Terrore dallo spazio profondo

Spazio esterno del Consiglio

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    Pettegolo

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    Donald Russell
    Donald sorrise all'amico -forse hai ragione... mi preoccupo troppo... ma sai è anche grazie a te se adesso con Grace le cose vanno meglio... sono in debito con te, amico- disse in un tono cordiale
    Donald si accese una sigaretta e parlarono del piu del meno... fino a quando si fece tardi -Meglio che andiamo... domani dobbiamo essere nella sala tattica per le otto e zerro zerro- disse in tono scherzoso imitando la voce di Mcclane.
    Fece qualche passo poi si fermò -Una volta mi dicesti una frase che mi ha aiutato molto... Vivere è dannatamente difficile ma... Che ci vuoi fare solo i duri tengono la presa salda.- guardò Dominic -spero che aiuti anche te- disse infine per poi allontanarsi.

    Dormì poco prendendo sonno solo sul tardi... Gli succedeva spesso ma almeno, ultimamente, gli incubi sul fratello erano passati. Donald si alzò dal lettò notò subito che mancava qualcuno. E per un momento pensò di aver fatto tardi, poi si accorse che non era così.
    Dopo aver fatto una doccia veloce e messo qualcosa sotto i denti si diresse nella sala tattica dove trovò i suoi nuovi compagni, ma di John e Pernilla nemmeno l'ombra... Ne approfittò per conoscere gli altri: di Dominic sapeva gia tutto e per un periodo fece anche parte del suo equipaggio sulla SSV Jutland. Raramente Donald l'aveva visto triste come ieri, non aveva chiesto il motivo ma intuì che l'amico avesse avuto una lotta interiore con se stesso, in fondo anche Donald ci era passato. Poi c'era Matthew Gale, anche se in incognito aveva lasciato il proprio nome. Lui e Gale non erano proprio amici e in passato avevano avuto qualche screzio sui suoi metodi... Ma Donald rispettava la sua tenacia. Di Rotmulag, il Krogan e della asari, Tysha: sapeva solo che erano mercenari...
    -Mercenari! Io odio i mercenari- disse a Dom senza preoccuparsi di essere sentito -Hanno il brutto vizio di cambiare bandiera come una puttana Asari cambia i suoi clienti- Sorrise -e sopratutto hanno il brutto vizio di spararmi addosso- Non gli erano mai piacciuti i mercenari e la sua antipatia era cresciuta anche per colpa dei fatti della Sulaco (Eclipse) prima e della Rockford (Cat6) dopo... Dove anche Dominic era stato coinvolto in entrambi i casi.
    Con mezz'ora di ritardo arrivò il buon McClane -Buongiorno McClane! Forse c'era qualcosa delle otto zero zero non era chiaro per tuo gallo?- gli disse in tono divertito
    Pernilla gli fece un occhiataccia, non solo per la battuta di Donald ma anche per il fatto che il tenente indossasse la giacca nera, rossa e bianca dell' Alleanza.
    -Non ti avevo detto di eliminare tutte le insegne dell'Alleanza?- Disse Pernille in tono seccato
    Donald si accese una sigaretta, sorrise guardando la piratessa -Si! L'avevi detto- il tono della voce era dannatamente calmo
    Dopo di che McClane iniziò a parlare per poi mostrare un sacco pieno di microspie... Donald sorrise, come lui, anche l'alleanza non si fidava di McClane ed è li entra in gioco Gale... mentre lui e Dom sicuramente sarebbero stati piu controllati. Il Maggiore poteva avvertire con più libertà le intenzioni del pirata "Quel Cazzone di Udina è meno scemo di quello che sembra" pensò
    Il Tenente ascoltò prima le parole di Pernille e po quelle di McClane -Se non avete afferrato il concetto…daremo ai Cavalieri uno spettacolo di cui resteranno affascinati: una grande, devastante deflagrazione in un luogo pubblico!-
    La mercenaria Asari sembrava entusiasta del piano mentre gli altri rimasero in silenzio compreso Dominic. Donald fece un tiro di sigaretta e poi osservò il pirata -Allora Genio! Definisci luogo pubblico- Disse in tono non molto piacevole ma calmo
    Di nuovo Pernille lo fulminò con gli occhi "non devo stargli molto simpatico" si disse tra se e se
    Poi la donna si avvicino pericolosamente a lui -Piazzaremo una bomba nei pressi delle Ambasciate, alla Cittadella, la faremo esplodere e rivendicheremo l'attentato come 'Simpatizzanti dei Cavalieri del Nuovo Ordine'...per attirare la loro attenzione, in modo da entrare nell'organizzazione... Hai per caso qualche problema?- Disse il secondo di Mcclane
    Donald fece un'altro tiro -Woow! E' questo l'avete studiato tutto da soli? sono colpito- disse, per poi superare Pernilla e guardare John -Hey McClane! Suppongo hai letto sia il mio fascicolo che quello di Dom Giusto? Ne devi avere di merda nel cervello per pensare che ti aiuteremo in questa stronzata- Disse senza mai togliere quel suo tono di voce calma
    Il Vorcha in uniforme da Devil Void si sentì in dovere di intervenire e si avvicinò al tenente -Ragazzi! Abbiamo un Boyscout tra di noi...-
    -Boyscout? dove hai imparato questa parola? nelle patatine? Io pensavo che sapessi solo ghignare come uno deficiente-
    Il Vorcha estrasse un coltello in serramanico -Umano, credi di essere un duro vero?- puntò il coltello sul viso di Donald -Ho una gran voglia di sentirti urlare dal dolore- disse
    Il Tenente non fece una piega -Basta della musica techno- gli rispose ironico, ma sapeva che bastava un ordine di McClane per farlo fuori "Bravo Donald! Ti metti a sfidare un capitano pirata e i suoi sottoposti sulla loro nave... L'ho sempre detto che la mia boccaccia finirà per uccidermi" pensò
    -Ora Basta!- disse Pernilla al suo sottoposto, per poi guardare John e sapere cosa avesse intenzione di fare con il Tenente.



