GalacticLeaks

Sistemi Terminus

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    Banshee

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    Lucy "Lucifer" Kruger


    < Aiutami! > disse il ragazzo dalla fronte imperlinata di sudore. La donna lo guardò senza cambiare espressione del volto < Aiutami o quando il locale chiuderà, sarò un uomo morto! >
    Lucy tornò a concentrarsi sul suo bicchiere pieno di liquido ambrato restando in silenzio. Era seduta al bancone del locale, in disparte, da tutta la serata. Gli avventori sapevano chi era e per questo le stavano a debita distanza. Lei passava così le sue serate, con una bottiglia di whisky come compagnia.
    Mancava poco alla chiusura e il locale era ancora gremito di persone quando un ragazzo dagli occhi svegli e uno zainetto nero sulle spalle aveva preso posto accanto a lei.
    < Vedi quei tre uomini al tavolo di sinistra? Loro sono... >
    < Sono dell'Alleanza. > concluse la frase la donna dicendo le sue prime tre parole dopo ore di silenzio. Il ragazzo la guardò interrogativo e Lucy si portò un dito al naso < Lo sento dalla puzza...il loro fetore da sbirro arriva fino a qua. Tu invece... > con uno scatto serpentino, si avvicinò al collo del ragazzo, annusandolo profondamente < ...tu puzzi di paura. >
    < Mi stanno dando la caccia per uccidermi! Io so chi sei e tu puoi aiutarmi...puoi difendermi! >
    < Se davvero sai chi sono, dovresti sapere che io uccido le persone non le proteggo. >
    La donna aveva una voce fredda e inespressiva che rendeva il ragazzo piuttosto a disagio; con la coda dell'occhio, l'uomo squadrò Lucy da capo a piedi e la prima cosa che le venne in mente fu: paura. Quella donna dagli abiti minimalisti tutti neri, con il trucco sbavato che le donava un'espressione inquietante, i tatuaggi lugubri e il fisico d'acciaio gli faceva dannatamente paura; comunque non tanta quanto gliene faceva l'idea di morire.
    < Ascoltami! > le disse trafelato < Mi serve protezione perchè io so cose che nessuno dovrebbe sapere. C'è un inganno dietro all'Alleanza e io posso smascherarlo. > con una mano battè sul suo zaino < Qui dentro c'è la verità! Qui dentro ci sono le prove che loro ci manipolano, ci studiano, ci manovrano tutti come burattini! >
    Lucy continuò a guardarlo senza emozioni < Devi fare di meglio se vuoi che ti aiuti. Ti do 3 minuti per convincermi, dopo di che farò io quello per cui sono venuti quei tre. Il conto alla rovescia comincia ora. >
    < Dannazione! Da dove comincio? Mi chiamo Dave Lynch, manutentore dei database della Alliance Security Agency. Ho...rubato...dati! > velocemente, trasse dallo zaino un portatile che posizionò sul bancone < Guarda! Esiste un file su ogni essere umano e non che vive sulla Terra o sulle Colonie. Sanno tutto di tutti...i nostri gusti, i nostri segreti...sanno dove siamo, dove andiamo, cosa pensiamo! E usano questi dati per manovrarci! Capisci? Crisi economiche, elezioni "democratiche", ribellioni...è tutto deciso tramite un logaritmo che studia i comportamenti delle masse. Un logaritmo che è più preciso quante più informazioni vengono raccolte. Esistono sterminati edifici sotterranei pieni di calcolatori che giorno e notte elaborano informazioni. Telecamere, extranet, carte di credito, registrazioni telefoniche...raccolgono tutto. >
    La donna non dava segni di eccitazione ma lo fermò con un gesto della mano < Fermo! Mi stai dicendo che, cercando lì dentro, puoi sapere tutto di tutti? >
    < Sono riuscito a rubare i dati solo fino alla lettera M. >
    < Dimostramelo. > alzò la mano richiamando il barista: un umano alto e grassoccio dalla zazzera bionda e dagli occhi neri come la pece. Il barista si avvicinò < Lui è Castor Pollux. Trovalo e dimmi cosa sai di lui. >
    < Ti ho detto che ho scaricato fino alla M! > protestò Dave che fu fulminato dallo sguardo della donna < E va bene...vediamo se c'è qualcosa. > disse esasperato battendo le mani sul portatile < Che mi venga un colpo. Castor Pollux, alias Castor Kovac. Membro della Fratellanza Ariana...rapina, vandalismo, aggressione e due omicidi. La Fratellanza gli pagò il cambio di identità e lo spedì su Omega per proteggerlo dalle autorità. Gli piacciono gli anime porno (passa 4 ore al giorno in media a guardarli), ha un debole per le prostitute turian ( 3 rapporti mensili medi). Porta il 45 di piede, è alto 1.92, pesa 116 Kg (dato aggiornato al 12/08/2183)...ti basta? >
    Ad ogni informazione, il barista sbiancava sempre di più, impaurito dalla reazione di Lucy a sapere che frequentava prostitute turian < Chi cazzo sei tu? > disse imbufalito prendendo Dave per il bavero della giacca e alzandolo di peso dal seggiolino.
    < Lascialo andare. > ordinò Lucy monotona. L'uomo obbedì all'istante e Dave si rassettò alla bene meglio mentre si risiedeva sul seggiolino < Mi hai convinto. Però dimmi, come pensi di ripagare i miei servigi? >
    < Non ho denaro ma posso darti qualcosa di più importante. Posso darti il tuo passato, Lucy "Lucifer" Kruger. >
    La donna diede il primo segno di emozione dall'inizio della conversazione, contraendo forte i pugni e serrando la mascella. < Potrei ammazzarti e prendere quello che mi serve. >
    < Impossibile. La tastiera è sensibile solo alle mie impronte digitali. >
    < Posso sempre tagliarti le dita. >
    < E lo schermo si attiva scansionando ogni 2 secondi la mia retina dell'occhio. Poi ci sono le password, il firewall da forzare, i codici di programma. >
    Lucy sbuffò leggermente dalla bocca < D’accordo perfezioneremo i dettagli dell'accordo una volta fuori di qui. Castor, il Tira Baci! >
    L'uomo dietro al bancone frugò alcuni secondi sotto il tavolo del bar e passò con naturalezza un fucile a pompa alla donna. Dave non riconosceva quell'arma, sembrava essere piuttosto vecchia e funzionante ancora a cartucce.
    Lucy afferrò l'arma e svuotò ciò che rimaneva nel bicchiere prima di alzarsi, stiracchiandosi un po' < Conta fino a 12 poi, quando la gente comincerà a fuggire, mischiati a loro...fuori ce ne saranno altri ma passerai inosservato se ti fingi abbastanza spaventato. >
    < Fingere? Io SONO dannatamente spaventato! > disse enfatizzando la parola 'sono'.
    < Allora sarà più facile. Una volta fuori, prosegui dritto davanti a te per circa 100 passi, troverai un auto nera con un teschio aerografato sul cofano; il bagagliaio è aperto entraci e stai lì dentro fino a quando non arriverò ad aprirti. Tutto chiaro? >
    < Conto fino a 12, 100 passi, auto nera, bagagliaio... >
    Lucy annuì col capo e si voltò verso i tre uomini mentre Dave cominciava a contare.
    Avvicinandosi, la donna trasse alcune cartucce rosse da una tasca dei pantaloni e le infilò nel caricatore del Tira Baci; camminava con talmente tanta tranquillità che nessuno badava a lei nè tantomeno dava nell'occhio pur impugnando un fucile.
    Mentre Dave era arrivato a 6, Lucy si trovò a un metro dal tavolo; senza sprecare un movimento, alzò la canna del fucile e lasciò partire tre colpi in rapida successione che andarono a polverizzare i toraci dei tre uomini dell'Alleanza. Come previsto dalla donna, appena cessarono le deflagrazioni dei colpi, il panico si impossessò degli avventori del locale che, simili a un branco di bufali terrorizzati, cominciarono a sciamare dal locale.
    Dave, arrivato a 12, si mischiò alla folla e Lucy lo vide che guadagnava l'uscita passando proprio accanto a 4 uomini che, a differenza degli avventori, invece di uscire entravano nel locale con le pistole spianate.
    Lucy andò loro incontro sempre con il fucile impugnato e cominciò a sparare incurante delle pallottole che riceveva in risposta.

    Dave attendeva nel buio del bagagliaio che la donna arrivasse. Teneva stretto a se lo zaino e sobbalzava ad ogni minimo rumore. Gli venne quasi un infarto quando la portiera del bagagliaio si aprì mostrando la figura di Lucy che torreggiava sopra di lui ancora con il fucile in mano. < Esci e vai al posto del passeggero. >
    Dave obbedì e alcuni istanti dopo erano in volo sopra alle strade di Omega < Quanti erano? > domandò a un tratto il ragazzo.
    < Oltre ai 3? 4 ti sono passati accanto e altri 2 aspettavano fuori. >
    < Immagino siano tutti morti. Cazzo! Ho trovato la sorella cattiva di Terminator! >
    < Sei nella merda fino al collo ragazzo. Dimmi solo una cosa: sei sicuro che valga la pena rischiare la tua vita per un principio? >
    < Disse quella della Fratellanza Ariana! >
    Lucy alzò l'angolo della bocca in quello che più si avvicinava a un sorriso per la donna.
    < Dove stiamo andando ora? >
    < A uno dei miei rifugi. Lì saremo al sicuro per qualche ora così mi spiegherai bene il tuo piano e troveremo quello che ci serve per fuggire da qui. >
    < Tu hai rifugi? Non solo sorella di Terminator ma anche Robin Hood! E comunque... > aggiunse il ragazzo titubante < ...non ho un vero e proprio piano. >
    Lucy inchiodò la macchina e guadagnò la superficie. Con uno scatto felino, afferrò Dave per il bavero tirandolo a se < Non hai un piano? Ho ammazzato 9 agenti dell'Alleanza e tu non hai un piano? >
    < Ho il 12% di un piano...mi stai soffocando! >
    < Il 12% non è neanche un'idea di piano. > replicò stizzita Lucy mollando la presa.
    < Meglio dell' 11%, no? > disse tranquillo il ragazzo.
    < Vorrà dire che improvviseremo. Proprio a me doveva capitare lo Sfigato del villaggio...ti chiamerò Sfigato d'ora in poi! Contento? >

    _______________________________________________


    James Devereaux



    < La Squadra Alfa è stata eliminata. Bersaglio fuggito. Passo. >
    James Devereaux non prese molto bene quella notizia. < 9 maledettissimi agenti fatti fuori da un nerd? Mi stai prendendo per il culo, Joy? >
    < Negativo, Signore. Non credo sia stato il bersaglio. Gli agenti sono stati eliminati con un fucile a canne mozze. Suppongo abbia trovato una guardia del corpo. >
    < Va bene, Cristo! Rientrate alla base. Chiudo. >

