi pure il circo.>> continuò a muovere lo sguardo fino a fermarsi su Selina, attratto dal colore della sua tuta e non solo <<È quella dovrebbe essere la donna cannone!>> notò anche il simbolo sulla tuta <<È per forza la donna cannone>> cominciò a ridere per poi guardare Giada D'Angelo, si trattenne le risate << Ecco anche la comitiva studentesca per guardare il circo!>> continuava a ridere.
    Non appena guardò Matthew Gunnarsson inarcò il sopracciglio destro: <<uh! Uh! Ecco il soldato forgiato da mille battaglie... Con la faccia che ti ritrovi sarai uno che ama la saponetta sotto le docce!>> Forse pochi capiranno la storia della saponetta nelle docce maschili.
    Ma il colpo finale arrivò quando le pupille si bloccarono su Dylan Fox! Sgranò gli occhi incredulo, sorpreso scuotendo la testa due volte.
    Le risate si fecero forti e incontrollate, piegò le ginocchia e posò le mani su di esse <<È quello chi diavolo sarebbe?! Un alcolizzato?!>>
    Dopo le risate ritornò composto passandosi la mano destra tra i capelli e singhiozzando per il troppo ridere <<oddio Calhoun... Pensavo che ingaggiavi professionisti e no pagliacci..>> prese fiato continuando <<non sono un eccellente pilota... Sono il miglior pilota! Ma anche un ottim...>> non riuscì a finire la frase che suonò un allarme, alzò gli occhi in alto <<ma che cazz...!!>> Calhoun lo ignorò passandogli accanto e dirigendosi verso la direzione da cui il contrabbandiere era giunto. Iniziò a grattarsi la nuca con la mancina con un espressione confusa.

     
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    Banshee

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    Selina Sakarova
    Era davvero arrabbiata mentre schiantava la ragazza contro il muro? No. Era arrabbiata prima di caricarla ed era tornata arrabbiata nel momento in cui si erano strette la mano.
    Questo era il suo vero problema: da sempre, sin da piccola, la rabbia si era impossessata di lei. E il WARgasmo, le battute, il suo essere così sbruffona erano solo un modo per togliersi quella rabbia di dosso o, forse, solo un modo per mascherarla.

    Quando cominciarono a suonare gli allarmi e tutti si precipitarono fuori, si avvicinò a quel Jeremy che l'aveva chiamata 'Donna Cannone'.
    < Ehi, Simpaticone! > disse facendolo voltare a forza < Non provare mai più a chiamarmi Donna Cannone o proverai sul tuo grugno la potenza di QUESTO cannone! > terminò la frase mostrandogli il bicipite al massimo della contrazione. Dubitava che l'uomo avesse capito l'antifona ma, sapete come si dice, 'uomo avvisato, mezzo salvato.'

    Con calma, Selina e i suoi compagni raggiunsero gli altri all'esterno dell'edificio. Al gruppo si era unito anche un turian, un tipo strano vestito da damerino.
    C'era stata un'altra sparizione improvvisa e, questa volta, era toccato addirittura a un agente SSC, all'esterno della sede dell'SSC. Chiunque fosse il colpevole, non aveva certo paura di essere preso anzi, sfidava apertamente i suoi inseguitori.
    La russa fece qualche domanda in giro, giusto per capire la situazione. L' SSC brancolava nel buio, le uniche cose certe erano che i rapiti erano sempre da soli al momento del prelevamento e che il rapimento era preannunciato dal passaggio di auto blu con striscia bianca. Un po' pochino per imbastire un'indagine.
    Alex coordinava le operazioni con la mascella serrata e uno sguardo preoccupato in volto. Provava dispiacere a vederlo così furente ma impotente allo stesso tempo.
    Selina si staccò dai suoi tre compagni, subito richiamata da Marek < Dove vai, Selina? >
    La ragazza non rispose e andò ad affiancarsi ad Alex.
    < Situazione del cavolo. > esordì guardando dritta di fronte a se < Senti, non credo che tu mi abbia chiamata per le mie doti investigative o per ricordare i bei vecchi tempi. So benissimo di non essere molto intelligente, preferisco picchiare che pensare. Qui hai già dei fior fiore di detective e i miei amici, sono molto più svegli di me. Però sono coraggiosa e non ho paura di nulla. > si interruppe un attimo prima di ricominciare a parlare < Visto che non vi posso aiutare in altro modo, usatemi come esca. Ricreiamo la situazione tipo di un rapimento e aspettiamo. Se siamo fortunati, scopriremo qualcosa in più. >