    Edited by Donald Shepard - 22/1/2015, 18:31
     
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    Banshee

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    Ambientazione
    Più quelli parlavano, più Jhon diventava inquieto.
    Immaginava cosa sarebbe successo adesso; gli bastava guardare Pernilla per immaginarselo. Ad ogni parola aggiunta, la mascella di Pernilla si serrava un po' di più, seguita dalle mani che si chiudevano a pugno...si chiudevano così strette che presto cominciarono a tremare; l’unico occhio della ragazza si era concentrato, sbarrato, su un punto indefinito del tavolo in uno sguardo da pazza e le vene già affioranti delle braccia erano ormai fiumi in piena che increspavano la sua pelle vellutata.
    Jhon era quasi trasalito quando Tysha aveva toccato Pernilla: la ragazza non sopportava di essere toccata da estranei, soprattutto nel modo in cui l'aveva toccata l'asari.
    McClane sapeva di non potere fare nulla per evitare l'esplosione della ragazza che sarebbe avvenuta a momenti ma sapeva anche come rendere quell'esplosione di almeno 3 ottave meno potente. Si avvicinò a Pernilla e, sperando che nessuno lo notasse, allungò due dita cominciando ad accarezzarle la mano. Pernilla trasalì quando sentì il contatto ma presto la mascella cominciò a decontrarsi, il tremore si quietò e l'occhio tornò a prendere vita.
    Per un esterno era difficile capire il rapporto tra l'uomo e la ragazza; i due si trovavano a due estremi opposti.
    Jhon era un giocherellone che non prendeva nulla sul serio, sopportava gli sfottò, non aveva particolari problemi a trattare con le persone, si arrabbiava raramente, era solare e comunicativo. Pernilla era una persona cupa, suscettibile, parlare le costava uno sforzo tremendo, era solitaria e irascibile.
    Jhon era legno caldo, Pernilla era acciaio freddo.
    Insieme erano il Comandante perfetto, da soli non erano niente.
    C'era un silenzio carico di tensione nella sala, dopo che Donald ebbe esposto la sua idea, che fu spezzato dal violento pugno che Pernilla sferrò contro il tavolo < ORA BASTA! > urlò lasciando uscire tutta la sua rabbia. Indicò Donald con l’indice della mano destra < Non accetto lezioni da te! Non accetto lezioni dall'Alleanza! Mi avete portato via tutto! TUTTO!!! Maledetti bastardi! Il mio occhio, il mio papà e la mia ver... > si interruppe a metà della parola e si avvicinò a passi spediti a Donald < Voi sareste i buoni? Sono stata stuprata e quando ho preteso giustizia, mi avete messo alla porta: congedata con disonore solo perchè mi ero difesa! Io credevo nell'Alleanza! > la voce cominciava a tremare, spezzata da un pianto nervoso, le lacrime che uscivano dall'occhio sano, rigavano una dopo l'altra il suo volto < Credevo in voi e mi avete rovinato la vita! Vaffanculo a te e vaffanculo anche a te, mercenario dei miei coglioni! > disse indicando prima Donald e poi Gale. Poi si avvicinò a Tysha sventolandogli il dito sotto al naso < Quanto a te...anche se vorrei esplorarti a fondo, non provare mai più a toccarmi senza il mio permesso o ti troverai con altre cicatrici sul tuo bel visino! SONO STATA CHIARA? >
    Ora che si era sfogata, Jhon le si avvicinò prendendola per le spalle e si rivolse al turian zoppo < Tavik, portala a prendere una boccata d'aria fresca e dalle qualcosa di forte da bere, per piacere. Anche voi... > disse ai membri del suo equipaggio < ...lasciatemi solo con i nostri nuovi compagni, per favore. >
    Appena uscito l'ultimo membro dell'equipaggio, Jhon chiuse la porta e andò ad accomodarsi al tavolo, invitando anche gli altri cinque a sedersi. < Mi spiace che le cose abbiano preso una brutta piega. Pernilla è una ragazza strana ma tengo molto a lei, farei di tutto per vederla felice...bah, lasciate perdere...questa missione la sta facendo uscire di testa, scusatela. Ora, però, veniamo a noi e ricapitoliamo: la bella asari e Dominic concordano con la bomba, Donald e Gale no mentre il krogan si è astenuto. Detto tra noi, le parole di Gale mi hanno lasciato interdetto: sembri più un membro dell'Alleanza che un mercenario senza scrupoli come mi era stato detto. > guardò l'uomo con occhi sorridenti, l'avrebbe tenuto d'occhio...quel tizio puzzava < In ogni modo, vi ricordo che questi Cavalieri continuano giorno dopo giorno a fare attentati e ad ammazzare gente e sembra che siano praticamente invisibili. Il punto è: come avvicinarci a loro se non infiltrandoci nelle loro fila? Certo, potremmo prendere una strada più lunga che passa attraverso appostamenti, lunghi pedinamenti di persone sospette, seguiti da altri lunghi tentativi di approcio e anche rivolgerci ad Aria, pur essendo un’ottima idea, richiederebbe tempo che non abbiamo...il tutto mentre quelli continueranno a fare attentati a destra e a manca. Oppure c'è la via più diretta che sarebbe quella dell'attentato e non in un luogo qualsiasi ma alle Ambasciate...un luogo simbolico del potere galattico, potere che i Cavalieri vogliono sovvertire. Potremmo mettere la bomba e farla esplodere quando le ambasciate sono chiuse, potremmo avvisare tutti di mettersi al sicuro e inscenare una vera e propria carneficina piazzando dei cadaveri già morti...ma questo implica il coinvolgimento di troppe persone. Persone che potrebbero essere implicate con i Cavalieri e questo, brucerebbe la nostra copertura. > si passò una mano nei capelli, quasi per riordinare le idee < Mentre parlavate, ho pensato che forse possiamo cambiare luogo all'attentato in modo da venirci incontro. Che ne dite dei moli d'attracco mercantili? Lì, a notte fonda, è tutto un deserto! Potremmo sbizzarrirci con stupende esplosioni che arrecheranno solo danni materiali senza uccidere nessuno...forse. Si perderà l'effetto simbolico dell'azione ma potrebbe funzionare lo stesso, in fondo siamo solo 'Aspiranti Cavalieri' che possono sbagliare a settare i timer. Affare fatto? >



    Edited by hellequin81 - 25/1/2015, 14:46
     
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  3. Matt360
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    Matthew Gale


    Sorrise vigorosamente alla battuta di Russell e rispose a tono divertito " Hey bel pelatone scommetto che muori dalla voglia di provare la mia miccia però mi spiace informarti che sono già occupato quindi no non te la farò vedere ma stai tranquillo che non è cosi corta e sopratutto nessuno si è mai lamentato " scosse il capo e continuò divertito con ciò che stava facendo.
    Nonostante la stanchezza dell'allenamento Matt non riusciva a prendere sonno ritornò per la seconda volta dentro la doccia nel corso della notte, neanche la doccia calda aveva disteso il suo corpo e la sua mente. Si trovava in una situazione davvero particolare e non riusciva a smettere di pensare al guaio in cui si era cacciato .. o meglio in cui Udina l'aveva cacciato.
    Sotto il getto d'acqua calda si coprì il volto con la mano quando improvvisamente si ricordò appunto dell'obbligo di rapporto giornaliero " Coraggio " sussurrò una volta chiusa l'acqua della doccia. Un brivido di freddo colse il Maggiore all'improvviso, in quel cesso di nave il riscaldamento funzionava solo a zone e quando ne aveva voglia .... Si asciugò rapidamente con un asciugamano pulito e colse l'occasione per inviare rapidamente il rapporto giornaliero dagli spogliatoi stesso. I nuovi protocolli non erano granchè ma loro garantivano la massima discrezione e segretezza ... - Contenti loro ... - pensò tra se e se
    Ritornò a letto, tutti sembravano dormire alla grande, lui tardò ancora un pò, il tempo di sistemare la sveglia con il dovuto anticipo e alla fine crollò anche lui.

    Le poche ore di sonno trascorse sembrarono pochi minuti a Matt che faticò ad aprire gli occhi, ma solo pochi minuti bastarono per rendere Matt operativo al 100%
    - Sono le 6.30 ... ho tempo per organizzarmi in tutta calma e tranquillità - sorrise e lentamente iniziò la giornata, per le 7:59 entrò nella sala, poco dopo entrò tutta " l'allegra brigata " ma di McClane arrivò in ritardo seguito dalla sua fedele amichetta.
    Non badò granchè al discorso iniziale che trovò noioso e privo di carisma ma drizzò le orecchie quando sentì il fantomatico " piano " per entrare in contatto con i pazzi estremisti. Inarcò il sopracciglio destro i mercenari non fecero una piega come era logico aspettarsi, ma i suoi colleghi dell'Alleanza mostrarono un pò di esitazione e sopratutto Russell notò che aveva qualcosa da ridire giustamente.
    I toni iniziarono a scaldarsi e la discussione stava raggiungendo livelli estremi di assurdità, sorvolando l'ennesima sviolinata viscida fatta alla Asari il resto del discorso ciò che dimostrava la convinzione della Polifema tettuta di essere una sorta di eroina senza regole era preoccupante, condivisibile in alcune parti ma in altre completamente distorta da ciò che era la verità sotto gli occhi di tutti.
    "McClane toglimi una curiosità, ma stamattina insieme alla tua cagata mattutina hai cagato anche pezzi di cervello? Perchè alternativamente non riesco a darmi nessun'altra spiegazione" strinse i pugni e ne battè una contro la parete della sala, gli scagnozzi di McClane scattarono in piedi allarmati
    " Ma dico io ti rendi conto di cosa ha appena esposto la tua amichetta? Ti rendi della follia che ha appena proposto? Voi siete convinti di essere forse degli eroi? Non so bene cosa ti abbia fatto l'Alleanza ne mi interessa ma il punto è che qui avete appena proposto un piano completamente senza senso alludendo a motivi del cazzo!"
    si girò verso Pernilla e disse " Gli innocenti esistono e forse un giorno anche tu lo sei stata, il fatto che vi abbiano contattato per questa missione e vi abbiano offerto chissà quali benefit non vi da di certo diritto di atteggiarvi da divinità e decidere chi deve vivere o morire per il vostro assurdo piano ! Se la gente si becca un proiettile significa che ... " - FERMATI - gridò la sua coscienza dentro di lui, stava perdendo il controllo e stava iniziando a parlare troppo, non poteva esporsi ulteriormente e far saltare la sua copertura respiro profondamente e disse in tono pacato
    " Non mi piace per niente questo piano ci dev'essere una soluzione meno brutale che sacrificare migliaia di vite umane per entrare in contatto con quel branco di coglioni " istintivamente poi penso " Udina lurida testa di cazzo ... Questo succede ad affidare missioni ad avanzi di galera ... "

