Le arene di Zakera

Spazio esterno del Consiglio, Cittadella

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    Roler duerighista

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    Matthew Gunnarsson
    Matt, Giada e Selina si diressero nel luogo prestabilito per battezzare la Topolina e menare anche un po' le mani entrambi. Durante il pezzo a piedi Matt non mancò di fare il molesto, ruolo gentilmente donatogli da madame vodka. Camminava in mezzo alle due donne e allungò una mano palpando un gluteo a Giada e dicendole malizioso Lo sai che con questi vestiti sei decisamente più sexy? Subito dopo cinse con un braccio le spalle di Selina e le disse a bassa voce così che Giada non sentisse Visto? Ti avevo detto che il Batarian ti aveva puntato i suoi quattro fanali addosso Subito dopo cinse anche le spalle di Giada con l'altro braccio e disse rivolto alle due Faccio l'entrata da figo o sembro più un pappone se camminiamo così? Avrva detto apposta così, cosciente al contempo che subito dopo gli avrebbe fatto male qualcosa sia a sinistra, dove c'era Giada che a destra, dove c'era Selina
     
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    Banshee

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    Selina Sakarova
    Le parole di Marek l'avevano lasciata positivamente stupita; essere considerata la 'donna di qualcuno' la faceva sentire un po' strana...era la prima volta che il batarian si esprimeva così. Era...felice!
    Passarono da Giada perché Matt voleva assolutamente lasciare il suo borsone, evidentemente conteneva lingotti d'oro o una fornitura annuale di droga ma l'umore di Selina era abbastanza alto da sopportare qualsiasi cosa. Sopportare anche che Gunnarson, in preda ai fumi dell'alcool, le avesse dato velatamente della prostituta. In una notte qualsiasi, probabilmente gli avrebbe spezzato un braccio...e avrebbe infierito mentre era a terra. Ma non questa notte: tra la vodka e Marek, le sembrava di camminare a 30 centimetri da terra.
    Decise di stare al gioco, si avvicinò al suo orecchio e sussurrò < Non puoi immaginare quanto possa essere disinibita. Guardami bene quando farò la mia entrata sul ring...ti lascerò a bocca aperta! >
    Non si era comunque dimenticata che la protagonista della nottata era Giada. Si divincolò dalla presa di Matt e si sentì in dovere di dare qualche spiegazione alla ragazza sul motivo per cui ci teneva così tanto affinché lei avesse quella esperienza.
    < Stiamo andando in un posto dove si organizzano incontri di lotta clandestina. E’ così che mi guadagnavo da vivere dopo il BioBall ma prima di conoscere Marek. Lo sbirro che è in te sta già pensando a retate o cose del genere…non ci pensare. Sono organizzati e sempre due mosse avanti all’SSC, non avete speranza di beccarli. > Giada era pensierosa e ascoltava attenta < Questa notte io e te faremo coppia e combatteremo. Le regole sono semplici: non ci sono regole. Vince chi resta in piedi. > le mise le mani sulle spalle, per avere tutta la sua attenzione < Voglio che tu ti renda conto cosa vuol dire essere un soldato. Tu sai già combattere, ti avranno addestrata bene con mosse di kung fu, karate, taekwondo e chissà quali altre stronzate...e sono certa che sai sparare meglio di me. Quello che non ti hanno insegnato è che in un vero combattimento non esistono regole! Niente fair play, niente pietà, niente giustizia. L’unica cosa che conta è colpire il più forte e il più a lungo possibile con tutta la rabbia che hai dentro. > le mani di Selina passarono dalle spalle di Giada al volto, che strinse dolcemente < Ascoltami bene: il vero coraggio non è combattere…è continuare a farlo quando i muscoli implorano pietà per quanto li hai sforzati, hai le labbra anestetizzate per i colpi ricevuti, le costole rotte, la vista annebbiata, vomiti succhi gastrici misti a sangue e il giorno dopo non riesci a pisciare per quanto ti fanno male i reni. Un vero soldato deve ragionare all’opposto di una persona normale! Capisci? Un soldato va incontro al dolore quando gli altri lo evitano. E’ una specie di Legge dell’Equilibrio: tanto più dolore riuscirai a sopportare tu, tanto meno dolore farai sentire alle persone che ami. La Galassia fa schifo, Giada! E la vita…beh, nessun cazzo è duro come la vita! Ma finchè esiste chi ha voglia di lottare…allora non tutto è perduto. Ma la cosa più importante di tutte è che non devi mai combattere per chissà quali grandi ideali, quelli sono stronzi, sai? Arrivi a pensare che raramente sia necessario combattere perché non vale la pena rischiare in quel momento. Battiti per le piccole cose: la voglia di rivedere un arcobaleno, accarezzare ancora una volta il viso di chi ami, assaggiare di nuovo un gelato alla fragola. Battiti per le piccole cose e difenderai anche quelle grandi. >
    Si voltò di scatto e andò verso due umani dall’aria losca che stavano di picchetto contro un muro, per iscrivere la coppia al combattimento. Se, quando si voltava di nuovo, Giada fosse stata ancora lì allora il Topolino aveva qualche speranza. La presenza rassicurante di Matt, sicuramente stava raddoppiando il suo coraggio ma l’istinto di sopravvivenza è una brutta bestia. Ti consiglia di scappare, sempre! Se resti è perché hai quel qualcosa che fa di te un soldato.
    < Ciao Zeb…Sam… > salutò i due che ricambiarono con un gesto della testa < Io e la mia amica vogliamo iscriverci. Combattimento di coppia. Satin Steele e…Wild Thing…siamo il Dinamico Duo. >
    Si girò per invitare Giada a seguirla mentre i due uomini spostavano dei cassonetti, aprendo una botola che scendeva nelle viscere della Cittadella.

