Vacanze a Nevos

Spazio esterno del Consiglio, Nebulosa di Athena, Nevos

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Banshee

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    2,232
    Morale
    +392

    Status
    Offline

    Allen McQueen

       Fazione: SSC
       Ruolo: Detective




    Esistono 3 sole categorie di persone che conoscono perfettamente la legge: poliziotti, avvocati e delinquenti.
    La prima categoria e una piccola parte della seconda la conoscono per poterla fare rispettare, quelli che restano la conoscono per poterla sfruttare a proprio vantaggio. I civili, generalmente, non conoscono perfettamente i loro diritti e questo di solito ci aiuta molto nel nostro lavoro.
    Ora, quella Vanessa non era sicuramente un poliziotto e non aveva la faccia dell'avvocato quindi il cerchio si stringe. Tetsuo, al contrario, si era comportato esattamente come un civile incensurato quando ha a che fare con le forze dell'ordine; il che lo escludeva momentaneamente dalla mia lista di persone ambigue.

    Eva è a un secondo dall'usare il Pugno Letale ma, prima che scatti in una rissa dalla quale non saprei chi sarebbe uscita vincitrice, l'afferro per un polso e la tiro al mio fianco.
    < Capisco...ehm..."signora". > dico conciliante alla ragazza < E' evidente che ci sia stato un grosso equivoco e io e la mia collega ci siamo lasciati trasportare dal nostro istinto da sbirro...le vecchie abitudini sono difficili da perdere anche in vacanza... >
    < Ma. Allen... > cerca di intervenire Eva scocciata.
    < Vi auguriamo una buona giornata... > aumento il tono della voce per stoppare la protesta di Eva sul nascere e poi lancio un'ultima occhiata al giapponese mentre le riconsegno le foto che mi aveva mostrato < ...non si cacci nei guai, Signore...a nuotare con le meduse assassine si rischia di rimanere scottati. >

    I due si allontanarono rispecchiando il loro carattere: Vanessa ci passò in mezzo con fare arrogante mentre il signor Tetsuo si congedò educatamente con un piccolo inchino.
    < Li lasciamo andare così? > domanda Eva un po' alterata
    < Per ora sì. Capelli Ribelli sa il fatto suo...non abbiamo in mano nulla contro di lei a parte che si veste malissimo e ha un pessimo parrucchiere. >
    < Le vostre leggi non sono buone. Lasciano troppe scappatoie e libertà. Nessuno dovrebbe permettersi di rivolgersi così arrogantemente a un'autorità >

    Ultimamente Eva sta cominciando ad assumere un atteggiamento piuttosto preoccupante. Non è la prima volta che si esprime come un dittatore batarian e non voglio assolutamente un dittatore batarian come compagna. Non ho niente contro i batarian, intendiamoci, anzi sotto un certo punto di vista li ammiro pure ma da qui al volere un dittatore batarian come amico, ce ne passa!
    < Guardati in giro. > le dico indicando la folla che ci passa accanto. < Sai cosa succederebbe se le leggi non lasciassero scappatoie? >
    < No. Cosa succederebbe? >
    < Tutti loro dovrebbero essere in galera. Non esistono innocenti, capisci? Il compito di un poliziotto non è perseguire tutti coloro che infrangono le leggi ma concentrarsi su quegli elementi che escono troppo dai limiti. >
    < Anche noi finiremmo in prigione? >
    < Tu non lo so...ma io di sicuro sì. >
    < Perchè? >
    Io sorrido divertito e le mostro il palmo della mano dove giace nascosta una delle foto di Tetsuo < Furto. > le dico ammiccando.
    Tra tutte le foto che il signor Tetsuo mi aveva mostrato, in una si vedeva chiaramente il riflesso del volto della donna sul vetro della cabina. L'immagine era quasi eterea ma con i moderni mezzi tecnologici, qualsiasi tecnico anche piuttosto scarso avrebbe potuto ricavare da quel riflesso una bellissima immagine segnaletica ultra dettagliata.
    Eva sorride a sua volta mentre osserva la foto < Quindi non finisce così? >
    < Quella ci ha preso per il culo...ha sputato sul nostro distintivo. Ora la faccenda è piuttosto personale! >
    < Cosa facciamo ora? >
    < Iniziamo ad indagare. >

    Ammetto che di quella faccenda non è che mi interessasse molto. Certo...quella tizia era insopportabile e il signor Tetsuo si stava ficcando in un potenziale pericolo ma non erano quelli i motivi per cui insistevo.
    Il fatto è che ci stavamo divertendo tantissimo a indagare...più Eva di me, ad essere sinceri.
    Cominciammo dalla reception dove una professionale asari inizialmente rifiutò di darci il suo aiuto ma, grazie alle insistenze di Eva e soprattutto alla sua scollatura da urlo, alla fine l'asari ci confermò che, sì, si erano registrati un'umana, un vorcha e un krogan ma che no, l'umana non risultava essere registrata come Vanessa.
    Ovvio.
    Se sei un mercenario, è molto probabile che esista una taglia sulla tua testa ed è altrettanto ovvio che se vai in vacanza, non ti registri con il tuo vero nome...a meno di essere un pessimo mercenario.
    Il secondo passo fu contattare Lysaya. Le inviai la foto di Capelli Ribelli, le spiegai a grandi linee cosa stava succedendo e l'asari mi mandò a fare in culo, suggerendomi di godermi la vacanza (ed Eva) e lasciare perdere quella, testuali parole, "indagine del cazzo" ma anche lei, quando le spiegai quanto Eva si stesse divertendo in quell'indagine, acconsentì a darmi una mano.

    < Con gli elementi che avete in mano sarà difficile risalire all'identità di questa tizia: se va in giro per Nevos senza preoccuparsi è perchè è abbastanza sveglia da sapere di non potere essere toccata. > mi spiega lo SPETTRO molto professionalmente.
    < E quindi? >
    < Quindi sei tonto...ecco cosa! > replica esasperata. < Daccordo! Quindi non aspettarti di trovare indizi negli archivi della polizia di Nevos ma... >
    < Ma...cosa? >
    < Ma potresti trovare qualcosa in altri archivi...quelli dei cattivi. Capisci, no? >
    Capisco perfettamente. E la cosa non mi piace per niente.
    < Andate al Varren Allucinato, chiedete di una certa Britta e ditele che vi mando io. Se sa qualcosa, vi dirà quello che state cercando. >
    < Grazie Lis! >
    < Mi devi una cena per questo! > poi sospira nel comunicatore < Allen, so che è inutile dirlo ma…cerca di non combinare una delle tue cazzate, ok? >


     
    Top
    .
  2.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    "I'm just... naturally awesome."
    Mass Effect: Revolution

    Group
    Administrator
    Posts
    3,250
    Morale
    +415
    Location
    Catania

    Status
    Offline

    Tetsuo Foster

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Fotografo



    Tetsuo non poteva certo dire che il suo colloquio con Vanessa fosse andato nel migliore dei modi, anzi ci aveva quasi lasciato le penne... Ma la donna le aveva dato un ottimo spunto dal quale partire.
    Era iniziata così quella sera, tra pensieri e pianificazioni, mentre nel bagno adibito a camera oscura sviluppava le foto non istantanee scattate durante il giorno.
    Vanessa era di certo un tipo difficile, al punto che chiunque avrebbe lasciato perdere un progetto con una persona così pericolosa. Ma tutti avevano un punto debole, una leva su cui fare pressione.
    Secondo lui, la leva di Vanessa erano il Vorcha ed il Krogan.

    Il giorno dopo, trovò i due alieni intenti a sfidarsi in una partita a Tennis piuttosto inusuale nel campo dell'hotel. Poco lontano dal Krogan giaceva una pila di racchette sfondate: Tetsuo non era sicuro se fosse per l'eccessiva forza del mercenario o per una carente gestione della rabbia... Optò per la prima opzione, considerato il comportamento del Krogan il giorno precedente e il fatto che il Vorcha non avesse la minima idea di come funzionasse quello sport.
    Il Vorcha saltò e addentò la palla che il Krogan era miracolosamente riuscito a lanciare senza distruggere l'ennesima racchetta. Il tiro fu così forte che il Vorcha finì per essere scaraventato contro la recinzione. Non lo stupì il fatto che l'alieno si fosse rialzato quasi immediatamente con uno scatto rapidissimo, nonostante il nauseante rumore di ossa che si sentì all'impatto e la dentatura probabilmente fracassata. "QUESTO GIOCO MI PIACE!" urlò alzando le braccia al cielo.
    Jek lasciò cadere la palla grondante di bava quando si rese conto della presenza di Tetsuo.
    "WROND! LO SPIONE!"
    Tetsuo alzò timidamente una mano in segno di saluto. Era evidente che Vanessa avesse già detto loro tutto.
    "Se cerchi V, non è qui." spiegò Wrond "E non preoccuparti di cercarla, non vuole vederti."
    "Capisco..." rispose l'umano annuendo "Ma a dire il vero non volevo vedere lei, ma voi."
    "COSA VUOI, UMANO?" chiese urlando il Vorcha, avvicinandosi.
    "Beh, speravo che voi foste più comprensivi rispetto alla vostra collega. Forse Vanessa non vi ha spiegato di quanto denaro si tratta: Centomila a testa, più il 10% delle vendite del mio libro quando sarà pubblicato."
    "Non è una questione di soldi, piccolo umano. Hai idea di quanti anni ho?"
    "Uh... non lo so, trecento?"
    "Ne ho più di cinquecento! E pensi che un Krogan possa vivere così a lungo quando le sue informazioni vengono sparpagliate per tutta la galassia su una rivista di venti crediti?"
    Tetsuo sospirò "Ascoltate, capisco le vostre preoccupazioni, ma guardate anche il lato positivo della cosa: sono soldi, tanti soldi, e tutto ciò che vi chiedo in cambio è di essere semplicemente voi stessi. Se necessario, ci sono migliaia di precauzioni che possiamo prendere: trucco, tinte, abiti... e poi la fama! Che gusto c'è ad essere i più grossi e cattivi mercenari della galassia se nessuno è al corrente della vostra esistenza? Viviamo in un secolo in cui nessuno vale davvero qualcosa se non è conosciuto. Siete nell'ambiente, conoscete Vane, il grande mercenario... Pensate che sia diventato ricco e potente perchè è bravo a sparare o un ottimo stratega? No, si è semplicemente costruito un nome con un paio di lavori che hanno fatto scalpore. Capisco il vostro andarci cauti, sicuramente vi salva la pelle in molte occasioni, ma là fuori c'è chi vi ruba i lavori migliori solo perchè è più popolare."