     
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    Tysha R'ain
    Come immaginava, quei soldatini di piombo dell'Alleanza si rivelarono nella loro forma finale: dei ritardati colossali. Non che McClane e Pernilla spiccassero in intelletto, se davvero credevano a tutti quei discorsi poetici e frasi fatte da romanzo adolescenziale... Da un lato c'erano quei tre idioti con la loro morale e la somiglianza a supereroi in mutande... Dall'altro due pirati che si credevano paladini dell'universo, e avevano 'guadagnato' il titolo a suon di bombe ed attentati.
    Tysha interruppe il discorso come aveva fatto precedentemente, ossia alzando la mano "Per prima cosa: siete tutti degli idioti. Seconda cosa: non esistono persone buone o persone cattive, ma solo persone vive e persone morte. Finita questa missione sarò riempita di soldi fino alle unghie dei piedi, e vorrei uscirne viva per godermeli. Terza cosa: tu dovresti accettare la proposta del Vorcha." Aggiunse rivolto a Donald. "Le cicatrici fanno figo."
    Fece il giro del tavolo e raggiunse Pernilla.
    "Senti, dolcezza. Tu sei una gran gnocca e ti rigirerei come un calzino alla prima occasione, ma sbagli su una cosa fondamentale. Non si uccide per un motivo. I nostri qui presenti soldatini non uccidono per conto di qualcuno, e voi pirati non uccidete per difendere la vostra causa. Noi tutti uccidiamo perchè ci piace uccidere. Uccidiamo perchè adoriamo il sapore del sangue sulla nostra lingua, i gemiti di dolore e adoriamo sentire la nostra vittima pregare per la sua vita. Chiunque dica il contrario è un fottuto bugiardo e lo testimonia la divisa che indossa. Non ci si arruola nell'Alleanza se si ha paura di uccidere, non si diventa pirati per necessità." toccò le spalle della donna e le massaggiò mentre si strusciava sul suo corpo "Ci tengo a dire che se ci sono in mezzo sangue e soldi, non necessariamente in quest'ordine, io sono dalla vostra parte. Ma non appoggio i vostri ideali. Appoggio i vostri gusti sessuali però, qualunque essi siano." Concluse toccando il fondoschiena alla piratessa e ritornando alla sua postazione precedente.
    "Allora, se i nostri soldatini non hanno idee valide, direi che il piano è deciso... Ehi Krogan, sei stato zitto per tutto il tempo. Vuoi dirci la tua o la tua politica è 'spara e poi pensa' come la mia?" chiese infine a Rotmulag, per poi posare il suo sguardo nuovamente su Pernilla. Si sarebbe aspettata una sua sfuriata da un momento all'altro, ed era proprio ciò che aveva cercato di stimolare con quel discorso. Voleva vedere le persone di quella stanza esplodere... forse solo allora avrebbero capito che le persone che saltano in aria non sono poi tanto male.

     
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  5. ®RømaNEE Re072
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    Dominic Jeremiah Eyes
    Il gusto del tabacco e il suo inconfondibile odore, fecerò tornare alla mente le belle avventure di un tempo; le schermaglie con Cerberus, gli assalti a testa bassa con i batarian e le ondate di morti su cui aveva camminato, sfortunatamente tra quella collina di corpi esanime vi erano anche diversi amici ma erano sacrifici necessari.... Giusti!?
    La realtà riafferrò la mente di Dominic che si trovò a fissare il nulla mentre il suo commilitone proferiva parola. Quando Donald accenno al suo odio per i mercenari e si trovò concorde fin da subito, avevano la tendenza di cambiare bandiera a favore di dove andavano i soldi.
    hanno il brutto vizio di spararmi addosso
    «Ed è per questo che io coprirò le tue spalle e tu coprirai le mie»Disse sorridendo per poi tornare ad aspettare.

    Il piano del pirata aveva destato non poca disputa, ognuno diceva la propria, in casi diversi anche Dom avrebbe combattuto con tutto se stesso per far desistere da quella dannosa tattica, ma la cosa certa era che di altre scelte non ve ne era traccia; avrebbero potuto vagare per giorni nello spazio, cercando anche sotto i sassi ma la realtà, era che il consiglio le aveva già provate tutte, dagli informatori, all'ombra ad omega: nulla! Nessuna informazione, nemmeno uno straccio di prova e di sicuro i cavalieri avrebbero presto ripreso a terrorizzare ed uccidere civili innocenti, e se l'unico piano era sacrificare qualcuno degli stessi citati, beh in quel caso Dom li avrebbe sacrificati... D'altronde non era la prima volta che lo faceva.
    Gli animi si stavano fin troppo scaldando ma il soldato rimase impassibile a notare le sfaccettature che ogni punto di vista aveva da offrire, poi senti nuovamente quel tono poco rispettoso verso i soldati dell'alleanza, nuovamente qualcuno su quella nave ribadiva qualcosa di sbagliato verso una cosa per il quale aveva visto tanti morire, non gli andò giù la cosa, ma stavolta era stanco, si rese conto che le parole di qualsiasi uomo su quella nave: erano solo vuote, non potevano davvero infastidirlo, perché quella frasi erano dette da qualcuno che non sapeva un bel niente e questo gli causa una grassa risata alle parole:
    Facciamo il tuo stesso lavoro Don, con l’unica differenza che noi non abbiamo uno stupido ideale con cui giustificare le nostre azioni. Ovviamente non cercò di reprimere tale risata, anzi sembrasse la calcasse di proposito, dopo poco tuttavia decise di non intervenire e semplicemente si potro la mano sinistra sulla fronte mentre con la desta riponeva la pipa, ormai spenta, da qualche parte dietro la schiena, poi si appoggio con la schiena al muore ed incrocio le breccia per poi proseguire nell'ascolto.
    La sua decisione fu quella di astenersi, forse per noia, forse per un qualche strano senso di superiorità o semplicemente perché era troppo tempo che affrontava gentaglia di quel tipo e probabilmente non si sarebbe trattenuto alle sole chiacchiere.
    Le parole di Gale per poco non lo tradirono, per un attimo gli occhi di Dom si fissarono su di lui, poi però con naturalezza ritorno a guardare fisso i due capi della situazione e sosto su di una questione che aveva alzato il soldato sotto copertura.
    "Chi siamo noi per decidere chi vive e chi muore!? Siamo quelli che non si danno una risposta e premono il grilletto...." Quella conversazione era futile, avevano tutti ragione ma non poteva esserci etica in quella missione, per tanti anni Eyes si era nascosto dietro un mirino e tirava il grilletto per due semplici motivi: perché amava il posto in cui era nato, e mai avrebbe lasciato che chicchessia l'avrebbe preso di mira e perché doveva salvare soldati, doveva farli tornare a casa. Quindi si, uccideva per salvare e la cosa non lo disturbava, era il suo compito da quando aveva emesso i primi vagiti e sapeva che il suo posto era tra i suoi alleati e i suoi nemici e per tanti anni (anche prima del servizio militare) si era comportato cosi. Non era un eroe, non era un reietto ma era ciò che avrebbe sempre voluto essere: un marine, un male minore che cerca disperatamente di difendere la sua amata umanità, e malgrado non ci riuscisse pienamente, non smetteva mai di provarci.
    ...Noi tutti uccidiamo perché ci piace uccidere... Le parole dell'asari sollevarono un velo di pietà, quella che pochi istanti prima sembrava una donna forte e senza scrupoli, era diventata una semplice ingenua ragazzina con qualche centinaio di anni, almeno agli occhi di Eyes, che alle sue parole rispose con un leggero ghigno. Poi con leggerezza e sorriso emise fiato: «Sapete quanto si possano fottere questi discorsi!? E non dico solo ai due pirati da strapazzo che fanno psicologia spiciola o quello che è! Mi riferisco a tutti noi! Don siamo soldati e la nostra missione e servire sotto questo capitano» disse indicando Jhon, la cosa non gli piaceva da dire, anzi si senti sporco nello stesso istante di quando aveva aperto bocca «E per quanto mi faccia schifo pensarla, e uno dei rapidi modi per arrivare ai cavalieri... Questo mi basta» Era sicuro che non erano le parole che il suo caro amico volesse sentire, ma era semplicemente la verità. «Purtroppo qui la nostra morale deve farsi da parte..» continuo guardando negli occhi Matthew «Ovviamente cercheremo di contenere i danni» fini col guardare Jhon e gli sorrise, nonché durante il breve intervento avesse smesso, ma in questo caso lo marcò. Non volle dire nulla alla asari che parlava con tanta leggerezza e noncuranza, anzi fini con l'ignorarla completamente. Dom poi si stacco dal mura e si avvicino al resto del gruppo «Ah! Se potreste smetterla di nominare l'alleanza...Almeno in certi contesti, ve ne sarei grato, anche perché qui, adesso siamo dei semplici pirati! Quindi smettiamola e vediamo come fare per prendere d'assalto la cittadella, sarà interessante e molto difficile!» "Almeno spero"
    Era da un lato anche utile attuare quel piano, prendere di mira la cittadella, assaltarla per poi, una volta tornato in servizio, dire al SSC quali erano le falle, vincevano tutti o quasi, di certi i morti non sarebbero stati cosi contenti di essere stati vittima di un piano volto poi a proteggerli ma era questa la guerra, ed era per questo che Dominic era li.

