Keelah Se'Lai

Sistemi Terminus

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Reiky
        THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .

    User deleted



    Shenna'Nidor Sparkle

       Fazione: Cerberus
       Ruolo: Agente



    "Vuoi deciderti a funzionare, Bosh'tet?!".
    In un attimo, tutti gli occhi dei presenti si posarono su Shenna, la quale impiegò un bel po' di tempo per di accorgersi di aver alzato troppo la voce.
    Ricambiò lo sguardo di ognuno, quasi con sfida, e tutti ripresero le loro attività nel silenzio generale.
    Oramai Cerberus non era più casa sua, e non era nemmeno sicura del fatto che lo fosse mai stata: dopo la serie di eventi di quell'anno turbolento, troppe cose erano cambiate tra lei e l'organizzazione, troppi i segreti venuti a galla... e lei era più sveglia, rispetto al passato.
    Aveva iniziato ad accorgersi degli sguardi diffidenti dei colleghi, soprattutto quando si lasciava sfuggire qualche parola in quarian, e se prima ne aveva sofferto, nelle circostanze attuali le fregava meno di niente; probabilmente loro non avevano idea di cosa stesse accadendo in altre parti della galassia per colpa di Cerberus, troppo accecati da quegli stupidi ideali che l'Uomo Misterioso usava a mo' di specchio per le allodole.
    Ma non le interessava più, non sarebbe più stato un suo problema: quello era il suo ultimo giorno in quella base.
    Si strofinò le mani sui vecchi pantaloni e fissò con astio il motore che non riusciva a far ripartire.
    "Se continui a fissarlo così, temo che possa prendere fuoco" - disse una voce alle sue spalle, che Shenna riconobbe immediatamente.
    "Ben" - lo salutò lei, lasciando andare un sorriso. Benjamin Barnes era giovane, più di lei, ed oltre ad essere un brillante ingegnere era anche un ragazzo dal cuore d'oro. Al suo arrivo nell'organizzazione, Shenna lo aveva accolto sotto la sua ala protettiva, insegnandogli parecchie cose e preservandolo dalle missioni più più spiacevoli. Non era intenzionata a fare di lui un rammollito: semplicemente, era dell'idea che non tutti erano fatti per certe esperienze.
    "Perché non lo lasci a me e anticipi di qualche ora la tua licenza, Shen?" - fece Ben, affiancandola e osservando con curiosità il motore - "Sai, credo di potercela fare".
    "E' un rottame irrecuperabile" - borbottò l'altra, gettando a terra gli attrezzi e stiracchiandosi - "Nemmeno Keen sarebbe stato capace di rianimarlo".
    Il ragazzo frugò nell'attrezzatura di Shenna - "Keen... ti riferisci a...".
    La ragazza annuì, con un mezzo sorriso.
    "E' a casa sua che vai, vero? Ad Omega?" - domandò ancora l'altro, iniziando a lavorare al motore, mentre Shenna si concedeva una pausa seduta sul gradino delle scale che portavano al soppalco e, quindi, all'uscita.
    "Esatto" - rispose, prendendo un sorso d'acqua.
    "Sai, non ci sono mai stato. Dicono che sia qualcosa da non perdersi" - raccontò Ben, emozionato.
    "Beh, ha il suo fascino" - commentò Shenna, con lo sguardo perso nel vuoto. Stava pensando a tutt'altro -"Più che da non perdere, è consigliabile non perdercisi dentro...".
    "Mi ci porterai la prossima volta, Shen?".
    "Eh?" - La ragazza alzò lo sguardo stupita, e il cuore le si fece piccolo piccolo. Odiava mentire. - "... Certo che sì, Ben. La prossima volta".

    Trascorse le ultime ore presso la base come un lento rituale, durante il quale la ragazza realizzò quanto la sua percezione delle cose fosse cambiata. Si era convinta di dover provare una certa amarezza nell'abbandonare gli ambienti che per tanti anni avevano costituito il suo rifugio, eppure, giunta alla fine del suo percorso, si rese conto che più nulla le era caro.
    Controllò un'ultima volta i bagagli, accertandosi che la cosa più importante fosse al suo posto: i dati che avrebbe portato alla Flotta Migrante, per riscattare il nome di Keen.
    Richiuse il suo zaino nello stesso istante in cui la porta si aprì e Dahlia Dwyght, comandante capo della cellula a cui Shenna apparteneva, entrò nella stanza.
    "Volevi cogliermi di sorpresa?" - fece Shenna, sarcastica. I rapporti tra lei e Dahlia, un tempo stretti come potevano essere tra una madre e una figlia, si erano gradualmente raffreddati a seguito delle scoperte di Shenna circa il proprio passato, diventando irrecuperabili come quel motore che non era più in grado di aggiustare.
    "La navetta è già pronta" - annunciò la donna, rigida. Fece per andarsene, ma si bloccò - "Shen...".
    "E' Shenna'Nidor, per te" - la interruppe la ragazza, senza voltarsi - "Shenna'Nidor nar Tasi".
    Shenna'Nidor, figlia di nessuno. Bastava quel nome a ricordare a Dahlia l'irrimediabile errore che aveva commesso nei confronti della giovane: era il nome che Keen le aveva dato, ma Shenna non l'aveva mai sentito suo, non fino ad allora.
    "L'ho fatto per te, Shen" - insistette la donna, con voce monocorde. Sembrò voler aggiungere qualche cosa, ma ci ripensò e uscì dalla stanza, lasciando Shenna a completare i preparativi.
    Quell'ultimo incontro rafforzò la sua decisione.
    In fretta e furia, Shenna indossò lo zaino e si diresse verso la sala macchine, per un ultimo saluto a Ben. Ciò che vide la lasciò di stucco: il motore, seppure lento e tossicchiante, aveva ricominciato a funzionare.

    Sembrava una licenza come un'altra, come se la sua mente non si fosse adeguatamente preparata a quello che stava per accadere, ma Shenna pensò che forse era meglio così.
    Aveva parcheggiato la moto appena fuori l'Afterlife e ora, circondata dal frastuono della musica e dai corpi alieni che affollavano il locale, la ragazza cercava di farsi strada verso l'angolo in cui Aria T'Loak era solita sbrigare i suoi affari.
    Un brusco spintone le fece quasi perdere l'equilibrio - "Dove vuoi andare, umana?" - la apostrofò il turian di guarda.
    "Devo vedere Aria" - rispose lei, raddrizzandosi e guardandolo dritto negli occhi.
    "Sì, e io sono il Primarca di Palaven".
    "Ho delle informazioni su Cerberus che potrebbe trovare utili" - spiegò Shenna, stringendo i pugni dal nervoso.
    "Va bene, aspetta" - replicò l'altro, condiscendente e, dopo aver fatto un cenno al collega perché la tenesse d'occhio, sparì oltre le scale. Fece capolino pochi istanti dopo, invitandola con un gesto sbrigativo della mano.
    Shenna sentì il cuore pulsarle in gola e la bocca le si seccò immediatamente, ma si impose di andare avanti e fronteggiare lo sguardo della regina di Omega.
    La trovò adagiata con eleganza sul suo divano, circondata dai suoi scagnozzi, l'espressione annoiata e lo sguardo scrutatore che, una volta posatosi su Shenna, la fece sentire nuda.
    "Dunque?" - esordì l'asari - "Che cos'hai per me?".
    "Uno scambio" - propose Shenna.
    Gli scagnozzi di Aria cominciarono a ridere, ma smisero quando si resero conto che l'asari non li stava appoggiando.
    "Fammi vedere cosa mi offri" - propose Aria, e fece un cenno ad uno dei suoi tirapiedi perché prendesse il datapad che Shenna aveva tirato fuori. Questi glielo strappò di mano e lo porse all'asari che, dopo un rapido sguardo, assunse un'espressione compiaciuta - "Suppongo che ne vedremo delle belle, a partire da questo momento. Non puoi far trapelare queste informazioni e sperare di cavartela, ragazza".
    "Dimmi solo se è sufficiente per avere quello che mi serve".
    "Dipende da cosa ti serve...".
    Shenna pensò bene di evitare di menzionare le preziose informazioni sui geth di cui era in possesso, ma spiegò in breve che intendeva raggiungere la Flotta Migrante.
    "Ho bisogno innanzitutto di qualcuno con un buon addestramento militare, e che sia preparato all'idea che il ritorno non è assicurato" - formulò allora Shenna - "E di un quarian, qualcuno che conosca la parola d'ordine per avere accesso alla Flotta".
    Aria diede un'altra occhiata al datapad, poi lo ripose al suo fianco - "Recentemente è giunta su Omega una quarian. E' un soggetto interessante, ma che non nuoce ai miei interessi, dunque ho poche informazioni sul suo conto. Però, posso darti il suo contatto".
    "Speravo che potessi occupartene tu...".
    "Ascolta, ragazzina" - la interruppe Aria, sempre composta - "Le informazioni su Cerberus hanno un certo peso, te lo concedo. Ma non intendo inimicarmi l'organizzazione, non prima di essere certa delle loro mosse. Dovrai cavartela da sola".
    Shenna ammutolì, mordicchiandosi il labbro, e Aria continuò - "Quanto alla guardia del corpo... Credo di conoscere qualcuno di abbastanza pazzo da seguirti".
    Fece un cenno al tirapiedi batarian che poco prima le aveva porto il datapad - "Dalle i contatti di Vas Talrus e Furiosa".
    "F-Furiosa?" - domandò Shenna, mentre riceveva i contatti attraverso il factotum - "E' affidabile?".
    Aria rise - "Bambina, hai forse dimenticato dove ti trovi?".

    Shenna raggiunse la sua abitazione con un senso di profonda insoddisfazione: aveva sperato di vendere delle preziose informazioni su Cerberus in cambio di un aiuto concreto da parte di Aria, ma a quanto pareva l'asari non amava immischiarsi. Non c'era da stupirsi che il suo dominio fosse durato tanto a lungo.
    Una volta a casa, Shenna inviò un messaggio ad entrambi i contatti, chiedendo loro di confermare la presenza all'appuntamento. Per la quarian, sulla quale non aveva alcuna informazione, aveva optato per un messaggio garbato e cauto:

    Shenna'Nidor Sparkle: ho ricevuto il tuo contatto da fonti affidabili. Richiedo assistenza per missione. Sarò all'Afterlife domani sera; riconoscerai l'olotatuaggio in scritta quarian che ho dietro la schiena. Ti chiedo di confermare, con un messaggio di risposta, la tua presenza.


    Per Furiosa, invece, Shenna preferì optare per uno stile più audace:

    Shenna'Nidor Sparkle: richiedo assistenza per missione di scorta ad alto rischio. Pagamento anticipato. Incontriamoci domani sera all'Afterlife, sarò quella col tatuaggio in scritta quarian dietro la schiena. Conferma con risposta.


    Dopo aver inviato i messaggi, Shenna si adagiò sul letto, ma l'ansia le rese impossibile il riposo.

    La sera successiva, Shenna varcò la soglia dell'Afterlife con un abito nero lungo, accollato sul davanti ma che lasciava scoperta buona parte della schiena, dove il tatuaggio era ben visibile. Si accomodò al bar e, nell'attesa, si fece versare un drink.

     
    Top
    .
  2.     +1   THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Banshee

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    2,232
    Morale
    +392

    Status
    Offline

    Janie 'Furiosa' Doe

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Mercenaria




    C'era un luogo, su Omega, conosciuto da ogni fuorilegge che si potesse definire tale, dove era uso portare i prigionieri per torchiarli senza che nessuno disturbasse: una vecchia piscina abbandonata eredità del tempo in cui Omega era una rispettabile colonia mineraria, prima che diventasse la malfamata realtà che tutta la Galassia conosceva, per fama o per esperienza diretta.
    Le due grandi vasche ormai vuote presentavano i tipici segni del tempo che, inesorabilmente, era passato; le scalette per aiutare l'ingresso e l'uscita giacevano per la maggior parte divelte e abbandonate sul fondo delle vasche, solo un paio, arrugginite e con alcuni scalini mancanti, erano riuscite a sopravvivere là dove erano state installate. Le piastrelle un tempo azzurre e blu, ora avevano assunto un monotono colore grigiastro frutto di chili e chili di granelli di polvere che da secoli si accumulavano pazientemente un po' ovunque. Solo il fondo delle vasche presentava i segni del loro costante utilizzo: orme di scarponi sullo strato di polvere, alcune sedie metalliche disposte al centro della vasca, resti di corda utilizzati per legare alle sedie i prigionieri, chiazze di sangue più o meno recenti di ogni colore e denti...una quantità esagerata di denti.