     
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    Roler duerighista

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    Matthew Gunnarsson
    Matt sorrise quando lei disse che poteva essere disinibita e rispose Dopo che me l'hai promesso ci conto in una entrata spaziale! La lasciò uscire dalla presa e tolse anche il braccio dalle spalle di Giada per far si che Selina le parlasse liberamente. Dopo il discorso tanto colorito quanto veritiero Matt aggiunse Oggi capirai perché voglio bombardare Omega I tre arrivarono e Selina iscrisse loro due, Matt aggiunse Anche Orso si iscrive Scese nella botola con le due ragazze e una volta arrivati in fondo prese per un braccio Selina e la fece girare Attenta sul ring, sarai anche la donna di Marek ma sei anche una mia amica, non farti menare troppo Subito dopo si rivolse a Giada Anche tu sta attenta, non avere esitazioni ne pietà Le diede un bacio fra i capelli poi rivolto ad entrambe aggiunse Ed ora andiamo a rompere qualche culo, è da settimane che voglio buttarmi in una bella rissa
     
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    Cacciatore Geth

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    Giada D'Angelo
    < La farai combattere? Sarà il suo primo combattimento reale…non puoi lasciarglielo fare da sola; l’ammazzeranno! >
    Giada fissò il suo volto, bloccata sul posto. Quella verità aveva avuto lo stesso effetto di una doccia fredda.
    Non c'era bisogno di salire sul ring per sapere che in uno scontro vero e senza armi avrebbe avuto la peggio. Superare l'addestramento non bastava, così come saper combattere. Le mancava ben altro, al di là dell'esperienza.
    Aveva scelto di essere un cecchino per un motivo ben preciso: la distanza spaziale. Un cecchino terminava il bersaglio prima che questi potesse arrivargli così vicino da potergli nuocere, ed evitando gli scontri ravvicinati abbassava il rischio di farsi uccidere.
    Senza il supporto delle sue armi si sentiva vulnerabile.
    < No. Lo sai che non mi piace vedere la mia donna che viene presa a pugni. >
    Giada non si sorprese per l'improvvisa dichiarazione del batarian. A partire dal momento in cui questi era intervenuto per separare Selina da lei, aveva intuito che sotto sotto la mercenaria gli piaceva. A stupirla, invece, era stata la dichiarazione improvvisa, e a giudicare dal modo in cui si era corretto non era stata nemmeno intenzionale.
    Lei non si intromise. Si rassegnò a seguire Matthew e Selina, e a schivare gli attacchi molesti del sergente durante il tragitto.
    «La smetti di fare lo scemo?»
    Notò una certa complicità fra lui e la mercenaria, e questo le provocò un certo fastidio. Non era razionale, ma non riuscì a scacciarlo.
    «Sembri un perfetto galant-homme», ironizzò, prendendolo in giro tra le righe. Più che a prendere parte a una lotta clandestina valutò la possibilità di mandarla a monte con l'intervento dell'SSC, ma Selina intuì subito cosa stava frullando nella sua testa da sbirro e riuscì prontamente a smontarla.
    Giada non comprese pienamente il significato suo discorso, come del resto il motivo per cui ci teneva affinché vivesse quell'esperienza.
    Mentre la mercenaria faceva segnare i loro nomi, Giada si voltò per guardare l'uscita. Fu tentata di mollare tutto e andarsene, ma quando Selina la guardò fece un breve sospiro e la seguì.
    «Ed ora andiamo a rompere qualche culo, è da settimane che voglio buttarmi in una bella rissa»
    «Io no.», rispose, «Combattimento a mani nude. Niente armi, giusto? Nemmeno il factotum?» non aveva mai assistito a un incontro clandestino né ne aveva avuta la curiosità...
     