     
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  6. Kralag Tritus
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    Urdnot Rotmulag
    Dopo che Rotmulag venne scaricato dall'Asari se ne tornò nella stanza comune Poso le pistole sul comodino sgancio la spada e la lascio vicino la sua branda poi si getto e si addormento subito dopo.

    Il mattino seguente si svegliò alle 8 accorgendosi di essere in ritardo, afferrò subito le sue armi e si precipitò nella sala appena arrivo un minuto dopo si accorse che gli elementi principali mancavano <<e io che credevo di essere in ritardo>> disse ironico, quando in fine il capitano ed il suo secondo entrarono esclamo ironico <<alla buon'ora principesse>>, Nei momenti seguenti la tensione era palpabile gli animi si scaldarono quasi ad esplodere la Asari gli rivolse anche la parola ma lui rimase li nell'ombra mentre faceva roteare la punta della spada a terra provocando un leggero rumore metallico, quando alla fine tutti ebbero parlato disse brevemente <<io sarà meglio che non mi esprimo altrimenti dovrei uccidere tutti su questa nave >> Una volta finito blocco la spada che roteava leggermente provocando un rumore più forte udibile da tutti.



    Perdonate la brevità ma sono molto stanco :)
     
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    Pettegolo

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    Donald Russell
    McClane si avvicinò a Donald sottolineando il fatto che non fosse divertente -Davvero? Suor Teresa mi trovava divertente- Disse sorridendo senza battere ciglio
    Poi il caro pirata diede di nuovo la parola alla eroina senza regole... facendo di nuovo un delirante discorso su come loro siano stati nel giusto e tutti gli altri no alla fine ci fu la ciliegina sulla torta di McClane dicendo che non c'era differenze nel mettere una bomba alle Ambasciate o attaccare una base pirata batarian.
    -ma non sentite la puzza delle stronzate che dite?- rispose il Tenente. Lui c'era a Elysium è aveva visto le barbarie che erano capaci di fare i pirati durante l'assalto di Skyllian... c'era e come... la differenza -ce differenza... Testa di Cazzo!- Attaccare una base pirata Batarian che ti sparano addosso era una cosa mentre mettere una bomba alle ambasciate, dove la maggior parte delle persone non si poteva difendere era un'altra cosa.
    Prima che potesse ribadire altro fu la volta di Gale di mostrare il suo disappunto "No Gale! Cazzo non esporti troppo" conosceva Gale e sapeva che aveva un forte senso di giustizia
    Il maggiore si stava scaldando troppo e rischiava fortemente di far saltare la sua copertura... Che fare? se rimaneva zitto avrebbe dato conferma che conoscesse Gale, in fondo fino a poco tempo fa si era esposto con gli altri persino con McClane e Pernilla che comandavano, doveva farlo anche con Gale. Il tenente decise di intervenire -Woow! Vedo con piacere che non tutti i mercenari ci sono bevuti il cervello... bravo mister Dinamite-
    Dopo di che fu la volta dell' asari psicopatica a delirare "una gran bella massa di fottuti Psicopatici" pensò. Mentre il Krogan rimase neutro.
    Ma furono le parole di dominic a fargli male, più di una testata di un Krogan -Cazzo Dom!- non riuscì a dire altro pietrificato dal cinismo dell'amico...
    -Bene, allora andiamo avanti con il piano- disse Pernilla in tono soddisfatto per le parole del soldato
    -Calma... non si va avanti un cazzo!- ribadì con fermezza il tenente buttando la cicca di sigaretta
    -Qui non si parla di buoni o cattivi... qui si parla di giusto o sbagliato... catturare dei terroristi del cazzo è giusto, uccidere civili che non c'entrano niente è sbagliato-
    Poi riguardò McClane e Pernilla -La testa di cazzo qui presente con la stronza psicopatica numero uno ci dice che per catturare dei terroristi dobbiamo agire come loro... bene! Piano geniale, dice la stronza psicopatica numero due- disse osservando Tysha
    -Poi è la volta di Mister Dynamite che stranamente la pensa come me... evidentemente non tutti i mercenari sono dei psicopatici del cazzo!- disse Riferendosi a Gale
    -Il Krogan fa il krogan rimanendo neutrale- si avvicinò al Vorcha -A te, invece, nemmeno ti calcolo... Sorriso durbans- fece un sorriso lui stesso... il tono era sempre pacato.
    Guardò dritto negli occhi Dominic, uno sguardo misto di risentimento e delusione -Si è vero Dom, siamo soldati, ma prima di tutto siamo uomini e donne normali e come tutti abbiamo una umanità... non permetterò che la disperazione offuschi la mia- Disse con un tono meno calmo del solito... doveva molto a Dom e non riusciva a credere che l'uomo che maggiormente l'aveva aiutato ad uscire dal suo inferno interiore potesse pensarla allo stesso modo di quei avanzi di galera.
    si avvicinò al capitano -Voi dite che fate tutto per soldi... Bene! Cazzi vostri... ma pensi davvero che una volta finito il lavoro, Udina, sapendo quello che hai fatto, vi paghi lo stesso? Usando un espressione del nostro mister Dynamite, ne devi aver cagato di pezzi di cervello per pensare una cosa del genere- sorrise osservando Gale, per poi tornare a guardare dritto negl'occhi il pirata -Allora testa di cazzo! Quando quel cazzone di Udina saprà cosa hai fatto, non solo non ti darà un centesimo, ma ti manderà gli spettri a cercare te e la tua amichetta... e non importa quando siete bravi a nascondervi... loro vi troveranno e vi faranno il culetto nero... comprendi?- disse infine accendendosi un'altra sigaretta
    Pernilla stava perdendo la pazienza -Allora soldatino... illuminaci! Dicci tu cosa dobbiamo fare-
    Donald fece un tiro, sospirò e poi disse -Aria T'Loak- a sentire quel nome molti dei presenti vociferarono tra loro, come se non si dovesse pronunciare il nome della regina di Omega
    -per prendere un criminale ci vuole un criminale ma per prendere un super criminale ci vuole la Regina dei criminali e se cè una figlia di puttana che ha i mezzi e la possibilità di trovare i cavalieri, quella è Aria T'Loak- Odiava Omega ma era l'unico modo alternativo, che aveva pensato, per evitare una inutile strage.