    Era proprio con una manciata di quei denti che Furiosa stava giocherellando in quel momento. Teneva quei macabri cimeli nell'incavo della mano sinistra, ne raccoglieva uno alla volta tra indice e pollice della mano destra e poi li lanciava verso un barattolo posto a due passi di distanza, centrandolo ogni volta con una mira eccezionale. Quando i denti avevano raggiunto tutti la propria destinazione, la ragazza si alzava annoiata da terra, faceva i due passi che la separavano dal barattolo e recuperava canini, incisivi e molari prima di tornare alla sua posizione e ricominciare tutto da capo.
    Il vecchio krogan che le sedeva accanto osservava in silenzio con gli occhi mezzi chiusi e lo stecco di un ghiacciolo che penzolava dalle sue rugose labbra.
    < E' ora? > domandò Furiosa funerea ricominciando a lanciare i denti.
    < Non ancora. > rispose monotono il krogan < Non si sono ancora rigenerati...pazienza, Furiosa, pazienza. >
    < Mi sto annoiando a morte, cazzo! Odio i vorcha! > replicò stizzita la ragazza lanciando un grosso molare di krogan.
    < Quando arriverai ad avere 350 anni, imparerai l'arte dell'attesa. > disse serafico il krogan dando una succhiata al legnetto.
    < Sono un'umana del cazzo, Coso! Non posso essere paziente! >
    Il krogan si strinse nelle spalle e tornò ad osservare il gioco della ragazza.

    Furiosa e il krogan erano stati ingaggiati da un politico di peso, membro del Senato di Palaven; in patria era conosciuto per il suo impegno costante nel lottare ogni tipo di ingiustizia sociale, su Omega la sua fama si basava sui suoi gusti sessuali alquanto discutibili...gli piacevano le ragazzine appena entrate nella pubertà: seni appena accennati, corpicini ancora da bambine...insomma, un vero porco!
    Ma era un porco che pagava bene e Furiosa tendeva a mettere in un angolo le considerazioni personali verso i clienti che pagavano bene.
    La ragazza era stata chiamata due giorni prima dal trafelato turian che le versò istantaneamente 50.000 crediti anticipati ed esentasse per convincerla a dare la caccia a due vorcha che erano entrati in possesso di una certa valigetta, contenente certe fotografie che, qualora fossero arrivate a certi giornali, avrebbero fatto fare una certa figura di merda a un certo Senatore.
    Trovare i vorcha (che, come è noto, sono stupidi) fu abbastanza semplice...farli parlare, però, si stava dimostrando una vera impresa.

    < Basta! > disse Furiosa scagliando lontano la manciata di denti < Mi sono rotta! > Si alzò come una furia e, con un aggrazziato salto, entrò nella vasca diretta verso i due vorcha legati con spesse corde che se ne stavano piantati proprio al centro della vasca.
    < Ok, figli di puttana! 5° round! > esclamò la mercenaria avvicinandosi minacciosa ai due. Il krogan, scuotendo la testa, si era alzato lentamente e aveva seguito i passi dell'umana, restando a distanza per gustarsi la scena.
    < Ricominciamo da capo e questa volta facciamo finta che non siete proprio del tutto deficienti! Dov'è la valigetta? > domandò per l'ennesima volta la ragazza.
    < In un armadietto. > rispose con aria di sfida uno dei due vorcha.
    < Già...un armadietto che viene aperto da questa strafottutissima chiave! > replicò prontamente la donna dai capelli rossi sventolando la chiave sotto il naso del vorcha < Ora, dove-essere-armadietto-che-chiave-apre? >
    < Shalik bata mama! > rispose ringhiante il secondo vorcha.
    < Che ha detto? > domandò sorpresa, rivolta al primo vorcha.
    < Ha detto: ' Va e lecca il culo di tua madre.' >
    < Ha detto così? > domandò Furiosa mentre le vene delle tempie cominciavano ad affiorare per la rabbia che le stava invadendo tutto il corpo. Con uno scatto, la mercenaria afferrò la testa del secondo vorcha e con una forza inaudita gliela girò di 180 gradi, spezzandogli l'osso del collo con uno scricchiolio sinistro < Rigenerati adesso, stronzo! Ora, stessa domanda di prima...ti consiglio di rispondere! > disse rivolta minacciosa al vorcha superstite dai cui occhi era sparita ogni sicurezza.
    Fortunatamente per il vorcha, il factotum di Furiosa si attivò per comunicarle l'arrivo di un messaggio. La ragazza lesse rapidamente e la sua attenzione fu subito colta dalle due paroline magiche che con lei funzionavano sempre: 'pagamento anticipato'.

    Per dei crediti anticipati sono disposta a gettarmi nel fottuto portale di Omega 3! A domani, Bellezza.



    "Tatuaggio quarian...tatuaggio quarian...come cazzo è fatto un tatuaggio quarian!"
    Furiosa era arrivata all'Afterlife e si era subito pentita di non avere chiesto alla sua cliente come fosse fatto un tatuaggio quarian; non sapeva nulla dei quarian se non che avevano una maschera e che se gli foravi la tuta, quelli erano belli che stecchiti; insomma, il nemico più semplice su piazza...bastava un taglierino per metterli fuori uso.
    Risultava quindi pittosto difficile per la mercenaria individuare il suo datore di lavoro considerando anche il fatto che l'Afterlife era pieno come un uovo; avrebbe dovuto cercarlo alla sua maniera.
    " 'fanculo a me e 'fanculo anche alla cliente!" pensò mentre si recava spedita verso la consolle dove un DJ umano mixava senza sosta una conzone assordante dopo l'altra.
    Individuò il cavo che dava la corrente alla consolle e lo seguì fino al capo infilato nella presa, si chinò e staccò violentemente la spina facendo piombare il silenzio nel locale.
    Con calma, si diresse verso il palco che ospitava le ballerine, si issò con agilità e spinse via rudemente le due asari mezze nude che la osservavano con gli occhi sbarrati...più o meno la stessa espressione che tutti gli avventori avevano nell'osservare quell'umana dal fisico erculeo, inguantata in un miniabito rosso fuoco dalla profonda scollatura e una singola giarrettiera sulla gamba destra.
    < SIGNORE, SIGNORI...UN ATTIMO DELLA VOSTRA ATTENZIONE! > disse ad alta voce alzando le braccia al cielo.
    < Chi cazzo sei tu? Vattene puttana! > replicò qualcuno stizzito scatenando un ululato di unanime protesta da parte di quasi tutti i presenti.
    Furiosa strinse forte la mascella mentre le vene sulle tempie cominciavano a pulsare vistosamente; mise mano a una piccola pistola che portava infilata nella giarrettiera e sparò due colpi in aria per fare tornare la calma < Al prossimo che mi interrompe, gli strappo il culo direttamente dalla bocca, intesi? Ora...chi dei presenti ha un tatuaggio quarian? >
    Timidamente, prima una poi altre mani si alzarono fino ad arrivare a una trentina di mani di varie razze che sventolavano al cielo. La mercenaria scosse la testa, doveva restringere la ricerca < Così non va...allora...chi ha un tatuaggio quarian sulla schiena? >
    Questa volta si alzarono solo una decina di mani < CAZZO CHE PALLE!!!! EHI, EHI, EHI!!!! NON CI PROVARE NEMMENO! > disse puntando la pistola verso il DJ che, quatto come un gatto, stava per reinserire la spina < Allora...tatuaggio quarian, sulla schiena e che ieri ha mandato un messaggio per una missione di scorta? >
    Finalmente, una sola mano si alzò titubante nei pressi del bancone del bar; apparteneva a una bella ragazza dagli occhi verdi che indossava un lungo abito nero molto elegante, paonazza in volto e che era diventata il centro focale di tutto il locale.

    Furiosa accolse con un lampo di gioia la vista di quella mano e, così come era salita, scese dal palco diretta verso la ragazza.
    In breve l'Afterlife tornò alla normalità, la musica tornò a pompare e la mercenaria si accomodò di fianco alla sua cliente.
    < Ehi Furiosa! > disse il barman batarian mentre le porgeva un bicchiere colmo di un liquido azzurrognolo < Solita entrata ad effetto, eh? Scommetto che Aria si è divertita anche questa volta! > aggiunse divertito.
    < Non me ne fotte un fottuto cazzo di quella fottutissima fottinculo! Dovevo cercare una persona, ho trovato la persona. Bingo! > rispose ingollando tutto d'un fiato il contenuto del bicchiere che fu prontamente riempito di nuovo. Furiosa voltò i suoi occhi furbi e li concentrò con un sorriso sulla sua nuova cliente < Dunque...io sono Furiosa e puoi chiamarmi Furiosa. Alcune regole prima di parlare d'affari. Primo: niente domande troppo personali almeno fino a quando non sono fottutamente ubriaca. Secondo: non ammazzo minorenni e con minorenni intendo umani, batarian, turian sotto i 18 anni, asari sotto i 75 anni, krogan sotto i 30 anni e così via fino a coprire l'intero fottutissimo zoo della Galassia. Terzo: non discutere mai i miei metodi...ho un carattere difficile e tendo ad arrabbiarmi facilmente. Rispetta le regole e io rispetterò te, tutto chiaro? > domandò per poi avvicinarsi con sguardo indagatore al volto della ragazza < Tu sei di Cerberus! O meglio, eri? > esclamò divertita < Ahah! Ci ho azzeccato! Sguardo da agente di Cerberus, odore da agente di Cerberus, portamento da agente di Cerberus...quindi andremo a caccia di agenti di Cerberus? Adoro ammazzare gli agenti di Cerberus: non c'è nessuno che viene a chiederti il conto! > terminò raggiante ingoiando di nuovo il contenuto del bicchiere in un fiato.


     
    Top
    .
  3.     +1   THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    "I'm just... naturally awesome."
    Mass Effect: Revolution

    Group
    Administrator
    Posts
    3,250
    Morale
    +415
    Location
    Catania

    Status
    Offline

    Sheera'Zonn vas Talrus

       Fazione: Flottiglia
       Ruolo: Incursore



    Il metallo di solito è lucido, e riflette la luce e le immagini.
    Era seduta a terra, lei, con la schiena poggiata al muro e la spada rivolta all'altezza del volto. Non rifletteva nulla, quella spada. Una lama così nera da assorbire qualsiasi luce, anche quella dei suoi occhi. Ma non è forse la luce degli occhi la vita stessa?
    Questo le aveva insegnato l'umana di Benning, parole che non aveva mai capito, nemmeno in quel momento, seduta, con le spalle al muro, con la spada di fronte ai suoi occhi. Perchè era quando distoglieva lo sguardo e guardava a terra, e vedeva la pozza di sangue che si estendeva, che si sentiva più viva che mai.
    Non era la morte in sè la sua passione, no. Quello che aveva fatto molti lo chiamavano omicidio. Ma quando la sua spada trafisse il cuore di quell'uomo che adesso giaceva nella penombra del suo appartamento, solo lei sapeva che poteva trattarsi solo di giustizia.
    Giustizia... Mai era stata così piacevole. Non v'era riflesso sulla sua spada, nè luce nei suoi occhi.
    Solo il battito del cuore rende viva una persona.

    Rumori di veicoli, sportelli che si aprono e passi che calpestano l'asfalto di fronte all'edificio. La polizia? No, non c'è polizia su Omega. Sheera sporse la testa, assicurandosi che il vetro rosso del suo casco non la rendesse troppo visibile: aveva ragione, non era la polizia. Qualcuno doveva esser venuto per reclamare la taglia sulla testa dell'umano, e Sheera non potè non sorridere immaginando la loro espressione una volta scoperto che qualcuno aveva rubato loro il lavoro. Sì, immaginare, perchè Sheera non si faceva mai scoprire.