     
    Top
    .
  3.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Roler duerighista

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    9,904
    Morale
    +286
    Location
    El triangolo delle bevude (TS)

    Status
    Offline

    Matthew Gunnarsson

       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Sergente


    L'istruzione paga. Matt aveva finalmente deciso di brevettare qualche sua creazione ed i soldi non avevano tardato ad arrivare. Non moltissimi ma abbastanza da permettergli di godersi una vacanza a Nevos, dopo aver risparmiato per un po'. Molti commilitoni gli avevano suggerito il pianeta e lui alla fine aveva deciso di accettare. Era un pianeta Asari, pieno di archittetura Asari, cultura Asari, filosofia Asari, Asari e, sfortunatamente, dannatissimo pesce. Perché le Asari adoravano così tanto il pesce?! Con quella testa a seppia era come una specie di perverso cannibalismo. Cosa aveva il pesce?! Niente! Non aveva sapore, non ti faceva riempire di acquolina la bocca con il suo profumo mente scivolava sulla griglia... puzzava e basta. Molto meglio una buona bistecca di manzo da un chilo e mezzo condita solo con sale grosso, un rametto di rosmarino e olio d'oliva di quello buono. Una di quelle bistecche alte cinque centimetri, che quando le tagli sono così succose che i piatti li lava direttamente la polizia scientifica per vedere da dove arrivi tutto quel sangue. Quelle bistecche che quando le metti in bocca sentì tutti i sogni infranti dell'animale, del fattore e del macellaio. Fantastico, ora aveva fame. Erano le dieci del mattino, non poteva mettersi ad ordinare il pranzo. Inoltre le Asari non trattavano questo tipo di cibi molto spesso nemmeno sulla Cittadella, figuriamoci su un loro pianeta! Aprì il frigo portatile che si era portato appresso ed estrasse una birra gelata. Niente roba Asari, se le era fatte arrivare dalla Terra prima di partire per Nevos. Attivò il factotum, facendogli produrre un cavatappi. Alcuni direbbero che usare uno strumento così sofisticato ed evoluto per stappare una birra era uno spreco delle sue potenzialità. Matt era del parere che molte persone fossero uno spreco di spazio, quindi le due cose per lui si equilibravano. Diede un sorso alla birra e poi esitò con un sonoro AHHH! degno di una pubblicità di soda. Perciò la birra, si mise gli occhiali da sole. Era seduto su una sdraio, di fronte ai campi da tennis dell'hotel. Avrebbe voluto andare in piscina ma era pieno di ragazzini urlanti. Decise per i campi da tennis per via del fatto che l'omicidio volontario plurimo di minori, aggravato da FEROCIA immotivata, probabilmente era un crimine anche su Nevos. Si sdraiò, incrociò le gambe all'altezza delle caviglie. Con il piede sinistro giocava distrattamente con l'infradito del piede destro, che durante l'incrocio era finito sopra il primo. Il braccio destro era piegato, la mano era sotto la nuca. La parte reclinabile sdraio era abbastanza alta, diciamo che Matt aveva optato per la "sedia pieghevole con poggiapiedi", la mano sinistra reggeva la birra. Aveva un costume in stile Bermuda di un giallo acceso, sui lati tre strisce bianche si alternavano a due rosse, il cordino era bianco. La canottiera era una banale canottiera bianca mentre le infradito erano di un nero scuro. Non indossava più di dieci crediti, eccezion fatta per gli occhiali da sole, che da soli gliene erano costati quasi duecento. Un Krogan ed un Vorcha uscirono dall'albergo con qualcosa in mano e Matt portò rapidamente la mano sinistra sulla coscia per afferrare la Carnifex. Solo che la Carnifex non c'era, i due alieni non erano armati ed avevano con sé solo l'occidente per una partita a tennis e lui nella mano sinistra aveva una bottiglia di birra praticamente piena. Il risultato fu che oltre a schizzarsi il costume e la canottiera di birra, questa iniziò a schiumare, finendo per circa un terzo sul prato. Imprecò sottovoce e si diede mentalmente dello stupido. Era in vacanza, doveva smetterla di stare sul chi vive. E poi la pistola non era la, era nel borsone di fianco al frighetto portatile. Si rimise nella stessa posizione di prima ma non riuscì a rilassarsi subito come prima. Dovette impiegare un po' di tempo prima di riuscire a sprofondare nuovamente nell'ozio. Era strano ed insolito vedere un Vorcha fuori da una gang, ancor più un Vorcha senza armi in mano. Questo però giocava a tennis, con un Krogan, a Nevos. La galassia va a puttane e nessuno me lo dice? pensò. Guardava i due, la partita era poco agonistica ma comunque entusiasmante. Il Krogan bruciava racchette a nastro, un po' per via della propria forza un po' perché mancava la palla ed allora spaccava la racchetta contro qualcosa. Stava bruciando la sua scorta ad una velocità allarmante quando, finalmente, riuscì a battere. Il Vorcha prese quel siluro in bocca. La pallina doveva andare davvero forte perché si sentì di netto qualcosa nella mandibola dell'alieno rompersi, così come i denti. Matt sputò il sorso di birra che stava facendo è scoppiò a ridere quando il Vorcha se ne salto in piedi entusiasta e sano come... beh, come un Vorcha. L'umore dei due cambiò radicalmente quando arrivò un umano. Con disinvoltura Matt iniziò ad ascoltare la conversazione, dato che l'avevano chiamato "lo spione". A quanto pareva i due alieni erano mercenari, così come una fantomatica terza persona che non era lì e non voleva vedere il tizio appena arrivato. La cosa si fece ancora più interessante quando iniziarono a parlare di soldi, trucchi, tinte ed abiti. Cos'era, un regista in cerca di attori? Un fotografo? O solo uno scrittore? Nah, probabilmente un fotografo, altrimenti a cosa servirebbe assumere persone se si scrive un libro? Solo per farci delle foto da metterci dentro. Ad un certo punto il factotum di Matt squillò, era il Caporale Jones, un ufficiale di collegamento che gli trovava le missioni. Matt si mise un'auricolare e rispose. Buongiorno. Cosa? Noveria? Ma guarda che- Ho capito che è urgente ma io- Certo che mi fido, però- Ma guarda che- No, Feros non è megl- Nemmeno la Citt- Io sono in- Mi fai parl- Jones... Jones? Jones! VAFFANCULO JONES, SONO IN VACANZA! urlò prima di chiudere bruscamente la comunicazione. Urlando sbraitò a pieni polmoni facendo sussultare due donne che prendevano il sole a circa sessanta metri. Le guardò e disse un imbarazzato Scusate... Essere un singolo aveva i suoi vantaggi: paga più alta, scegliersi le missioni, non dover perdere altri compagni di squadra. Tuttavia c'erano seccatura, la maggiore delle quali era Jonas. Si mise a sedere sbuffando seccato. Tracannò i pochi sorsi di birra rimasti e riposa nel frigo la birra vuota, e ne trasse una piena. La stappò è bevve un sorso. Decise di movimentare la giornata. Si alzò e si mise a tracolla il borsone. Si incamminò verso il trio mentre il frigo lo seguiva in automatico grazie ad un rudimentale sistema di guida ed al riconoscimento di Matt. Arrivato dai tre prese in frigo tre birre con una mano e le porse al gruppo Allora, che ci fa un gruppetto del genere da queste parti? chiese

     
    Top
    .
  4.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Kinder Buenos

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    4,250
    Morale
    +122
    Location
    Kaer Morhen

    Status
    Anonymous

    Vanessa Castillo

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Mercenaria



    Alla fine c'era cascata di nuovo. Si era ripromessa di fare più attenzione, ma aveva fallito nuovamente.

    Una bustina vuota galleggiava nell'acqua, appena vicino alla banchina del molo su cui era seduta. Se si fosse sporta di più con il piede, avrebbe anche potuto recuperarla. V però non lo fece, preferì continuare a fissarla galleggiare e allontanarsi pian piano da lì.
    Una delle sue mani emise un bagliore bluastro, lampeggiante, senza alcuno stimolo da parte della giovane. La cosa si ripeté altre volte, con velocità sempre maggiore, fino a stabilizzarsi. Solo in quel momento V riuscì a bloccare quel processo.

    «Follar.»
    Imprecare era praticamente inutile in quella sua situazione.
    C'erano dei problemi, forse si erano anche aggravati con l'età, ma scegliere la strada della droga non serviva di certo ad aiutarla. Sapeva dove l'avrebbe portata, a cosa l'avrebbe riportata.
    Ma... c'erano delle porte che doveva chiudere, sassi che doveva togliere e conti da saldare. Non aveva tempo per cedere, non esisteva quella possibilità per lei.