     
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    Più quelli parlavano, più Jhon diventava inquieto.
    Immaginava cosa sarebbe successo adesso; gli bastava guardare Pernilla per immaginarselo. Ad ogni parola aggiunta, la mascella di Pernilla si serrava un po' di più, seguita dalle mani che si chiudevano a pugno...si chiudevano così strette che presto cominciarono a tremare; l’unico occhio della ragazza si era concentrato, sbarrato, su un punto indefinito del tavolo in uno sguardo da pazza e le vene già affioranti delle braccia erano ormai fiumi in piena che increspavano la sua pelle vellutata.
    Jhon era quasi trasalito quando Tysha aveva toccato Pernilla: la ragazza non sopportava di essere toccata da estranei, soprattutto nel modo in cui l'aveva toccata l'asari.
    McClane sapeva di non potere fare nulla per evitare l'esplosione della ragazza che sarebbe avvenuta a momenti ma sapeva anche come rendere quell'esplosione di almeno 3 ottave meno potente. Si avvicinò a Pernilla e, sperando che nessuno lo notasse, allungò due dita cominciando ad accarezzarle la mano. Pernilla trasalì quando sentì il contatto ma presto la mascella cominciò a decontrarsi, il tremore si quietò e l'occhio tornò a prendere vita.
    Per un esterno era difficile capire il rapporto tra l'uomo e la ragazza; i due si trovavano a due estremi opposti.
    Jhon era un giocherellone che non prendeva nulla sul serio, sopportava gli sfottò, non aveva particolari problemi a trattare con le persone, si arrabbiava raramente, era solare e comunicativo. Pernilla era una persona cupa, suscettibile, parlare le costava uno sforzo tremendo, era solitaria e irascibile.
    Jhon era legno caldo, Pernilla era acciaio freddo.
    Insieme erano il Comandante perfetto, da soli non erano niente.
    C'era un silenzio carico di tensione nella sala, dopo che Donald ebbe esposto la sua idea, che fu spezzato dal violento pugno che Pernilla sferrò contro il tavolo < ORA BASTA! > urlò lasciando uscire tutta la sua rabbia. Indicò Donald con l’indice della mano destra < Non accetto lezioni da te! Non accetto lezioni dall'Alleanza! Mi avete portato via tutto! TUTTO!!! Maledetti bastardi! Il mio occhio, il mio papà e la mia ver... > si interruppe a metà della parola e si avvicinò a passi spediti a Donald < Voi sareste i buoni? Sono stata stuprata e quando ho preteso giustizia, mi avete messo alla porta: congedata con disonore solo perchè mi ero difesa! Io credevo nell'Alleanza! > la voce cominciava a tremare, spezzata da un pianto nervoso, le lacrime che uscivano dall'occhio sano, rigavano una dopo l'altra il suo volto < Credevo in voi e mi avete rovinato la vita! Vaffanculo a te e vaffanculo anche a te, mercenario dei miei coglioni! > disse indicando prima Donald e poi Gale. Poi si avvicinò a Tysha sventolandogli il dito sotto al naso < Quanto a te...anche se vorrei esplorarti a fondo, non provare mai più a toccarmi senza il mio permesso o ti troverai con altre cicatrici sul tuo bel visino! SONO STATA CHIARA? >
    Ora che si era sfogata, Jhon le si avvicinò prendendola per le spalle e si rivolse al turian zoppo < Tavik, portala a prendere una boccata d'aria fresca e dalle qualcosa di forte da bere, per piacere. Anche voi... > disse ai membri del suo equipaggio < ...lasciatemi solo con i nostri nuovi compagni, per favore. >
    Appena uscito l'ultimo membro dell'equipaggio, Jhon chiuse la porta e andò ad accomodarsi al tavolo, invitando anche gli altri cinque a sedersi. < Mi spiace che le cose abbiano preso una brutta piega. Pernilla è una ragazza strana ma tengo molto a lei, farei di tutto per vederla felice...bah, lasciate perdere...questa missione la sta facendo uscire di testa, scusatela. Ora, però, veniamo a noi e ricapitoliamo: la bella asari e Dominic concordano con la bomba, Donald e Gale no mentre il krogan si è astenuto. Detto tra noi, le parole di Gale mi hanno lasciato interdetto: sembri più un membro dell'Alleanza che un mercenario senza scrupoli come mi era stato detto. > guardò l'uomo con occhi sorridenti, l'avrebbe tenuto d'occhio...quel tizio puzzava < In ogni modo, vi ricordo che questi Cavalieri continuano giorno dopo giorno a fare attentati e ad ammazzare gente e sembra che siano praticamente invisibili. Il punto è: come avvicinarci a loro se non infiltrandoci nelle loro fila? Certo, potremmo prendere una strada più lunga che passa attraverso appostamenti, lunghi pedinamenti di persone sospette, seguiti da altri lunghi tentativi di approcio e anche rivolgerci ad Aria, pur essendo un’ottima idea, richiederebbe tempo che non abbiamo...il tutto mentre quelli continueranno a fare attentati a destra e a manca. Oppure c'è la via più diretta che sarebbe quella dell'attentato e non in un luogo qualsiasi ma alle Ambasciate...un luogo simbolico del potere galattico, potere che i Cavalieri vogliono sovvertire. Potremmo mettere la bomba e farla esplodere quando le ambasciate sono chiuse, potremmo avvisare tutti di mettersi al sicuro e inscenare una vera e propria carneficina piazzando dei cadaveri già morti...ma questo implica il coinvolgimento di troppe persone. Persone che potrebbero essere implicate con i Cavalieri e questo, brucerebbe la nostra copertura. > si passò una mano nei capelli, quasi per riordinare le idee < Mentre parlavate, ho pensato che forse possiamo cambiare luogo all'attentato in modo da venirci incontro. Che ne dite dei moli d'attracco mercantili? Lì, a notte fonda, è tutto un deserto! Potremmo sbizzarrirci con stupende esplosioni che arrecheranno solo danni materiali senza uccidere nessuno...forse. Si perderà l'effetto simbolico dell'azione ma potrebbe funzionare lo stesso, in fondo siamo solo 'Aspiranti Cavalieri' che possono sbagliare a settare i timer. Affare fatto? >



    Ragazzi, ho fatto una mega-puttanata! Per scrivere questo post ho preso il codice di quello precedente modificandolo...peccato che abbia cancellato quello prima!!!!!! Sono un pirla! Non so come fare per tornare indietro...va beh, ricordatevi cosa avevo scritto....sorry!


