Paradiso

Girard alzò gli occhi al cielo ed esalò un debole sbuffo. «Se le signore insistono.»
Non gli andava a genio quel quarian, quell'estraneo che era venuto lì solo per delle osservazioni ma che ora si trovava loro malgrado coinvolto nella faccenda. Sembrava troppo curioso, troppo interessato a problemi che non gli interessavano; ma secondo Decker e Shenna uno della sua razza poteva essere utile. “E sia” si disse il soldato, eseguendo quelli che non erano ordini, ma ai suoi occhi solo piagnistei. L'unica proposta buona sembrava quella di Shenna, dopotutto: "analizzare i macchinari".
«Faccio strada io» passò avanti alle due e aprì il Factotum una volta nel corridoio. Proiettò una mappa tridimensionale di Paradiso. «Ecco, potremmo cominciare da qui, dal CPT, Centro Polilogistico-Tecnico.» Si fermò per un attimo mugugnando qualcosa fra sé e sé. «Soltanto, che per accedere ci serve una persona.»
Passò alle comunicazioni. «Signor Buscemi, qui è il Capo Ronda, mi riceve?»
«Ehm... sì, sì, Girard? C'è... c'è qualche problema?»
«Avrei bisogno dell'accesso al CPT e lei è l'unica persona che conosca che abbia quei codici, dove possiamo trovarla?»
«Io... io... s-sono... al sicuro. Sì, al sicuro, nel mio ufficio. Ma devo... devo proprio venire con voi?»
«Sì, signor Buscemi. Le porte di sicurezza hanno bisogno della sua chiave, nonché dell'impronta di riconoscimento vocale. È tutto tranquillo qua fuori, non si preoccupi, il peggio è passato.» Scosse la testa roteando gli occhi.
«V-va bene... allora potete trovarmi qui, vi aspetto. Ma che lei sappia, capo Girard, ci sono navette in partenza dalla stazione?»
«No, Buscemi. Non ho ancora contattato l'Amministrazione, mi sto occupando di preservare i feriti e di scovare quale sia la causa del problema e penso di trovarla nel CPT. Ora stiamo arrivando. Chiudo.» Disattivò il Factotum e si mise in marcia immediatamente. «Venite, gli uffici del personale amministrativo sono di sopra.