    Vanessa passò tutta notte fuori, non tornò all'hotel se non verso la mattina del giorno seguente.
    Ieri aveva mollato Tetsuo con la scusa del voler raggiungere i suoi compagni, cosa che poi aveva effettivamente fatto, ma dopo aver parlato loro delle intenzioni dell'uomo (e di cosa era avvenuto all'incontro), li aveva lasciati per starsene da sola.
    Li aveva giusto intravisti scendere per recarsi ai capi di tennis.
    Si era beccata un classico "Dove sei stata per tutta la notte?" da Wrond, a cui aveva risposto con un semplice "Affanculo". Jek non le disse nulla, troppo eccitato dal provare a giocare a quello strano sport umano che interessato a chiederle qualcosa.

    Salì sull'ascensore per raggiungere la stanza che divideva con i colleghi, quantomeno per cambiarsi e darsi una rinfrescata.
    V sapeva di non poter prendere sonno, neanche a provarci, per cui era inutile pensare di riposare.
    Una doccia veloce e un cambio di abiti riuscirono a riportarla ad uno status decente. Pensò di raggiungere il krogan e il vorcha, quantomeno per avere una risposta sulla proposta del fotografo.
    Uscì dunque dalla loro stanza, prendendo poi l'ascensore per tornare al pianterreno assieme a un coppia asari. Fin lì nulla di strano, ma quando passò davanti alla reception venne fermata dalla receptionist asari. A quanto pare qualcuno aveva chiesto di lei e con insistenza, un uomo e una donna umani.
    Vanessa disse all'aliena di stare attenta, giusto ieri era stata fermata da due umani che sembravano usciti fuori dal Partito Nazionalista Terrestre, quello più estremista. Dopodiché lasciò l'asari per raggiungere Wrond e Jek.

    Quello che si ritrovò, una volta giunta da loro, era certamente quello che non si aspettava. Le sembrò piuttosto strano che ci fosse una così alta concentrazione di umani in un posto come quello. Forse era colpa dell'eccessiva pubblicità di Nevos nelle colonie umane.

    «Vi lascio soli per qualche ora e già mi rimpiazzate con altri umani?» domandò a tono alto, una volta arrivata vicino al gruppo.
    Senza tante cerimonie, recuperò una delle birre offerte dallo straniero e, con un banale trucco biotico, stappò la bottiglia di birra. Fece un cenno di saluto per le tre persone che conosceva, ma lanciò uno sguardo indagatore per il nuovo arrivato.
    «Amigo... non puoi dare un'intera bottiglia di birra a un vorcha a cui mancano più denti che neuroni!»
    «JEK PRESO PALLA!»
    V lanciò un'occhiata sconsolata al vorcha.
    «Lo vedo» commentò, prendendo poi un sorso di birra.
    Nel mentre del loro scambio, Wrond recuperò una delle birre offerte dall'umano.
    «Siamo in vacanza» spiegò invece il grosso krogan, rivolgendosi a Matt.

    Affianco al krogan, sia Tetsuo che Matt, potevano notare come V stesse versando un po' della birra nella bocca ferita del vorcha, cercando di tenere la sua testa più ferma che potesse.
    «Buono Jek, l'alcol aiuta a disinfettare le ferite e ti aiuta con la rigenerazione.»
    «AAGHBRUCIAGH»
    «E TU NON GIOCARE CON WROND IN QUEL MODO!» rimbeccò V, mandando così la sua pazienza a farsi benedire.
    «AAGHRAAAGH»

    Wrond li ignorò bellamente, ben abituato ai continui diverbi dei due colleghi mercenari.
    A volte gli era incredibile pensare che lui, un krogan adulto, avesse più pazienza ed educazione di Vanessa e Jek.
    «Se non ti dispiace, piccolo umano, riprenderemo il discorso in un'altra occasione» disse, rivolgendosi verso lo "Spione" o anche conosciuto banalmente come Tetsuo.

     
    Top
    .
  5.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Banshee

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    2,232
    Morale
    +392

    Status
    Offline

    Allen McQueen

       Fazione: SSC
       Ruolo: Detective




    Ogni città che si rispetti ha un quartiere malfamato e ogni quartiere malfamato che si rispetti ha un bar malfamato che è il cuore pulsante della criminalità.
    E quella città di Nevos non è diversa dalle mille altre città sparse in giro per la Galassia.
    Il Varren Allucinato si piazza subito nella mia personale top ten di locali a cui darei pochissime stelle su SpaceTripAdvisor:
    "Ci sono stato in occasione di una vacanza con la mia ragazza. Il locale è sporco, servono pessima birra e sembra si siano dimenticati di installare le finestre il che lo rende anche leggermente puzzolente di stantio. La barista, l'unica asari sovrappeso e per niente attraente che abbia mai conosciuto, è scontrosa e maleducata. Da evitare a meno che siate uno spacciatore o un pappone."

    E' sera e il locale è abbastanza affollato da asari scosciate e tatuate, con sguardi torvi e che guardano me ed Eva come fossimo un gustoso dessert. Ci sono anche un paio di umani, probabilmente contrabbandieri, un krogan grande e grosso addormentato ad un tavolo d'angolo, tre batarian seduti al bancone e una turian che sta discutendo animatamente con un'asari grande e grossa che tiene stretti i pugni. L'assenza di ventilazione non permette al fumo delle sigarette di usire da quel buco che è inondato da una nebbiolina azzurrognola che galleggia a mezz'aria.
    "Le misure di sicurezza lasciano alquanto a desiderare e le probabilità di essere coinvolti involontariamente in una rissa è quasi certa."

    < Devo vedere Britta. Dille che mi manda Lysaya. >
    Avevo deciso per l'approccio diretto in modo tale da accorciare il più possibile la nostra permanenza in quella bettola nauseante. La barista asari sovrappeso mi guarda storto poi volta la testa di lato e sputa per terra una grossa palla di tabacco che stava succhiando avidamente. Prima di rispondermi, stacca un altro pezzo di tabacco dal panetto che ha sul bancone e se lo infila in bocca.
    "P.S. anche l'igiene lascia a desiderare."
    < Chi siete? > domanda passando i suoi occhi da me ad Eva e viceversa.
    < Io sono Allen e lei è Eva. Allora...c'è Britta? >
    La barista ci fa un cenno con la testa e ci invita a seguirla nel retro del locale; arrivati accanto a una pessima cucina che puzza di pesce marcio la barista spalanca una porta e lancia un fischio all'asari che se ne sta affondata su una poltrona con il mozzicone di una sigaretta in una mano e un boccale di birra appoggiato al braciolo nell'altra. Dorme. Anzi, russa profondamente svegliandosi di soprassalto al fischio della corpulenta barista.
    < Hai visite. Li manda Liz. >

    Britta schizza in piedi come una molla al nome di Liz con un grande sorriso stampato in faccia < Gli amici di Liz sono miei amici...prego, accomodatevi! > dice allegra invitandoci a sedere di fronte a una scrivania dove lei prende posto all'altro capo. L'asari è giovane e con un viso dolcissimo dove spiccano due occhioni da cucciolo. Non mi aspettavo che il miglior soffia di Nevos fosse una tenere ragazza dagli occhi da cerbiatto.
    < Voi sareste? > domanda curiosa.
    < Allen McQueen ed Eva Adama...detective...SSC? >
    Lysaya è un Spettro e quindi Britta deve sapere che i suoi 'amici' non sono tutti delinquenti e reputo sia inutile mentire a Britta circa la nostra identità.
    Britta annuisce comprensiva < E cosa ci fanno due detective SSC su Nevos? >
    Sfilo la foto di Capelli Ribelli dalla tasca e gliela metto davanti.
    < Siamo in vacanza... > le spiego velocemente < ...e ci siamo imbattuti in questa tizia. Abbiamo avuto modo di parlare con lei e sospettiamo sia piuttosto pericolosa. Diciamo che il nostro istinto da sbirro prude a più non posso. >
    Britta studia la foto alcuni istanti e si stringe nelle spalle < Non mi dice niente ma possiamo dare un'occhiata al mio archivio. >
    Accende il terminale e comincia a fare volare le sue dita sui tasti.
    Dopo alcuni secondi, Britta scuote la testa < Niente. Non ho corrispondenze nel database con questa tizia. Siete sicuri che giochi nella squadra dei cattivi? >
    < Beh...conosce i suoi diritti. > le spiego velocemente.
    < Potrebbe essere uno sbirro sotto copertura o un avvocato... > prova a ribattere Britta lanciando un'occhiata alla foto < ...no...con quei capelli non può essere di sicuro un avvocato. Mi dispiace ragazzi ma non posso aiutarvi. >
    Almeno ci abbiamo provato e poi, in fondo, se il signor Tetsuo ha così voglia di rischiare, a me cosa interessa?
    Da bravo poliziotto ho provato a metterlo in guardia e lui, da bravo cittadino, invece di essermene grato probabilmente in quel momento mi odiava.
    Amen.
    Sulla tomba del signor Tetsuo farò scrivere 'Fu avvisato e si disinteressò.'