    Edited by hellequin81 - 29/1/2015, 12:24
     
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  9. ®RømaNEE Re072
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    Dominic Jeremiah Eyes
    Si è vero Dom, siamo soldati, ma prima di tutto siamo uomini e donne normali e come tutti abbiamo una umanità... non permetterò che la disperazione offuschi la mia
    "Umanità!?... Già forse un tempo, ormai era stata cancellata... Almeno in parte." Furono i primi pensieri che Dominic ebbe nel sentire la parola umanità, come si faceva ad avere umanità in quei tempi!? Dove per vivere dovevi togliere la vita!? CCome potevi restare incollato ai principi quando uccidere non era piacevole ma neccesario e sopratutto: facile. Il comandante era rimasto molto tempo sui campi di battaglia, fregandosene del nemico, uccidendo senza pensarci perché era addestrato per togliere vite, poi scopri che poteva uccidere cercando di portare a casa quanti più amici possibile e cosi aveva vissuto, era deciso a non far morir più nessuno dei suoi, a certe volte la volontà non basta. Più di cento uomini era possati a miglior vita al suo fianco, migliaia erano stati i civili trucidati per ordine di chissà quale stronzo, gli orrori di quel male chiamato guerra non lasciavano spazio all'animo umano. Anhce se rimaneva incollato ai suoi valori, Dom sapeva quanto fosse importante conservare il cinismo e quanto fosse probabile usarlo. In tempi diversi non avrebbe detto quelle cose, quando era solo una recluta pensava a cavarsela, pensava che un giorno sarebbe divenuto un eroe. Poi il tempo passa, il logoramento inizia e sperò semplicemente che quello che avrebbe visto potesse essere cancellato, dopo tre anni di ferma poteva andarsene dall'alleanza, vivere una vita normale.... Ma così non fu, cerco di tornare civile ma quello che faceva era rimanere incollato alla guerra ed i suoi orrori. Qualsiasi cosa facesse come amare una donna, guardare un film , portare la macchina, lui rivedeva sempre quel suo fucile in mano, lui sentiva sempre l'odore del sangue e il frastuono delle battaglie. Inutile dire che firmo e per altri diciassette anni si prefisso uno scopo: non far vivere quell'esperienza ai suoi uomini e cosi cerco di fare. Dom tuttavia era fottuto, completamente fottuto, e non solo per i danni fisici ma anche per quelli mentali, salvare uomini era diventata un ossessione e quella piccola speranza di salvare la sua anima era sempre presente perché era incollato a quella idea.
    Ma sapeva bene che era una stupidaggine, che mai avrebbe potuto riportare tutti a casa e quelle rare volte in cui era depresso, i medici gli chiedevano il perché e sinceramente rispose perché era per non aver portato tutti a casa. Molti dicevano che era perché non resisteva senza l'uccidere, ma non era così... Non era cosi.

    L'idea di Don strappo il pensiero di Dominic e lo riportò alla realtà, era un ottima idea ma non plausibile, non in quel momento. Fu il turno dell'esplosione della ragazza, iroso aveva fatto fuoriuscire il suo lato umano e del perché si comportasse in quel modo. Stupro, cose che succedevano nell'alleanza, ottimi motivi per odiarla ma di certo da pirata non avrebbe migliorato le cose. Uno dei motivi per il quale Dominic aveva fatto carte false per raggiungere quel grado, era di poter cambiare alcune cose dall'interno e ci stava riuscendo ovviamente in modo lento. Spesso Dom era stato degradato per il suo comportamento, una volta per disobbedienza ed una volta per aver causato la morte di un suo superiore, in realtà l'aveva ucciso lui stesso ma gli uomini che erano con lui decisero di coprirlo e l'inchiesta fini lì, con la sola degradazione di un neonato ufficiale. Nonostante tutto Eyes era sempre stato un ottimo soldato e per questo le promozioni non tardavano ad arrivare.

    < Quanto a te...anche se vorrei esplorarti a fondo, non provare mai più a toccarmi senza il mio permesso o ti troverai con altre cicatrici sul tuo bel visino! SONO STATA CHIARA? >
    «Bam!» Disse indicando l'asari, come per dire: becca!. L'umorismo insano aveva prevalso sul buon senso di rimanere in silenzio davanti una storia che avrebbe commosso la maggior parte dei presenti, però doveva ammettere che in quel frangente ci poteva stare... O forse no, comunque non disdegno di ridere, non era una mancanza di tatto, anzi forse era destinata infastidire le due donne.
    Miiiaooo, dai su lottate nel fango... Il pensiero non era serio, più volto allo sbeffeggiamento, ma non lo disse ad alta voce, stavolta sapeva di doversi trattenere, anche perché la donna era in lacrime e fu costretta a lasciare la sala.
    "Sei stata stuprata!? Diventa un pirata e uccidi civili quanto ti pare, ottimo piano sorella!" Pensò mentre ridacchiava tra se. Forse era stato stronzo da parte sua, ma quella storia non lo commuoveva, ne aveva viste mille peggiori e non tutti se l'erano cavata come quella donna, era forte anche di carattere a quanto pareva, beh Jhon sapeva scegliere i suoi sottoposti. La cosa andò avanti seguita da una spiegazione da parte del capitano, la cosa non interessava a Dominic, il cui pensiero rimase fisso su Pernilla, non per compassione ma per il suo modo di tirarsi su, di affrontare e prendere a calci la vita, certo aveva scelto una strada sbagliata ma almeno aveva scelto, senza farsi inondare dalla depressione...Era forte, almeno ai suoi occhi.
    Il secondo piano che Jhon propose era proprio quello che Dominic sperava, limitare i danni e questo li avrebbe limitati e di molto, ma sarebbe stata comunque un ottimo modo per esaminare le falle che aveva il consiglio e cercare, una volta terminata la crisi, di tappare quei buchi.
    «Bah, hai il mio voto!!!»Disse sembrando felice come una ragazzina, ovviamente beffeggiando il pirata. Jhon sapeva che ormai era dalla sua parte e non vedeva l'ora di sentire cosa avevano da dire gli altri, la cosa a cui tuttavia continuava a pensare era la piratessa. C'era qualcosa in lei che aveva suscitato una certa attenzione da parte del soldato, forse dovuta alla sua storia o al suo modo di comportarsi, insma l'aveva incuriosito, fino a quel momento non l'avrebbe nemmeno ascoltata , ora qualcosa era cambiato, di certo non provava pieta ne per lei ne per qualsiasi altro taglia gole, era ovvio che almeno la meta di loro avevano una storia alle spalle, ma nonostante questo la curiosità si era accesa e Dom non intendeva farla restare insaziata.
    [color=#FFFFF«Beh, come procediamo?» Chiese leggermente sovrappensiero.

     
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  10. Matt360
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    Matthew Gale


    La giovane Asari aveva il cervello completamente fritto questo era chiaro come il cielo estivo, ma allo stesso tempo era un condensato dei peggiori clichè dell'epoca. Bella, avida di soldi ma terribilmente stupida, sembrava quasi la tipica ragazza bionda americana che l'unica cosa che sapeva fare era aprire le gambe per farsi scopare come una cagna. Zero materia grigia zero di tutto " Bambola sarai anche carina quanto vuoi però forse è meglio che aspetti i tuoi crediti in silenzio, perchè le poche volte che hai aperto bocca hai detto solo cazzate. Hai un idea davvero distorta di ciò che può essere giusto o sbagliato in questo mondo e mi dispiace davvero per te " si voltò verso Pernilla la guardò con compassione e dopo aver assistito alla sua sfuriata voleva davvero dirle qualcosa ma per il momento andava bene cosi era giusto che la ragazza si sfogasse e recuperasse la lucidità perduta, cosi Matt preferì stare zitto e lasciarla andare via.
    Poi iniziò a parlare Russell, Gale inizialmente sorrise poi annuì, si conoscevano entrambi e Russell sapeva quanto Gale odiasse sacrificare e uccidere a differenza di ciò che diceva la simpatica donna mono-ottica essere nell'Alleanza non significava uccidere tutti a proprio piacere. C'era gente dentro l'Alleanza che aveva un suo onore, una sua morale non tutti erano mele marce e Gale Russell e forse anche il terzo sebbene faceva discorsi un pò ambigui forse anche lui era tra i " buoni ". Ovviamente restare nel gruppo era più difficile, le rogne erano duplicate rispetto a ciò che poteva " patire" un normale soldato che con qualche decina di crediti si faceva comprare e addirittura nel caso venisse chiesto era anche disposto a pisciare dove indicato sollevando la gamba. Ma quelli erano leccaculi che alla prima occasione nelle missioni più importanti venivano spazzati via proprio perchè incompetenti, Gale non li contava neanche.
    Russell fini il suo discorso e Gale lo applaudi in modo ironico " Il Chupa chups qui presente ha detto una cosa sensata, forse non è il linguaggio da basso/bassissimo borgo che avrei usato io ma il principio è lo stesso. A tutto c'è un limite e sicuramente anche Udina nelle postille del vostro contratto avra messo qualche clausola è già scandaloso che si affidi a 2 pirati per risolvere questa situazione, figuriamoci se vi da anche l'autorizzazione per far saltare tutto. Insomma ... " scosse il capo con aria disgustata mentre si passo la mano tra i capelli " Non diciamo cazzate per favore, sappiamo bene che per Udina vale più la sua maledetta poltrona di pelle nel suo bell'ufficio che qualsiasi vita umana in questo mondo. E no ... non la rischierebbe neanche per casi urgenti come questo "
    " Quanto a te McClane ...." non si era di certo scordato del burattino della nave " Se ti lascia interdetto il mio pensiero non mi preoccupa, a differenza tua che praticamente ti prostituisci con tutti basta che paghino una cospicua somma di crediti io prima valuto se accettare o meno missioni che mi propongono" con no-chalance ora continuava a sorridere verso McClane " Non ho bisogno di crediti quindi posso permettermi il lusso di decidere e il lusso di decidere ovviamente mi permette di avere ideali di giustizia e sopratutto di buon senso ... " un altra pausa " Un buon senso che tu evidentemente con il piano che hai precedentemente proposto è andato a farsi fottere " quelle frasi suonavano molto altezzose e fastidiose ma forse era l'unico modo dopo l'ultima scenata in cui aveva perso il controllo per rimettersi in " pista " ascoltò il nuovo piano, fare casino ai moli d'attracco non era granchè come piano ma almeno le vite delle persone erano al sicuro almeno fino al prossimo piano folle che McClane avrebbe cagato dalla sua bocca