    Non era passata nemmeno un'ora, che Sheera era già seduta di fronte alla scrivania del suo piccolo appartamento. Era su Omega per un motivo ben preciso, una missione per conto della Flottiglia. Non aveva nulla a che fare con quelle uccisioni, che invece erano solo la sua crociata personale.
    "Come procede?" chiedevano dall'alto comando dei servizi segreti. Era di routine che venisse contattata ogni sera alla stessa ora per fare rapporto. Non era mai Sheera a chiamare, per una questione di segretezza.
    "Sto ancora aspettando. Ma non dovrebbe mancare molto. Si è già sparsa la voce della mia esistenza."
    "Le voci non bastano. E' Aria T'Loak che deve sapere della tua esistenza."
    "Non dovete preoccuparvi. Qui non c'è nulla che non passi sotto gli occhi di Aria. Lei lo sa."
    Ebbe appena il tempo di concludere la frase, che un messaggio privato raggiunse il suo indirizzo.
    "E' fatta."

    Tutta la galassia considerava i Quarian come dei ladri, degli zingari, dei truffatori e dei bugiardi. Ciò che la galassia non sapeva, era che questi pensieri continuavano a girare per le menti delle persone solo perchè erano i Quarian stessi a permetterlo. Era molto più comodo per loro fingersi dei reietti, perchè solo così potevano inserirsi nella società dai suoi bassifondi, fino a vivisezionarla e scoprirne tutti i segreti. Su quello si basavano i servizi segreti quarian: era forse la rete di spie più efficiente mai esistita, ed era proprio grazie ad essa che i Quarian sapevano benissimo dove andare e cosa fare.
    Avevano scoperto le ricerche dell'umana di Cerberus da molto prima che questa arrivasse su Omega, ed il compito di Sheera era di osservarla, verificare che dicesse il vero, ed eventualmente aiutarla. La locazione della Flotta Migrante era un dettaglio che non poteva venir diffuso a cuor leggero, per questo dovevano assicurarsi che l'Umana non avesse cattive intenzioni.
    Così Sheera accettò l'invito con un messaggio che faceva trapelare complicità ed interesse, come se fosse la prima volta che la Quarian veniva a sapere dei piani dell'umana, e quella sera si recò all'Afterlife, come d'accordo.
    Era in piedi con la schiena contro il muro, nell'unica zona d'ombra del locale, e da lì osservava ogni singolo cliente dell'Afterlife. Shenna si era premurata di fornire alla Quarian un metodo di riconoscimento, ma lei sapeva già quale fosse il suo volto, perchè la rete quarian l'aveva già individuata. Doveva solo accertarsi di trovare il momento giusto per ingaggiarla e parlare, ma sfortunatamente un'altra umana grossa quanto due rovinò i suoi piani, facendo una scenata e rivelando sia la posizione, che gli intenti di Shenna'Nidor.
    Sheera sospirò, fece spallucce e si recò verso l'umana dagli occhi verdi.
    Raggiunse il suo tavolo un attimo dopo la grossa umana. La spada di Sheera era attaccata magneticamente al suo fianco destro, e la mano destra andò subito a toccare l'elsa. L'intromissione della donna era un imprevisto, e non sapeva cosa aspettarsi, ma ascoltandola capì che la Sparkle doveva aver richiesto anche una guardia del corpo. Sheera sorrise, e si presentò subito dopo.
    "Sono Sheera'Zonn vas Talrus. Piacere di conoscerti. Qual è il piano?"

     
    Top
    .
  4. DawnCreed
        +2   THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .

    User deleted



    Nate Norm

       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Soldato



    Ormai erano passati cinque anni dall'assalto di Torfan a cui Nate aveva preso parte e da cui era uscito quasi incolume. Cinque anni e ancora era un dannatissimo soldato semplice. Si era distinto sia nell'assalto di Torfan, sia in quello di Skyllian e quello che continuava a pensare era che non fosse stato ripagato adeguatamente. Non voleva molto, gli sarebbe bastato anche un semplice avanzamento di grado, ma niente... forse l'Alleanza non lo riteneva all'altezza, forse lui non aveva fatto abbastanza.
    Il padre di Nate era un ex Comandante dell'Alleanza ormai in pensione e che stava vivendo in tranquillità il resto della sua vita sulla Terra, in compagnia della moglie e della figlia.
    Dopo mesi di pattugliamento, al ragazzo era stata concessa una licenza a lungo termine. Inizialmente aveva pensato di passarla sulla Terra insieme alla sua famiglia, ma alla fine aveva optato per una visita alla Cittadella... da quello che dicevano, nonostante fosse passato relativamente poco tempo dalla battaglia, si stava riprendendo alla grande.

    La Cittadella era a dir poco enorme e Nate per poco si perse al suo arrivo. Passò i primi giorni a visitare i luoghi principali e più importanti, dopodiché prese a visitare i principali locali, bere insieme ad altri soldati e scambiare storie di guerra. Fu proprio durante una di queste serate che gli arrivò uno strano messaggio: un anonimo diceva di far parte dell'Alleanza e gli aveva inviato informazioni su un agente Cerberus, una certa Shenna'Nidor Sparkle. Diceva che l'avrebbe trovata sulla stazione di Omega e che la sua cattura sarebbe potuta rivelarsi come l'occasione che Nate stava cercando da tempo. Doveva solo decidere se accettare o meno.
    Inizialmente Nate si era convinto a mostrare il messaggio alle autorità, ma dopo un'attenta e lunga riflessione decise di voler provare.
    Il messaggio dopo la sua conferma conteneva documenti falsi e le coordinate di un conto falso da cui attingere a crediti per ogni evenienza.

    Omega era una vera e propria topaia e non appena Nate mise piede sulla stazione, subito desiderò di andarsene via, ma ormai era tardi per i ripensamenti. Quasi subito un messaggio arrivò sul suo factotum:

    "Cambio di programma soldato. Arresto annullato. I nuovi ordini sono di mantenere nascosta la tua vera identità e conquistare la fiducia della Sparkle. Seguila ovunque e scopri tutto ciò che puoi sul suo conto e su Cerberus. Manda aggiornamenti sulla situazione regolarmente.
    Porta a termine la missione e l'Alleanza ti ricompenserà. Troverai la Sparkle nell'Afterlife."


    Nate non ebbe problemi a trovare il locale, ma il vero problema fu trovare il bersaglio. Infatti nelle informazioni inviate dall'anonimo erano state allegate diverse foto, ma trovare la ragazza in quella grande folla era pressoché impossibile. Fu allora che capitò qualcosa di inaspettato: una donna con un fisico che faceva a dir poco paura e in un vestito rosso salì sul palco e staccò la musica, chiese l'attenzione dei presenti e dopo qualche lamentela da parte del pubblico sparò qualche colpo in aria placando gli animi. Cominciò a chiedere chi avesse tatuaggi quarian sulla schiena e dopo parlò di una missione. Quando finalmente trovò la persona che cercava, Nate la vide in faccia e trovò il suo bersaglio. La donna col vestito rosso si andò a sedere con la Sparkle, poco dopo anche una quarian si aggiunse a loro.
    "Perfetto... la situazione si fa un po' complicata"
    Pensò Nate andandosi a sedere in un tavolo vicino al loro con lo scopo di sentire qualcosa della loro discussione. Si sarebbe dovuto ricordare di presentarsi come Dave Copple, mercenario e non Nate Norm.

     
    Top
    .
  5. Reiky
        +1   THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .

    User deleted



    Shenna'Nidor Sparkle

       Fazione: Cerberus
       Ruolo: Agente



    Al suo terzo drink, Shenna cominciò a diventare piuttosto nervosa. Non voleva in alcun modo attirare l'attenzione, ma non poteva fare a meno di guardarsi intorno, così il barista batarian si accorse che stava aspettando qualcuno.
    "Non so chi tu stia aspettando, ma sono sicuro che è un grandissimo idiota per lasciare da sola una come te" - esordì, passandole un quarto drink - "Offre la casa".
    Shenna sorrise affabile e non si curò di correggere la sua idea - "Grazie" - mormorò - "Ma non credo di poterne reggere un quarto".
    "Sul serio?" - Il batarian rise - "Questa robaccia la reggerebbe anche un bambino!".
    Shenna prese il bicchiere e lo annusò, per poi strizzare gli occhi. Non sembrava affatto leggero, ma non voleva dare troppo nell'occhio, perciò prese un lungo respiro e lo buttò giù tutto in una volta.
    Il batarian la guardò con gli occhi sgranati - "Diamine, non ti si può prendere in giro!" - esclamò prima di scoppiare in una fragorosa risata.
    "Cos... Che?" - Shenna sentì un'ondata di calore scenderle lungo lo stomaco e procurarle un momentaneo giramento di testa - "Wooooo!".
    "Puoi dirlo forte" - ridacchiò il batarian.
    Fu in quell'istante che il locale piombò in un'innaturale silenzio. Shenna pensò di essere diventata sorda a causa del drink.
    Invece, la causa si rivelò essere una donna nerboruta in abiti succinti, che attirò l'attenzione di tutto il locale.
    Il batarian scoppiò nuovamente a ridere.
    "La conosci?" - domandò Shenna, cercando di tenere a bada il vorticare della testa.
    L'altro la guardò stupito - "Non sei di Omega, vero?" - disse con condiscendenza. Poi indicò la ragazza che stava dando spettacolo - "Quella è Furiosa, e ti conviene starle lontana".
    Shenna strabuzzò gli occhi - "Lei è...".
    Due colpi in aria mitigarono immediatamente le voci di protesta che si erano alzate.
    "Al prossimo che mi interrompe, gli strappo il culo direttamente dalla bocca, intesi? Ora...chi dei presenti ha un tatuaggio quarian?".
    "Oh, Keelah..." - sospirò Shenna, coprendosi il volto con le mani. Se esisteva la possibilità, non tanto remota, che Dahlia le avesse sguinzagliato al seguito qualche spia di Cerberus, in quella sola, plateale, scena Furiosa aveva facilitato il compito a chiunque la stesse pedinando. Per un fugace momento pensò di alzarsi e di uscire dal locale, ma si rese presto conto di non poter sprecare quella chance. Furiosa non ci sarebbe stata una seconda volta.
    Timidamente e col volto che sembrava sul punto di andare a fuoco, Shenna alzò la mano e vide il volto della donna illuminarsi.
    Il barman la guardò con stupore, poi ridacchiò - "Buona fortuna, ragazza!".
    Dopo un breve scambio di battute, piuttosto colorite, con il batarian, Furiosa si volse finalmente verso Shenna, con un sorriso.
    "Dunque...io sono Furiosa e puoi chiamarmi Furiosa".
    "E' un piacer...".
    "Alcune regole prima di parlare d'affari. Primo: niente domande troppo personali almeno fino a quando non sono fottutamente ubriaca. Secondo: non ammazzo minorenni e con minorenni intendo umani, batarian, turian sotto i 18 anni, asari sotto i 75 anni, krogan sotto i 30 anni e così via fino a coprire l'intero fottutissimo zoo della Galassia."
    "Va ben....".
    "Terzo: non discutere mai i miei metodi...ho un carattere difficile e tendo ad arrabbiarmi facilmente. Rispetta le regole e io rispetterò te, tutto chiaro? ".
    Shenna attese che la ragazza la interrompesse di nuovo, poi mormorò - "Chiarissimo" - Si schiarì la voce - "Dunque, io...".
    "Tu sei di Cerberus!" - esclamò Furiosa divertita, e Shenna sussultò quando si accorse che si era avvicinata - "O meglio, eri? Ahah! Ci ho azzeccato! Sguardo da agente di Cerberus, odore da agente di Cerberus, portamento da agente di Cerberus...quindi andremo a caccia di agenti di Cerberus? Adoro ammazzare gli agenti di Cerberus: non c'è nessuno che viene a chiederti il conto!"
    Shenna si guardò nervosamente intorno - "Sì, sì... Po-potresti abbassare la voce?" - domandò, sperando che nessuno avesse sentito la parola Cerberus... neanche per la sesta volta. Guardò la donna vuotare l'ennesimo bicchiere con nonchalance - "...Oh, ok... Ci vai giù pesante con quella roba... Keelah!" - esclamò all'improvviso: una quarian era apparsa al suo fianco, avvicinandosi in modo così silenzioso e impercettibile che Shenna non potè fare a meno di sussultare. Rischiò quasi di cadere dallo sgabello, se non fosse stato per Furiosa che, con un gesto istintivo, la resse. Bastò quel gesto a farle capire che quella donna poteva sbriciolarle le ossa solo stringendo un bugno.
    Bene...!
    "Sono Sheera'Zonn vas Talrus. Piacere di conoscerti" - si presentò la quarian. Shenna notò che aveva una lunga lama assicurata al fianco - "Qual è il piano?".
    Shenna scese dallo sgabello e si resse al bancone del bar: dannato drink!
    "Cerchiamo un angolo più appartato".
    Il trio raggiunse un tavolo un po' più isolato e trasse un profondo respiro - "Innanzitutto, vi ringrazio per aver risposto alla mia chiamata. Ovviamente, verrete pagate anticipatamente, come promesso, ma voglio che abbiate ben chiaro il fatto che... beh... si tratta di una missione piuttosto rischiosa e potremmo non tornare".
    Fece una pausa per guardare entrambe le nuove arrivate, poi - "Bene. Il primo passo sarà...".
    Shenna era sul punto di cominciare a spiegare quando una ballerina asari salì sul tavolo, cominciando il suo spettacolino.
    "Oh! Ehm... d-dicevo, il primo passo sarà recuperare la nave che ho lasciato alla zona d'attracco, dopodichè partiremo immediatamente" - spiegò - "C'è la probabilità che Cerberus ci dia la caccia, e... signorina, può spostarsi?... e potremmo avere qualche problema anche con l'Alleanza, se non addirittura con i Geth...".
    Shenna si rese conto di essersi lanciata in un discorso inconcludente e scosse la testa per richiamare la concentrazione - "Allora: devo raggiungere la Flottiglia quarian" - annunciò, rivolgendo lo sguardo all'aliena del gruppo - "Voglio assicurarti che le mie intenzioni sono assolutamente buone e, se deciderai di raggiungermi alla zona d'attracco, ti spiegherò tutto per filo e per segno. Spero tu capisca perché non posso parlarne qui".
    Sospirò - "Vi informo solo che sono in possesso di alcuni dati preziosissimi e che questa missione è davvero importante, non soltanto per me. Sono disposta a tutto, pur di portarla a termine, ma non posso farcela da sola: ho bisogno di forza, temerarietà... e di un po' di pazzia" - e volse uno sguardo ammirato a Furiosa - "Ma anche di qualcuno che sappia guidarmi verso la mia destinazione" - e si rivolse a Sheera.
    Si alzò -"Se per voi va bene, vi darò ulteriori dettagli durante il viaggio" - spiegò - "Raggiungetemi alla zona d'attracco non appena siete pronte".