    < 6. > dice ad un tratto Eva che non aveva aperto bocca fino a quel momento.
    Io e l'asari la guardiamo straniti e lei ripete < 6. >
    < 6 cosa? >
    < Cerca nel tuo database gruppi mercenari formati da 3 componenti. Comandati da una femmina umana. Formati da un krogan maschio e un vorcha maschio. Affina la ricerca escludendo i comandanti femmina umani conosciuti. Dai rimanenti, seleziona i comandanti femmina umana il cui nome inizia per V. Il risultato dovrebbe essere 6 con uno scarto in più o in meno di 2. >
    Britta mi lancia un occhiata eloquente, dubbiosa delle parole appena pronunciate da Eva senza la minima emozione.
    < Fai come dice. > le dico altrettanto dubbioso.
    E Britta lo fa.
    Inserisce chiavi di ricerca per qualche minuto, dando il tempo al database di eseguire le sue richieste. Ad ogni nuovo parametro, i suoi occhi da cucciolo si sgranano sempre di più fino a quando anche la mascella si allenta mentre si lascia cadere contro lo schienale e gira lo schermo verso di noi < Per la Dea! Aveva ragione! 5! Ce ne sono solo 5! >
    < Ma come cav... > dico guardando Eva che mi sorridee dolcemente.
    < Ho fatto alcune equazioni dove X è un numero statisticamente attendibile della percentuale di femmine umane che si dedicano ad attività criminali, Y è quella dei krogan maschi e Z quella dei vorcha maschi. X1 è la percentuale di femmine umane abbastanza carismatiche da diventare leader di un gruppo mercenario mentre Y1 e Z1 rappresenta la percentuale di krogan e vorcha disposti a sottostare ai comandi di una femmina umana. A questo punto, con A ho stabilito una credibile percentuale di comandanti femmina umani di cui non si hanno foto segnaletiche e con B la probabilità che il loro nome inizi per V. Ovviamente, il tutto parte dalla supposizione che Vanessa, il nome della finta assistente del signor Tetsuo, sia effettivamente il suo vero nome. Il risultato è 6... >
    < ...con uno scarto di più o meno 2. > termina Britta con un applauso convinto < Allen, questa tizia è un fenomeno! >
    Questa tizia comincia a spaventarmi. Sul serio. Prima la sua vista trigonometrica, poi la sua abilità nel memorizzare e replicare i movimenti e infine una capacità di calcolo terrificante. Se riuscisse a prendere effettivamente coscenza delle sue capacità, quanto impiegherebbe Eva a decidere di sottomettere l'intera Galassia?
    Meglio non pensarci e concentrarmi sulla nostra attuale indagine.

    Studio le figure apparse sullo schermo dove, ovviamente, la prima non è altro che una sagoma nera su sfondo bianco ma nelle caselle accanto, posso vedere ora la presenza di krogan arrabbiati, ora di vorcha ghignanti o addirittura di entrambi. Almeno. In quattro di esse vi è almeno uno foto segnaletica.
    < Questa qui. > dico indicando l'ultima fila di riquadri tutti vuoti.
    Britta selezione l'icona che corrisponde al comandante del gruppo e comincia a leggere < Nomi conosciuti: V, Furetto. Segni particolari: tatuaggi facciali. Incarichi svolti: sconosciuto. Vittime accertate: sconosciuto. Percentuale di soddisfazione cliente: 84,7 %...è brava questa! > esclama con ammirazione < Costo reclutamento: contattare in privato. Stato penale: ricercata. Taglia: totale 227.000 crediti! Viva o morta. >
    Poi Britta fa qualcosa che non avevo previsto.
    Gira lo schermo verso di se e apre una nuova pagina dove comincia a scrivere velocemente.
    < Cosa stai facendo ora? > domando con gli occhi da pesce lesso che non capisce nulla.
    < Ho segnalato la presenza del Furetto su Nevos a tutti i cacciatori di taglie interessati. Ho una percentuale del 7,8 % su ogni taglia riscossa grazie a una mia segnalazione mentre questi... > dice aprendo un cassetto e mettendoci davanti una ventina di biglietti < ...sono i vostri 2.000 crediti per la soffiata. >
    < Aspetta...non siamo sicuri che sia proprio lei! > esclamo rendendomi conto del casino che avevo appena combinato.
    < Detective...ai delinquenti non serve la certezza, quella la lasciamo agli sbirri. E' tutto, avete avuto quello che volevate e forse ci guadagno qualcosa anche io. Vinciamo tutti...tranne il Furetto ma a chi importa? >
    < Cosa succederà ora? > domanda Eva al posto mio visto che io non riesco ad aprire bocca.
    < Ci saranno parecchi cacciatori di taglie che si metteranno sul piede di guerra; 227.000 crediti sono più che sufficienti per smuovere numerosi taglia gole. Poi le daranno la caccia e probabilmente non considereranno neanche la clausola 'viva' del 'viva o morta'. E se questa tizia e i suoi scagnozzi sono bravi quanto credo, scorrerà sangue a fiumi da una parte e dall'altra. Alla fine, qualcuno si ritroverà con 227.000 crediti in più in tasca ma ci sarà un Furetto in meno. >
    Era esattamente quello che volevo evitare! Possibile che riesco a combinari casini anche quando sono in vacanza!
    < Mi sembra equo. >
    Quelle parole di Eva mi fanno rabbrividire…di nuovo! Dobbiamo fare un bel discorsetto io ed Eva!
    Però i 2.000 crediti me li prendo...


     
    Top
    .
  6.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    "I'm just... naturally awesome."
    Mass Effect: Revolution

    Group
    Administrator
    Posts
    3,250
    Morale
    +415
    Location
    Catania

    Status
    Offline

    Tetsuo Foster

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Fotografo



    Tetsuo accolse l'uomo sconosciuto con una stretta di mano, e dopo averlo ringraziato con un cenno accettò la birra.
    Non aveva idea di cosa volesse quell'uomo, ed era fin troppo strano il fatto che fosse spuntato così dal nulla e avesse posto loro quella domanda.
    "Tetsuo Foster" si presentò mentre stappava la bottiglia con i denti. Non la procedura più sicura del mondo, ma era una dote di cui andava fiero. "Sono un fotografo. Se hai letto 'Il manuale del turista galattico coscienzioso', le foto sono mie." Aggiunse con una certa punta di orgoglio.
    "Loro sono amici della mia assistente Vanessa. Lei ed io siamo qui per lavoro, e loro hanno colto l'occasione per farsi una bella vacanza tra piscina, mare e... tennis?"
    Quell'uomo dal fisico statuario era fin troppo sospetto, poteva benissimo essere affiliato con i due poliziotti che avevano incontrato il giorno prima, quindi gli sembrò più che elementare continuare ad attenersi alla storia dell'assistente.
    Come a parlare del diavolo, la donna spuntò alle loro spalle prendendo in giro i suoi amici alieni.
    "Oh, Vanessa! Eccoti finalmente, dobbiamo ancora rivedere quelle foto..." Disse Tetsuo nascondendo un occhiolino al lato opposto di Matt. "Ah, lui è il signor... come ha detto che si chiama?"

    "TETSUOOOOOOOOOOOO" urlò una voce femminile fin troppo familiare alle sue spalle, un attimo prima che la sua fonte lo aggredisse saltandogli al collo e attaccandosi alla sua schiena a mo' di zaino. La donna cominciò a sbaciucchiarlo e a gridare di gioia, mentre Tetsuo roteava gli occhi come se stesse vivendo quel momento per la cinquecentesima volta... Ed era davvero così, centinaio più centinaio meno.
    "A-Akane, vuoi scendere per favore?" chiese l'uomo mentre cercava di divincolarsi dalla stretta, e a quel punto la donna lo lasciò.
    Akane lo guardava con il suo solito sorriso d'ammirazione da guancia a guancia. I suoi capelli marroni erano raccolti con un fiocco rosso ed indossava un leggero abito bianco e azzurro, lungo fino a metà coscia.
    Tetsuo sospirò e, suo malgrado, presentò quella piaga al colorito gruppo.
    "Amici, vi presento Akane Sato, la mia scrittrice."
    Conobbe Akane quasi all'inizio della sua carriera. Era andato a fare gavetta nella patria dei suoi genitori, il Giappone, e fu mentre scattava delle foto in un parco di Tokyo che incontrò lei che, seduta sul prato, scriveva qualcosa sul suo taccuino. All'epoca lei aveva sedici anni, ed era bella quanto quel parco, così le scattò la foto. Quando poi la conobbe, Tetsuo pensò che fosse una ragazza a posto... Finchè non la conobbe meglio. Per molto tempo pensò che la ragazza avesse una cotta per lui, ma quindici anni dopo nulla era cambiato nel suo atteggiamento. Nessuno era così testardo, perciò arrivò alla conclusione che fosse semplicemente pazza.
    Ma cavolo se scriveva bene.
    Per tutti quei quindici anni Akane scrisse tutti i libri di Tetsuo, che raccontavano e donavano nuove storie a quelle già raccontate dalle foto. Il suo talento era sprecato per delle riviste, ma per qualche assurdo motivo Akane si rifiutava di dedicarsi alla scrittura di romanzi seri.
    "Loro sono Matthew, la mia assistente Vanessa e i suoi amici Jek e Wrond."
    Alla parola 'assistente', Akane alzò le sue antenne.
    "E' la tua fidanzata, Tetsuo? E' molto carina! Quanto aspettavi per presentarmela, eh? E come vi siete conosciuti? E' stato romantico? Le hai portato dei fiori? No, sei più tipo da cioccolatini... No, le hai scattato una foto, brutto pervertito che non sei altro! E' così eh?"