     
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    Tysha R'ain
    La reazione di Pernilla fu inaspettata per Tysha. Raramente qualcuno rifiutava le sue avance, e quando succedeva, di solito non finiva bene. Avrebbe ribattuto, ma l'Asari rimase pietrificata dalla sfuriata della piratessa, che fu portata via in lacrime.
    Dominic la sbeffeggiò con un sonoro "Bam!", che però Tysha nemmeno considerò, tanto era presa dagli avvenimenti di qualche secondo prima.
    A risvegliarla da quello stato di trance fu Matthew Gale, che la insultò pesantemente, e riempì l'aria con la sua filosofia da social network:
    " Bambola sarai anche carina quanto vuoi però forse è meglio che aspetti i tuoi crediti in silenzio, perchè le poche volte che hai aperto bocca hai detto solo cazzate. Hai un idea davvero distorta di ciò che può essere giusto o sbagliato in questo mondo e mi dispiace davvero per te "
    Gale stava dall'altro lato del tavolo, ma ciò non le impedì di scavalcarlo e velocemente caricarlo con una spallata facendolo sbattere contro il muro, poi lo afferrò per il collo, senza stringere. Non voleva ucciderlo, per il semplice motivo che l'unica cosa che ci avrebbe guadagnato era l'espulsione immediata dalla missione, nonostante lei fosse d'accordo con i pirati.
    "Prima cosa: Non darmi mai più della bambola senza cervello. Seconda cosa: Se hai intenzione di esaurire l'ossigeno a suon di cazzate, ci stai riuscendo. Chi è che decide cosa è giusto e cosa è sbagliato? Tu? L'alleanza? Il consiglio? No, sono i nostri cervelli a stabilirlo. Se ritengo giusto fare una strage nel Presidium, l'unica cosa di cui devo preoccuparmi è non farmi catturare da voi soldatini decerebrati. Che ti piaccia o no, io la penso così, quindi la prossima volta che osi insultarmi, non lamentarti se ti dovessi ritrovare fluttuante nello spazio profondo." Lasciò andare il collo dell'uomo, e tornò alla sua precedente posizione.
    McClane poco dopo stabilì un nuovo piano che potesse andar bene a tutti. La bomba sarebbe esplosa in un molo di notte fonda, anzichè nel centro del Presidium di giorno. Poco male, pensò Tysha. Le bastava far saltare in aria qualcosa, il coinvolgimento dei civili in fondo era solo una insignificante conseguenza, secondo lei.
    "A me sta bene" rispose l'Asari al pirata "Spero che i nostri qui presenti amichetti non abbiano niente in contrario."

     
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    Pettegolo

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    Donald Russell
    "Il Tenente Russell colpisce ancora, ne hai fatto incazzare un'altra... finirò per essere l'uomo piu odiato del' universo" pensò tra se e durante la sfuriata di Pernilla
    A dire il vero un po le dispiaceva per la storia della donna, ma non fraintendete, gli dispiaceva si! Ma era ancora fermamente convinto che fosse una stronza! Forse no una stronza psicopatica come la Asari ma una stronza si.
    Gale aveva assaggiato un po della stronzagine di Tysha. Il maggiore, preso alla sprovista, da un'azione improvissa fu sbattuto contro il muro... conosceva di cosa erano capaci i poteri biotici di Gale e sapeva che sapeva difendersi benissimo da solo... rimase fermo a guardare ma pronto a usare la sua onni-blade se ci fosse stato bisogno... ma per fortuna l'Asari si fermò
    McClane propose un nuovo piano quello di colpire i moli un po alla volta sembrò che andasse bene a tutti ma come al solito Donald doveva fare il guastafeste
    -Non funzionerà... Ci prenderebbero per coglioni che giocano a fare i terroristi...- Disse
    Si accese un'altra sigaretta -se colpiamo i moli la percentuale di attirare la loro attenzione è pari lo zero.-
    McClane aveva ragione sia con Aria che per il fatto che ci volesse un luogo simbolo, ma era anche convinto che le ambasciate erano fuori discussione... troppe vittime tra i civili "pensa Donald, Pensa. Ci deve essere qualche altro modo?" si disse tra se e se "ma certo!" finalmente gli venne un'idea
    -Per quando mi secca ammeterlo, hai ragione... ci serve un Simbolo del potere galattico... Ed è Quello che faremo!- Cosa aveva in mente il tenente poco fa era contrario a colpire le ambasciata
    Gli sguardi straniti dei compagni erano su di lui -vuoi un simbolo del potere galattico? ed io te ne offro uno... la Destiny Ascension- il tenente fece un tiro -I media non ne sanno niente ma la Destiny Ascension in questo momento si trova nell'hangar per delle riparazioni... un' informazione che solo gli ufficiali della cittadella sono a conoscenza-
    Si avvicinò a McClane -Di giorno ci sono gli operai che lavorano ma di notte- fece un sorriso -non ce nessuno al suo interno-
    Si girò verso i suoi compagni -Per quando riguarda le guardie di sicurezza! Ho un contatto nell' SSC- Pensava alla sua amica Giada D'angelo ma preferì non dire il suo nome -Puo tranquillamente darci i nomi e il loro recapito. Li stordiamo, ci sostituiamo a loro e piazziamo quel cazzo di ordigno... così nessuno si farà male- Riguardò di nuovo McClane -e tu avrai il tuo luogo simbolo... fatto questo abbiamo circa il 70 per cento di possibilità che quelle teste di cazzo dei cavallieri ci contattano... percentuale buona ma migliorabile- Si avvicinò a McClane ora era faccia a faccia con lui -la cosa cambia se ha ordinare l'attacco è Aria T'Loak! Pensa al capo dei cavalieri nel scoprire che gli uomini della regina di Omega vogliono entrare nelle loro file... Siamo una squadra no?- Si girò per guardare i suoi compagni -Una squadra del cazzo ma pur sempre una squadra- Riguardò McClane -quello che voglio dire è. Mentre una parte di noi, comandata o da te o da Pernilla, pianifica l'attentato. Un'altra parte, sempre comandata o da te o da Pernilla, va da Aria! Così guadagneremo tempo... McClane, ci serve Aria! La percentuale salirebbe di tanto- Il Piano di Donald era stato esposto ora la palla passava a McClane.