    La nave che aveva lasciato alla zona d'attracco già un mese prima, in realtà era una corvetta: era piuttosto piccola e aveva tutta l'aria di essere un rottame inutilizzabile. Era un effetto che Shenna aveva ottenuto volutamente: in realtà, la nave era dotata di un ottimo motore, ma si era premurata di togliere un componente fondamentale che ne rendeva impossibile l'accensione.
    In attesa delle sue nuove compagne d'avventura, Shenna sistemò il motore e lo fece partire, sentendo il rassicurante rombo della nave.
    Sembrava funzionare piuttosto bene.
    "Ehi!" - esclamò, facendo capolino dal portellone, alla vista delle due mercenarie - "Sì, lo so... Sembra un rottame. Ma potete fidarvi!".
    Entrò, facendo loro strada con entusiasmo - "E' una vecchia corvetta, ma il motore è nuovo e in più vi ho aggiunto ben due motori ionici che, anche se economici, sono soddisfacenti!".
    Le guidò lungo il ponte - "Ho ottimizzato le barriere cinetiche, l'ho dotata persino di una corazza ablativa e... Furiosa, questo ti piacerà" - disse, sedendosi alla postazione di comando e attivando la schermata olografica - "Sistemi Guardian! Nel caso qualcuno decida di darci noia" - annunciò entusiasta - "Solo, tendono a riscaldarsi abbastanza presto, perdendo precisione, gittata, e... Ma non c'è problema!".
    Si alzò, attivando il factotum - "Il vostro pagamento è stato già versato, come potrete verificare voi stesse. Ora, se siete pronte, direi che è il caso di metterci in marcia. Con il vostro ingaggio e questo... "gioiellino".... i miei risparmi di una vita sono letteralmente dilapidati; tra qualche giorno non potrò permettermi neanche un panino e preferirei completare la missione prima di morire di fame!".


     
    Top
    .
  6.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Banshee

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    2,232
    Morale
    +392

    Status
    Offline

    Janie 'Furiosa' Doe

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Mercenaria




    La comparsa della silenziosa quarian rendeva le cose molto interessanti, stuzzicando la curiosità di Furiosa.
    Sheera, questo era il nome della quarian, era sbucata dal nulla come un fantasma cogliendo impreparata Shenna che, sotto gli effetti dei drink, sarebbe quasi certamente caduta dallo sgabello se Furiosa non l'avesse prontamente sorretta; l'afferrò saldamente per un braccio più per 'testare' di che pasta fosse fatta che per un istintivo gesto di gentilezza. Shenna sembrava abbastanza in forma ma era leggera come un passerotto, ora era chiaro perchè avesse bisogno di una come Furiosa al suo fianco: la rossa mercenaria dalla strana capigliatura sarebbe stata il suo scudo "E lei...è la spada...chissà se è una spada fedele?" si domandò Furiosa squadrando la figura della quarian soffermandosi sull'oscura lama che pendeva da un fianco.
    Sheera dava l'idea di essere una persona piuttosto pericolosa e i colori della sua tuta nonche della sua maschera, non facevano che amplificare quell'aura di pericolosità che sembrava circondarla. Furiosa scartò l'ipotesi della solita pellegrina quarian tutta motori e ingegneria, e scartò anche l'ipotesi dell'altrettanto cliché quarian di zingaro dello spazio nonche ladruncolo da strapazzo. Quella donna era un soldato da capo a piedi forse addirittura un soldato d'elite e ciò voleva dire che i quarian tenevano molto affinché la missione di Shenna fosse un successo...con o senza Shenna sopravvissuta.
    Con una smorfia, gettò un'occhiata all'umana mentre raggiungevano un luogo più appartato "In che brutto pasticcio ti sei cacciata, Cerbiatto?" pensò Furiosa "Ti sei messa contro Cerberus e ho il presentimento che i tuoi 'alleati' siano più interessati alla tua ricerca che alla tua vita: sei FOLA amica mia! Fottuta Oltre Limiti Accettabili! Se riesco a salvarti il culo, mi dovrai pagare un extra!"
    Restava da capire il motivo per cui Shenna si era messa in quella situazione.
    Il suo nome era per metà quarian e questo poteva significare avesse qualche debito da saldare nei confronti di qualche quarian ma ciò non spiegava perchè Shenna fosse anche un membro di Cerberus...Cerberus e alieni c'entravano come un cazzo in convento di suore! Come poteva essere in debito con un quarian e allo stesso tempo membro di Cerberus? A meno che la ragazza non fosse stata così pazza da avvicinarsi a Cerberus per potere ottenere le informazioni che le servivano per ripagare il debito verso l'alieno.
    Furiosa dubitava di riuscire a trovare una risposta sensata senza conoscere meglio Shenna ma di una cosa era sicura: si sarebbe impegnata al massimo per salvare il Cerbiatto. Non riusciva a capire perchè teneva così tanto alla ragazza umana...per i soldi, ovviamente, ma c'era qualcosa di più profondo...forse perchè, questa volta, la sua cliente non era il solito mascalzone pedofilo o il pappone arrabbiato con qualche sua puttana o uno spacciatore che voleva riscuotere i suoi soldi o...questa volta, Furiosa, partecipava a qualcosa di importante che avrebbe potuto aiutare concretamente molte persone: i quarian sicuramente ma anche Shenna stessa.
    L'avrebbe riportata a casa a costo di ammonticchiare una pila di cadaveri alta come la montagna più alta di New Canton!

    Le parole di Shenna che le aggiornava sulla situazione, non facevano che aggiungere conferme a quanto sospettato da Furiosa: la ragazza doveva guardarsi le spalle non solo da Cerberus ma probabilmente anche dall'Alleanza che, sicuramente, aveva gli occhi puntati su di lei senza dimenticare i geth che, qualora avessero intuito le intenzioni di Shenna, non ci sarebbero andati leggeri...erano macchine e di solito non facevano prigionieri...aggiungiamoci la quarian, la cui fedeltà andava alla Flottiglia, non all'umana e il risultato di quell'equazione era scontato "Avrò bisogno di molti proiettili...e di un'armatura di scorta...e armi, tante armi...e anche qualche preghiera non guasterebbe...e...anche una troia asari... " pensò a ruota libera la mercenaria la cui attenzione era ora rivolta alla ballerina che aveva preso posto sul loro tavolo.
    L'asari sembrava ignorare le gentili richieste di Shenna a levarsi dai piedi così Furiosa, all'ennesimo richiamo dell'umana, si alzò dal suo posto e afferrò la sensuale aliena per i fianchi, sollevandola di peso dal tavolo e tornò a sedersi, posizionando l'asari sulle sue gambe < Non è educato menare il culo davanti a qualcuno che sta parlando. > la rimproverò con occhi furbi Furiosa < Ma se hai pazienza 5 minuti poi io e te ce la spasseremo alla grande, ok? >
    L'asari annuì soddisfatta e si accoccolò meglio contro alla mercenaria < Che c'è? > domandò Furiosa notando che lo sguardo della quarian era rivolto verso di lei < Hai sentito il Cerbiatto, no? 'Potremmo non tornare'...e io un'ultima scopata con un'asari non me la faccio scappare. > terminò mentre con la mano sinistra si insinuava sotto alle vesti dell'asari per raggiungere i suoi seni.

    ___________________________________



    Furiosa stava finendo di preparare silenziosamente tutto l'occorrente per la missione; come si era ripromessa, aveva abbondato sia in armi che in munizioni senza dimenticarsi l'armatura di scorta. Quando chiuse la zip dell'ultimo borsone una voce spezzò il silenzio del suo monolocale.
    < Te ne vai di già? > domandò la voce sexy della ballerina asari che giaceva nuda nel suo letto.
    < Sì. > replicò Furiosa andando a sedersi sulla sponda del giaciglio < Sei stata brava Selene, ti ho lasciato i soldi sul comodino con un piccolo extra > disse indicando i crediti posti accanto all' abat jour < Ora io vado, tu resta pure quanto vuoi, fatti una doccia, guarda la TV...anzi, se vuoi mentre sono via considera questo cesso di monolocale come se fosse tuo: non c'è niente qui dentro che valga la pena rubare ma lo puoi usare come scannatoio per i tuoi clienti. >
    L'asari la guardò un po' stupefatta < Ci conosciamo da quanto? 2 ore? E mi lasci le chiavi di casa tua? >
    Furiosa le accarezzò la punta del naso con l'indice < Sto per mettermi contro Cerberus, i geth e forse l'Alleanza...e i quarian non mi sono mai piaciuti...dubito che riuscirò a tornare a casa. Non ho famiglia, non ho amici...tanto vale affidare tutto a qualcuno che mi ha fatto godere come una maiala in calore forse per l'ultima volta. > terminò sorridente alzandosi di scatto dal letto.
    Selene si mordicchiò un labbro, pensierosa, mentre guardava l'umana dirigersi verso i borsoni e caricarseli in spalla < Se hai paura di non tornare, perchè lo fai? > domandò poco prima che Furiosa imboccasse l'uscita.
    < Per i soldi... > rispose facendo l'occhiolino < ...e perchè, per una volta tanto nella mia vita, potrei fare qualcosa di buono. > si voltò e alzò la mano in un segno di saluto verso l'asari.