     
    Top
    .
  7.     +1   THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Roler duerighista

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    9,904
    Morale
    +286
    Location
    El triangolo delle bevude (TS)

    Status
    Offline

    Matthew Gunnarsson

       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Sergente


    L'umano prese da bere ed iniziò la sua presentazione, poi tutta una digressione su come i due fossero amici della sua assistente, su come fossero in vacanza su Nevos approfittando della presenza per lavoro dell'amica, eccetera, eccetera. Lui si limitò ad annuire mentre lo ascoltava, con la mano destra in tasca. Finito il tutto lui rispose Strano, Signor Foster, lungi da me darle del bugiardo ma avrei giurato che fossero dei mercenari a cui prometteva di dare abbastanza fama da rivaleggiare con Vane Si indicò col collo della bottiglia l'orecchio, a sottolineare che aveva sentito ciò che avevano precedentemente detto. I potenziamenti genetici dell'alleanza facevano davvero ciò che promettevano... Strano. Scoprì in fretta le carte sul suo approccio al trio, inutile mentire. Dei mercenari lo inquietavano, gli riportavano a galla ricordi sgradevoli, aveva bisogno di sapere cosa ci facessero la. E poi in po' di pepe non aveva mai rovinato nessuna vacanza. Mentre era in attesa di una risposta spuntò anche la fantomatica ragazza di cui parlavano e prese la birra destinata al Vorcha. Si lamentò del fatto che stesse dando da bere all'alieno ma lui alzò le spalle e disse I Vorcha ubriachi sono più divertenti di un Hanar col Parkinson... Non era una giustificazione, solo una dichiarazione E poi col suo metabolismo una birra non gli farà nulla. La donna era indubbiamente una biotica, il che cambiava leggermente la situazione. Il Krogan ribadì il loro essere in vacanza, quasi a voler tenere l'umana dalla loro precedente discussione. Dal suo aspetto sembrava un ordigno nucleare con un timer terribilmente breve. O forse erano davvero in vacanza. Lasciò che Tetsuo continuasse la sua storia e quando chiese il suo nome rispose Gunnarsson, Matthew Gunnarsson Stava per aggiungere altro ma arrivò una specie di macchinetta parlante rumorosissima ed estremamente gelosa. Iniziò una scenata talmente ridicola che Matt si sentì in imbarazzo per Tetsuo. Si chinò verso di lui è gli sussurrò all'orecchio Fossi in te le toglierei le batterie Si prese una birra e la porse alla nuova arrivata Birra? disse <i>Così magari te ne stai zitta pensò

     
    Top
    .
  8.     +1   THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Kinder Buenos

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    4,250
    Morale
    +122
    Location
    Kaer Morhen

    Status
    Anonymous

    Vanessa Castillo

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Mercenaria




    Una volta sistemato il problema di Jek, controllando che la rigenerazione facesse il suo effetto in modo corretto, V si degnò di prestare maggior attenzione al resto dei presenti. I quali si erano pure moltiplicati in pochi minuti.
    "Cosa cazzo sta succedendo? Chi cazzo...? Cosa cazzo è...? Che cazzo ha detto...?"
    Vanessa ascoltò Akane, senza capire bene da dove fosse sbucata quel concentrato di energia. Per aiutarsi, continuò a bere la birra rubata a Jek.
    Quella ragazza era spuntata dal nulla e continuava a dire cose senza senso per il suo povero cervello.

    «Freeeeeena lì, chica.» richiese, usando entrambe le mani per segnalarle di calmarsi.
    Aveva un piccolo mal di testa come effetto secondario per la mancanza di sonno indotta dalla droga.
    «Non ho capito un caz-»
    Un suono intermittente proveniente dal suo Factotum attirò la sua attenzione, bloccando ciò che voleva dire. Provò a finire la sua frase, ma quel rumore fastidioso le toglieva ogni buon proposito.
    «Follar.» maledì, prima di vedere chi diavolo la cercasse. Oggi sembrava non essere giornata: prima l'insonnia, i tizi sospetti con troppe domande, poi Jek, successivamente Foster e gli altri due umani... ora pure una chiamata insistente.
    «Se non rispondi giuro, sul vecchio culo di mio padre, che te lo riduco in polvere.» minacciò il grosso krogan, già al limite della sopportazione. C'erano diverse cose che scatenavano velocemente la sua rabbia krogan, uno di questi erano i suoni prolungati.
    «Ora rispondo, tortuga vieja!» brontolò allontanandosi da lì. Chiunque la chiamasse, durante la sua vacanza doveva beccarsi una bella scarica di proiettili.


    «Si può sapere chi ca-»
    «V, hai un problema.»
    Chi l'aveva contattata suonava piuttosto di fretta, quasi scocciata dalla situazione. Vanessa poté sentire, oltre alla voce, un oggetto posato con forza su un piano, tanto da far risuonare il suono nell'auricolare del suo Factotum.
    «Rock? Sei tu?» domandò, cercando di associare la voce alla chiamata anonima ricevuta.
    «Hai camb-»
    «Gowno V, taci per due minuti!» le ordinò la voce dall'altro capo, «C'è una soffiata su di te, con foto, coordinate e altre tipiche puttanate per i cacciatori di taglie.»
    «Dimmi qualcosa di nuovo, Rock.» scherzò, rigirando la bottiglia mezza vuota in mano, «Lo sai che sono ad Astella, su Nevos, in uno dei tanti hotel "sicuri" per quelli come noi. Venire qui è come voler invadere la Svizzera. I luoghi neutrali esistono per un motivo.»
    Il governo di Nevos era conosciuto per essere "a manica larga", tanto da permettere ai criminali di insediarsi senza problemi, ma a patto di rispettare le diverse zone neutrali, per il quieto vivere loro e di quello dei cittadini comuni.
    «Se mi toccano qui, sono solo coglioni o dei pivelli.»
    «Ho mandato un messaggio di allerta ai contatti tuoi, di Wrond e di Jek. Mi stupisco che quel vorcha conosca persino gente diversa da voi.» specificò la voce, quasi frettolosa nel chiudere quella chiamata, «Non ho potere in quelle zone, ti dovrai arrangiare.»
    «Mx. lo sa? Di questo... casino. Intendo, non quello solito.»
    «Per ora no.»
    Un sospiro liberatorio uscì dalla mercenaria. Era decisamente meglio per lei se "Mx." ne rimaneva all'oscuro. Magari era roba di nulla, come al solito.
    «Ora, io vado a cancellare anche quella foto da Extranet. Riduciamo il danno, prima che lo veda Mx. Ti auguro una buona caccia al cacciatore!» e così dicendo, la chiamata si interruppe senza dare modo a V di rispondere o di ottenere qualcosa in più. Rock era così: per ottenere qualcosa di più dovevi offrire qualcosa in cambio, ogni dannata voglia.
    "E ora addio a quel vecchio debito. Follar Rock."

    «V» un urlò la fece girare verso il gruppo che aveva abbandonato prima della chiamata.
    «IO DENTI. DARE BIRRA!»

     
    Top
    .
  9.     +1   THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Banshee

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    2,232
    Morale
    +392

    Status
    Offline

    Allen McQueen

       Fazione: SSC
       Ruolo: Detective




    'ARIA'. Scritto con tutte le lettere maiuscole.
    'Omega Hunters'.
    'Mercenario Vane'.
    'Very Bad People'.
    'Mercs'.
    Non c'è da stupirsi se la Galassia è farcita di mercenari, tagliagole e fuorilegge. In TV, le serie che fanno più ascolti trattano sempre di fuorilegge. E la loro vita, deve apparire piuttosto intrigante per migliaia di giovani teste di cazzo che poi si danno al crimine. Gioventù di merda.
    Soldi facili, niente noiosa vita d'ufficio, belle donne, macchine costose...niente bollette da pagare a fine mese, nessun cartellino da timbrare ogni giorno, niente mutuo.
    Certo, le varie emittenti si pulivano la coscenza scrivendo quattro parole all'inizio di ogni puntata dove dichiaravano che gli argomenti trattati erano pura finzione.
    Finzione, come no?
    Se davvero era finzione, com'è che il Furetto e i suoi due cazzoni avariati potevano permettersi una vacanza in un hotel extra lusso di Nevos quando io, onesto poliziotto, avevo dovuto aspettare di vincere un concorso per permettermela?
    Insomma, dove erano finite le care vecchie serie TV che avevano per protagonisti squattrinati sbirri dalla barba incolta e dalla vita sentimentale incasinata? Quelle dove il protagonista, per fare rispettare la legge, infrangeva la legge. Gli Ispettori Callaghan, i Giustizieri della notte, i John McClane, l'A-Team si erano estinti ormai. Nessuno raccontava più le loro storie perchè nessuno voleva fare più la loro vita: rischiare la vita tutti i giorni affrontando gente molto più cattiva e senza scrupoli di te e per cosa? 2.500 crediti al mese, spese di trasporto escluse. E dovevi pure comprarti le clip termiche.