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    Banshee

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    Selina Sakarova
    < Niente armi, niente factotum e niente trucchi biotici...si fa alla vecchia maniera. Rilassati, sai tutto quello che ti serve per poter vincere. > Cercò di tranquillizzarla...sapendo benissimo come doveva sentirsi.
    Per raggiungere l’Arena, si dovevano scendere una ripida serie di rampe di scale. Più scendevano, più aumentava il rumore della folla che assisteva agli incontri; dapprima solo un brusio poi, in un crescendo rossiniano, arrivarono a un vero boato quando finalmente varcarono la pesante porta corazzata che fungeva da ingresso. L’ambiente somigliava ad un alto palazzo di 10 piani i cui appartamenti davano su un cortile centrale. Ogni piano era gremito di urlanti spettatori che guardavano esaltati in basso, dove una spaziosa arena ottagonale ospitava gli incontri.
    Il ring era formato da alte reti metalliche che ne delimitavano il perimetro e il tappeto era un Picasso di macchie di sangue di ogni colore. Per accedere al ring, uno dei lati era formato da corde elastiche. Sulle pareti, giganteschi schermi riproducevano le immagini dei combattimenti per permettere a tutti i presenti di gustarseli.

    Matt era stato molto gentile a raccomandarsi che facesse attenzione ma lei era molto più preoccupata per Giada: cominciava a pentirsi di averla portata lì. Eppure sentiva che dopo quella notte, l'agente SSC sarebbe cambiata. Non basta un distintivo o la specializzazione da cecchino per essere al sicuro. Perchè se scegli di fare lo sbirro, il mercenario o il soldato, è come giocare d'azzardo puntando tutto quello che hai sul rosso o sul nero. Vita o morte. Niente trucchi. Niente inganni.

    Selina chiuse gli occhi e inspirò profondamente dal naso. Sudore, sangue, paura…l’aria ne era pregna! Sentì accelerare il cuore, in preda a un forte eccitamento. < Aspettatemi qui. > disse rivolta ai suoi due compagni quando l’estasi passò < Vado a vedere quando tocca a noi. >
    Andò a parlare con un salarian con un occhio solo che sembrò particolarmente contento di vederla. Discussero animatamente per alcuni minuti prima che Selina tornasse da Matt e Giada.
    < Pensava fossi tu il mio compagno di lotta > disse rivolta a Matt < nel qual caso, non ci avrebbe fatto combattere…”Troppo forti…ci rimetterei migliaia di fottuti crediti!” > imitò la voce del salarian con una smorfia; era dannatamente brava nelle imitazioni < ma visto che il mio compagno è lei, tocca subito a noi. Poi sarà il turno di Matt. Ho dovuto darti una tua musica di ingresso…spero di averla azzeccata.> disse rivolgendosi a Giada questa volta.
    La prese per un braccio e la trascinò all’ingresso del ring.
    Sul tappeto salì il salarian con cui aveva parlato. Un microfono calò dall’alto e l’alieno afferrò l’oggetto in un modo molto teatrale
    < Signore e signori! > disse a voce alta rivolto alla folla < E’ un grande onore per me dare il bentornato a una nostra cara amica! Le sue entrate sul ring hanno bagnato i sogni erotici di molti di voi…la sua bravura vi ha fatto guadagnare un sacco di soldi o vi ha ridotto sul lastrico! >
    Mentre il salarian parlava, Selina si chinò verso Giada e le parlò nell’orecchio. < Ora ci annuncerà. Quando sali sul ring e parte la tua musica, fatti guidare dalle note, datti importanza, cerca di dare loro uno spettacolo che non si dimenticheranno facilmente…conquista la folla e avrai metà della vittoria. L'unica differenza tra catturare un assassino e qui, è che qui c'è un pubblico che ti vede. Coraggio, Topolino…ci sono io accanto a te. >
    < ALZATEVI TUTTI E DATE UN SALUTO COME SI DEVE AL RITORNO DI SAAAAAAATINNNNNNNN STEEEEELE! >