     
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  11. Kralag Tritus
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    Quaharin Garvos
    Garvos rimase un'altro po seduto sulla panchina mentre la ragazza tornava all'interno dell'edificio portandosi dietro il suo distintivo "che cavolo speravo di restare sotto copertura va bene sarà per la prossima volta" Aspettò ancora 5 minuti ma al ragazza non torno poi vide partire un' astro auto blu con strisce bianche cosa che non sorprende dato che si trovavano in una centrale dell' SSC qui tutte le auto erano blu con strisce bianche. Appena pochi secondi dopo un allarme cominciò a suonare e un umano che riconobbe come l'ispettore Calhoun usci di corsa dall'edificio, Garvos si alzò e gli andò incontro <<tu devi essere Calhoun sono lo spettro che ai chiamato, è sparita un'altra persona dammi subito i dettagli>> disse seriamente "Ho sinceramente una brutta sensazione"


    Scusate la brevità ma è un periodo che non riesco a tirare le cose per le lunghe
     
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    Pettegolo

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    Dylan Fox
    Arrivarono altri due invitati alla festicciola di Calhoun e la sua attenzione si rivolse a L'hacker... la conosceva bene, anche lei era su Artesia durante l'invasine di Zombie, anzi, era lei la sua cliente... -Syd?-disse in tono sorpreso "sembra una rimpatriata tra vecchi compagni di scuola". Dopo di che il contrabbandiere incominciò il suo show.
    Prima Calhoun l'aveva definito "Investigatore di successo" e ora Jeremy "Un alcolizzato". Praticamente nessuno dei due era più lontano dalla realtà dell' investigatore privato Dylan Fox
    Dylan non era nemmeno un tipo da rispondere alle provocazioni quindi, mantenedo un self control a dir poco invidiabile si limitò a sorridere e dire con tono calmo quasi distaccato. -Al dire il vero si ero un alcolizato cronico ma ora sono completamente astemio... Signor Best- Guardo Jeremy "Signor Best? sembra il nome di un marchio di assorbenti" pensò tra se e se
    Si avvicinò a Giada per sussurare all'orecchio -ora incomincia lo spettacolo... ci sarà da divertirsi- non tutti i cosidetti "gentleman" che si trovavano nella stanza avevano il suo self control. Quindi si mise in un angolo vicino Giada aspettando inutilmente una rissa, infatti, a salvare Best ci pensò l'allarme.

    Dylan e gli altri si precipitarono fuori per raggiungere l'esterno dell'edificio... Tra loro c'era anche un Turian che si scoprì essere uno Spettro "Questa storia si fa sempre più interessante"
    Selina si propose come volotario per fare da esca Il Detective la guardò dalla testa i piedi -A parte il fatto che non sappiamo qual'è il loro modus operandi, ne dove ci sarà la prossima sparizione... con il dovuto rispetto Selina! Non credo che sei proprio la miglior esca possibile. Ci vuole, come posso dire... una che sembri meno... Supergirl- La stazza e l'apparenza di Selina non era indubbiamente normale per una ragazza e questo avrebbe insospettito i rapitori... fece una pausa e guardò Calhoun -E' una chiara sfida all'SSC! le auto blu con le strisce bianche e ora un agente rapita... cosa sai di preciso? ci serve una pista altrimenti ogni piano è inutile- disse Dylan mentre incrociava le braccia