    James era stato chiamato dal maledettissimo Presidente dell'Alleanza in persona solo una settimana prima. Il Presidente era stato piuttosto avido di informazioni, quello che James sapeva era che doveva trovare un tecnico informatico di nome Dave Lynch che aveva trafugato informazioni vitali per l’Alleanza e metterlo a tacere, con le buone o con le cattive. Gli era stata data libertà di azione quasi assoluta; libertà che comprendeva fondi illimitati, la possibilità di chiamare qualsiasi tizio avesse voluto, armi, tecnologia e addirittura la possibilità di chiedere l'appoggio dell'intera 3° Flotta. L'unica raccomandazione ricevuta era di fare passare il tecnico informatico come un terrorista privo di scrupoli che voleva distruggere l'Alleanza: questa sarebbe stata la verità che James Deveraux avrebbe detto ai suoi collaboratori esterni.
    Devereaux sentiva puzza di bruciato ma non fece domande comunque, lui non faceva mai questioni; gli davano una missione e lui la portava a termine a prescindere da quanto stupida o inutile fosse. Del resto, non si diventa una delle migliori spie dell'Alleanza se si fanno troppi problemi.
    Inizialmente, si era affidato alla sua solita squadra: 17 uomini e donne con cui aveva lavorato spesso e che credeva fossero sufficienti per acchiappare un nerd.
    Ora si trovava con soli 8 uomini perchè quel Dave Lynch doveva avere assoldato qualche mercenario! Non doveva essere stato difficile visto che Omega era la latrina della Galassia ma, quello che James si chiedeva, era chi diavolo fosse quel mercenario che usava ancora un fucile a canne mozze nel 2183!
    < Dana! > Devereaux chiamò a se una giovane ragazza dai capelli castani < Prendi Ibrahim e Ivan e andate a quel bar. Non mi interessa chi dovete torturare ma voglio sapere che fine ha fatto il nerd e chi lo ha aiutato. >
    Impartì un altro paio di ordini tra i quali mettere sotto sorveglianza l'astroporto dopo di che sfilò un foglio dalla tasca dei pantaloni e si attaccò al terminale delle comunicazioni.
    Aveva sottovalutato quel tecnico informatico ma non lo avrebbe fatto più. < Generale? Sono Devereaux...ho riscontrato dei problemi qui su Omega e mi servono rinforzi...ho qui qualche nome di gente che mi serve...non si preoccupi, non racconterò loro le cose esattamente come stanno...sì, ecco la lista. Giada d’Angelo è un agente SSC è giovane e carica di buoni propositi, non ha ancora capito quanto faccia schifo la politica…come dice? Perché un agente SSC? Perché potremmo avere bisogno della loro collaborazione…stesso discorso per Wen'Vamaah Vas Karaya…sì, un maledettissimo quarian! Siamo in buoni rapporti con i quarian e non fanno parte del Consiglio…Generale! Non lo diciamo al Consiglio perché vorremmo tenere nascosto il fatto che teniamo sotto stretta sorveglianza gli ambasciatori turian, asari e salarian non crede?...Quando li voglio? Prima arrivano meglio è, sono a corto di uomini e mi toccherà chiamare alcune nostre cellule dormienti qui su Omega. Solo una domanda, Generale? E’ davvero così importante questo Dave Lynch? >
    Devereaux ascoltò con attenzione la risposta e chiuse la comunicazione pensieroso.
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    Donald Russell

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    Omega: detta anche la Cittadella dei sistemi Terminus, in tutto per tutto una grande stazione come la cittadella, tranne per il fatto che era anche uno dei centri principali di produzione e traffico di droga, armi e eezo. Un luogo che metteva paura solo a nominare dove illegalità la faceva da padrone... insoma, un cesso di asteroide.
    Donald era lì insieme al caporale Power: un lavoro semplice gli era stato riferito, qualcosa da niente per un Tenente del' esperienza di Russell... dovevano solo prelevare un fottuto Salarian, che sapeva qualcosa su un traffico di armi, e portalo all'Alleanza. L'incontro doveva avvenire in un locare di quella lurida stazione, niente di così complicato. Ma si sa ad Omega tutto poteva andare storto e Donald non si sentiva tranquillo. "Ho una brutta sensazione..." si disse tra se e se
    -Tranquillo Tenente prendiamo il Salarian e ce ne andiamo da questo postaccio- Cercò di tranquillizzarlo il caporale quasi ad intuire l'inquetudine del suo superiore
    Donald era seduto insieme a power in un tavolino del locale, aveva un bicchiere di rum davanti e una sigaretta accesa appoggiata sopra il posacenere -Non mi piace Omega tutto qui...- Rispose Donald mentre prendeva la sigaretta per fare un tiro "Cazzo Donald! Sempre il solito paranoico... cosa cazzo puo succedere di storto?" pensò
    -Eccolo è lì- Disse Power
    Il Salarian si avvicinò ai due -Sei stato seguito?- Chiese Donald, era ancora non tranquillo
    -Certo che no... tutti pensano che sia morto quindi nessuno sa che sono qui, la vostra intelligence è in gamba- disse il Salarian incredibilmente tranquillo, come se sapesse che non aveva pericoli
    Effettivamente il lavoro sembrava semplice. L'intelligence aveva pianificato tutto per mesi e a lui spettava solo un lavoro da corriere, semplice e pulito.
    -Ok andiamo! prima me ne vado da questo cesso e meglio è- Donald fece per alzarsi quando il salarian lo fermò
    -Aspetti tenete che fretta ce... prima vorrei ordinare qualcosa- il salarian sorrise
    Fece eco anche Power -Ha ragione tenente se ce ne andiamo adesso desteremmo solo sospetti... finiamo prima i nostri drink-
    Donald sbuffò -Ok!- disse bevendo un sorso di rum
    -Hey ma uno di quei due lo conosco... è dell'Alleanza, era in accademia con me- Disse Power
    Ora Donald era ancora meno tranquillo "Che cazzo ci fanno dei soldati dell' alleanza qui?-
    -Torno subito... Vado a salutarli-
    -No Power!- cercò di fermarlo ma il caporale era gia in direzione dei suoi colleghi
    -Cazzo!- imprecò il tenente
    Donald continuava a sorseggiare il suo rum, nel fratempo il drink del salarian era arrivato e Power parlava con i due dell' alleanza. Quando si accorse di una donna che stava avvicinando a loro, aveva qualcosa in mano ma da li non riuscì a distinguere cosa fosse.
    Il Salarian prese il bicchiere con il drink -Sei troppo agitato... tranquillo cosa mai puo succ...- non fece in tempo a dire altro che nel locale successe il finimondo. La donna aveva sparato a Power e agli altri due
    Donald estrasse subito la sua carnefix puntandola contro la donna, ce l'aveva a tiro ma rischiava di colpire uno dei civili terrorizzati che correvano come animali impazziti -Merda!- si disse
    -Hey tu riman...- si accorse che il Salarian che si stava dirigendo all'uscita insieme alla folla -Ma chi Cazzo è? Speedy Gonzales...- poi osservò la donna tatuata -Ok Figlia di puttana!- Disse deciso a prenderla
    Il Tenente si fece largo tra la folla impazzita per raggiunge la donna che nel fra tempo aveva ucciso due persone armate, forse anch' essi dell'alleanza, ma anche dei poveri avventori che si trovavano li per caso

    Finalmente Donald era fuori il locale e con la coda dell'occhio vide l'umana salire dentro un astro-auto nera per poi partire
    -Cazzo!- imprecò ma poi vide un altra astro-auto di colore verde metallizzata dove un batarian stava entrando
    -Hey tu mi serve la tua auto- disse al batarian
    -Ma Vaffanculo stronzo di un umano... lo sai con chi stai parlando?- Disse il Batarian con tono non piacevole
    Donald gli puntò la pistola -Con un fottuto batarian del cazzo... ora spostati o diventerai un fottuto batarian del cazzo, morto-
    Il Batarian si spostò e fece passare Donald che premette sul pedale dell'accelleratore in un folle inseguimento nei cieli di Omega
    Un Turian si avvicinò al Batarian -Hey Valak Che succede?-
    -Quello stronzo di un umano mi ha fottuto l'auto- disse lui
    -Sali sulla mia... l'umano rimpiangerà di aver rubato l'auto ad un sole blu-

    Donald sfrecciava in cerca dell' auto nera quando finalmente la vide -Vieni da papà- premette di nuovo il pedale fino a raggiungere l'auto nera e affiacadola cercando di speronarla -Allora pezzo di merda ti vuoi fermare?-
    Donald prese la carnefix per sparare quando il suo sguardo incrocciò quello di un ragazzo umano... dagli occhi sembrava terrorizzato
    L'esitazione di Donad fu fatale perchè da dietro il ragazzo si intravide la canna di un fucile... -Merda!-
    Il Tenente frenò giusto un secondo prima che la donna sparasse colpendo l'auto fandela sbandare un po -Cazzo! Cazzo! Cazzo! Che idea del cazzo!- imprecò Donald mentre udì altri spari da dietro -e adesso chi cazzo è?- Guardò lo specchietto retrovisore... Era il Batarian di prima su un'auto argentata con bordi blu, con un Turian al volante -Ma Troia di una marziana! ma tutto a me deve capitare?-
    L'auto nera si stava allontanando mentre l'altra continuava a seguire Donald, del fumo usciva dall'astro-auto rubata dal Tenente che faticava a tenere a bada il veicolo, incominciando a scendere pericolosamente... nella discesa toccò un'altra auto ormai l'auto era ingovernabile. Donald aprì la portiera -Vaffanculoooo!- Urlò prima di buttarsi a terra mentre il veicolo si schiantò tra le i detriti di una casa in costruzione.
    I due sole blu atterrarono e scesero dalla macchina -Guarda quel figlio di puttana come ha ridotto la mia macchina... Dov'è lo voglio uccidere con le mie mani- Il batarian era incazzato
    -Eccolo lì... sembra svenuto, forse è morto- Disse il Turian indicando Donald che era prono a terra
    I due si avvicinarono pericolosamente, armati di M-23 Katana -Hey Pezzo di merda la prossima volta che rubi un auto a un sole blu ti conviene ucciderlo prima-
    Donald si giro di scatto, supino, con la carnefix in mano, sparando e trivellando i due sole blu che caddero a terra stecchiti -Ottimo consiglio- disse alla fine
    Il Tenente si alzò dolorante la testa pelata gli sanguinava -Cazzo! devi soltanto prelevare un Salarian da Omega e portarlo alla Cittadella cosa vuoi che sia eh? Mandi un altro se è facile! Nooo vogliono un soldato esperto!... Fanculo! E adesso chi lo sente il colonello- disse lamentandosi tra se e se
    Andò dai due cadaveri e prese le chiavi dell'astro-auto -Grazie mille- disse per poi salire nel veicolo
    Doveva tornare nel locale e capire cosa cazzo stava succedendo e in piu doveva trovare quel fottuto salarian.