    Quando eravamo usciti dal Varren Allucinato, una pattuglia della polizia di Nevos era parcheggiata all'altro lato della strada; le due poliziotte asari, nella loro bellissima divisa bianca e blu, guardavano il locale con gli occhi corrucciati. Anzi, erano proprio incazzate nere. Loro sapevano perfettamente cosa succedeva in quel locale e che gente lo frequentava...esattamente come lo sapevano tutti in quella corrotta città ma non potevano fare nulla se non stare a piantonarlo, aspettando che Centrale dicesse loro che sì...al diavolo i mandati...fate irruzione e spazzateli via!
    Solo che agli sbirri, per potere intervenire, servono prove, sospettati, mandati di arresto o di perquisizione che dovevano essere rilasciati dalle autorità civili (magistrati e procuratori che se ne fottevano di chiudere un noto locale, covo di gente malfamata e si accontentavano di fare perdere tempo a due agenti di polizia da piazzare davanti all'ingresso giusto per buttare fumo negli occhi alla popolazione. 'Vedete?' sembrava volessero dire piazzando le due belle asari lì davanti 'Noi non ce ne fottiamo. Noi vigiliamo. Quindi, alle prossime elezioni, votate me che sono uno che me ne fotto.' )
    E se le due asari, colte da un raptus di rabbia, avessero arrestato tutti in quel locale, rischiavano la sospensione e poi una bella indagine dei Servizi Interni...oltre a vedere quei 'tutti' uscire dall'ingresso principale della stazione di Polizia con fare trionfante.
    Avevo salutato le due agenti asari con un cenno della mano e un leggero inchino della testa.
    Avevano apprezzato quel piccolo gesto e per un attimo il loro sguardo corrucciato era svanito.
    Ammetto che un po' mi sentivo in colpa per avere messo nei guai il Furetto e i suoi due cazzoni avariati...ma neanche poi tanto...infatti, mi bastò donare i 2.000 crediti ricevuti per la soffiata a un banchetto che raccoglieva fondi per l'associazione dei Commando Asari Veterane per ripulirmi la coscienza. Anche loro erano rimaste piacevolmente sorprese; credo che mai nessuno avesse donato loro 2.000 crediti in una volta sola.

    Arrivati in hotel, eravamo filati dritti alla nostra super suite extralusso, evitando la nostra consierge e scantonando il Doctor Pepper e Miss Pepper.
    Eva si era messa al terminale e dopo pochi minuti mi aveva chiamato al suo fianco. Aveva cercato informazioni su quel Tetsuo e quel tizio era abbastanza famoso. Tetsuo Foster. Fotografo affermato e autore di libri che evidentemente pensava fosse piuttosto remunerativo fare un servizio fotografico su 3 tagliagole che sicuramente si riempivano di droga fin sopra ai capelli e che erano abbastanza spudorati da girare senza vergogna nonostante i numerosi crimini che sicuramente avevano commesso.
    Il signor Foster non faceva che confermare la mia teoria: preferiva scrivere un libro su mercenari senza scrupoli piuttosto che...non so...il fante McKenna della 2° Divisione Assaltatori o sull'agente Connely, celerino del 4° distretto.
    Il signor Foster era furbo.
    Sapeva che di McKenna e Connely, alla gente, non interessava nulla.

    < Devo farti una domanda, Allen. > dice Eva guardandomi seria negli occhi.
    < Chiedi tutto quello che vuoi. >
    < Riguarda Baba Yaga. > [n.d.a. per maggiori info: https://masseffectrevolutiongdr.forumfree.it/?t=75792970 ]
    < Continua. >
    < Anche tu sai che Baba Yaga non era solo la Signora McPhee eppure non hai detto nulla. Non hai arrestato Ephrem, né quel guardiano del cimitero, né l'assistente sociale asari. Perchè? >
    Ci metto un po' a rispondere, pesando attentamente le parole. Un po' perchè sento che quella risposta potrebbe cambiare Eva per sempre ma soprattutto perchè so che quelle parole potrebbero cambiare anche ME per sempre.
    < Perchè? > comincio sospirando < Perchè nessuno aveva fatto niente per evitare che Sakura Matoi facesse la fine che ha fatto. I suoi carnefici se ne giravano tranquilli per le strade della Cittadella nei loro vestiti costosi e nelle loro belle auto. Tornavano a casa alla sera e se ne andavano a letto a dormire sonni tranquilli. Baba Yaga, invece, ha dato loro la giusta ricompensa...c'è scritto da qualche parte nella Bibbia... >
    < 'Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all'altro: frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente.' >
    Io annuisco. Ero sicuro che Eva conoscesse quel passaggio. Lei sa tante cose, immagazzina concetti, parole ma soprattutto, se le ricorda. Ricorda tutto.
    < E non è solo Baba Yaga. Chi mi ha aiutato a salvarti? > [n.d.a. per maggiori info: https://masseffectrevolutiongdr.forumfree.it/?t=75058907]
    < Jen. >
    < Esatto. Jen. Sai, credo che Jenassa non sia solo un'accompagnatrice...credo che in qualche modo si faccia giustizia a modo suo...se dovessi classificarla tra buoni e cattivi, non credo che la piazzerei negli stinchi di santo. Eppure, non ha esitato a rischiare per aiutarmi. Per aiutarti. E ora la storia del Furetto. > aggiungo un po' contrariato < In questo momento se ne starà da qualche parte, strafatta di droga e nonostante sia una delinquente incallita, se ne va in giro per Nevos con la sua faccia da schiaffi e i suoi capelli orrendi. Tre cazzo di tagliagole che possono permettersi di fare un bagno in piscina sorseggiando cocktail. Tranquilli. Serafici. Come se gli fosse dovuto. E con un coglione di fotografo che fa loro il filo per accaparrarsi la loro collaborazione. Non è giusto, Eva. Non è per un cazzo giusto. >
    Eva mi prende una mano nella sua < E' quello che pensavo anche io. Non è giusto. Ma ora ci penseranno i cacciatori di taglie a loro, vero? >
    < Chi può dirlo? Non è detto che qualcuno sia così bravo da prenderli e non è detto che poi i cacciatori di taglie siano moralmente migliori di loro. >
    L'automa si stringe nelle spalle, disinteressata. < A chi importa se sono migliori o no? Perchè non dovremmo lasciare che i malvagi si eliminino a vicenda? Che si ammazzino pure tra di loro, comunque vada a finire, alla fine ci saranno in giro meno delinquenti...il Furetto o qualche cacciatore di taglie, la cosa ha poco conto. > si interrompe alcuni secondi come faceva quando l'avevo appena conosciuta. < Tu mi aiuteresti a fare giustizia? >
    Io la guardo un po' stranito, non capendo dove volesse andare a parare. < Io non esisto, Allen. Sono un fantasma. Io sono solo un robot molto intelligente che ha le fattezze di un essere vivente. So fare cose che voi viventi potete solo sognare. Non ho il bisogno fisico di dormire, né di mangiare. Posso imparare a tirare di boxe guardando un incontro in TV. Posso vedere la traiettoria di un proiettile, compensandola con le variabili di vento, umidità, forza di gravità e centrare un bersaglio a 100 metri. E voglio mettere queste mie qualità al servizio delle persone che non possono difendersi. >
    < Cosa stai dicendo, Eva? Tu non sei solo un robot! Sei meglio di qualsiasi essere vivente io conosca. Ti rendi conto di cosa stai dicendo? A quali rischi andresti incontro? Sei troppo importante, Eva! >
    < Lo sono solo per te, Allen. Per te e per Jen. Ma voglio essere importante anche per tutti quelli che non possono fare ciò che io so fare. Ce ne sono tanti, là fuori, che aspettano qualcuno che faccia ciò che è giusto fare. Io non volevo avere queste qualità ma mi hanno creato così. E quando hai tali poteri immeritati, devi trovare un modo per usarli. E' un po' che ci sto pensando...guarda... >
    Dice, tornando a dedicarsi al terminale. Digita alcuni codici e sullo schermo appare una pagina tutta nera; nel mezzo, ci sono solo tre parole rosso sangue vergate in un carattere che sembra scritto con un pennello intinto per troppo tempo nell'inchiostro; gocce cremisi colano dalle lettere e vanno ad accumularsi in un pozza rosso più scuro dove, nel mezzo, vi è un contatore a sei cifre fisso sullo 0.

    ULTOR


    STO ARRIVANDO


    000000



    Nell'angolo in basso a destra, vi è un piccolo riquadro dove alcuni curiosi utenti (molto pochi, per la verità) scrivevano i loro pensieri.

    BlueAngel27 - Chi sei? E cosa significa Ultor?
    ULTOR - Io non sono nessuno. Io sono in ognuno di voi. Il mio nome è Giustizia.
    Little Frog from the Little Lake - Cioè???
    ULTOR - Un numero per ogni colpevole.
    BlueAngel27 - Sei una specie di Giustiziere?
    ULTOR - Se sei qui, è perchè sai chi sono. E cosa farò.
    Karshan Thunder - Falli neri, Tigre!!!
    Little Frog from the Little Lake - Il mio piccolo lago è pieno di pesci marci. Ci pensi tu?
    BlueAngel27 - Io sono qui perchè voglio vederli tutti in quella pozza di sangue.
    McKennaN7 - Io so combattere. Se serve aiuto, fammi un fischio.