     
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  13. jenny_penny_5(2)
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    Sydney Abrams
    Best aveva ragione a dire che avrebbe scoperto anche il suo nome e purtroppo si rivelò anche un attaccabrighe, se quella era la parola giusta, ma Syd cercò comunque non di non farci come non aveva fatto caso al comportamento di Best nei suoi confronti poco prima. Selina comunque rispose a tono e Syd dovette trattenersi dal fare un sorrisetto soddisfatto per come la donna aveva risposto a Best, così si fa. Finalmente l'informatrice notò una persona che già conosceva...Fox! Voleva sorridergli e salutarlo un po' meglio, ma il lavoro chiamò al dovere usando il suono di un allarme. Anche Syd corse fuori e si informò su che cosa era successo, un'agente era appena scomparsa...dannazione! S'informò ancora meglio sugli eventi accaduti e subito dopo Syd usò il suo factotum e creò un riconoscimento facciale per l'agente scomparso richiedendo una foto della vittima, quindi se per caso fosse ricomparsa all'interno della cittadella e ripresa dalle telecamere allora il suo factotum glielo avrebbe detto, era un nulla visto che nessuna delle vittime era ricompansa fino ad ora, comunque era qualcosa e soprattutto era qualcosa che poteva fare quindi l'aveva fatto, meglio di niente almeno. Poi si avvicinò all'ispettore aspettando istruzioni, lei era una hacker, poteva fare molte più cose con un 'computer'. Poi Selina si propose di venire usata come esca, Syd non voleva rischiare che anche quella donna diventasse un'altra vittima, e le osservazioni di Fox erano sensate, ma comunque era una decisione che aspettava all'ispettore prendere quindi se avesse deciso per il sì allora avrebbe usato uno speciale gps hackerato e lo avrebbe posizionato su Selina così che avrebbero potuto sapere dove sarebbe finita. Syd sospirò preoccupata. Arrivò anche un'altra persona a chiedere informazioni all'ispettore. Bene, più aiuto possibile.

     
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    Cacciatore Geth

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    Giada D'Angelo
    A interrompere la sua uscita di scena fu il capo Calhoun che si avvicinò ad entrambe le rosse. Giada divenne tesa, aspettandosi un richiamo che con suo stupore non arrivò. Le sorprese anzi che il suo superiore le si rivolgesse in modo tranquillo, poggiandole anche una mano sulla spalla.
    Si sentì un po' colpevole per essere stata tanto dura con lui nei pensieri. Soprattutto quando le chiese se era ancora intenzionata a far parte della squadra.
    «Sì, signore. Ci terrei molto.»
    Era fatta. Ancora faticava a crederlo, ma Calhoun le aveva offerto la possibilità di mettersi alla prova. Giada non lo avrebbe dimenticato.
    -Aspetta! Giada? Giada D'Angelo... ma sei proprio tu?-
    Giada si voltò verso Dylan e trattenne un sorriso.
    «Sì, sono io.»
    L'aveva riconosciuta nonostante l'ultima volta che si erano visti era stato quando era poco più che una quindicenne, caratterialmente ancora più chiusa.
    Ricordava bene in che occasione si erano presentati.
    Christian aveva appena terminato il turno nel tardo pomeriggio e Giada lo stava aspettando fuori dall'edificio per tornare a casa insieme. Gli era andata incontro e lo aveva trovato a chiacchierare con un suo collega che la sorella conosceva di vista, dato che non era la prima volta che lo vedeva in compagnia del fratello.
    Anche all'epoca Dylan era un bell'uomo, distinto e affascinante, e in carriera. La divisa aveva sempre avuto un certo fascino su Giada che presto si era presa una cotta per lui.
    Christian se ne era accorto subito ed era stato così bastardo da presentargliela come una sua devota ammiratrice, facendo di tanto in tanto battutine su quando sarebbe avvenuta la cerimonia di nozze per potersi organizzare con la dote. Giada quella sera avrebbe voluto sprofondare, e si era vergognata così tanto da non essersi più presentata davanti all'SSC quando sapeva che Dylan avrebbe terminato il turno contemporaneamente a Christian.
    Il flusso di pensieri venne interrotto dall'entrata in scena di una donna, un hacker informatico per la precisione, e da un ex pilota dell'Alleanza che non sembrava avere tutte le rotelle al proprio posto.
    Giada ritenne opportuno non rispondere ai suoi insulti, ma vista la pessima esperienza con Selina si riservò il beneficio del dubbio prima di giudicarlo.
    Dylan le si avvicinò per ironizzare, al che Giada sorrise.
    -Ora incomincia lo spettacolo... ci sarà da divertirsi-
    «Inizio a pensare che, ad eccezione del comandante, qui dentro solo io, te e il sergente Gunnarsson siamo con le rotelle al proprio posto...», si curò di commentare mentre Best faceva il suo spettacolo, in modo che solo Dylan, in quanto a lei più vicino, potesse sentirla.
    Al momento dell'allarme Giada si precipitò all'esterno dell'edificio con gli altri, ma quando arrivarono sul posto l'ennesima vittima era già stata portata via.