     
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    Banshee

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    Lucy "Lucifer" Kruger


    Era stata stupida! Come aveva potuto non accorgersi dell’agente dell’Alleanza che li aveva inseguiti?
    Fortunatamente, l’uomo aveva esitato quella frazione di secondo che le era bastata per afferrare il fucile e sparare all’auto dell’inseguitore. Un colpo fortunato che centrò il motore dell’astroauto facendola desistere dall’inseguimento.
    Dave era sbiancato per la paura e il colpo che Lucy aveva sparato a una spanna dalla sua faccia, non aveva sicuramente migliorato il suo umore.
    Lucy fermò la macchina davanti a un palazzo molto buio, scese e si incamminò verso il retro dell’edificio, seguita da Dave; scesero una rampa di scale che portava a un ampio locale sotterraneo.
    < Non so perché ma mi aspettavo proprio una cripta! > disse Dave che cominciava a riprendere colore. Almeno gli era tornata la voglia di scherzare.
    La stanza era molto spaziosa e straordinariamente ordinata: in un angolo, si trovava uno spartano letto affiancato da un comodino. Un’intera parete era ricoperta da rastrelliere piene di armi di ogni tipo: coltelli, pugnali, asce, pistole, fucili…tutti rigorosamente del XXI° secolo. Sull’altra parete, si succedevano uno dietro l’altro almeno 5 grossi armadi neri. Il centro della stanza era adibito a palestra con una serie di attrezzi da fare invidia alle migliori palestre della Cittadella.
    < Non abbiamo molto tempo. Se quelli non sono stupidi, sanno già chi sono io e presto verranno a cercarci. Mentre mi preparo, spiegami il tuo 12% di piano. > disse Lucy avviandosi verso uno degli armadi da cui trasse un paio di grossi borsoni neri che cominciò a riempire di armi.
    < Prima di scappare dalla Terra, sono riuscito a contattare un operativo dell’Egemonia…sono disposti a concedermi asilo politico se riuscirò a raggiungere il loro spazio. >
    Lucy, alla parola ‘Egemonia’, si bloccò mentre riponeva una Beretta 9mm nel borsone.
    < Fammi capire…il tuo piano è andare a vivere tra i batarian? Sei stupido o cosa? >
    < Non ho molte altre scelte, non credi? Turian, asari, salarian…non vorranno certo rovinare i loro rapporti con l’Alleanza per il mio bel faccino! >
    < Contento tu. > disse Lucy stringendosi nelle spalle < Quindi dobbiamo fuggire da Omega, attraversare mezza Galassia inseguiti da non so quanti agenti e finire nelle mani dei batarian…un gioco da ragazzi! >
    Una volta riempiti i due borsoni di armi e munizioni, Lucy prese una terza borsa, molto più piccola, che cominciò a colmare con qualche ricambio. Dave se ne stava immobile a guardarla e sembrava sul punto di dire qualcosa.
    < Mi stai fissando, ragazzo… > cominciò Lucy < …non mi piace essere fissata. C’è qualcosa che non va? >
    < Ecco…io non ho niente da portarmi dietro…e comincio a puzzare! > aggiunse annusandosi un’ascella.
    La giovane donna alzò gli occhi al cielo e senza interrompere quello che stava facendo disse: < Guarda se trovi qualcosa nell’armadio centrale. Niente di più di quello che ci sta nel tuo zaino. >
    Dave si avvicinò al grande mobile e lo aprì, trovandosi davanti a una quantità industriale di abiti sia maschili che femminili. Cominciò a cercare qualcosa della sua taglia e si ritrovò in mano una T-Shirt sporca di sangue.
    < Questa roba non è tua, vero? > chiese titubante.
    < No. E’ di gente che non può più reclamarne il possesso. > Lucy chiuse le tre borse e se le caricò in spalla senza sforzo. Si avvicinò a Dave < Ascolta. Io da sola non posso proteggerti, mi serve aiuto o sarà la fuga più breve della storia. >
    < Ehi, Mein Kampf! Non ho soldi per pagare altri mercenari, te lo sei dimenticato? >
    < Infatti pagherò io, tu assicurati che sul tuo computer ci siano le informazioni che voglio o l’Alleanza sarà l’ultimo di tuoi problemi. Ora andremo da Aria. Quella troia asari mi deve un favore ed è giunto il momento di riscuoterlo. Ti aspetto fuori, fai alla svelta. >
    Si voltò e si incamminò verso l’uscita. Dave la richiamò quando ormai era sulla soglia < Ehi Lucy…grazie per quello che fai! >
    < Non lo faccio per te, Sfigato. Muoviti. >

    < Luci…fer!!!!!!!!! La mia assassina preferita…qual buon vento ti porta qui? > Aria sembrava essere abbastanza su di giri e accolse Lucy e Dave quasi festante.
    < Sono venuta a riscuotere il mio debito. Mi serve una via di fuga sicura da Omega per me e lo Sfigato. E ho bisogno di aiuto…non voglio tuoi uomini, voglio qualcuno di esterno e che non faccia domande. > rispose Lucy monotona.
    < Perché una via di fuga? Da cosa o, meglio, da chi? > domandò curiosa l’asari.
    < E’ una fuga d’amore. Io e lui ci amiamo ma la sua famiglia non è d’accordo. > replicò l’umana senza allegria.
    < Questa è una palla, Lucifer! >
    < Tu non fare domande e io non ti racconto palle. Allora, riguardo alle mie richieste? >
    Dave guardava Lucy con un misto di soggezione e di ammirazione: se ne stava lì a prendere in giro Aria T’loak senza fare una piega. Il ragazzo era convinto che a breve sarebbe stata l’asari ad ammazzarli e sentiva la gola chiusa. Deglutì amaro.
    < Ho una nave carica di sabbia rossa che partirà a breve da uno dei miei moli “privati”. Destinazione Deekuna. Vi daranno uno strappo fino a quel pianeta di rincoglioniti, dopo di che il nostro debito sarà saldato. Quanto agli aiuti, so chi chiamare. Li troverete alla nave. E’ tutto, potete andare. >
    Lucy e Dave stavano per abbandonare l’ufficio di Aria quando < Lucifer… > disse Aria < …l’Alleanza è in caccia del tuo Cerbiatto. Fammi un favore, non farti ammazzare. >

    Aria fece due chiamate, una alla Blackwater Corporation, l’altra a una sua vecchia conoscenza di Cerberus. Terminata l’ultima chiamata, si sedette sorridente: quei tre avrebbero combinato un gran casino “peccato avere così tante responsabilità qui…sarebbe stato divertente andare con loro. "

    _______________________________________________


    James Devereaux



    < Capo. Abbiamo qui un tizio dell’Alleanza che dice di avere visto chi ha fatto tutto questo casino. Passo >
    Devereaux quasi cadde dalla sedia a quella notizia < Dimmi tutto Joy! >
    < Questo tizio si chiama Donald Russell, è un Tenente. Era sul luogo quando è scoppiato il casino. E’ stata una donna: alta, muscolosa, piena di tatuaggi e vestita – anzi, svestita visto che indossava il pezzo sopra di un bikini e dei pantaloni striminziti – dicevo, vestita tutta di nero tranne che per una bandana rossa. Il Russell l’ha vista prendere un’astroauto con un ragazzo, li ha inseguiti ma, cito le sue testuali parole ‘quella puttana testa di cazzo aveva un fottuto cannone! ‘ >
    < Ottimo lavoro. Prendi questo Russell e portalo qua! E’ appena stato arruolato nella nostra squadra. Chiudo. >


     
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  4. jenny_penny_5(2)
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    se ci sono dei turni ditemelo che allora cancello il post e lo ri-posto nel giusto turno^^


    Sydney Abrams

    < Questo ti farà stare meglio > disse il dottore iniettandole qualcosa nel braccio. Dopo qualche secondo il mal di testa svanì come per magia, però quella non era magia, ma scienza. Oramai gli anti-dolorifici non funzionavano quasi più, stava diventando sempre più difficile trovare qualcosa che riuscisse ad allievarle il dolore < Che cos'è? > chiese Syd al doc che la osservò per qualche secondo, tecnicamente Cerberus non era obbligata a dirle niente, era già tanto se l'aiutavano con le emicranie, però difficilmente volevano nascondere qualcosa a Syd riguardo alla sua condizione medica, non si sa se per benevolenza o opportunismo, comunque la menzogna era sempre dietro l'angolo, ma mentire ai propri agenti poteva rivelarsi pericoloso.
    Quindi il dottore mise via la siringa e prese la cartella clinica, cioè accese il suo factotum dove apparve la cartella clinica e lo vide il nome: "miscela antidolorifica sperimentale ideata e fabbricata dallo scienziato salarian Mordin Solus..." c'erano altre informazioni, ma il dottore indicò il nome del farmaco nascondendo accidentalmente il resto < Questo antidolorifico non ha ancora un nome, ma solo un numero, forse sono i numeri di tentativi che il dottore ha dovuto eseguire prima di creare la miscela giusta > scherzò il doc ridacchiando, ma comunque Syd non lo stava più ascoltando sentendo la sua voce come se provenisse da dietro una porta...la sua concentrazione era da tutt'altra parte...quel nome...certo, conosceva Solus perché Cerberus l'aveva assunto, però dentro di lei sentì che c'era ancora qualcos'altro...che forse lo conosceva anche già da prima...da prima di che cosa?
    Sapeva che aveva la risposta...il farmaco le stava anche liberando la mente, per così dire, cominciò anche a sentirsi più leggera come se la freddezza che di solito la contraddistingueva adesso si stesse sciogliendo...beh...questi dovevano essere gli effetti di un farmaco sperimentale, almeno così credeva, infondo era sperimentale e quindi anche gli effetti lo erano.
    Syd appoggiò una mano alla tempia sentendo l'arrivo di una ondata di dolore, ma invece non ci fu nessuna emicrania.
    Il dottore la osservò preoccupato, ma Syd scosse la testa < Non ho sentito niente > confermò annuendo e il doc fece un sospiro di sollievo < Il farmaco è in via sperimentale quindi non sappiamo per quanto durerà, però potrebbe anche durare per molto tempo > spiegò il doc e Syd disse di aver capito quindi il dottore la congedò, ma non ci fu molto tempo per rilassarsi, infatti qualcuno venne da lei con degli ordini.
    < Com'è che Aria ti contatta privatamente? > volle sapere uno dei supervisori che stava andando incontro a Syd con un datapad in mano < Com'è che l'Uuomo Misterioso non te l'ha detto? > rispose Syd afferrando il datapad dalle mani del supervisore che la squadrò da capo a piedi. Già, Syd si sentiva proprio meglio.
    Il supervisore, un ometto non così alto ma che riusciva comunque a guardare sempre la gente dall'alto in basso, seguì la Abramas mentre leggeva il messaggio: non era di Aria, ma diceva che la stava per contattare e che quindi doveva essere pronta.
    Syd si trovava nel centro medico dove molte funzionalità del factotum venivano spente per motivi di sicurezza, c'era appena stata una fuoriuscita di informazioni riguardo alle condizioni mediche di alcune agenti, quindi dovette correre in una stanza dove le pareti sembravano imbottite e fu solo allora che il factotum si accese, rivelando la chiamata alla quale rispose, non durò molto perché Aria fu diretta e precisa con le informazioni.
    Infondo Syd le doveva un favore e Cerberus lo sapeva, se non fosse stato per Aria a quest'ora Syd sarebbe un corpo freddo e senza vita. Certo, a Cerberus non piaceva essere in debito, ma questi tipi di favori almeno tenevano Cerberus in contatto d'affari con Aria.
    Syd si preparò, per sua fortuna poteva chidere assistenza a Cerberus se necessario anche se non sapeva come sarebbe intervenuta, sicuramente non poteva intervenire direttamente.
    Cerberus non poteva ancora rendersi conto che aveva un piatto socculente tra le mani e non un debito.
    L'organizzazione preparò l'itinerario per la missione < Sembra tutto troppo facile, Aria sa che lavori per Cerberus quindi tramite te spera di ottenere anche la nostra attenzione > Syd fece spallucce a quelle parole <lo scpriremo stradafacendo > il supervisore le lanciò un'altra occhiata, ma questa volta di stupore < Da quando in qua Sydney Abramas vuole scoprire le cose stradafacendo? > Syd guardò fuori dal finestrino vedendo la nave di cui parlava Aria < Da quando è Aria a contattarmi > replicò l'informatrice e il supervisore annuì, sembrava che trovasse la risposta adeguata.
    Syd scese dall'anonimo mezzo che l'aveva accompagnata, dove dentro sembrava soltanto che ci fossero delle anonime persone, comunque il mezzo volò via mentre Syd raggiunse la nave che le aveva indicato Aria.
    L'informatrice aveva solo delle pistole con sé, nascoste dalla lunga giacca che indossava, ma in verità era molto più armata di quanto l'apparenza facesse vedere. Aveva una intera organizzazione a cui chiedere aiuto.