    Io guardo Eva e, d'un tratto, so esattamente cosa devo fare.
    Ho paura per lei. Per quello che vuole fare. Ho paura di non poterla abbracciare più, un domani. Di non poterle più insegnare le cose. Di non potere più stringere la sua mano nella mia.
    Ma so anche che io non ho il diritto di dirle cosa fare della sua vita o sarei esattamente come chi l'ha creata.
    In un lampo, mentre guardo i suoi occhi scuri che mi scrutano dolcemente, capisco.
    Lei può essere l'Ispettore Challaghan che non solo io sto cercando.
    Lei ha la forza per essere il Giustiziere di cui troppa gente ha bisogno.
    Lei può essere il John McClane di cui più nessuno parla.
    E l'A-team che non arriva più quando ne hai bisogno.
    Ma, da sola, non potrà mai farcela. E lei, che è così intelligente, lo sa benissimo. E' per questo che mi sta chiedendo di aiutarla.
    Cosa dovrei fare?
    Tirarmi indietro sapendo che comunque lei andrà fino in fondo?
    Non posso.
    E non lo faccio.
    < Ti servirà qualcuno all'interno della polizia. Qualcuno che ti trovi i bersagli e che nello stesso tempo ti dia copertura evitando che diventi tu la ricercata...posso farlo io questo; mi farò trasferire agli archivi, credo. Ma non basta. Avremo bisogno di Jen. Ti serviranno fondi, soldi e Jen è molto ricca e poi ci servirà il Guardone per eliminare le tue tracce. E poi...armi. Tante armi e addestramento da professionisti. Ci penserà Lysaya a darti quello che ti serve, sono certo che collaborerà volentieri. Sei sicura di volerlo fare? >
    Eva mi guarda riconoscente < Sapevo che avresti capito. >
    Io annuisco e la bacio. Un bacio complice. Un bacio che lei ricambia. < Cominceremo qui su Nevos. > le dico convinto.
    < Il Furetto? >
    Mi stringo nelle spalle, indifferente < Il Furetto, i cacciatori di taglie, non fa differenza...lo hai detto tu, no? Non importa quale feccia eliminare, basta farlo. >


     
    Top
    .
  10.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    "I'm just... naturally awesome."
    Mass Effect: Revolution

    Group
    Administrator
    Posts
    3,250
    Morale
    +415
    Location
    Catania

    Status
    Offline

    Tetsuo Foster

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Fotografo



    Quel piccolo campetto da tennis era diventato fin troppo saturo... e fin troppo eterogeneo. La presenza di Akane non l'avrebbe aiutato affatto ad ottenere il consenso dei mercenari, anzi probabilmente si sarebbe fatta ammazzare.
    Akane però aveva un punto debole: per quanto fosse piena di adrenalina e incredibilmente fastidiosa da sobria, da ubriaca era praticamente un angioletto. Le bastavano quattro o cinque drink per cadere in quella fase di quiete.
    Poi c'era anche la questione dell'uomo con il super-udito, che però alzava il gomito senza timori, quindi forse sarebbe stato facilmente domabile.
    "Ok, ragazzi, ascoltatemi un attimo" richiamò l'attenzione Tetsuo. "Ho studiato la routine del personale. Alle 2.30 spaccate, la maggior parte del personale va via, e gli ospiti sono tutti a letto. Ora, non dico che questo campo da tennis non sia bello, ma non trovate che ci siano posti migliori dove sfruttare quel bel minibar portatile?" chiese indicando il piccolo frigo di Matthew.
    "Stanotte, alle tre, festa in piscina clandestina. Che ne dite?"

    Akane si era letteralmente offerta volontaria di aiutare con la musica, ma Tetsuo dovette ammettere che ci aveva proprio azzeccato con le scelte. Il suo drone arancione riprodusse per tutta la serata una playlist che variava tra i generi più adatti, ma che lui non avrebbe saputo identificare. Era per lo più musica elettronica, ma non del tipo che si ascolta nelle discoteche, quasi da lounge bar. Ecco, aveva proprio fatto bene a lasciare a lei quel compito.
    Lui invece si occupò dell'alcool. C'erano rhum, vodka, un liquore viola di fattura asari dal nome impronunciabile, ma dall'aspetto invitante, e una bottiglia di sake. Accatastate a piramide c'era anche una trentina di lattine di birra.
    Con una mazzetta e una bottiglia di liquore aveva infine corrotto la receptionist del turno notturno, che a quanto pare era golosa di un amaro batarian al caffè.
    L'alcool e le sdraio erano stati posizionati sul bordo della piscina, sul quale Akane era diventata stranamente silenziosa, mentre i suoi piedi dondolavano immersi nell'acqua. Facendosi più vicino, notò che la ragazza stava scrivendo qualcosa sul suo piccolo quaderno.
    "Non capisco perchè ti ostini a usare la carta." chiese lui, sedendosi accanto a lei.
    "Tu perchè usi fotocamere di un secolo fa?" rispose lei con un accenno di sorriso. Colpito e affondato.
    "Che scrivi di bello?"
    "Il resoconto di questa giornata."
    "Scrivi un libro?"
    Akane agitò la testa mentre si mordeva il labbro, ma non accompagnò quella risposta fisica con una verbale.
    "Perchè sei qui, Akane?" Tetsuo se lo stava chiedendo da quella mattina. Era possibile che fosse anche lei interessata in una vacanza, ma quante possibilità c'erano che la sua perenne spalla avesse scelto lo stesso hotel della stessa città, dello stesso pianeta dello stesso sistema stellare? Tra i milioni di pianeti della galassia? No, la conosceva bene, ed era lì per un motivo.
    Si aspettò un monologo interminabile, ma invece non ricevette nemmeno mezza sillaba come risposta. Si limitò a fare spallucce.
    Proprio mentre stava per dare forfeit alla conversazione più strana della giornata, qualcuno scavalcò la recinzione che chiudeva l'area della piscina, facendo prendere un colpo sia a Tetsuo che ad Akane, che per poco non lanciava il taccuino nella piscina. Il primo a ruzzolare a terra, all'interno dell'area, fu il vorcha Jek.

     
    Top
    .
  11.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Roler duerighista

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    9,904
    Morale
    +286
    Location
    El triangolo delle bevude (TS)

    Status
    Offline

    Matthew Gunnarsson

    Fazione: Alleanza
    Ruolo: Sergente


    La situazione si era letteralmente arenata nella terra rossa del campo. Fu Tetsuo ad uscirsene con una leva abbastanza grande da rispingere in acque sufficientemente profonde la giornata: propose una festa in piscina. Matt se ne uscì con un finissimo Evvai... Come al liceo... detto con occhi spenti e guardando nel vuoto. Il liceo con suo fratello era stato un'esperienza che aveva preferito seppellire in fondo, molto in fondo. Subito dopo aggiunse un più serio Ci sto Tracannò l'ultimo quarto della bottiglia di birra e poi disse Meglio che ci siano alcol, droga e spogliarelliste Guardando Tetsuo. Mise via la bottiglia vuota e si incamminò verso l'hotel Ci si vede dopo... Dopo qualche passò si fermò e si voltò verso il gruppo nuovamente Naturalmente scherzavo Tetsuo, basta l'alcol Si mise le mani in tasca e riprese la marcia verso l'edificio canticchiando canzoni delle sue parti. Una volta entrato guardò l'orologio e vide che erano le dieci e quindici. L'incontro con quel gruppo era stato interessante quanto breve. Era ancora troppo presto per pranzare, così decise di esercitarsi. Tornò in camera ed estrasse dal bagaglio principale la custodia per la pistola. Tolse la Carnifex dalla tracollina che portava sulla spalla e la mise nella valigetta rigida. L'hotel disponeva di varie strutture satellite con vari tipi di intrattenimenti. Uno di essi era un poligono di tiro, motivo principale per cui Matt aveva scelto quell'albergo. Disattivò il frighetto e lo svuotò delle birre vuote, sostituendole con nuove. Prese la custodia e tornò nella hall, dove dichiarò di avere un'arma nella valigetta che portava in mano e chiese di far arrivare una navetta per il poligono. Dopo circa un minuto un astrotaxi era fuori ad aspettarlo. Lrese il badge datogli dalla receptionist e si diresse all'ingresso. Una volta giunto sulla porta iniziò a suonare l'allarme e gunsero immediatamente delle guardie. Matt mostrò loro il badge, dichiarando cosi di essere autorizzato a trasportare momentaneamente quell'arma nel perimetro del complesso alberghiero. Le guardie lo fecero passare, augurandogli buon divertimento e lui le supero con un cenno del capo, a ringrazire. La pistola era stata modificata da lui, era irrilevabile, ad attivare l'allarme fu la valigetta. L'aveva portata con se proprio per non destare sospetti. Una volta arrivato a destinazione il receptionist del poligono lo accole, Matt pagò per un'ora e si recò sul retro. Le clip termiche erano offerte, in fondo era pur sempre una struttura extralusso. Per non attirare l'attenzione sparava in modo a prima vista mediocre, in realtà stava mancando i colpi buoni di proposito. Era li non tanto per allenarsi al tiro al bersaglio, quanto piuttosto per la voglia di premere il grilletto. Contrazione muscolare, pressione del grilletto, il laser interno scoppiava istantaneamente una scheggia via dal blocco di tungsteno interno, una serie di campi magnetici si attivava in sequenza, proiettile espulso, bersaglio trapassato, muro impattato. Ancora. Ancora. Ancora, ancora, ancora, ancora e ancora. Questo rituale continuò per un'ora, sempre con la stessa cadenza, interrotto solo dal cambio della clip termica, con fare volutamente maldestro. Un paio di volte la inserì male e dovette reinserirla, una la fece addirittura cadere. Quando ebbe finito estrasse la clip, la mise nel contenitore di raccolta, ripose la pistola nella valigetta e se ne tornò in albergo. La riportò in camera e poi raggiunse il ristorante dato che ormai era mezzo giorno passato. Pranzò con un tremendo mix di filetti di pesce grigliato, verdure, formaggi Krogan e birra Asari. Dopo due portate di pesce, un piatto di verdure, tre taglieri di formaggio e due birre decise di pagare e salire in camera. Non sapeva di preciso quando ma nell'arco della mattinata gli era montato un tremendo malumore. Si sdraiò sul letto dopo essersi spogliato ed essere rimasto in intimo. Aveva le mani dietro la nuca e fissava il soffitto. Ripensava a tutti gli avvenimenti degli ultimi mesi. Cerberus, il Geth, la battaglia della Cittadella... decise di fare qualcosa che da molto tempo non si concedeva. Chiuse gli occhi e cercò di fare una sana siesta. Il sonno fu tormentato, ebbe molti incubi. Rivide più e più volte il gigantesco Geth quasi amputargli la gamba con la mano. Ogni volta era diverso, cambiavano i dettagli, le dinamiche ma l'esito era il medesimo. Dopo quattro ore si svegliò. Appena vide l'ora capì il perché della dormita travagliata: iniziava a sentire l'astinenza. Si sedette sul bordo del letto ed estrasse da una tasca nascosta del borsone una fiala contenente un fluido. Sospirò pesantemente e la osservò, rigirandosela fra le mani, il viso triste. Alzò gli occhi e si vide nel riflesso dello specchio che era appeso di fronte al letto. Un misto di dolore e rammarico, entrambi per se stesso gli guizzavano sul volto. Distolse lo sguardo con un leggerò sbuffo. La inserì nel factotum è chiuse gli occhi mentre il macchinario diffondeva la morfina nel suo flusso sanguigno. Ispirò profondamente mentre il suo corpo veniva al tempo stesso lenito e l'animo appesantito. Si alzò e si versò un bicchiere di whiskey, poi uscì sul terrazzino e si sedette sulla poltroncina che era la. Sorseggiò lentamente il liquore mentre guardava il mare perdersi nell'orizzonte e fondersi col cielo. Rimase ad osservare la scena fino al tramonto, il bicchiere ormai vuoto da un pezzo. Quando il sole abbandonò la volta celeste Matt si alzò e tornò nella camera. Si vestì nuovamente ed andò a cena, ordinando praticamente la stessa cosa che aveva mangiato a pranzo ma in quantità maggiori. Tornò in stanza e fece un'oretta di esercizio tra flessioni, addominali ed altri esercizi a corpo libero praticabili nello spazio della Camera. Quando ebbe finito si fece una doccia e poi si rimise a dormire, mettendo la sveglia alle 2.30 del mattino. Quando il factotum lo strappò alle braccia di Morfeo Matt lo spense con una smorfia. Si alzò e rimase un paio di minuti seduto sul bordo del letto. Andò a darsi una rinfrescata, si vestì con un paio di jeans corti, una maglietta intima nera ed una giacchetta di pelle leggera, nera anch'essa. Al posto delle infradito si mise un paio di scarpe da ginnastica. Prima di uscire mise la sicura alla Carnifex e la ripose in una fondina magnetica posta dietro la schiena, coprendola bene con la giacca. Arrivò in piscina giusto in tempo per vedere Jek ruzzolare giù dalla recinzione, lui invece entrò dalla porta dicendo Speriamo che nei dintorni non ci sia attrezzatura sportiva, vero ragazzi? Riferendosi all'episodio di quella mattina. Prese una lattina di birra e la aprì senza fare complimenti Alle nuove amicizie! e bevve un sorso