    ___________________________________



    < La soffiata era corretta. La ragazza umana, Shenna'Nidor Sparkle, è in possesso di dati Geth. > disse Selene parlando nel factotum.
    < E' riuscita a capire di che dati si tratta? > domandò una voce austera di rmando.
    < Negativo Comandante. La mercenaria è stata assoldata solo come guardia del corpo ma credo siano dati piuttosto sensibili. > replicò prontamente Selene mentre appoggiava il volto alla finestra e osservava la figura di Furiosa che si allontanava per il vicolo.
    < Ne è sicura Tenente? E' sicura valga la pena intraprendere questa missione? >
    < Assolutamente, Comandante o i quarian non avrebbero mandato Sheera'Zonn vas Talrus. > disse l'asari stringendo istintivamente la mano a pugno < Questi dati potrebbero spiegarci come fanno delle macchine a pensare come un organismo vivente. Non mi riferisco solo ai Geth, lei capisce di cosa parlo. >
    < Daccordo. La missione è sua Tenente. Faccia tabula rasa! >
    < Avrei una richiesta al riguardo, Comandante. > aggiunse Selene mentre la figura di Furiosa svoltava l'angolo scomparendo dal suo campo visivo < Preferirei risparmiare la mercenaria, se possibile. >

    La nave che le avrebbe accompagnate in quell'avventura non sembrava esattamente un gioiellino fresco di cantiere navale ma il rombo del motore bastò a rassicurare Furiosa che quasi cominciò a piangere dalla gioia quando fece la conoscenza del caro, potentissimo, letale Sistema Guardian.
    < Adoro i cannoni! > esclamò gioiosa mentre con la mano accarezzava le curve della postazione di tiro < Più sono grossi, più mi fanno godere! Non so se mi spiego... > aggiunse ammiccando verso Shenna che arrossì cogliendo il doppio senso celato dietro quelle parole.
    < Prima di iniziare... > aggiunse mentre posava i borsoni a terra e apriva quello più piccolo dal quale, come per magia, estrasse una bottiglia di bourbon e due bicchierini. Uno lo tenne per se e l'altro lo porse a Shenna poi si rivolse alla quarian fintamente contrita < Mi spiace Lady Casco ma non avevo bevande quariane! > Svitò la bottiglia e riempì i due bicchierini alzando il proprio verso il cielo < All'inizio di questa avventura...sperando di tornare vive e magari con ancora braccia e gambe attaccate! > cozzò il suo bicchiere con quello di Shenna e ingollò d'un fiato il liquore < Stai tranquilla Cerbiatto... > aggiunse strizzandole l'occhio < ...ti guardo le spalle! > terminò lanciando un'occhiata di sbieco a Sheera.


     
    Top
    .
  7.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    "I'm just... naturally awesome."
    Mass Effect: Revolution

    Group
    Administrator
    Posts
    3,250
    Morale
    +415
    Location
    Catania

    Status
    Offline

    Sheera'Zonn vas Talrus

       Fazione: Flottiglia
       Ruolo: Incursore



    Non poteva credere che alcuni esseri umani potessero essere così stupidi. Prima la sceneggiata sul bancone dell'Afterlife, e poco dopo anche il flirt con quella ballerina Asari. Sperava solo che Furiosa non fosse anche così stupida da spifferarle tutto, perchè a completare quel circo effettivamente mancavano solo le aliene blu.
    Shenna diede appuntamento al molo, dove si locava la sua astronave, ma avevano ancora un po' di tempo per prepararsi, tuttavia la Quarian era già pronta... Lo era sempre.

    Pedinò l'umana dai capelli rossi dalla distanza, e finalmente la vide entrare in un condominio che si affacciava su un vicolo stretto e buio. Non avrebbe avuto modo di ascoltare a meno che non fosse entrata con lei, il che era impossibile, così dovette accontentarsi di guardare.
    Aspettò che la donna entrasse, poi Sheera si diresse verso il palazzo di fronte. Si arrampicò aggrappandosi a tubature, balconi e davanzali, senza mai perdere d'occhio le finestre dell'edificio alle sue spalle. Più saliva, più sentiva l'aria che cercava di interrompere quella scalata, spingendo, strattonando e facendole perdere l'equilibrio... Ma finalmente la vide: Furiosa abitava al settimo piano di quel condominio, ed il suo appartamento era dotato di un'ampia finestra che si affacciava proprio dalla stanza da letto. Era ancora appesa ad un tubo Sheera, quando finalmente le due donne entrarono nella stanza e cominciarono i loro giochi. Non poteva dire di apprezzare quello spettacolo, ma la Quarian non poteva perderlo. Era la migliore perchè sapeva che ogni dettaglio, ogni momento era importante. In ogni caso, cercò di concentrarsi sui loro volti, provando ad interpretarne il labiale, mentre lottava contro il vento che la sbilanciava, aggrappata ad un tubo che non sapeva per quanto avrebbe retto, ma che purtroppo era l'unico a fornirle una visuale ottimale.
    Fu solo ad opera compiuta che i dettagli del labiale cominciarono ad assumere un'importanza. Non conosceva bene la lingua umana, ma quelle parole le capiva perfettamente: Geth, Quarian, Cerberus.
    Sheera digrignò i denti, ma era presto per saltare a delle conclusioni.
    Vide l'umana lasciare la stanza, forse anche l'appartamento, così Sheera fece per cominciare la discesa, finchè non notò che la ballerina Asari aveva risposto ad una chiamata e sembrava piuttosto fiera di sè. Non le piaceva quella situazione, non le piaceva per niente. Ma non aveva tempo nè per ucciderla, nè tantomeno interrogarla o minacciarla. Furiosa avrebbe lasciato l'appartamento da un momento all'altro, e all'incontro con Shenna mancava poco. Se ne sarebbe occupato qualcun altro.
    "Signore" Sapeva che contattare il centro di comando andava contro il protocollo, ma ne andava della riuscita della missione. "Un testimone potrebbe aver rivelato particolari a dei potenziali nemici. Si parla delle Asari, Signore." Parlava attraverso il factotum, mentre delicatamente ma rapidamente discendeva aggrappata al tubo. Il vento sembrava essersi calmato, ma da quell'altezza scendere si rivelò più complicato del previsto. "Io devo incontrare l'umana, ho bisogno che mandiate delle spie a tener d'occhio una certa Asari. Scoprite per chi lavora e quali sono i suoi piani. E' important.."
    "Ma guarda un po', un piccolo ratto. Cos'hai rubato questa volta?" Chiese una voce alle sue spalle, mentre lei poggiava l'ultimo piede sull'asfalto. Fece per girarsi, ma qualcosa la colpì alla testa, facendola rovinare violentemente a terra.
    "Ehi, quella non è tua, non può essere tua!" affermò nuovamente la voce. Sheera cercò di rimettersi in piedi, ma quando riuscì a mettersi a gattoni, un calcio sul fianco la riportò giù, ma quella volta con il volto verso il cielo. Finalmente riuscì a vedere da chi proveniva la voce: era un umano, sulla ventina, con altri quindici umani al suo seguito, forse di poco più piccoli. L'umano doveva riferirsi alla sua spada, perchè avvicinò la sua mano e la afferrò staccandola dalla placca magnetica.
    "A chi l'hai rubata, brutta puttana? Non sai che in questo quartiere non si ruba? Voi quarian del cazzo non avete rispetto! Che ne dici se te lo insegniamo noi bucandoti questa bella tuta attillata?"
    L'umano puntò la spada contro il fianco di Sheera... Grave errore. Da quella posizione, Fu facile per lei scagliare un poderoso calcio allo stomaco dell'uomo, che volò indietro per mezzo metro, perdendo la presa dell'arma. Alcuni dei suoi seguaci lo aiutarono a rialzarsi, mentre gli altri si lanciarono sulla Quarian, che di getto si mise in piedi ed afferrò la spada. Bastò un fendente per sviscerare i primi due che le erano venuti incontro, che cominciarono ad urlare prima di accasciarsi a terra senza vita.
    Fu una carneficina. Nessuno di quelli riuscì nemmeno a sfiorarla. Ci avevano provato tutti, e tutti e quindici giacevano a terra vittime di quella danza. Sì, era una danza quella di Sheera. Maneggiava la spada così elegantemente, accompagnata dai movimenti rapidi e sinuosi del suo corpo, che vederla combattere era quasi un piacere, se non fosse che tutto ciò che la sua lama incontrava finiva per perdere la testa o le budella.
    Rimase pietrificato per tutto il tempo, il primo umano che l'aveva colpita e che le aveva sottratto la spada. Fu solo quando Sheera cominciò ad avvicinarsi a lui con la spada in pugno che quello cominciò a gattonare via. Urlò, quando la lama gli si conficcò nel polpaccio, e quando si mise in posizione fetale per potersi toccare la ferita, la Quarian lo afferrò per il colletto della maglia e lo sollevò con forza.
    "Co-cosa vuoi? Hai ucciso tutti! Sei un mostro! Sì, sei un mostro! Lasciami and..." Provò a dire l'uomo, ma ad interrompere il discorso si intromise la spada, che entrò da sotto il mento ed uscì dalla calotta cranica. Gli occhi dell'umano si incrociarono finchè il suo corpo da che era rigido non si lasciò andare.
    Mentre estraeva la lama dal cranio dell'uomo e la puliva con la sua stessa maglietta, i suoi occhi si posarono sul sangue che si era sparso su quella strada. Si chiese se effettivamente solo un mostro potesse fare una cosa simile, ma poi si ricordò che solo un mostro può uccidere altri mostri. Sedici contro uno, con l'intento di uccidere. E quella etichettata come mostro era lei.

    Era passata dal suo appartamento per togliersi di dosso tutto quel sangue, così arrivò al molo che Furiosa era già arrivata, anche se a giudicare dai borsoni ancora fra le sue mani, doveva esser giunta lì qualche secondo prima.
    Fecero un tour della nave, e Shenna spiegò le migliorie che aveva fatto a quel trabicolo. Sheera pensò che tutto ciò fosse impressionante, ma c'era qualcosa che poteva migliorare.
    "Quando la Flotta acquisisce nuove navi, di solito non può permettersi di installare nuovi motori, così ottimizza quelli già presenti. Di base i motori ionici sono usati contemporaneamente quando è necessaria la massima potenza, ma se li disponi in modo da alternarsi nelle fasi leggere, avranno più potenza e stabilità se dovesse servirti uno sforzo maggiore, a discapito di una longevità più ridotta."
    Notò che Shenna la guardava interessata. Sapeva che il suo padre adottivo fosse un Quarian, perciò l'umana doveva rivedere lui attraverso il casco di Sheera. Sentì quella tensione come qualcosa di imbarazzante, così pensò che fosse il caso di cambiare discorso.
    "Posso darti le coordinate della Flottiglia, per la parola d'ordine ci penserò io. Ma prima di accettare devo assicurarmi di tutto, quindi devo farti delle domande. Sai cos'è successo tra i Quarian ed i Geth secoli fa?"
    L'umana annuì.
    "Bene, quindi capisci come l'argomento ci tocchi particolarmente."
    Shen annuì di nuovo.
    "Introdurre un nemico nella Flotta, o attirare i Geth verso di noi potrebbe segnare la fine della nostra specie. La società galattica ci considera come dei reietti, ma sei conscia del fatto che i Quarian siano più importanti di quanto si pensi? Sai che un'eventuale caduta dei Quarian comporterebbe conseguenze all'equilibrio dell'intera galassia? Il consiglio, gli umani, Cerberus. Tutti ne risentirebbero."
    Shenna rispose positivamente ad entrambe le domande.
    "Se la colpa fosse tua, avresti migliaia di anime sulla tua coscienza. Lo sai questo?"
    "Non farei mai del male al popolo di mio padre."
    "Tuo padre è un Quarian?" chiese Sheera, fingendo di non saperlo.
    "Era."
    "Mi dispiace. E' tutto quello che volevo sapere."
    Aveva letto la risposta a tutto negli occhi dell'umana: diceva il vero, voleva davvero aiutare i Quarian. E Sheera avrebbe aiutato lei.

     
    Top
    .
  8. DawnCreed
        THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .

    User deleted



    Nate Norm

       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Soldato



    Nate riuscì a capire ben poco di quello che stavano dicendo le tre donne, a parte quello che diceva la rossa. Infatti quest'ultima ogni volta che parlava era alquanto indiscreta. Quello che attirò particolarmente l'attenzione del ragazzo fu la frase: "Tu sei di Cerberus! O meglio eri". Questo spiegava il cambio degli ordini, però ancora Nate non riusciva a spiegarsi il perché la Sparkle avesse bisogno di una mercenaria. Ad un certo punto, il piccolo gruppo si alzò dal tavolo e andò a posizionarsi in uno più in là, lontano da orecchi indiscreti. O almeno era questo ciò che pensavano di fare.
    Nate aspettò che fossero lontane, così anche lui si alzò, fece il giro largo passando attraverso la folla e andò a sedersi ad un tavolo in penombra proprio vicino al loro. Allora prese a guardare le ballerine Asari, fingendo di non essere interessato alle tre sedute al tavolo vicino.
    La Sparkle aveva iniziato a parlare ringraziando le altre due per aver risposto alla chiamata, stava per parlare delle sue intenzioni quando una ballerina si andò a posizionare sul loro tavolo e cominciò a fare il suo spettacolo. Parlò di una nave nella zona d'attracco, poi accennò a un possibile intervento da parte di Cerberus, dall'Alleanza o persino dai Geth.
    "Beh, l'Alleanza non farà niente..., si trovò a pensare il ragazzo.
    La ragazza disse qualcos'altro, ma non accennò nulla sulla destinazione.
    Quando le tre donne se ne furono andate via, Nate scrisse tutto ciò che aveva ottenuto sul rapporto. La risposta fu immediata.