     
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    Leeroy Jenkins
    La stazione spaziale Zerrikania era una delle basi operative che appartenevano alla corporazione della Blackwater, una delle organizzazioni mercenarie più grandi al momento e che offriva qualsiasi tipo di serbigi. Avevano collaborato sia col consiglio che con qualsiasi altra fazione della galassia era una vera e propria potenza militare che nulla aveva da invidiare alle altre e per questo molto temuta dai governi planetari. La stazione era stata costruita in segreto durante il 2170 insieme ad altre istallazioni simili, ed era al suo interno che Leeroy stava perdendo un importante scontro.
    All'interno di una arena grande più o meno dieci metri per dieci, Leeroy combatteva contro un avversario più grosso di lui, il suo nome: Chaos Head, un colosso di muscoli che superava anche d'altezza il capellone che per poco non arrivava ai due metri. Chaos tempestava con pesanti pugni la difesa del ragazzo che sostava in posizione difensiva, le gambe e la posizione del corpo ricordavano il gong bu. una posizione del kung fu, gli avambracci resistevano ai colpi poderosi del suo avversario ma non avrebbero retto per molto a quella mole di colpi.
    "Dai su, deve avere un punto debole" Il bestione infine cerco di porre fine alla protezione del suo avversario con un pesante diretto portato con tutto il corpo, Jenkins decise di andargli contro con una tecnica chiamata rolling: Contrasse le game e spinse in avanti tenendo i pugni vicino alla testa e chiudendo il più possibile gli avambracci; il colpo di Head impatto contro il suo avversario che riusci a tenere salda la difesa e si grazie allo sbilanciamento dell'avversario riusci a portarsi di lato e sfoderare una gomitata circolare che impatto con il volto del più grosso, la potente gomitate era stata estrapolata dalla tecnica del muay thai: il sok chieng. L'incontro proseguiva in quel modo da già sette minuti interrotti, il colosso era il meno stanco ma anche quello che aveva ricevuto più colpi, mentre l'altro aveva speso il più delle energie per parare e contrattaccare con mosse di livello più alto.
    Sul punto di vista tecnico non vi era paragone. il più gracile dei due era insormontabile, ma in quanto a resistenza Head era una macchina da guerra. Se avrebbero continuato cosi, per il ragazzo non ci sarebbe stato scampo, ma di certo non si sarebbe arreso, ora aveva tempo per riprendere fiato: la sua gomitata aveva lanciato a terra il suo nemico che ora era inginocchiato e cercava anch'esso di recuperare energia.
    Quello scontro aveva tanti aspettatoti, una platea intera che assisteva e che tifava, ma la cosa che più dava nell'occhio erano le scommesse ed il favorito, inutile dirlo, era proprio Chaos. Dopo altri sei minuti, i colpi di entrambi sembravano non possedere più l'energie di prima, ormai erano allo stremo, quella fu l'occasione che Jenkins cercava, ormai il suo rivale non aveva più forze per difendere con efficacia i sui fianchi, dopo una smorfia di sorriso, il ragazzo carico con forza il suo rivale che ovviamente cerco di colpirlo con un pugno corto, che come era prevedibile, Leeroy parò e devio, in pochi secondi carico il suo peso sulla gamba destra mentre piego l'altra gamba, il ginocchio si piego e una volta pronto si levò un movimento a frusta che raggiunse il petto di Chaos Head. Il calcio fece spostare diversi metri indietro il colosso che annaspo alla ricerca d'aria, il lento incedere di Leeroy verso di lui lo fece spaventare, cerco per la prima volta di parare i suoi colpi; uno sciame di calci colpirono i fianchi e lo costrinsero ad indietreggiare, poi arrivo il colpo finale, Leeroy salto e una volta a mezz'aria sfodero un calcio laterale, il piede colpì la testa dell'avversario che giro su se stesso prima di cadere a terra privo di sensi. Si segui il boato del pubblico ma la stanchezza si fece sentire e anche il ragazzo cadde inginocchio mentre una goccia di sangue creò un solco tra la bocca ed il mento, qualche secondo dopo perse conoscenza.

    Bene! Tra due mesi parteciperai all'Iron Fist!
    Furono le prime parole che udì una volta sveglio. Quando gli occhi si aprirono il giovane scopri di essere in ospedale e a parlargi fu proprio uno dei suoi più fidi amici: Joy, anche lui uno dei membri della Blackwater, i due si avevano passato molto tempo insieme tra missioni varie e diverse bevunte, che spesso finivano con risse. Joy si riferiva al torneo delle Corporazioni; diversi anni fa le aziende mercenarie più importanti crearono un torneo che si sarebbe svolto ogni tre anni, serviva principalmente per questioni diplomatiche, nella galassia esistevano troppe organizzazioni mercenarie e cosi per evitare guerra tra bande si decise di creare un torneo, giusto per non perdere contatto e cercare di avere tutti l'opportunità di dare a calci in culo il proprio nemico senza troppi spargimenti di sangue. La Blackwater non aveva vinto negli ultimi tre tornei, questo voleva dire la perdita di stima da parte degli acquirenti e tante altre conseguenze. Leeroy aveva vinto un torneo interno volto a decidere chi fosse il lottatore che avrebbe rappresentato la Blackwater ed ora era pronto più che mai a diventare forte.
    Joy tuttavia non era lì solo per congratularsi, ma per dare un incarico.
    Boss vuole parlarti, per un incarico importante
    Boss, era cosi che chinavamo uil secondo in comando dell'organizzazione, nessuno degli amici di Jenkins conosceva il suo volto ma questo a lui non importava, Joy gli passo una sorta di comunicatore che Leeroy fece fatica ad accendere, la voce di Boss non si fece attendere.
    Nessuno, andrai su Omega, Aria ha chiesto direttamente il tuo intervento nel difendere una certa Lucifer
    Come un tuono a cel sereno per il cuore del ragazzo che si pose più di qualche domanda sul perché di tale incarico e sopratutto come potesse affrontarlo in quelle condizioni, di certo si sarebbe ripreso in qualche ora ma a quanto pareva la questione doveva essere risolta il prima possibile.
    So delle tue condizioni, per questo ti metto in squadra un membro della unità FOX L'unità FOX era un corpo della corporazione nel quale operavano i servizi segreti, Leeroy era invece nelle forze d'impatto nominate: MSF, militari sena frontiere. Il ragazzo non amava essere affiancato dalle forze dell'unita FOX, erano dei veri stronzi ma il comando voleva così e così avrebbe fatto.
    So che sei un lupo solitario, ma sai bene che non sei in grado di azionare nemmeno il più semplice dei congegni figuriamoci bypassare porte o passare inosservato. Il tuo contatto ti aspetta all'hangar principale. E' tutto.
    Così si conclusero le due ore di permanenza in ospedale, di fatti, dopo pochi istanti già sostava all'hangar alla ricerca del suo contatto.
    "Tutti tranne quella pazza rompicoglioni!" Furono i primi pensieri nel vedere Crazy Fire, una dei più bravi piloti,haker e assassini che l'unità FOX possedeva, ma anche una pazza fuori controllo che provava una strana attrazione per il ragazzo.
    Pronto per volare tesoro!? Tuono la voce della donna mentre picchiettava con il pollice sulla navetta che tutti avevano iniziato a chiamare upside down



    Edited by ®RømaNEE Re072 - 26/1/2015, 22:38
     
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    Donald Russell
    Donald tornò nel locale... se prima c'era un pandemonio di persone che fuggivano da li. Ora la zona era stranamente vuota, come se non fosse successo niente.
    Il Tenente uscì dall'astro-auto quando vide un Quarian con i vestiti vecchi e sporchi... era decisamente un barbone -Hey tu! hai visto entrare un ragazzo umano su un'auto nera?- Il volto terrorizzato di quel ragazzo lo aveva incuriosito... che cazzo ci faceva con la donna tatuata?
    -Si! Era dentro il bagagliaio dell'auto- disse il quarian con un tono impaurito
    -Ma è stato costretto in qualche modo?- domandò Donald sempre piu curioso
    -No! è entrato nel bagagliaio di sua spontanea volonta... poi è arrivata una femmina umana e sono sfrecciati via...- Donald restò fermo a pensare... quindi l'umano era complice della donna.
    Il Quarian vide Donald pensieroso e decise di allungare la mano in segno di volere qualcosa -Ti prego umano, hai qualche credito da darmi? Sono anni che sono in pellegrinaggio, voglio andarmene da qui- Aggiunse
    -Prendi- disse Donald buttandoli le chiavi della macchina.
    Il Quarian prese le chiavi da terra -Ma?- il casco copriva il volto ma si poteva intuire che avesse il volto stupito
    -La frizione gratta un po ma per il resto è perfetta... usala come dono per tornare alla flottiglia-
    L'alieno si alzò Ringraziando Donald -Grazie! Grazie Umano... finalmente posso tornare a casa... chi devo ringraziare... come ti chiami?- disse il Quarian colmo di gioia
    -Chiamami Babbo Natale!- disse mentre entrava nel locale.

    -Cazzo!- disse appena entrò
    Il locale era tutto sottosopra e c'erano degli umani indaffarati a coprire i corpi dei poveri soldati mettendoli nelle sacche per trasportarli -Hey non puo entrare nessuno... ordini di Aria-
    -Davvero? non mi sembrate uomini di Aria- Disse per poi accorgersi di Power stecchito mentre gli umani lo coprivano -Cazzo!-
    Si avvicinò al cadavere -E tu chi cazzo sei? Ti ho detto che non puoi rimanere qui- disse uno degli umani
    -Tenente Capo Donald Russell, Alleanza... Quell'uomo lavorava con me... quindi ho tutto il diritto di rimane qua, testa di cazzo!- Si accese una sigaretta -Sapete gia chi ha fatto questo macello?-
    L'uomo che Donald aveva chiamato testa di cazzo stava per dirgli qualcosa di poco piacevole quando venne inerrotto
    -No Tenete... non lo sappiamo- disse un voce dietro di lui
    Donald si girò per vedere chi era -mi chiamo Joy McNabb... lavoro per l'Alleanza-
    -E che cosa fa di preciso per l'Alleanza?- chiese il tenente
    -diciamo che sono quello che vi aiuta pararvi il culo prima di una missione- rispose l'uomo
    Il tenente lo squadrò -Una fottuta spia-
    -Vedo che è un uomo perspicace Tenente Russell- rispose Joy
    -Che ci fate qui? Non credo che Aria sia molto contenta di avere delle spie sul suo territorio- Costatò Russell
    -Quello che facciamo qui è una informazione riservata e Non si preoccupi, abbiamo un accordo con Aria...- il tono di Joy era tranquillo
    -E suppongo che non mi dirette nemmeno di che accordo si tratta- Fece un tiro di sigaretta
    -Informazioni Riservate- Rispose la spia
    -Appunto...- disse Donald -una fottuta Spia del cazzo!-
    Uno degli uomini di McNabb controllò uno dei corpi a terra -Merda! hai visto che buco... ma che arma avrà usato?-
    Donald guardò l'uomo -Un Winchester Sxp Defender calibro 12, un fucile a pompa del ventesimo secolo- rispose
    -Vuoi dire che un pezzo da museo ha fatto questo?- chiese l'uomo stupito
    -Che cazzo credi? che mettessero fiori nelle armi... praticamente quella puttana testa di cazzo ha un fottuto cannone-
    McNabb attesò le orecchie -Cosa? Quindi lei ha visto chi è stato? E cosa aspettava a dircelo?- domandò la Spia con aria di stupore
    -Informazioni riservate- disse sorridendo per poi andarsene
    -Hey aspetti... Ho bisogno che lei mi descriva il killer-
    -E io ho bisogno di trovare un salarian del cazzo che per colpa di quella stronza del cazzo non so dove cazzo sia finito- disse mentre si dirigeva verso l'uscita
    -Tenente la prego, qui si parla di sicurezza terrestre non puo rifiutarsi di collaborare- Disse Joy in tono autoritario
    Donald si fermò di colpo e iniziò a sbuffare -Umana: carnagione chiara, alta, muscolosa e piena di tatuaggi... vestita, si fa per dire, con una Bandana rossa in testa, pantaloncini neri striminziti e il pezzo di sopra di un bikini nero. Era in compagnia di un ragazzo con uno zaino. Ho cercato di prenderla ma la stronza mi è sfuggita... come ho detto prima quella puttana testa di cazzo aveva un fottuto cannone e sa come usarlo-
    McNabb rimase fermo per alcuni secondi a pensare -Tenente aspetti un'attimo sono subito da lei- Detto questo la spia andò in un'altra stanza
    -Hey McNabb! Non ho tempo per i vostri giochetti da spie... io ho un Salarian da prelevare- ma era inutile McNabb era gia nell'altra stanza dove si intravedeva parlare al telefono con qualcuno -Merda!-
    -Hey tu- disse rivolgendosi a uno degli uomini di McNabb -visto che devo restare... potresti fare qualcosa per questa cazzo di ferita- parlò indicando la testa che continuava a sanguinare