    La vittima era stata una agente dell'SSC. Una novellina. Non era stato un sequestro casuale: era una vera e propria sfida alla loro autorità.
    Un turian si era presto unito a loro; quando Giada sentì che si trattava di uno spettro non ne fu entusiasta, ma visto come stavano con l'acqua alla gola qualsiasi aiuto non sarebbe stato da disprezzare.
    Prestò ascolto sia alla proposta di Selina sia alle mozioni mosse da Dylan.
    Condivideva pienamente il pensiero del detective: Selina era una tosta che sapeva badare al fatto suo. Le vittime erano invece bersagli facili.
    «Potremmo tracciare il percorso di quell'auto analizzando le registrazioni di sorveglianza. Non ci risulta che nessun altro sulla Cittadella usi un modello così riconoscibile.», avanzò come proposta. Dopotutto non avevano altri elementi dai quali partire.
    «Miss Abrams è un hacker, potrebbe rintracciare più facilmente il factotum dell'agente. Quanto sarebbe fattibile emanare un ordine che implichi la chiusura immediata degli ingressi alla zona del Presidium? Temporanea, per darci il tempo di individuare l'agente.» Giada pensò di nuovo alle parole di Dylan. Le valutò attentamente e prese una decisione.
    «Il piano della mercenaria non è malvagio, seppur lei non sia adatta come esca. I rapitori prendono di mira bersagli facili, e con lei non andrebbero sul sicuro. Potremmo creare una falsa pista. Diffondere false informazioni che indichino che uno di noi è venuto a conoscenza dei dettagli sulla loro base, qualcosa che li metta in allarme. E la fonte di queste presunte informazioni non deve essere vista come una minaccia» lo sguardo di Giada passò da Dylan a Calhoun.
    «Io e miss Abrams potremmo essere entrambe idonee per il ruolo di informatrice, ma a parer mio sarebbe meglio sfruttare qualcuno che abbia avuto anche un addestramento militare alle spalle. Mi offro volontaria.»
     
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    Banshee

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    Selina Sakarova
    Doveva ammetterlo: sia Dylan che Giada avevano ragione. Neanche il rapitore più stupido avrebbe preso di mira una come lei. Il malcapitato, correva il rischio di trovarsi con qualche osso rotto e un trauma cranico neanche fosse stato investito da un krogan in carica. Però, avendo avuto lei l’idea, non se la sentiva che qualcun altro rischiasse al posto suo. Sua l’idea, suo il pericolo. Non restava che riuscire a convincere Alex.
    < Mi ero proposta proprio perché sono quella che ha più possibilità di uscirne intera. Il piano prevede che dopo il rapimento, ci sia una fuga e tu, Topino, non puoi garantire questo. Senza offesa! > si passò una mano sulla testa, scompigliandosi i capelli < Potremmo dividere la squadra in due. L’hacker con alcuni di supporto potrebbe fare le stronzate che ha detto Giada. L’altra squadra, si dedicherà alla trappola. >
    Si voltò verso Calhoun < Alex, sei tu il capo e spettano a te le decisioni. Però pensaci bene: lei è un tuo agente, puoi rischiare di perderne un altro? Io, invece, sono un mercenario: non ho una famiglia, amici da cui tornare e neanche una casa. Credo che, chiunque sia il rapitore, accetterà la sfida…qualunque sia l’esca che usiamo. >

     
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150 replies since 18/11/2014, 16:58   2656 views
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