    "Infiltrati nella nave. I nuovi ordini sono di difendere la Sparkle ad ogni costo. Fai attenzione alla mercenaria"

    Quella storia si faceva sempre più strana per Nate, c'era qualcosa che non andava: il suo contatto aveva detto di stare attento alla mercenaria, ma non aveva speso una sola parola sulla Quarian.


    Nate uscì dal locale, dirigendosi nella zona in cui avrebbe trovato dei commercianti. Se doveva fare quella cosa, avrebbe avuto bisogno di parecchia roba.
    «Copple?» chiese una voce metallica dalle sue spalle. Nate ricordò di essere sotto il falso nome di Dave Copple e si voltò. La persona che aveva parlato era un Turian.
    «Sì, sono io» rispose il ragazzo diffidente.
    «Arriviamo subito al punto. Qualcuno mi ha pagato un mucchio di crediti per equipaggiarti e presentarti all'umana con quel rottame nell'hangar»
    «Ehm... credo di non aver capito bene»
    «Non me ne frega un cazzo se hai capito oppure no. Sono stato pagato per questo e adesso muovi il culo»
    Il Turian si allontanò, così Nate in un primo momento pensò di andarsene, ma poi seguì il Turian. Verità o no, aveva la pistola a portata di mano.
    «Posso sapere il tuo nome?»
    «Gatharian. Ora chiudi la cazzo di bocca e una volta che saremmo all'hangar lascia parlare me»
    Il Turian lo portò in un appartamento, chiuse la porta e poi lo condusse nel soggiorno. Toccò la parete e questa sparì lasciando posto ad un altra stanza piena di armi, armature, esplosivi e altri bei giocattolini.
    «Wow... questo sì che è un arsenale!»
    «Le tue cose sono lì sul bancone, non toccare altro!»
    Nate si avvicinò al bancone, sopra a questo c'era una corazza (di quelle tipiche che utilizzano i mercenari), un Vindicator e una pistola Predator, poi vi erano persino due grossi borsoni pieni di munizioni. Il ragazzo indossò la corazza e prese il tutto, in pochi minuti fu fuori da quella stanza.
    «Perlomeno sei veloce ragazzo. Adesso ti accompagnerò all'hangar, ma mi raccomando...»
    «Lascia parlare me, sì lo so» completò per lui Nate.


    Quando arrivarono all'hangar, Nate vide da lontano le tre donne che salivano sulla piccola nave. Sembrava proprio un ammasso di rottami e il ragazzo cominciò a chiedersi se sarebbero riusciti ad uscire dal portellone tutti d'un pezzo.
    «Merda! Se la vista non m'inganna, con loro c'è Furiosa. Non so che devi fare, ma sono contento di non essere al tuo posto»
    Quelle parole rassicurarono ben poco il ragazzo che già cominciava a dubitare di tutta quella missione. Così il Turian gli fece cenno di fermarsi dietro di lui e, piazzandosi di fronte al portellone, cominciò ad urlare.
    «Sono Gatharian, ho una consegna per una certa Shenna qualcosa Sparkle da parte di un amico!»
    "Shenna qualcosa Sparkle?! Ma chi cazzo me l'ha portato a questo idiota?!, si ritrovò a pensare Nate sospirando.

     
    Top
    .
  9. Reiky
        THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .

    User deleted



    Shenna'Nidor Sparkle

       Fazione: Cerberus
       Ruolo: Agente



    Shenna era lieta di constatare come Furiosa fosse entrata nello spirito giusto: la corvetta, anziché demoralizzarla, l'aveva entusiasmata (soprattutto grazie ai Sistemi Guardian, sui quali dispensò un "creativo" doppio senso). Anche Sheera sembrava aver rotto il ghiaccio, anche se rimaneva piuttosto gelida e distante, soprattutto se confrontata con il carattere espansivo e irruente di Furiosa. In particolare, Shenna rimase piacevolmente colpita dalle conoscenze tecnologiche della quarian: non voleva darlo troppo a vedere, ma si sentiva davvero contenta di poter collaborare con un membro della stessa specie di Keen e, per quanto il suo carattere non mostrasse aperture, avvertiva un desiderio inconscio di sentirsi più vicina a Sheera. Sapeva di non avere quasi nulla da condividere con i quarian, eppure non poteva fare a meno di sentire un certo legame, soprattutto a seguito dell'ennesima delusione ricevuta dalla propria specie.
    Quasi come se avesse indovinato i suoi pensieri, Sheera si affrettò a cambiare discorso, richiudendosi nella sua imperscrutabilità. Come Shenna si era aspettata, le aveva posto qualche domanda, e la ragazza aveva risposto nella maniera più sincera possibile, cercando di farle capire quali erano le sue reali intenzioni.
    "Mi dispiace" - confessò la quarian, non appena saltò fuori l'argomento Keen, e Shenna volle credere che un po' fosse vero. Poi - "E' tutto quello che volevo sapere".
    Fu allora che Furiosa, raggiante, propose a Shenna un brindisi, ficcandole in mano un bicchierino di bourbon: solo l'odore le fece arricciare il naso.
    Sheera venne per forza di cose esclusa, ma Shenna potè percepire una certa diffidenza da parte di Furiosa, soprattutto nella strizzata d'occhio che le riservò alla fine del brindisi. Sperava solo che quel viaggio avrebbe disteso i rapporti...
    D'improvviso, una voce le raggiunse da fuori e Shenna riconobbe immediatamente l'effetto flanger caratteristico dei turian. Senza volerlo, trasalì e si verso addosso qualche goccia del bourbon che stava cercando di mandar giù per non scontentare Furiosa.
    "Sono Gatharian" - gridò la voce all'esterno - "Ho una consegna per una certa Shenna qualcosa Sparkle da parte di un amico!".
    Non era affatto a proprio agio con l'idea che qualcuno l'avesse già individuata, e la parola amico non era affatto una garanzia. Ponderò di partire immediatamente, ignorando la voce, ma concluse che era più saggio verificare di chi si trattasse ed, eventualmente, levarlo di mezzo qualora avesse mostrato di poter dare problemi.
    "Furiosa, vieni con me. Sheera, preferirei che tu rimanessi nascosta" - disse la ragazza, estraendo la Talon - "Non ho idea di chi sia, né se sia al corrente di ciò che sto facendo: due umane su una nave non sono nulla, ma due umane e una quarian potrebbe dare adito a sospetti".
    Prima di aprire il portellone, la ragazza si chinò sul suo zaino e ne estrasse un dischetto dati, per poi porgerlo alla quarian - "Se qualcosa va storto... Questa è opera di Keen'Nidor nar Gozorn" - disse, per poi invitarla con un gesto della mano a nascondersi.

    Quando il portellone si aprì, Shenna si trovò a puntare la sua pistola contro una strana coppia: un turian, come aveva immaginato, e un umano piuttosto ben armato e dotato di corazza.
    "Chi siete?" - domandò Shenna.
    L'umano si presentò con il nome di Dave Copple, mentre il turian fece spallucce - "Ti ho già detto il mio nome, ma chi sono io non ha alcuna importanza" - disse, acido - "Ti interesserà di più sapere chi mi manda".
    Detto ciò, l'alieno le porse un datapad con un messaggio e, dopo averlo letto, Shenna trovò tutto molto più chiaro.
    Certo, non avrebbe mai pensato di risentire proprio lui, ma tutto si spiegava: era uno dei pochi a conoscere la sua missione segreta... ed era anche in debito con lei, in un certo senso.
    "D'accordo... Benvenuto, Dave" - annunciò Shenna con un sorriso. Poi si rivolse al turian - "Manda i miei ringraziamenti a... lui".
    "Mi hai preso per un postino?" - sbottò l'altro e, senza aggiungere altro, si dileguò.
    "Non importa" - gli gridò dietro Shenna - "Ci- ci penserò io....Se solo trovassi il suo contatto".
    Una volta che Dave fu a bordo, Shenna lo bloccò con una mano sulla spalla - "Ascolta... Dave. Ho una profonda stima in colui che ti ha mandato qui, ma purtroppo non ti conosco abbastanza da permetterti di andare in giro sulla nave con tutti questi armamenti o con il factotum sottomano. Ti dispiace metterli da parte per un po', così possiamo scambiare qualche parola sulla missione?".
    Shenna era consapevole che la sua tranquillità nel portare a bordo uno sconosciuto poteva non essere particolarmente apprezzata dalle altre due compagne, ma Shenna sapeva di potersi fidare di quell'inaspettato benefattore. Non gli aveva salvato la vita, no... Di più.
    Aveva salvato i suoi ricordi.

     
    Top
    .
  10.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Banshee

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    2,232
    Morale
    +392

    Status
    Offline

    Janie 'Furiosa' Doe

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Mercenaria




    < Potrei parlarti un momento, Cerbiatto? > domandò Furiosa non proprio gentilmente mentre bloccava Shenna per un braccio e la costringeva ad entrare nella prima stanza che le capitò a tiro.
    L’umano ultimo arrivato, stava proseguendo per il corridoio e aveva annuito alla richiesta dell’Ex agente di Cerberus di restare disarmato fino a ordine contrario ma Furiosa aveva storto il naso due volte negli ultimi 5 minuti e le vene sulle sue tempie avevano cominciato a pulsare incontrollate sotto la spinta del sangue che le raggiungeva la testa.

    Shenna fu colta di sorpresa ma la stretta d’acciaio di Furiosa sul suo braccio, nonché la forza con cui la trascinò nello sgabuzzino, non lasciava molta scelta alla ragazza che fu scaraventata a forza dentro a quella stanza che risultò essere uno striminzito ripostiglio dove le due si trovavano forzatamente a stretto contatto.
    Furiosa richiuse la porta automatica alle sue spalle e si girò di scatto verso Shenna, colpendola con una dolorosa schicchera proprio alla gola.
    < Ahia! > esclamò Shenna sgranando gli occhi sorpresa < Mi hai fatto… >
    < Silenzio! > ordinò Furiosa severa.
    < Ma… > protestò Shenna visibilmente contrariata.
    < Ho detto zitta! >
    < Ma…ma… >
    La mercenaria dai capelli di fuoco afferrò con le dita entrambe le labbra di Shenna chiudendole a forza < Zitta! Devi stare zitta! Zip! > disse imitando la chiusura a lampo di una cerniera passandosi la mano libera sulle labbra < Chiudi quella cazzo di bocca! > intimò Furiosa fulminandola con gli occhi.
    Shenna sembrava piuttosto spaventata ma annuì continuandosi a massaggiare il collo là dove le dita di Furiosa l’avevano colpita a tradimento.
    < Sei per caso diventata scema? > domandò la mercenaria arrabbiatissima lasciando le labbra di Shenna e portandosi le mani sui fianchi < Lascia che ti renda al corrente della situazione! > continuò gesticolando nervosamente < Sei un agente di Cerberus disertore che sta cercando di consegnare dati di vitale importanza sui Geth alla Flotta Migrante Quarian. Tu credi che a Lady Casco interessi qualcosa della tua fottutissima pellaccia? > domandò retoricamente fissando Shenna negli occhi.
    < Io… >
    < No! Non le interessa un cazzo della tua buccia…sono i dati che le interessano, non te! E tu che cazzo fai? Glieli consegni così! L’hai conosciuta due ore fa, porca puttana! Quei dati sono la tua insicura assicurazione sulla vita! > le urlò sotto voce picchiandole la fronte con un buffetto < Cerberus, i quarian, l’Alleanza…forse anche i Geth ti lasceranno in vita finchè non conosceranno dov’è e cosa contiene quel disco dati…una volta avuto il disco dati, la tua vita vale quanto la fica slabbrata di una troia asari! E tu, geniaccio dei miei stivali, lo consegni nelle sue mani neanche fosse la tua amante lesbica! >
    < Io credevo… >
    < Non ho finito! > aggiunse Furiosa sventolandole un indice sotto il naso minacciosa < Non solo hai dato il disco alla troia quarian che puzza di assassina da qui a Palaven! No…fai anche salire a bordo il primo stronzo che passava fuori dall’astronave… ‘Ehi!’ > aggiunse imitando un dialogo immaginario < ‘Sono uno sconosciuto mandato da un altro sconosciuto…posso salire a bordo e fottervi tutte senza neanche prima sbattervelo sotto il naso?’ ‘Ma certo! Si accomodi…anzi, ora ci caliamo pantaloni e mutande, ci mettiamo a 90° e allarghiamo anche le gambe così ci fotti meglio!’ Santo cielo! E’ carino l’umano, ha fascino e in un’altra occasione me lo lavorerei per bene fino a farci sesso sfrenato per 48 ore…ma…cazzo! Non puoi fare salire a bordo tutti i tizi affascinanti di Omega! >