    McNabb ascoltò il suo superiore -Ottimo lavoro. Prendi questo Russell e portalo qua! E’ appena stato arruolato nella nostra squadra. Chiudo-
    -Ne sei sicuro James! Con il dovuto rispetto questo Russell mi sembra ingovernabile- Joy ascoltò Devereaux -Va bene! te lo porto subito- disse McNabb poco convinto
    -Che ha detto il capo?- chiese una donna
    -Vuole Russell nella squadra- rispose Joy
    -Non mi sembra una buona idea coinvolgere un ufficiale-
    -Gia!- McNabb uscì dalla stanza

    -No! No! No! Non se ne parla per niente... io sono qua solo per prendere quel salarian testa di cazzo e portalo alla cittadella... non ho intenzione di rimanere un minuto di piu in questo cesso di asteroide- Donald era contrariato mentre un adetto medico gli sistemava la ferita
    -Deve solo parlare con il capo Tenente... tutto qui-
    -le ho detto gia tutto quello che sapevo... non ci sono tante stronze con un winchester ad Omega... quindi fate il vostro cazzo di lavoro da 007 e lasciatemi perdere-
    -Non ci vorrà molto, poi sarà libero di andare... lo faccia per l'alleanza- sorrise McNabb
    -Fanculo l'Allenaza-
    -Le assicuro che è importante... lo faccia per il suo sottoposto... merita di essere vendicato- McNabb aveva trovato il tasto giusto...
    Donald guardò il cadavere di Power e subito dopo sbuffò -Ok! Ok! Va bene...- Alzò gli occhi al cielo -Il Colonello mi taglierà le palle... Cazzo!- disse tra se e se
    Riguardò McNabb -Come ha detto che si chiama il tuo capo? Deve che?-
    -Devereaux, James Devereaux-

     
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    Lucy "Lucifer" Kruger



    Aria aveva creato meno problemi di quanto si sarebbe aspettata e questo era un bene mentre non riusciva a decifrare il suo protetto.
    Da quando erano arrivati all’hangar privato di Aria, Dave non aveva fatto altro che parlare. Sembrava che per il ragazzo, tutto quello che stava succedendo fosse solo una bella avventura da poter raccontare agli amici una volta tornato a casa; sembrava non si rendesse conto che quella fuga poteva terminare solo in due modi: o venivano presi e probabilmente ammazzati o, se ce l’avessero fatta, avrebbe significato che Dave non avrebbe più avuto una casa dove tornare.
    Dave stava raccontando alla ragazza tutta la sua vita da quando portava i calzoni corti a quando l’aveva incontrata in quel bar. Lucy si sentiva strana; a Dave non sembrava interessare che tipo di persona lei fosse e questo la spiazzava.
    Erano seduti uno accanto all’altra in attesa che arrivassero i rinforzi.
    < …poi ho incontrato te e il resto della storia la sai. > concluse finalmente Dave
    < Hai finito? La tua voce comincia a dare fastidio alle mie orecchie, ragazzo. Sei più logorroico del mio defunto finto padre. >
    < La tua voce invece è molto bella, peccato che la usi poco e male. > replicò Dave sorridente < Perché non mi racconti qualcosa di te? >
    < Se vuoi la mia storia, cercala sul tuo computer. >
    < Vorrei sentirla raccontata da te…avanti, sono tutto orecchie. >
    < Forse un’altra volta. Ora non mi va. > lo liquidò sbrigativa Lucy con un cenno della mano.
    < Almeno puoi dirmi perché ti interessa così tanto conoscere il tuo passato? > domandò conciliante Dave.
    < Perché voglio capire chi sono, da dove vengo…chi erano i miei veri genitori. Ti basta? >
    < Non è poi così importante, no? Insomma, il passato è passato. > Dave si interruppe un attimo < Mi sembri troppo attaccata al passato…la tua ideologia, la Fratellanza Ariana, non ha più senso nel XXII° secolo! E poi le tue armi…funzionano ancora con pallottole di piombo e scommetto che non hai neanche un factotum! >
    < Ehi, Sfigato! Non sono qui per essere psicoanalizzata da te…dacci un taglio! Tu piuttosto, mi sembra che non pensi al futuro, te ne sei reso conto? >
    Dave si strinse nelle spalle < Io vivo nel presente, mi interessano solo i prossimi 10 secondi, non sto a fare progetti…faccio quello che mi sento. > la guardò ancora con quel sorriso stupido < Hai mai visto Kung Fu Panda? >
    < Kung Fu Panda? Ma di cosa cazzo stai parlando? > replicò Lucy acida.
    < Un film del XXI° secolo…roba tua, quindi…beh, c’è una bella frase in quel film che potrebbe fare al caso tuo. Dice ‘ieri è storia, domani è mistero, ma oggi... è un dono. Per questo si chiama presente’ >
    La donna lo guardò interdetto; era un bella frase e forse Dave aveva anche ragione ma lei voleva sapere…voleva sapere cosa le era successo nei primi 16 anni della sua vita. E, per saperlo, era disposta a sfidare l’intera Galassia!
    La conversazione fu interrotta dl capitano batarian della nave di Aria che li avvisava dell’arrivo dei loro rinforzi. Dave scattò in piedi come se non vedesse l’ora di fare nuove conoscenze ma Lucy lo afferrò per un braccio e lo fece tornare seduto con la forza.
    < Ascoltami bene. Non sappiamo chi siano questi tizi né se possiamo fidarci di loro. Non esporti troppo, racconta solo le cose essenziali senza entrare nei dettagli ma, soprattutto, stai sempre vicino a me…e se hai paura…rilassati che ci penso io. >
    < Sì, mamma! > replicò Dave portandosi due dita alla fronte.

    I due si incamminarono verso la nave dove li stavano aspettando 3 persone. “Almeno non sono alieni bastardi” pensò Lucy alla vista dei 3 umani.
    Il maschio era gigantesco e indossava una divisa da contractors, probabilmente della Blackwater; stessa divisa indossata da una delle due femmine che aveva un’aria da pazza omicida che piacque subito a Lucy. L’altra femmina, invece, indossava abiti civili e aveva un’espressione vagamente altezzosa dipinta sul volto.
    < Voi dovete essere i miei rinforzi. > cominciò Lucy lasciando cadere a terra le pesanti borse < Io sono Lucifer e lui è Dave. Il nostro compito è scortarlo e proteggerlo fino allo spazio controllato dall’Egemonia batarian. Per ora vi basta sapere che avremo contro tutta l’Alleanza; se vi dimostrerete degni di fiducia, potrete saperne di più. > squadrò i tre umani con la sua solita espressione da cyborg < Non sono abituata a lavorare in squadra e non mi fido di voi per cui lo Sfigato, fino a disposizioni contrarie, sarà la mia ombra: dove vado io, viene anche lui. Questo è tutto, a meno di domande importanti, possiamo andare…ci conosceremo meglio a bordo. >

    _______________________________________________


    James Devereaux



    Devereaux incontrò Donald quando raggiunse la sua squadra al bar. < E’ lui? > domandò a Joy che rispose con un cenno affermativo del capo.
    < Benvenuto > disse rivolto a Donald < Io sono James Devereaux, capo di questa missione. Stiamo dando la caccia a Dave Lynch, il ragazzo che ha visto assieme a quella donna. >
    Donald sembrava dubbioso. Evidentemente aveva visto Dave in faccia e non doveva essergli sembrato una grande minaccia per l’Alleanza ma Devereaux capiva il dubbio che attanagliava il Tenente: se non era così minaccioso, cosa ci faceva assieme a un killer spietato?
    < Questo Lynch, che da ora sarà chiamato Bersaglio, ha trafugato dati di vitale importanza per l’Alleanza e sospettiamo voglia rivendere queste informazioni ai nostri nemici. Non importa prenderlo vivo o morto, noi vogliamo quello che ha sul suo computer. E’ tutto chiaro? >

    Grazie alla descrizione fisica data da Donald e all'ottimo lavoro svolto da Dana con il gestore del bar, non era stato difficile risalire all'identità del mercenario che stava aiutando Dave Lynch.
    Devereaux, Joy, Donald, Dana e altri 2 uomini di ciò che rimaneva della squadra di Devereaux ora si trovavano nello scantinato dove poche ore prima Lucy e Dave avevano trovato momentaneo rifugio.
    Joy e Dana sembravano restii a tenere uno come Russell nella squadra ma Devereaux pensava che per prendere un pazzo figlio di puttana, ci vuole almeno un altro figlio di puttana anche se non pazzo.
    E quella Lucy “Lucifer” Kruger era sicuramente figlia di puttana e non era esattamente sana di mente.
    Devereaux stava studiando il profilo della donna; due olo-foto, una di fronte e una di profilo, lo fissavano con una sguardo privo di emozioni. Lesse velocemente il file relativo alla ragazza e sbuffò sonoramente dalla bocca: secondo quel file, l'Alleanza a volte si serviva della ragazza per eliminare bersagli scomodi quindi questa Lucy conosceva più o meno le procedure dell'Alleanza.
    I suoi uomini stavano rivoltando quello scantinato come un calzino alla ricerca di indizi.
    < Ehi, Capo...guarda qua! > disse Joy mentre, da uno degli armadi, prendeva un drappo e lo spiegava al vento, quel drappo era una bandiera enorme del III Reich < Ein Volk, Ein Reich, Ein Fuhrer! Cazzo...quello si è trovato un relitto della Seconda Guerra Mondiale. Che ne pensi? >
    Devereaux guardò verso le rastrelliere dove Donald sembrava essere affascinato da quella specie di museo di armi da fuoco del XX° e XXI° secolo. < Cosa penso? Guarda là...AK-47, Uzi, M-16 e che mi venisse un colpo se quello non è un Panzerfaust! Questa è malata qui... > disse toccandosi una tempia < ...ci darà non pochi problemi questa stronza. >
    Svogliatamente, Devereaux attivò il factotum per contattare la squadra che era all'astroporto.
    < Novità? >
    < Niente ancora Capo. Del bersaglio non c'è traccia. >
    Logico. Se non erano completamente idioti, si sarebbero tenuti ben lontani dall'astroporto ma in qualche modo dovevano lasciare Omega o sarebbero stati topi in trappola. Già ma come?
    Improvvisamente, si diede una pacca sulla fronte...gli era tornata in mente un'informazione che aveva appena letto sul profilo di Lucy senza dargli molta importanza. Il file diceva che questa Lucy faceva favori anche ad Aria!
    Ovvio! Quei due erano andati da Aria e a quest'ora potevano benissimo già aver lasciato Omega su qualche nave dell'asari.
    < Dana! > disse richiamando la sua agente < Contatta la 3° Flotta e chiedi la lista di tutte le navi, barche, gommoni, caccia che hanno lasciato Omega nelle ultime due ore...un'altra cosa, sono arrivati gli agenti speciali che avevo richiesto? >


     
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    Giada D'Angelo
    «Una bevuta al Flux?» nel breve momento di silenzio che seguì, Giada pensò sembrarci su. Scrollò le spalle e rispose:
    «Perché no... sono dei vostri, contatemi pure.»
    La ragazza sorrise, sorpresa ma compiaciuta, e prima di dileguarsi nell'ufficio con soddisfazione replicò:
    «Perfetto! Allora ci vediamo dopo nell'area relax.»
    Giada rimase a fissare la sua figura che si allontanava per alcuni secondi prima di cominciare a smontare. Sul viso lo stesso stupore della sua collega.
    Quella sera non c'erano straordinari ad aspettarla; in virtù del fatto che non sarebbe cambiato il risultato se a svolgere il lavoro extra fosse stato qualcun altro, aveva deciso di prendersela comoda. Inizialmente il piano era di rilassarsi davanti al camino in compagnia della lettura di un buon libro, ma la proposta della sua collega era stata altrettanto allettante.
    Se doveva davvero continuare nell'SSC, voleva farlo al fianco di persone di cui sapeva di potersi fidare. A lungo andare i suoi ideali e la sua morale non sarebbero stati abbastanza forti da impedirle di gettare la spugna nei momenti di cedimento. Matthew le aveva dato la dimostrazione pratica di quanto i legami fossero importanti... ed era stato grazie a lui se per la prima volta in otto mesi di servizio aveva deciso di rompere gli schemi.
    Dopo tanto tempo passato a concentrarsi solo sul lavoro, negandosi un po' di sana vita, godersi un paio di ore in compagnia di suoi colleghi non poteva essere un peccato così grave.
    Per questo non si preoccupò troppo quando il factotum brillò notificando la ricezione di un nuovo messaggio. Convinta che fosse la sua collega, fu sorpresa nello scoprire che il mittente era il suo capitano. Kandros aveva richiesto la presenza immediata nel suo ufficio per fare rapporto, il che era strano, se si considerava che Giada lo aveva già inviato più di mezz'ora prima.
    Passando davanti la scrivania del tenente-turian criticone, lo vide fissarla sporto in avanti, le dita intrecciate e il mento sollevato, quasi stesse aspettando il suo arrivo per riprendere la vecchia abitudine di usarla come strumento per mandare a segno frecciatine pungenti all'operato del genere umano.
    «Bene bene, sembra proprio che stavolta la piccola recluta abbia fatto centro! Il Capitano ti aspetta nel suo ufficio... fossi in te non lo farei attendere»
    Lì per lì Giada non colse il significato celato in quelle parole, ma istintivamente capì che quella convocazione sarebbe andata per le lunghe.