     
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  13. Kralag Tritus
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    Urdnot Rotmulag
    I piani furono esposti ed ora serviva la parola del capitano, e gli animi si scaldarono l'Asari salto addosso ad uno dei suoi nuovi compagni "è confermato questa e pazza"
    idee vennero scartate altre proposte, ma ce ne fu una e a attratto la curiosità di Rormulag tirare in ballo Aria.
    Quando Russel finii, con passi tonanti si avvicinò al tavolo e parlò <<se volete tirare in ballo Aria allora vi servo IO...>>
    poi una breve pausa ad effetto prima di continuare <<io ed Aria siamo amici ormai da secoli è anche grazie a me se adesso comanda la sua piccola stazione>> Finendo con un leggero ghigno malefico.

     
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    Banshee

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    < Questo sì che è un piano! > esclamò Jhon quando Donald ebbe finito di esporre la sua idea. Illuminare a giorno la Cittadella facendo esplodere la sua nave ammiraglia e convincere Aria a fare credere ai Cavalieri di essere intenzionata a stare dalla loro parte.
    Quei Cavalieri sarebbero andati in brodo di giuggiole!
    < A meno di nuove illuminanti idee, dico di adottare il piano del Tenente! > si alzò dal tavolo e si avviò all'uscita. Mentre passava accanto a Donald, gli battè una mano sulla spalla < Capito cosa intendevo prima con 'libertà'? Pensaci...i tuoi superiori ti avrebbero ascoltato nel tuo esercito? Procederemo così... > disse rivolto a tutti questa volta < ...nonostante evidenti problemi di feeling, Pernilla, Tysha, Donald e Dominic si occuperanno della Destiny Ascension con il resto del mio equipaggio. Mentre io, il gigantesco krogan e Gale andremo da Aria. >
    Non attese risposta perchè quella era la parola definitiva del Capitano. Trasse l'armonica dalla tasca e cominciò a suonarla mentre lasciava la stanza in cerca di Pernilla.
    Sotto indicazione di Tavik, trovò Pernilla in armeria. Era ancora furiosa ma si stava calmando. Se ne stava a 5 metri da una parete dove era disegnata una sagoma umana che stava letteralmente massacrando con un grosso coltello da lancio. La ragazza tirava il coltello, faceva 6 passi, sfilava il coltello dalla parete, tornava alla posizione iniziale e ripeteva tutto da capo.
    Jhon sapev quanto fossero difficili da effettuare quelle semplici operazioni con un solo occhio. Quando Pernilla lo perse, i primi tempi furono veramente duri; senza la visione tridimensionale, la ragazza si trovava in difficoltà anche nelle più semplici azioni. Poi, con una determinazione ammirabile, quotidiani esercizi e la preziosa vicinanza di McLane, piano piano era riuscita a compensare questa mancanza.
    < Abbiamo un piano Per. > esordì Jhon standosene appoggiato allo stipite della porta.
    Pernilla non rispose, continuando nelle sue cicliche operazioni < Divideremo la squadra in due. Tu, la bella asari, Dominic e Donald dovrete fare saltare per aria la Destiny Ascension. Una cosa semplice a quanto pare e senza perdite previste, penserà quasi a tutto il Tenente. Io e gli altri andremo su Omega per vedere di convincere Aria a stare dalla nostra parte. E' un piano di Don. >
    Nessuna risposta se non il tonfo del coltello che si conficcava nella sagoma.
    < Come stai, Per? >
    Finalmente la ragazza si fermò e lo guardò accigliata < Mai stata meglio. >
    < Bugiarda. So quanto ti fa male ricordare quello che ti è successo. >
    < Non più, Jhon. Ho pensato mentre ero qui. In fondo la mia storia non è poi tanto peggio delle altre storie. Tu non sei stato stuprato, credo... > i due sorrisero per quella battuta < ...ma non sei stato certamente più fortunato di me. Eppure sei sempre così...buono e comprensivo e paziente con tutti. Ho sbagliato prima a scattare in quel modo e, se non mi avessi calmato, credo che avrei potuto ammazzare Donald. > lanciò un'ultima volta il coltello contro la sagoma < Sono stanca di essere sempre incazzata, Jhon...ma non sono capace di non esserlo. >
    < Tranquilla Bambina...se vorrai, ti insegnerò io. > riprese l'armonica e cominciò a suonare per la sua amica. Suonò una dolce musica che Pernilla ascoltava, come sempre, in una specie di estasi. < Credo che dovresti andare a fare squadra con l'asari, Dominic e Donald. > disse ad un tratto Jhon < Prima lezione di Senpai McClane: lascia che le cose che ti dicono ti scorrano addosso come acqua. Solo tu sai veramente quanto vali e ti deve bastare. Non ti riuscirà subito ma con l'esperienza imparerai. >
    Le strizzò l'occhio e se ne andò; anche lui doveva fare squadra con i suoi nuovi compagni.
    Il primo della lista era quel Gale che tanto lo insospettiva. < Amico! > disse quando finalmente lo trovò < Sai un sacco di cose su Udina...ora te lo chiedo senza peli sulla lingua: gli devi molto o forse preferiresti vederlo con il culo per aria? > una domanda semplice con la quale sperava di insinuargli il dubbio di non essere poi troppo fedele a Udina.

    Pernilla decise di cominciare dall'asari. L'aveva trattata male anche se, a modo suo, l'aliena si era comportata gentilmente. La trovò mentre gironzolava per i sudici corridoi della nave.
    < Tysha... > la richiamò l'umana < ...scusa se sono stata stronza prima...non mi piace essere toccata ma tu non potevi saperlo. Ho saputo che faremo squadra insieme...te lo chiedo come favore: non toccarmi più in quel modo...o meglio...non toccarmi più in quel modo per adesso. >


     
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  15. Matt360
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    Matthew Gale


    La squamosa Asari lo colse alla sconfidata e Gale odiava quando lo facevano, lui era sempre per i duelli alla pari e odiava questib giochetti infimi. Incasso il colpo e sorrise quando la piccola mano dell'insetto tentò di stringersi attorno al suo collo. In realtà la trovava ridicola " Mi fai pena, sei più pazza di ciò che pensassi sai la tua fama ti precede ..." poi rise fragorosamente quando la squamosa asari lo lasciò " Ma ti dico una cosa lurida pazza sfigurata " a quel punto ricambio l'asari con la sua stessa moneta ma non con le mani ... dopotutto le donne o qualunque specie femminile non si tocca neanche con un fiore no? Ma con i poteri biotici si, attivò rapidamente i suoi poteri biotici e scaraventò la donna contro la parete " Puoi avere 2 tette e 1 figa o quello che vuoi " disse con tono sadico e con un ghigno malvagio " Ma non permetterti mai più di mettermi le mani addosso asari " se la donna voleva la guerra la guerra avrebbe avuto " Hai una bocca e una lingua usala anche per parlare non solo per leccare il culo al capitano, fatti curare "
    Incrociò le braccia e ascoltò attentamente il piano proposto da Donald, sorrise e annuì " Grande Chupa Chups mi piace il piano ci sto " poi si rivolse a McClane e accennò un occhiolino " Vedi capitano? Ci sono sempre delle alternative basta cercarle "
    Il piano venne ulteriormente commentato e McClane decise i gruppi Matt annuì e accennò un segno di assenso " Molto bene McClane spero tu sappia negoziare bene perchè Aria è un osso duro lo sai vero? "
    Lui non aveva mai avuto modo di contrattare con Aria ma anche lei aveva una fama che la precedeva, e anche lei caso strano era Asari .
    - Queste cazzo di Asari sono tutte delle fottute psicopatiche - improvvisamente si ricordò anche della Consigliera Asari .. Un altra bella gatta da pelare - Si è cosi non c'è dubbio - e ridacchiò tra se e se pensando alla coincidenza
    " Russell spero vivamente che tu mantenga la tua parola ... " e lo guardò seriamente sperando che capisse anche ciò che diceva il suo sguardo

     
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67 replies since 8/1/2015, 17:25   1352 views
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