    Furiosa alzò gli occhi al cielo, sconsolata, mentre stringeva forte i pugni e tornò a rivolgersi a Shenna con voce comprensiva avendo notato che la ragazza era a un passo dallo scoppiare a piangere < Gesù Cristo, Cerbiatto! Tu mi paghi per essere il tuo scudo e io farò di tutto per riportarti indietro tutta intera ma mi devi aiutare, cazzo! Questo non è un gioco…c’è in ballo la tua vita e anche la mia. Lo so che tu vuoi solo aiutare i quarian e che ci tieni a questa missione ma devi essere più prudente o non mi basteranno tutte le pallottole prodotte dalla Batarian States Arms in un anno per proteggerti. >
    La mercenaria allargò le braccia con un’espressione bonaria dipinta sul volto e strinse forte a se Shenna in un abbraccio consolatorio. < Scusa se sono stata brusca. > le disse accarezzandole i capelli < D’ora in poi niente mosse d’istinto…niente avventatezza…devi essere prudente Cerbiatto! Ci terrei a conoscerti meglio in futuro ma non ci sarà un futuro se fai altre cazzate del genere! Ok? >


     
    Top
    .
  11.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    "I'm just... naturally awesome."
    Mass Effect: Revolution

    Group
    Administrator
    Posts
    3,250
    Morale
    +415
    Location
    Catania

    Status
    Offline

    Sheera'Zonn vas Talrus

       Fazione: Flottiglia
       Ruolo: Incursore



    Le aveva dato il dischetto. Così, come se si conoscessero da una vita. Tutto il frutto del suo lavoro nelle mani di una sconosciuta vestita di nero e con una spada.
    "Keelah, è proprio stupida..." pensò Sheera. Decise che non era il caso di tradire la fiducia di Shenna, così ripose il disco al sicuro, senza sbirciarvi dentro.
    Quando vide l'umano salire a bordo, si pentì di non averlo fatto. Leggerlo e portarlo via da lì sarebbe stato molto più facile.
    "Potrei parlarti un momento, Cerbiatto?" Esordì ad un certo punto Furiosa, richiesta che fu approvata da Shenna. Intanto Sheera porse la mano al nuovo arrivato, sorridendogli e presentandosi, ma non appena le due si chiusero in una stanza, la Quarian sfruttò quella stessa stretta di mano per far leva e scagliare l'umano contro il muro, per poi puntargli orizzontalmente la lama alla gola.
    "Stammi a sentire, 'Dave Copple'." sussurrò poi, facendo il gesto delle virgolette con la mano libera "Non so quali siano le tue intenzioni, ma non posso ancora piantarti questa spada nella carotide, perciò ti osserverò. Molto, molto attentamente. Mettiamolo subito in chiaro: il fatto che tu sia qui mi puzza, e non mi fido di te, quindi guardati le spalle. Non lascerò che un intruso mandi all'aria la missione."
    A quel punto lasciò andare il povero Dave, e gli porse una mano sulla spalla nel momento in cui le due donne uscirono dalla loro tana.
    "Siamo al sicuro." Disse quindi Sheera "Farò in modo che sia così."


    Qualche ora dopo, la nave si trovava già nello spazio profondo, diretta verso il Portale. Era un percorso semplice, pertanto la nave era impostata per seguire una traiettoria automatica. Nonostante questo, trovò Shenna e Furiosa sedute rispettivamente al posto del pilota e del copilota.
    "Posso parlarti per un momento?" chiese a Shenna, che quasi rassegnata annuì. La chiaccherata con Furiosa non doveva essere stata piacevole, così forse temeva che anche Sheera le avrebbe riservato un trattamento simile... Non era totalmente sbagliato.
    "Non credevo che esistessero certi livelli di stupidità. Furiosa ed io siamo state pagate, ed io lo sto anche facendo per il mio popolo. E quando ad un certo punto un umano bussa alla tua porta, lo lasci entrare come se fosse tuo fratello? Devi essere più furba, ragazza. Non voglio farti la predica, scommetto che ci ha già pensato Furiosa. Sappi solo che terrò gli occhi aperti, sia per me che per te."
    A quel punto Sheera prese il dischetto e lo porse nuovamente alle mani della proprietaria "Mi hai incaricato di difenderlo e l'apprezzo. Ma nel futuro non fidarti di nessuno. Nè di Copple, nè di Furiosa, nè tanto meno di me. Sei tu l'artefice di questo, non puoi lasciare che qualcuno rovini tutto, nei tuoi panni non lo farei."
    Fece per andarsene, ma a metà del ponte si voltò di nuovo.
    "Sei una ragazza emotiva, Shenna. Te lo leggo negli occhi. Non affezionarti a niente e nessuno, specialmente quando porti con te qualcosa di così importante. Non c'è nulla che valga più dei tuoi obiettivi."

    Quella sera stessa venne contattata dal centro di comando, al quale spiegò l'andamento della missione. Venne anche a sapere che la Asari aveva lasciato Omega tre ore dopo la loro partenza, ma decisero di non dire nulla nè a Shenna nè a Furiosa, finchè non avrebbero scoperto informazioni concrete. Era chiaro per Sheera che fosse il caso di temporeggiare. Avevano un conflitto esterno ed uno interno, quindi la scelta più saggia era di approfittare di quest'ultimo.
    "Devo parlarvi. Tutte e due. Copple, potresti lasciarci?"
    Aspettò che il ragazzo uscì dalla cabina di comando, a quel punto cominciò ad esporre il problema.
    "Ho le coordinate della Flotta Migrante, ma ieri sera ho parlato con gli Ammiragli. Li ho avvertiti del nostro nuovo amico, e ci hanno vietato di entrare nel sistema stellare dove la flottiglia sta transitando, fino a che non saremo sicure dell'affidabilità di Copple. Sono sicura che sarebbe molto più facile lanciarlo fuori dal portellone, ma immagino che questa soluzione non ti vada a genio." Disse rivolta a Shenna, che la ascoltava mentre teneva d'occhio lo spazio "Non possiamo stare fermi nè tanto meno tornare indietro, potrebbe esserci qualcuno che ci segue. Fermiamoci di portale in portale, facendo il giro largo attorno al sistema della Flotta. In questo modo staremo nello spazio più a lungo per interrogare Copple, e magari faremo perdere le nostre tracce ad eventuali inseguitori."
    Mise una mano sulla spalla di Shenna, sperando che a quel punto si girasse e la guardasse negli occhi. "Mi rendo conto che ti fidi di lui, ma gli ammiragli non possono basarsi sulla fiducia, vogliono dati concreti."
    Si girò verso Furiosa, e osservò attentamente il suo comportamento. Sapeva che la donna non avrebbe creduto ad una sola parola di quello che Sheera diceva, e la Quarian puntava proprio a quell'obiettivo. Loro due non sarebbero mai andate d'accordo, avrebbero sempre dubitato l'una dell'altra, e voleva assicurarsi che Shenna si schierasse dalla parte giusta se fosse successo qualcosa.

     
    Top
    .
  12.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Banshee

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    2,232
    Morale
    +392

    Status
    Offline

    Janie 'Furiosa' Doe

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Mercenaria




    < Fiducia di qua...fiducia di là...fiducia di sù...fiducia di giù! > sparò di fila Furiosa cercando di imitare la voce di Sheera appena questa ebbe finito di parlare.
    < Non è molto credibile quella parola sulle tue labbra, non credi? > aggiunse alzandosi dal posto di copilota ed andando a fronteggiare la quarian.
    Furiosa era più alta dell'aliena e decisamente più massicia ma Sheera non diede l'impressione di avere paura < Mi spiego meglio. Io so chi sono: ovunque, in ogni angolo della Galassia puoi trovare uno stronzo che sa chi è Furiosa. > cominciò a spiegare punzecchiando il petto della quarian con l'indice < Io so chi è lei: agente di Cerberus emotiva, ingenua e proprio per questo sincera. > aggiunse indicando Shenna alle sue spalle < Tu, invece, non so chi sei. Ti manda davvero la Flottiglia? Perchè porti una katana attaccata alla tua coscia da canguro? E' vero quello che dici o è solo un modo per prendere tempo e ammazzarci tutti al momento giusto sparendo con i dati di Shenna, come credo siano le tue intenzioni? Quando ci troveremo sul campo di battaglia, potrò fidarmi che tu mi guardi le spalle? > domandò a raffica girando attorno alla quarian.
    < Perchè non lasci parlare Shenna direttamente con gli Ammiragli? O preferisci che sia io a fare parlare te? > aggiunse minacciosa con un sorriso sadico stampato sulla bocca < Adoro prendere a pugni nello stomaco le persone! Sentire i loro gorgoglii disperati...assaggiare sotto le nocche i loro organi interni che si mischiano come in una zuppa di frattaglie...vedere la loro bocca che si riempie di bava e vomito e sangue...andando sempre più in profondità con ogni nuovo colpo fino a raggiungere direttamente la fottuta spina dorsale!!!! > terminò in un crescendo di tonalità, totalmente rapita dall'idea di mettere in pratica quella minaccia.
    < Tu non mi piaci, Sheera...non mi pice come ti vesti, non mi piace non poterti guardare negli occhi...non mi piace non sapere chi sei veramente. Ti terrò d'occhio! Fai un passo falso, raccontaci una cazzata e ti lavorerò al corpo così tanto che soffocherai nel tuo stesso vomito destro-amminoacido! >


     
    Top
    .
  13. DawnCreed
        +1   THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .

    User deleted



    Nate Norm

       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Soldato



    La recita sembrava essere funzionata alla grande, Nate era riuscito a salire sulla nave e il Turian si era levato dai piedi. Però quando la ragazza gli chiese di mettere da parte gli armamenti e il factotum, Natan fu sul punto di declinare ma poi ci pensò e fece come gli era stato detto senza proferire parola.
    La prima cosa che notò fu come la mercenaria aveva storto il naso durante gli ultimi cinque minuti, ovviamente non era d'accordo sulla presenza di Nate nella nave e il ragazzo ne ebbe la conferma quando la mercenaria portò via la Sparkle.
    Il soldato dell'Alleanza camuffato continuò lungo il corridoio e posò tutto l'armamento e anche il factotum. Fu a quel punto che la quarian gli porse la mano e si presentò come come Sheera'Zonn vas Talrus, ma non appena la Sparkle e la mercenaria furono lontane dalla vista, la quarian scagliò Nate contro il muro e gli puntò la lama alla gola.
    «Stammi a sentire, 'Dave Copple'. Non so quali siano le tue intenzioni, ma non posso ancora piantarti questa spada nella carotide, perciò ti osserverò. Molto, molto attentamente. Mettiamolo subito in chiaro: il fatto che tu sia qui mi puzza, e non mi fido di te, quindi guardati le spalle. Non lascerò che un intruso mandi all'aria la missione»
    Nate strinse i pugni per la rabbia, se solo anche lui avesse avuto un arma.
    «Fottiti... osservami pure e la prossima volta che vuoi puntarmi una lama alla gola, almeno abbi le palle di provarci quando sono armato brutta stronza...»
    Le altre due tornarono e la quarian mise una mano sulla spalla di Nate, come se non fosse successo nulla.