    «Capitano... Omega è fuori dalla nostra giurisdizione!»
    Il turian, mani giunte l'una nell'altra dietro la schiena mentre camminava avanti e indietro, si fermò a fissarla.
    «Lo so. Tuttavia l'Alleanza ha richiesto formalmente la nostra collaborazione...»
    «E lei mi ritiene adatta per una missione del genere?»
    Poteva leggergli la risposta in faccia.
    «Non è una decisione che dipende da me, agente.»
    «Immagino di non poter rifiutare»
    Prendere parte alle ultime missioni era stato utile per capire di doversi dare una calmata e di non essere così ansiosa di andare incontro al suicidio, cosa difficile da evitare in un posto come Omega.
    Omega era terra di nessuno. L'unica legge in vigore era quella del grilletto: chi sparava per primo aveva maggiori chance di sopravvivere. Non il luogo più indicato per una novellina come lei.
    In ogni caso, non aveva poi molta scelta.
    «Il bersaglio è una presunta spia. Ha rubato diverse migliaia di dati riservati dai database dell'Alleanza. Puoi immaginare quanto le informazioni possano rivelarsi pericolose nelle mani sbagliate»
    “Cerberus non aspetterebbe altro”.
    «Gli ordini ufficiali sono di fermarlo, vivo o morto. Ufficiosamente sarà meglio che lui raggiunga la sala interrogatori vivo. Dobbiamo capire quali informazioni sono state violate e se celano pericoli per la sicurezza della Cittadella»
    “Non si fida dell'Alleanza.”
    «Ti saranno fornite maggiori informazioni quando sarai giunta a destinazione. Puoi ritenerti congedata, agente. Nell'hangar c'è una nave che ti aspetta.»
    «Ricevuto.»

    «Questa bevuta non s'ha da fare. Non era destino»
    «... no! Sei seria?»
    «Mi hanno fatto un'offerta che non potevo rifiutare! Ci aspetta una serata movimentata, seppur per motivi diversi»
    «... hai fatto arrabbiare qualcuno dei piani alti, vero?»
    Giada scrollò le spalle e prima di entrare nell'ascensore rispose:
    «Non mi risulta... ma conoscendo i turian non si sa mai» le porte si chiusero, e l'ascensore iniziò a salire verso il livello dell'hangar.
     
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    Pettegolo

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    Donald Russell
    Devereaux arrivò al locale presentandosi e dicendo che stavano dando la caccia ad un certo Dave Lynch, il ragazzo con lo zaino
    -Chi? Quel ragazzo dalla faccia da sfigato? E che ha fatto? si è messo a pisciare nelle camere del consiglio? oppure si è cagato adosso durante una perquisizione?- I dubbi di Donald erano forti... Quel ragazzo non sembrava proprio un pericoloso criminale
    -Questo Lynch, che da ora sarà chiamato Bersaglio, ha trafugato dati di vitale importanza per l’Alleanza e sospettiamo voglia rivendere queste informazioni ai nostri nemici. Non importa prenderlo vivo o morto, noi vogliamo quello che ha sul suo computer. E’ tutto chiaro?-
    -Cristallino Devereaux... solo un'appunto: Io che cazzo centro con tutto sto casino? Se volete prendere lo stronzone, il tuo bersaglio lo chiamerò così, sono fatti vostri-
    Joy prese la parola -Vogliamo che collabori con noi per la sua cattura-
    -Io? E' perchè io?- Chiese Donald in tono seccato
    -Perchè lei si trovava nel posto sbagliato, nel momento sbagliato!- Rispose ancora Joy
    -Gia! Praticamente la storia della mia vita Ma devo rifiutare... ho un Salarian da trovare, Signori é stato un piacere- Disse Donald mentre se ne stava andando
    -Ci abbiamo gia pensato noi, Tenente... Il Salarian è gia in volo per la cittadella e il suo superiore è stato avvertito-
    Il Tenente si fermò -Cazzo!- Disse tra se e se
    -E se dicessi di no?-
    Devereaux prese la parola -E' libero di farlo Tenente Russell ma ci pensi bene, ci sono molte vite in gioco. Pensi alle conseguenze se quei dati cadessero in mani sbagliate... l'Alleanza e l'universo come lo conosce lei non esisterebbe più-
    Donald stava perdendo la pazienza -Che cazzo di dati ha trafugato lo stronzone?- Chiese orami era certo che non si trattasse di quante volte adasse in bagno il consigliere Udina
    -Informazioni Riservate- Rispose Joy
    -Senti Pupazzo! sono stanco dei tuoi giochetti da spia...-
    Ma prima che potesse dire altro arrivò una donna ad interromperli -L'abbiamo trovata-
    -Dimmi Dana- disse Devereaux
    -Si tratta di una mercenaria il suo nome è Lucy Kruger- disse Dana
    -Abbiamo un indirizzo?- Chiese Joy
    -Si!-
    -Ok! Svelti andiamo a prenderla... Tenente Russell decida in fretta, che vuole fare?- chiese la Spia
    Donald Sbuffò -Va bene... andiamo a prendere questa stronza del cazzo- Anche se era convinto che non sarebbe stato tanto facile

    -Questa è la centrale operativa di quella Lucy- disse uno degli uomini di Devereaux
    Donald si accese una sigaretta -Ah!- sorrise -Centrale operativa? E' solo uno scantinato del cazzo!- disse
    Per poi osservarsi intorno e mentre gli uomini di Deverraux cercavano indizzi. Il tenente si avvicinò a guardare le rastrelliere dove c'erano armi da fuoco antiche -Cazzo! ma quella è una Walther P38, sono anni che non ne vedo una- la prese in mano -ed è anche in ottimo stato- ma non solo aveva una P38. Donald vide anche 44 Magnum, un AK-47, un Uzi, una M-16 e persino un Panzerfaust, un lanciagranate della seconda guerra mondiale.
    Devereaux diede ordine a Dana di controllare tutte le navi in partenza da Omega... -Devereaux!- Chiamò Donald -E' evidente che lo stronzone non ha chiamato Pino lo spazzino per difenderlo, questa è una professionista... Che dice mi vuole rispondere? - Guardò Devereaux dritto negl'occhi -Che cazzo ha di così importante lo stronzone?- Domandò il tenente con tono che non ammetteva repliche.



    Per rendere il post più sensato ho fatto parlare Devereaux... se ci sono problemi cambio subito :)
     
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    Wen'Vamaah Vas Karaya
    Il mirino del suo fucile era puntato alla finestra del misero 'avamposto' della mercenaria. Al suo interno, un gruppo di marine dell'Alleanza stavano mettendo sotto sopra le stanze, sperando di trovare qualcosa.
    L'Alleanza era entrata in contatto con la Flottiglia, dati i precedenti casi di collaborazione tra le due fazioni. L'Alleanza sembrava avere problemi con i Collettori, ma sapevano troppo poco su di loro. Per questo motivo i Quarian avevano deciso di aiutarli nella ricerca, contrattando in cambio la cessione di alcune colonie e di una buona parola per una eventuale richiesta di riammissione nelle ambasciate della Cittadella. I Quarian vivevano in quella condizione di stallo tra la sopravvivenza e l'estinzione da ormai troppi secoli, ed avevano capito che non ce l'avrebbero fatta da soli. Le altre specie del Consiglio non li avrebbero mai aiutati, poichè testimoni degli errori commessi dagli antichi Quarian, mentre gli umani erano entrati in gioco da poco, e stavano velocemente scalando le vette nella comunità galattica. Se i Quarian avessero una possibilità di farne nuovamente parte, gli umani erano la loro più grande speranza nell'arco di secoli.
    Per questo motivo la Flottiglia aveva accettato le richieste d'aiuto dell'Alleanza, ma non senza assicurarsi una certa possibilità di uscirne indenni. Wen'Vamaah era lì per questo. Le sue doti di incursore, spia e soldato avrebbero contribuito in minima parte alla riuscita della missione, e qualora la situazione si fosse rivelata vantaggiosa per i Quarian, essi avrebbero mandato uno squadrone di soldati, tecnici e cecchini.
    Tuttavia Wen non voleva fidarsi ciecamente degli umani, per questo motivo in quel momento si trovava sulla cima di un palazzo, a spiare l'andazzo della perquisizione. Non avrebbe lanciato la Flottiglia contro un pugno di mosche.

    Dopo circa 10 minuti, il mirino finalmente inquadrò qualcosa di interessante: gli armadi dell'avamposto erano colmi di reperti bellici storici, probabilmente funzionanti, stando a quanto riferito dai testimoni nel bar di Omega. L'Alleanza ed i Quarian stavano andando in contro a qualcosa di estremamente pericoloso. L'umana armata in sè, seppur armata di quella robaccia potente, non era un grosso problema. Insomma, era comunque una sola persona contro un intero squadrone. Ma sicuramente la donna aveva degli alleati, ed allora uno squadrone armato di quelle armi sarebbe stato un enorme problema. L'unica possibilità valida nelle loro mani, era fermare la donna ed il ragazzo prima che potessero portare dalla loro parte un ingente considerevole di uomini armati.
    Wen ripose il suo fucile sulla placca magnetica della schiena e disattivò l'occultamento tattico. Cinque minuti dopo, il Quarian bussò alla porta dell'avamposto, che era già stata aperta violentemente dalla squadra.
    Gli uomini dell'Alleanza gli puntarono rapidamente i fucili addosso, ma Wen alzò in aria le mani in segno di pace.
    "Sono Wen'Vamaah vas Karaya. Sono al vostro servizio, Tenente Devereaux." i soldati abbassarono le armi e Wen entrò nella stanza, per poi porgere la mano al tenente. L'uomo aveva un aspetto non tanto minaccioso, ma in un certo senso autoritario. Egli gli strinse la mano e saltarono subito i convenevoli.
    "Sono sicuro che vi aspettaste qualche Quarian in più. Beh, state certi che li avrete, ma la Flottiglia vuole prima assicurarsi di non mandare un'intero squadrone a farsi benedire... Come ben sa, non siamo molto forniti in ambito di risorse umane." giustificò Wen, che poi passò davanti all'armadio pieno di armi. "Vede, queste armi di per sè non sono un grosso problema, sono le persone che le usano a fare la differenza. Ma immagino che questo lo sappiate già. Se abbiamo anche una sola possibilità di uscirne vincitori, dobbiamo fermare i due fuggitivi prima che possano reclutare altri soldati alla causa, ed armarli con altri 'fottuti cannoni', come dice il signor Russell." Si rendeva conto che, in teoria, Wen non poteva sapere le parole pronunciate da Donald, ma non era mica una delle migliori spie Quarian per niente... E quello era il suo modo di dimostrarlo.

