Trascendenza

Spazio esterno del Consiglio, Cittadella

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    Rael Thompson

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Mercenaria



    Quando raggiunse Ellie al molo, Rael raccolse un rassegnato respiro, preparandosi a quello che doveva probabilmente essere l'ennesimo discorso sul suo eccessivo spirito d'iniziativa.
    Sapeva di non aver agito in modo del tutto trasparente; aveva colto l'opportunità al volo, come avrebbe fatto chiunque altro, però era ancora lì, ancora intenzionata a collaborare. Poco importava se le motivazioni riguardavano strettamente la sua sfera personale. L'importante era il risultato, no?
    Sorprendentemente, però, il discorso di Eleanor si rivelò diverso da quello che si era aspettata.
    Era via via sempre più stupita di come la donna riponesse in lei tanta fiducia, non limitandosi a giudicarla dai suoi colpi di testa e dal fatto che si trattasse fondamentalmente di una fuorilegge. No, Eleanor sentiva di avere bisogno del suo aiuto, almeno quanto Rael aveva bisogno di quello di lei.
    "Le promesse non valgono niente" - rispose, dopo una breve riflessione - "Potrei anche dirti di contare su di me in ogni caso, ma non so davanti a cosa mi metteranno di fronte gli eventi. No, prometterti una cosa del genere non avrebbe senso. Ma posso dirti questo".
    Si voltò a guardarla, con aria vagamente imbarazzata - "Credo di non conoscere persona più degna di lealtà di te. Ti sei fatta carico di questo caso senza tentennare per un solo istante, neanche quando ne hai vissuto le conseguenze sulla tua pelle".
    Fece una smorfia imbronciata - "Di sicuro hai più palle di quella sottospecie di spettro, e hai tutto quello che serve per arrivare in fondo alla cosa, perciò... Non ti prometto quello che mi hai chiesto, ma ti assicuro che, quando avrai bisogno di me, farò del mio meglio per mantenere la concentrazione. Non è detto che ci riesca, ma... ti posso assicurare che ci proverò sul serio".
    Era vero. A dirla tutta, Ellie le ricordava un po' una certa scema... Ma più cazzuta e meno piagnucolona.
    Nell'attesa della risposta di Ellie, accadde l'inaspettato.

    Tempo dopo, nella cabina di comando della strambissima nave procurata da Selina (in altre circostanze, Rael si sarebbe lasciata andare ad un certo entusiasmo per quell'improbabile veicolo) regnava un silenzio angosciato. Erano ancora troppo scossi per l'accaduto per avere parole da spendere, ma la stessa cosa non si poteva dire per Eleanor e Fin che, nella cabina adiacente a quella, si erano lasciati andare all'ennesima, accesa discussione.
    L'accaduto aveva per forza di cose ritardato la loro partenza, un ritardo che Rael aveva considerato comunque inutile: le indagini della polizia non avevano aggiunto alcun tassello alla trama, né aveva portato novità a quello che già sapevano. Di Hayley non vi era più traccia, come per Barelia e Ash.
    Era amareggiante, senza dubbio, ma a maggior ragione la ragazza sentiva la necessità di andare in fondo a quella vicenda, senza perdersi in inutili rimpianti ma puntando dritto alla soluzione del problema. Altrettanto inutili, per Rael, apparivano quelle continue discussioni da parte di Ellie e Fin, incapaci di mettere un punto alle loro diatribe quasi come se distribuire colpe fosse il modo più appropriato di affrontare la cosa.
    Rael avrebbe voluto ignorarli e cercare di riposare dopo aver assistito a quell'odiosissima scena, ma le era impossibile. Il chiacchiericcio, seppur attutito dalle pareti, agiva come un'invisibile, insistente goccia che riaccendeva con cadenza regolare il suo crescente mal di testa.
    Con uno scatto brusco, la ragazza si alzò dal posto di co-pilota e spazientita uscì dalla cabina di pilotaggio, per trovarsi di fronte gli occhi infiammati di Ellie e Fin.
    Si chiuse la porta alle spalle con aria truce - "Posso darvi una mano a chiudere questo noiosissimo scambio di opinioni?"
    "Tu non c'entri" - sbottò Fin, con l'intenzione di liquidarla subito.
    "L'hai deciso tu?" - Rael alzò la voce come poche volte aveva fatto in vita sua - "Si da il caso che io abbia dovuto assistere a quel... quell'orribile cosa! Ce l'hai presente, Fin? Quando Hayley è stata spazzata via insieme a quel dannato bastardo!"
    "Smettila" - borbottò il drell, scuotendo la testa come per scacciare dalla mente le immagini che quelle parole avevano evocato.
    "Non provarci, Fin" - continuò Rael, furente - "Non provare a scrollarti di dosso la colpa, perché è soltanto tua".
    A quelle parole, lo spettro assunse l'aria più offesa e vulnerabile che Rael avesse mai visto. Per un attimo, riuscì quasi a sentirsi in colpa per quelle parole, ma bastò rivedere con gli occhi della mente il debole sorriso di Hayley perché quel sentimento venisse spazzato via dalla rabbia.
    "Proprio tu" - fece il drell, beffardo - "Proprio tu, che insegui da chissà quanto una vendetta che forse neanche ti appartiene".
    Quelle parole la colpirono come un cazzotto allo stomaco, ma Rael non lo diede a vedere - "Non sta a te giudicarlo".
    "Hayley lo avrebbe fatto comunque" - asserì, spostando lo sguardo prima su una e poi sull'altra - "Meritava di farlo. Forse una super eroina come te è facile convivere con quel genere di abusi, subiti per chissà quanto tempo!" - fece, rivolto ad Ellie per poi spostare lo sguado truce su Rael - "Ma tu... Tu non venire a farmi la predica. Perché quando avrai di fronte l'uomo che ha ucciso il tuo amichetto dell'SSC, non penserai ad altro che alla vendetta".
    Rael strinse le labbra in un gesto di estremo nervosismo.
    "Il che è sciocco, a giudicare da ciò che hai trovato a casa sua e dal fatto che sia stato lui ad abbandonare te..."
    Fin si interruppe per intercettare con notevole rapidità il pugno di Rael diretto al suo volto.
    Ellie li invitò a smettere con voce severa, e il rispetto che Rael provava per lei (e forse anche l'abiltà di Fin) la indusse a ritrarsi.
    Fin tornò a guardare Ellie - "Vado a comunicare il nostro arrivo al mio contatto a Nos Astra. Intanto, spero di non dovermi far carico della morte di nessun altro".
    E, senza aggiungere altro, Fin uscì, lasciando Ellie più amareggiata di prima e Rael ferita e bruciante di rabbia, non per le sue insinuazioni ma per quanto di vero c'era nelle sue parole.

     
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60 replies since 7/5/2016, 17:33   1126 views
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