    Passarono alcune ore e a un certo punto Sheera chiese a Nate di lasciare la stanza, affinché le tre potessero parlare da sole. Nate la guardò cercando di celare la rabbia che celava nei suoi confronti, così si alzò e lasciò la stanza senza dire niente. Visto che tutte e tre erano impegnate a dirsi chissà che cosa, Nate ne approfittò per raggiungere il suo factotum e mandare un messaggio al suo contatto:

    "La mia copertura è compromessa, la quarian sospetta qualcosa e potrebbe mandare a monte l'intera operazione. Ho il permesso di eliminarla"

    La risposta non tardò ad arrivare:

    "Negativo, è un membro della Flottiglia e non vogliamo scatenare una guerra contro i quarian. Farò in modo che venga informata della tua missione. Tu stai sempre vicino alla Sparkle e fa in modo che non le capiti nulla, ci serve"

    Nate restò quasi deluso da quella risposta, però decise di ubbidire e mise via il factotum. Però prese una delle piccole pistole all'interno dei borsoni e se la nascose sotto i vestiti.
    "Potrebbe anche servirmi"

     
    Top
    .
  14. Reiky
        THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .

    User deleted



    Shenna'Nidor Sparkle

       Fazione: Cerberus
       Ruolo: Agente



    "Ok... Ok, adesso finiamola!" - fece ad un tratto Shenna, interrompendo le reiterate minacce di Furiosa.
    Inserì il pilota automatico frettolosamente e si alzò, decisa a fronteggiare le due una volta per tutte, ma quando si trovò di fronte alle loro figure minacciose, la sua fiducia in sé stessa vacillò.
    "Ecco... dunque..." - si schiarì la voce, cercando di non lasciar trapelare la sua insicurezza. Diamine, detestava quelle situazioni!
    "Mi pare piuttosto chiaro che non vi piacete" - esordì - "Ma lasciate che vi dica che questo non è un viaggio di nozze. L'unica cosa che dovete fare è collaborare per lo stesso obiettivo".
    Fece un sospiro - "Se si fosse trattato di qualcosa di semplice, avrei potuto occuparmene da sola, ma non potrei farcela, e non perché sono un'imbranata, goffa e sciocca ragazzina... o meglio, non solo" - continuò - "E' perché nessuno può farlo da solo! Senza di te, Sheera, non potrei avere il permesso di avvicinarmi alla Flottiglia; ma tu, senza di me, saresti davvero in grado di fronteggiare un eventuale imboscata di Cerberus? Io so come operano, potrei fiutare uno dei suoi agenti da mille miglia... ma tu?".
    Fece una pausa, per riprendere fiato - "E Furiosa... tu hai i muscoli che non abbiamo: per quanto si possa cercare di essere furtivi, una spada e una pistola pesante non basteranno se dovesse accadere il peggio!".
    Detto ciò, la ragazza guardò entrambe, un po' più sicura - "Dave mi è stato mandato da qualcuno per cui ho grande stima, qualcuno a cui affiderei la mia stessa vita, e se è lui a garantire, io mi fido. Lo so... per voi sono solo una stupida a fidarmi con tanta facilità degli altri, ma... per quanto possa essere saggio guardarmi continuamente le spalle, non è nel mio stile".
    A quel punto, Shenna abbassò gli occhi e il tono della voce, che divenne poco più che un sussurro - "Avessi avuto una scelta, non avrei mai accettato di vivere in questo mondo. Non sono fatta per gli inganni, spionaggio, e altre cose simili; non ho scelto io far parte di tutto ciò" - spiegò - "Ma... dopotutto, sento di dovere fare qualcosa, di sacrificare la mia tranquillità e forse anche la mia stessa vita per mio padre, come lui ha sacrificato il suo onore per me. Non lo so se siete qui per aiutarmi davvero o per pugnalarmi alle spalle alla prima occasione, posso solo sperare di avere scelto bene e di trovarmi di fronte qualcuno capace di onorare la parola data".
    Dopo quel breve discorso, Shenna sentì il desiderio di fuggire dagli sguardi delle due compagne e, senza aggiungere altro, si allontanò dalla zona di comando.
    Trovò Dave seduto nella zona trasporto truppe - "Ehi... Mi dispiace.." - disse - "Forse meritavi un'accoglienza migliore. Spero tu capisca che questa è una situazione complicata... Ad ogni modo, io sono contenta di averti a bordo!".
    ".




    Edited by Reiky - 18/4/2016, 01:27
     
    Top
    .
  15.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Banshee

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    2,232
    Morale
    +392

    Status
    Offline

    Janie 'Furiosa' Doe

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Mercenaria




    Le parole di Shenna ebbero il magico effetto di calmarla all'istante; la ragazzina aveva ragione. Era inutile continuare a dubitare gli uni degli altri; la quarian puzzava ma era il loro unico collegamento con la Flottiglia e quindi con il successo della missione, quanto al tizio ultimo arrivato, la sua comparsa era esageratamente sospettosa ciò nonostante Shenna si fidava così tanto della persona che lo aveva mandato da lei, da accettare la presenza di Copple senza fiatare.
    Se a Shenna stava bene, perchè lei avrebbe dovuto essere così contrariata? L'unica cosa che poteva fare per scendere a patti con i suoi sospetti era vigilare e stare in campana, qualora la quarian o l'umano avessero fatto qualcosa di sbagliato, ci avrebbero pensato i suoi muscoli, come aveva giustamente fatto notare l'agente di Cerberus, a sistemare le cose.

    Furiosa si scusò frettolosamente con Sheera maledicendo mentalmente la mancanza di un filtro più spesso tra il suo cervello e la sua bocca. Dopo le sue scuse a denti stretti, preferì lasciare la cabina di pilotaggio e si mise in cerca dell'umano: doveva anche a lui delle scuse per come era stato accolto.
    Copple si trovava in sala mensa e sorseggiava pensieroso un fumante caffè da una poderosa tazza. Le stava dando le spalle e Furiosa pensò fosse un'occasione unica per un bello scherzetto.
    Stando attenta ad avvicinarsi senza fare il minimo rumore, arrivò alle spalle del ragazzo e, fulminea, allungò le mani pizzicandolo contemporaneamente ai due fianchi.
    < Buh! > esclamò mentre Copple, colto di sorpresa, sobbalzava sulla sedia...rovesciandosi la tazza addosso con un'imprecazione.
    Furiosa scoppiò a ridere come una matta < Dovevi vedere la faccia che hai fatto! > esclamò tenendosi la pancia con le mani mentre gli occhi cominciavano a lacrimare a causa della risata prolungata.
    Il ragazzo la fissava con uno sguardo piuttosto cattivo mentre cercava di ripulirsi alla bene meglio dal caffè che gli aveva imbrattato i pantaloni.
    < Scusa... > disse Furiosa riacquisendo un minimo di controllo < ...non so resistere al vecchio scherzo "Pizzicotta e scatta". > Furiosa notò che il caffè aveva procurato più danni del previsto < Dai...levati i pantaloni che gli dò una ripulita. > ordinò bonaria senza che il ragazzo facesse una piega < Va beh...non sono venuta qui per farti incazzare ma per ricominciare da zero. Non sei stato accolto bene su questa nave ma devi cercare di capirmi: Shenna mi paga per difenderla, tu sbuchi dal nulla e io ho sentito puzza di bruciato. Tutto qui. Ad ogni modo, io sono Furiosa e ti dò il benvenuto su questa nave senza nome. > disse gioviale prima di tornare seria all'improvviso < Ciò non toglie che ti terrò d'occhio fino a quando non riuscirai ad entrare nel 'cerchio della fiducia'. Vedi, questo è il mio 'cerchio della fiducia'... > spiegò facendo un cerchio con pollice e indice della mano destra < ...e tu attualmente sei qui. > aggiunse indicando un punto esterno al cerchio < Per entrare nel 'cerchio'... > continuò con espressione ammiccante cominciando a stantuffare con due dita unite della mano sinistra il centro del cerchio < ...devi dimostrarmi di essere in grado di proteggere Shenna e anche me. Fino a quel momento... > spiegò tappando il cerchio con la mano aperta < ...il mio 'cerchio della fiducia' è per te precluso. Sei fuori. Kaput. Game Over. In tutti i sensi. >
    Guardò con occhi furbi l'uomo per cercare di capire se avesse afferrato appieno cosa celava tutta la sua metafora sul "cerchio della fiducia" e quando intuì che quello aveva capito, gli fece l'occhiolino e si girò per lasciare la stanza; giunta all'ingresso si fermò e si diede una pacca sul sedere guardando Copple vogliosa < Fossi in te farei alla svelta ad entrare nel 'cerchio della fiducia'...stiff stuff, capisci? E portami i tuoi pantaloni nella mia cabina. Ciao bell'uomo! >

    Ora che aveva sistemato anche quell'incombenza, Furiosa si poteva dedicare alla cura del proprio corpo: doveva tenersi in forma se voleva proteggere Shenna ma, soprattutto, doveva essere pronta nel caso avesse dovuto affrontare i Geth.
    Girò la nave in lungo e in largo ma non trovò nulla che potesse aiutarla nel suo scopo...avrebbe dovuto improvvisare e decise di eleggere a suo luogo di allenamento una piccola stanza che faceva da anticamere alla sala macchine. Lì c'era tutto il necessario per un discreto allenamento mancava solo una cosa: un po' di pesi.
    La ragazza cominciò una serie di flessioni, addominali e tutto ciò che poteva fare senza l'ausilio di pesi e macchinari. Ad un tratto addocchiò un tubo fissato al soffitto che sarebbe stato perfetto per qualche trazione...peccato non avesse pesi per rendere più interessante il lavoro. Si guardò attorno grattandosi la testa pensierosa poi il illuminò, colta da una specie di folgorazione e andò decisa verso il comunicatore posto sulla parete < Shenna! > quasi urlò nel microfono con tono allarmato < Ho bisogno della tua assistenza! Raggiungimi subito in sala macchine! Muoviti! >

    Mentre interrompeva la comunicazione, Furiosa sorrise di gusto immaginandosi Shenna che si precipitava a capicollo per i corridoi della nave, preoccupata dalle sue parole e dal suo tono di voce. Infatti, non passarono che una manciata di secondi prima che gli occhioni spaventati di Shenna facessero capolino dalla porta.
    Furiosa era al centro della stanza, ghignante < Ho bisogno che mi fai da peso aggiunto. > le disse indicandola senza darle neanche il tempo di aprire bocca. Furiosa si levò la maglia che ancora indossava e rimase con il solo reggipetto.
    Shenna la guardava con due occhi così non capendo le intenzioni della mercenaria < Avanti! Non stare lì con quell'espressione da triglia. Vieni qui e montami sulle spalle come un koala...devo restare in forma per difenderti ma su questa nave non ci sono gli attrezzi giusti quindi dovrò ripiegare su di te. Opplà! > la spronò gentilmente voltandosi e indicando le sue spalle.
    Shena, titubante, eseguì l'ordine di Furiosa e le si avvinghiò al collo, allacciandosi con le gambe alla vita.
    < Ecco, brava! > disse Furiosa prima di aggrapparsi alla sbarra del soffitto grazie a un aggrazziato saltello < Dobbiamo affrontare i Geth... > cominciò a spiegare Furiosa mentre iniziava le sue trazioni alla sbarra < ...li ho già affrontati in passato...uff! ...roba forte...ugh!...gli puoi staccare un braccio...'ccidenti Shenna! Sei una finta magra!...e mantengono...l'85% di operatività... > ogni piccola frase era interrotta da una trazione < ...bisogna...ma quanto pesi?...staccargli la testa...solo che io...ancora 10!...ho una pessima mira...almeno 60 Kg...quindi dovrò...forse anche di più...devi metterti a dieta, cazzo!...staccargli la testa...a mani nude...ecco perchè...mi servi...ultimo, ultimo, ultimo...come peso aggiunto! >

    Finlmente, esausta si lasciò ricadere a terra in un bagno di sudore e ansimante < L'hai detto tu: hai bisogno dei miei muscoli e io li metterò a tua disposizione. > disse mentre afferrava la maglietta da terra e guadagnava l'uscita. < Shenna... > aggiunse seria voltandosi di scatto < ...per caso mangi pane e piombo al mattino? Maledizione! Mi hai quasi strappato le braccia! > terminò sorridendo alzando il pollice in un gesto di complicità.




    Edited by hellequin81 - 19/4/2016, 15:25
     
    Top
    .
73 replies since 4/4/2016, 21:53   1103 views
  Share  
.
Top