     
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  11. ®RømaNEE Re072
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    Leeroy Jenkins

    Oooo Andiamo!!! Non puoi negarmelo!
    «Smettila...»
    Eddaiii, fammi provare il tuo grosso spadone!
    «Sarà un lungo viaggio del cazzo...»
    La discussione procedeva da un bel po di tempo, la Upside Down aveva da poco lasciato l'hangar della stazione Blackwater e da quando l'aveva fatto, Leeroy era stato soggetto a quelle che si definiscono molestie su lavoro. La ragazza con quelle espressioni voleva essere volgare, ma alludeva anche ad un oggetto che il suo compagno portava spesso con se; una grossa spada che pesava un accidente e che probabilmente soltanto lui sapeva usare al meglio, in entrambi i casi Leeroy non gli avrebbe dato ne lo spadone ne altro, almeno era quello che si ripeteva mentre si massaggiava le tempie.
    I muscoli del grosso soldato sembravano imbottiti di dolore, tale stato era dovuto all'ultima lotta che aveva ingaggiato, certo aveva male, ma non sapeva cosa avrebbe dato per non trovarsi su quella nave con quella stramba ragazza.
    Ho saputo del torneo! E sono convinta che vincerai per noi! Disse lei esuberante mentre lo guardava, il ragazzo avrebbe risposto con il sorriso se non fosse che si trovavano in mezzo ad uno sciame meteorico, e che avrebbero potuto evitarlo se la donna non si fosse messa in testa che la cosa sarebbe stata divertente.
    «Guarda avanti!!!» Tuono la sua voce, mentre la donna senza nemmeno guardare indicatori o almeno degnarsi di girare la testa, evitò agilmente un grosso meteorite con una bravura eccezionale, nessun pilota sarebbe riuscito a far quella manovre ad occhi chiusi, era bello avere un pilota cosi abile al suo fianco ma la cosa cambiava quando lei stesse metteva le proprie vite in pericolo solo per divertirsi.
    UUUhh c'è mancato poco eh? Continuo senza staccare lo sguardo dall'uomo che iroso si volto verso di lei e disse.
    «Andiamo! Non cazzegiare e vedi di far almeno iniziare la missione prima di farci uccidere!» Ovviamente la donna rise al commento e come se nulla avesse sentito, fece fare una piroetta alla nave portandola al centro di una collisione tra due massi enormi, aziono dei buster e ad alta velocità la navetta usci da quella trappola mortale solo per un soffio.
    Leeroy si senti mancare, era un soldato, uno abituato ad avere i piedi ben saldi a terra e fiero di pensare che se l'uomo fosse fatto per volare adesso avrebbe le ali. Ma la realtà era che a sua fianco avrebbe davvero preferito qualcun'altro, magari un'altro della unità MSF ma anche qualsiasi altro della FOX sarebbe stato meglio.
    So che stai pensando: Perché non mi hanno affidato Ice Blonde della MSF o Anora della FOX, loro si che sono donne e Blah Blah blah Fece lei di punto in bianco
    "O cazzo legge anche nel pensiero!" Rise mentre faceva quel pensiero, certo che le avrebbe preferite: ice Blonde era una bionda tutta d'un pezzo che spaccava culi anche solo a testate mentre Anora era la classica tiratrice scelta esperta in qualsiasi campo, avrebbe preferito loro di gran lunga e in più erano due ragazze molto più belle al confronto di Crazy Fire.
    Ridi pure! Ma sappi che per accompagnarti in questa missione, tutti si sono rifiutati di accompagnarti! Solo io ho deciso di darti una mano! Le parole della ragazza non suscitarono alcuna nota di sgomento, Leeroy sapeva il perché nessuno lavorava con lui, il motivo era semplice: nessuno lavorava con lui perché lui voleva cosi, non era perché si sentisse il migliore e nemmeno credeva che avere qualcuno al fianco lo avrebbe rallentato, no, semplicemente voleva affrontare l'impossibile da solo per migliorarsi, con qualcuno che lo aiutasse avrebbe impiegato meno energie e quindi non si sarebbe impegnato al massimo, ma nulla poteva Boss aveva deciso, e cosi avrebbe fatto: avrebbe lavorato con la persona che riteneva irritante e ... Si pazza.

    Visto, il viaggio è stato veloce Sempre sorridendo la ragazza si rivolse all'alleato, senza ricevere risposta, Leeroy era troppo impegnato a scovare il contatto.
    Hey! C'è nessuno? Gli fece nuovamente lei battendogli col pugno sulla spalliera di metallo. La cosa fece svegliare il guerriero che però ormai aveva individuato la donna che cercava, secondo le informazioni quella Lucifer era un vero e proprio colosso e l'uomo che l'accompagnava poteva sembrare un classico nerd, inutile dire che la coppia che vi si presentava era sputata a quella che cercavano.
    < Voi dovete essere i miei rinforzi. Io sono Lucifer e lui è Dave. Il nostro compito è scortarlo e proteggerlo fino allo spazio controllato dall’Egemonia batarian. Per ora vi basta sapere che avremo contro tutta l’Alleanza; se vi dimostrerete degni di fiducia, potrete saperne di più.
    Semplice e deciso, ma la questione dell'alleanza era una storia serie, i due membri della Blackwater si lanciarono uno sguardo d'intesa, le cose non tornavano; la corporazione aveva aiutato ogni genere di governo e raramente aveva aiutato dei fuggiaschi o degli oppositori, tranne nel caso di alcuni screzi con l'egemonia.
    "a quanto pare Aria ci deve un grosso favore..." Penso Roy mentre univa le braccia al petto scrutando gli altri tre soggetti che avrebbero composto la squadra, già avere Crazy sarebbe stato un problema, ma contro l'alleanza sarebbe stato ancora più difficile resistere e in più farsi vedere dall'egemonia avrebbe comportato non pochi problemi. Data la difficoltà della situazione il ragazzone rise tra se, era una bella missione, di quelle nel quale avrebbe potuto perdere la vita, la cosa gli piaceva e molto.
    L'alleanza non ci fa paura! Vero Ne? Fece la donna appoggiandosi sull'amico e dandogli un pugno sul braccio, non sentì nulla ma sorrise a quella affermazione.
    < Non sono abituata a lavorare in squadra e non mi fido di voi per cui lo Sfigato, fino a disposizioni contrarie, sarà la mia ombra: dove vado io, viene anche lui. Questo è tutto, a meno di domande importanti, possiamo andare…ci conosceremo meglio a bordo. >
    Non vedo l'ora! Allora che aspettiamo!? Crazy sembrava una ragazzina, ed il suo sguardo da pazza ne confermava l'indole, Leeroy aveva delle domande ma conosceva l'essenziale per portare a termine la missione: proteggere il ragazzo fino allo spazio batarian, il resto non gli importava.
    "Come già tetto, sarà un lungo viaggio..."

     
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    Banshee

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    Lucy "Lucifer" Kruger



    Lucy guardava la stazione orbitale alluntanarsi con ¼ di sorriso sulle labbra.
    Forse li avevano fregati! Era certa che ormai sapessero chi lei era e probabilmente il suo nascondiglio era bruciato ma non avrebbero trovato nulla che li potesse indirizzare verso quella nave.
    Il viaggio fino a Deekuna li avrebbe tenuti occupati per almeno 3 giorni quindi, almeno per qualche ora, potevano rilassarsi e cominciare a conoscere le 3 nuove guardie del corpo che aveva fornito Aria.
    I 5 compagni si erano sistemati alla bene e meglio in un’unica camerata dove però erano presenti solo 4 letti. I due contractors avevano preso posto su un letto a castello mentre l’altra ragazza aveva già disseminato quello che aveva eletto proprio giaciglio di un’infinità di aggeggi elettronici di cui Lucy non sospettava neanche l’esistenza.
    < L’ultimo letto spetta a te. > disse Dave con fare da cavaliere.
    < Grazie ma no, grazie. Prendilo tu, io non dormo quasi mai e mi accontento di quella specie di poltrona. > replicò Lucy con quello che era un ordine più che una considerazione.
    Dave si strinse nelle spalle e andò a occupare l’ultima branda. Prese il terminale dallo zaino e cominciò a digitare qualcosa con un sorriso stampato in faccia.
    < Che stai facendo, Sfigato? Meno ti colleghi con il tuo terminale, più probabilità avremo di non essere individuati. > lo rimproverò la donna accigliata.
    < Tranquilla Gestapo! Sto scrivendo una mail a mia madre per farle sapere che sono ancora vivo e so benissimo come fare rimbalzare il segnale da una parte all’altra della Galassia senza farmi individuare. Stai serena! >
    Lucy seguì il suo consiglio e si accomodò sulla poltrona.

    _______________________________________________


    James Devereaux



    < Che cazzo ha di così importante lo stronzone? > Domandò Donald con un tono che non lasciava molto spazio a sotterfugi da spia.
    Doveva dirgli qualcosa ma non tutta la verità. Devereaux sapeva benissimo che a nessuno piace essere spiato quindi avrebbe confezionato una pseudo-verità sostenibile e convincente.
    Stava per cominciare a parlare quando un quarian si presentò alla porta. Era il suo rinforzo mandato dalla Flottiglia e, da come si presentò, doveva essere un gran bel rinforzo. Devereaux accolse il nuovo arrivato e pensò fosse giunto il momento di dire la sua finta verità.
    < D’accordo, ormai siete entrambi della squadra ed è giusto che sappiate la verità. Il nostro Bersaglio è un addetto alla manutenzione dei database della Alliance Security Agency. Il Bersaglio, durante le sue ore di lavoro, ha trafugato dal database informazioni vitali per l’Alleanza: i nomi delle nostre spie, i nostri agenti alieni che ci passano informazioni dagli altri pianeti, i codici di difesa planetaria. Quello ha tutti i nomi di gente di cui l’Alleanza ha assoluta necessità...senza contare che quei codici, nelle mani sbagliate, esporrebbero il pianeta a una vera catastrofe! > Devereaux sorrise tra se, aveva trovato una verità convincente a cui nessuno si sarebbe opposto < Crediamo che il suo obiettivo sia di rivendere queste informazioni e, nella Galassia, c’è un solo nemico abbastanza determinato a cui potrebbero interessare quei dati: l’Egemonia Batarian! > ed ecco il tocco di classe!
    Non aveva assolutamente idea del perché Lynch avesse trafugato tutti quei dati ma mettere sul piatto il nome del più agguerrito nemico dell’Alleanza, rendeva il tutto molto più gustoso.
    Joy e Dana si scambiarono uno sguardo divertito: avevano ancora molto da imparare nell’arte dello spionaggio.

    La 3° Flotta era stata molto efficiente!
    Nelle ultime due ore, 37 vascelli avevano abbandonato Omega da luoghi che non corrispondevano all’ astroporto ufficiale. 37 navi erano comunque troppe! Non aveva uomini a sufficienza per dedicarsi a ciascuna di esse! Doveva scremare ma non aveva elementi validi per decidere quale nave seguire e quale no!
    Finalmente la squadra era al completo con l’arrivo della D’Angelo e del quarian che gli avrebbero consentito di attingere alla rete dell’SSC e ai sempre utili pellegrini quarian sparsi per tutta la Galassia.
    Raccontò anche all’agente SSC la storia che aveva inventato su misura per il Tenente Russell e Wen e, da come la ragazza aveva annuito, intuì che se l’era bevuta alla grande.
    Nonostante tutti i mezzi a disposizione, non sapeva proprio da dove cominciare. Gli venne in mente di andare a chiedere ad Aria ma scartò l’idea: era già una fortuna che l’asari permettesse all’Alleanza di ficcanasare senza inviare 200 o 300 dei suoi mercenari a fare il culo a lui e ai suoi uomini.
    Quella Lucy li aveva fregati alla grande! A meno di un miracolo, avrebbero dovuto aspettare una mossa errata di quei due prima di ritrovare Dave Lynch.
    Ma si sa, a volte i miracoli succedono!
    Il factotum di Devereaux suonò per avvisare dell’arrivo di un messaggio. James, inizialmente, lesse svogliatamente…prima di sbarrare gli occhi! < Cazzo! > esclamò per poi rivolgersi a Dana < Dana! Controlla se fra quelle 37 navi una si chiama Desperados! >
    Dana controllò l’elenco e annuì con un’espressione stupita in volto.
    Devereaux digitò alcuni codici sul factotum e mandò il messaggio che aveva appena ricevuto sullo schermo centrale.

    SO CHI SEI E CHE STAI CERCANDO QUALCOSA DI IMPORTANTE. COMINCIA DALLA NAVE DESPERADOS. UN AMICO.


    < Signori! Credo ci sia qualcuno che sta cercando di fottere quel Dave Lynch! >


     
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  13. jenny_penny_5(2)
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    Sydney Abrams

    Syd osservò il resto dei compagni, ma non fece nessun tipo di domande: se quello che aveva detto Lucy era tutto quello che dovevano sapere allora così sarebbe stato. Syd si trovava qui per ricambiare un favore quindi tanto voleva che si mettesse l'anima in pace. L'informatrice si scelse uno dei quattro letti rimasti e tirò fuori degli aggeggi tecnologici, ma solo per verificare che funzionassero ancora anche sulla nave, per fortuna funzionavano. Dopo aver verificato la funzionalità delle apparecchiature, Syd si mise seduta sul letto chiedendosi che cosa ci fosse in quell'antidolorifico che la faceva stare così bene. Quella sensazione di leggerezza era da tanto che non la provava o forse non l'aveva mai provata prima, Syd non ne era sicura, comunque gli altri antidolorifici non avevano mai avuto questo tipo di effetto anzi molte volte avevano dei brutti effetti collaterali invece.
    Syd fece un sospiro di sollievo, uno di quei sospiri che si fanno quando si è rilassati. Sì, perché nonostante la situazione attuale, Syd era rilassata in questo momento. La donna si guardò attorno osservando ancora una volta i compagni d'avventura, sembravano tutti assorti nelle loro cose, specialmente lo Sfigato come lo chiamava Lucy.
    Syd aggrottò la fronte cercando di vedere bene che cosa stesse facendo lo Sfigato, inviare un messaggio facendo rimbalzare il segnale...quindi si intendeva di tecnologia. Interessante. Forse era uno dei motivi per cui lo Sfigato aveva bisogno di protezione? Perché stava fuggendo dall'Alleanza?
    Syd alcune volte odiava la sua curiosità...okay...non era vero...non la odiava neanche quando la metteva nei guai, infondo senza curiosità Syd non potrebbe fare il suo lavoro.
    Comunque sia smise di fissare lo Sfigato o avrebbe adirato quella Lucy tutta muscoli, anche se Syd se la cavava nell'autodifesa avrebbe fatto ben poco in uno scontro a corpo a corpo contro Lucy quindi era meglio evitare.
    Syd si disse che tutti fisicamente qui sembravano più forti di lei ed anche se Syd aveva inventiva nei duelli, comunque sia la forza era una parte troppo grande e importante nei combattimenti da non poterla prendere in considerazione. E per di più la tizia che accompagnava il tizio sembrava anche pazza. Perfetto.
    Syd non uccideva e l'essere hacker non sembrava una sua sola esclusiva in questo gruppo quindi praticamente l'unica vera arma a sua disposizione era Cerberus, una carta che doveva tenere nascosta per di più.
    Che cosa poteva rispondere se le chiedevano quale erano le sue credenziali? Di farsi gli affari loro oppure che se Aria l'aveva chiamata allora c'era un motivo. Tutte risposte evasive, se ne rendeva conto.
    Qui nessuno pareva aver paura dell'Alleanza quindi dovevano essere abituati a confrontarla, beh, forse non tanto quanto Cerberus. E forse era proprio per questo che Syd qui era preoccupata, perché appunto Cerberus affrontava spesso, se non sempre, l'Alleanza quindi la conosceva bene. Non bisognava sottovalutarli.
    Syd smise di porsi domande di cui non poteva avere risposte, infondo non poteva pretenderle visto che si trovava qui a causa di un debito. Almeno sapeva chi doveva affrontare.
    Syd rimase seduta sul letto con la schiena appoggiata alla parete mentre leggeva qualcosa sul factotum, le ultime informazioni sul'Egemonia batarian, che cosa era successo e non, quale sarebbe stata la situazione una volta arrivati lì, molte cose già le sapeva, ma le veniva automatico informarsi comunque.


     
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    Cacciatore Geth

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    Giada D'Angelo
    Giada aveva raggiunto tempestivamente lo spazioporto di Omega.
    La nave sulla quale era salita a bordo era adibita esclusivamente a viaggi con scopo commerciale per scarico merci, e non apparteneva all'Alleanza.
    Anche la corazza leggera indossata non recava emblemi che potessero identificarla quale agente SSC; su un pianeta come Omega, dove i peggiori criminali erano a conoscenza di tutto e di tutti prima ancora che giungessero a destinazione, presentarsi in uniforme equivaleva ad andare in giro con un poligono di tiro appeso al collo e un cartello dietro la schiena che invitava a premere il grilletto.
    Il factotum analizzò per lei le coordinate ricevute dal comandante Devereaux. Durante il viaggio, Giada aveva memorizzato la districata mappa olografica di alcune zone di Omega e in particolare della destinazione, in modo da non doverla più riattivare una volta scesa in strada.
    Era la prima volta che metteva piede sull'asteroide. Così diverso dalla Terra, e dalla Cittadella.
    Giada non aveva mai visto un cielo dal colore così strano. Le nuvole, fitte e presenti in abbondanza, tendevano ad una tinta cupa che andava dal rosso vinaccia al violaceo.
    Per quanto la decadenza del paesaggio urbano potesse connotare un certo squallore, quella stessa decadenza aveva in sé un certo fascino, difficile da spiegare.

    «D'Angelo a rapporto» le espressioni dei sottoposti di Devereaux non sembravano delle più felici. Specialmente quella della donna: sembrava quasi domandarsi: "sono davvero questi i rinforzi che abbiamo chiesto?" e ancora, "il comandante deve aver perso la ragione", e a conti fatta Giada non avrebbe potuto certo dare torto a nessuno di loro. Poco dopo la convocazione le era sfiorato il dubbio dell'equivoco, ma i database dell'Alleanza non potevano essere all'oscuro della scelta intrapresa da Christian chiamando l'agente d'Angelo sbagliato...
    Il comandante non aggiunse quasi nulla di nuovo sull'obbiettivo. Era un addetto alla manutenzione che aveva trafugato una ingente quantità di dati per arricchirsi vendendolo al miglior offerente, rappresentato dall'Egemonia Batarian.
    In un modo o nell'altro andava fermato.
    Quando il comandante l'ebbe congedata, Giada si avvicinò all'unica altra donna presente in squadra.
    «Puoi procurarmi una foto olografica e i dati del bersaglio? Il quartier generale ci tiene ad essere aggiornato sulla situazione in tempo reale» il modo in cui si era irrigidita e gli occhi lievemente socchiusi dovevano essere un campanello per il sospetto, ma Giada sul momento lo attribuì alla diffidenza che era sempre stata presente tra marine dell'alleanza e agenti SSC. La maggior parte dei marine consideravano gli agenti come lei dei rammolliti, fossilizzati su regolamenti antiquati che rallentavano la giustizia, reputandoli a loro inferiori sul campo di battaglia.
    Dana fu salvata per il rotto della cuffia dalla voce imperiosa di Devereaux, che le ordinò di effettuare alcuni controlli tra le navi.
    Giada fece alcuni passi indietro, e familiarizzò visivamente con il resto della squadra.
    Avere un quarian tra di loro era curioso.
    Casualità voleva che anche tra Quarian e SSC non scorresse buon sangue: a causa del loro rito di Pellegrinaggio molti agenti li consideravano al pari dei ladri, riservando loro trattamenti sfavorevoli ogni qual volta mettevano piede sulla Cittadella, a volte tenendoli ore intere sotto interrogatorio prima di lasciarli accedere agli agglomerati. Giada non era tra questi.
    < Signori! Credo ci sia qualcuno che sta cercando di fottere quel Dave Lynch! >
    "O di depistare noi..."
    L'ultimo componente della squadra attirò maggiormente la sua attenzione.
    «Tenente Russell» gli rivolse un rispettoso cenno di saluto prima di affiancarsi, seppur mantenendo una certa distanza.
    Gli scherzi del karma sapevano essere davvero bizzarri. Aveva deciso di affiancarli di nuovo in missione, quasi a offrire a Giada la possibilità di apprendere da uno dei più esperti Marine dell'Alleanza.
    Anche se, considerato il posto dove si trovavano, Bekenstein al confronto era una passeggiata...
     
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    Donald Russell
    Donald aspettava la risposta di Devereaux e non aveva la minima intenzione di sentire Informazioni Riservate o cazzi vari... se doveva affrontare una Killer psicopatica del cazzo voleva sapere il motivo.
    Devereaux sembrava che stesse cedendo quando si presentò un quarian di nome Wen Vas e qualcosa... Il tenente decise che era meglio se lo chiamava solo Wen.
    incominciò a parlare dicendo che era il rinforzo mandato dalla Flottiglia e Donald sorrise quando infine Wen pronunciò il suo nome -fottuti cannoni, come dice il signor Russell-
    -Ottimo! un'altra spia del cazzo- il tono, però, non era seccato, anzi, era scherzoso... Anche se aveva avuto problemi con i Turian, Donald, non era mai stato un razzista... rispettando tutte le razze dicendo sempre che le teste di cazzo non avevano razza...Beh! Forse non tutte le razze: i Batarian e i Vorcha gli stavano sul cazzo... ma comunque i Quarian erano un popolo che gli piaceva.
    -ti dispiace se ti chiamo solo Wen? Il tuo nome sembra un fottuto sciogli lingua- Era il suo modo per dargli il benvenuto
    Dopo di che finalmente Devereaux parlò dicendo che lo stronzone era un addetto alla manutenzione e che aveva rubato parecchi dati di vitale importanza per l'Alleanza: nomi di spie e di collaboratori alieni, codici di difesa ecc ecc. cose che l'egemonia Batarian farebbe di tutto per metterci lo zampino.
    Mentre Devereaux si allontanò per ricevere un'altro membro della squadra. Donald aveva un momento per pensare: quei dati erano molto importanti... Tra quei nomi potevano anche esserci dei nomi che il tenente considerava amici... Pur non essendo felice di farlo, doveva collaborare per la buona riuscita della missione.
    -D'Angelo a rapporto- la voce familiare dell'agente SSC destò il tenente dai suoi pensieri
    "Giada? Che cazzo ci fa qui Giada?" si domandò tra se e se... Passi per il Quarian, ma Giada? Era ancora una novellina eppure eccola li in quel gioco di Spionaggio
    Devereaux era piu furbo di quando pensasse... un agente esperto avrebbe fatto domande piu ficcanti e forse sarebbe stato ingestibile, mentre prelevare la migliore delle nuove reclute dell'SSC dava le risorse dell'SSC piu un buon agente a Devereaux e allo stesso tempo si sarebbe risparmiato un eventuale pianta grane... i Quarian, invece, non vedevano l'ora di avere un alleato e chi meglio dell' Alleanza? un favore a loro sarebbe stato sicuramente gradito dai potenti della Terra... e poi c'era lui: L'uomo nel posto sbagliato al momento sbagliato, la scheggia impazzita del gruppo... Avere un piantagrane come Donald nel gruppo era un rischio calcolato dalla spia? In fondo Donald era l'unico dell'alleanza che la Kruger non aveva ucciso in quel bar... l'unico che le aveva tenuto testa. oppure c'era dell'altro?
    -Tenente Russell- salutò Giada
    -E Tu che ci fai qui? Sei stata incastrata come me o altro?- Disse incrociando le braccia accennando un mezzo sorriso.

     
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