     
    Top
    .
  12.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Banshee

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    2,232
    Morale
    +392

    Status
    Offline

    Allen McQueen

       Fazione: SSC
       Ruolo: Detective




    La faccenda si stava facendo sempre più seccante.
    E non riesco a capire se sono più infastidito da come si comporta la banda di mercenari o da come sta agendo il signor Foster.
    Insomma, i mercenari in vacanza che si comportano come una famigliola felice era già abbastanza fastidioso da vedere ma, in fondo, quelli erano avanzi di galera e in quanto tali, sicuramente privi di rimorsi e con un pelo sullo stomaco lungo 10 centimetri; che si comportassero come se durante l'anno facessero gli impiegati in banca, poteva avere senso. Ma che quel Tetsuo, pur sapendo che quei tre per lavoro ammazzavano la gente, leccasse loro il culo così spudoratamente mi faceva letteralmente andare il sangue alla testa. Sono quasi sicuro che se avessi chiesto il parere di Eva, lei non avrebbe avuto dubbi nell'indicare Tetsuo come il peggiore di quella combricola.

    Per tutta la giornata io ed Eva eravamo stati impegnati con i passatempi organizzati per noi dalla Doctor Pepper e quindi, dopo una gita in alto mare su un lussuoso panfilo, un pranzo luculliano con vista su tutta la città e un pomeriggio passato nella SPA dell'hotel, ci eravamo ritirati nella nostra suite appena dopo cena.
    Non avevamo incrociato né il Furetto, né Tetsuo per tutto il giorno e la mia incazzatura, infatti, diminuiva di pari passo con le ore che passavano senza vedere il loro volto.
    Una giornata quasi perfetta. Almeno fino alle 3.00 di notte.

    La nostra suite dava direttamente sulla piscina dell'Hotel e quando verso le 3.00 il mio sonno cominciò ad essere turbato da rumori molesti provenienti dai bordi della vasca, l'incazzatura così faticosamente repressa durante la giornata, tornò. Potente.
    Mi alzo dal letto sparando una serie di parolacce che evito di riportarvi per rispetto delle vostre orecchie e mi reco verso la finestra, spalancandola con rabbia. Eva dorme, o meglio, è disattivata per cui posso fare tutto il casino che voglio.
    Giuro che, mentre mi affaccio, spero che quel casino sia provocato da qualche banda di ragazzini sovraeccitati...mi sarei incazzato comunque ma sicuramente meno di quando vedo chiaramente chi è l'origine di quel baccano.
    Prima vedo il krogan, ovviamente, essendo il più grosso poi il vorcha perchè è il più brutto e via via gli altri. Tetsuo, il Furetto e due new entry: un tizio grande e grosso e una ragazza asiatica distesa su un lettino, intenta a fare non so che cosa.
    Me ne sto lì, con le braccia appoggiate al davanzale del bancone a guardarli mentre bevono, ridono e ascoltano musica e la mia mente da sbirro, in 5 minuti, scova almeno quattro infrazioni della legge.
    Schiamazzi.
    Disturbo della quiete pubblica.
    Occupazione abusiva di proprietà.
    Assembramento non autorizzato.

    Che io sappia, la piscina viene chiusa al pubblico a mezzanotte precisa dopo di che, è vietato il suo utilizzo quindi, se quelli sono lì sbeffeggiando le regole è perchè chi avrebbe dovuto vigilare, aveva deciso di chiudere un occhio.
    < Eva. Svegliati. >
    L'automa, senza avere bisogno di quei 30 secondi di ambientamento tipici di un essere vivente, esce dalle coperte già perfettamente sveglia e viene al mio fianco. Il suo sguardo si indurisce all'istante mentre assiste a quella festa abusiva a bordo piscina.
    < Festeggiano. > dice seria < Cosa festeggiano? >
    Io mi stringo nelle spalle < Non lo so. Forse quanto sono stronzi. Forse il 100° omicidio di quei mercenari. Chi può saperlo? >
    < Perchè festeggiare qui? Se volevano svagarsi, perchè non sono andati in città? >
    < Potremmo andare a chiederglielo, non credi? > domando sornione.
    Eva abbozza un sorriso e annuisce.

    5 minuti dopo, io ed Eva sfiliamo davanti al bancone delle reception dove un'asari ci saluta con un caloroso sorriso che, però, sparisce quando Eva le si pianta davanti con sguardo severo.
    < Abbiamo sentito che c'è una festa in piscina. > dico all'asari gioviale, interpretando la parte dello sbirro buono.
    Sbirro buono/sbirro cattivo, non è un espediente delle serie TV...si usa davvero e sapete perchè?
    Perchè funziona!
    < Sì. Alcuni clienti hanno chiesto il permesso di utilizzare la piscina come luogo di ritrovo. >
    Eva indica il cartello alle spalle della receptionist < Lì c'è scritto che è vietato l'uso della piscina dopo la mezzanotte, se il mio orologio non è rotto, dovrebbero essere le 3.20 de mattino. Sbaglio? >
    L'asari comincia ad essere in difficoltà, si stropiccia le mani e scartabella i fogli che ha davanti come se stesse cercando qualcosa < Infatti. Ai signori ospiti è comunque fatto divieto di entrare in piscina in assenza di un assistente. >
    Brava! Una schivata degna di Matrix.
    < Quindi a tutti gli ospiti dell'Hotel è consentito dare feste a bordo piscina? > domando io interessato.
    < No...beh... > comincia a replicare l'asari il cui sguardo diventa ancora più vitreo quando vede aprirsi simultaneamente le porte di ben 3 ascensori dai quali spuntano fuori nell'ordine un anziano umano in vestaglia, una asari super sexy in ciabatte con tacco 5 centimetri e un'altra asari, più attempata della sventola sexy in un pigiama di dubbio gusto. I tre, con uno sguardo di fuoco vengono ad affiancarci.
    < Dicevamo... > riprendo a dire < ...a tutti gli ospiti è consentito festeggiare a bordo piscina fino all'alba? >
    < N...no...non è comunque consentito a tutti... >
    < E quelli allora cos'hanno di speciale? > domanda incazzatissima l'asari super sexy.
    < Il signor Foster è un famoso fotografo... > abbozza una difesa disperata l'asari.
    < E io sono un rinomato avvocato in pensione! > replica l'anziano umano < I miei diritti sono gli stessi di un famoso fotografo. >
    < La capisco, signore...ma io non...posso, ora...ehm...interrompere... >
    < C'è anche un vorcha là fuori! > si intromette l'asari dal pigiama orrendo < Continua a urlare e a sbraitare...e quella musica? Sono le tre e mezza del mattino!!! >
    < Per favore, signori...io... >

    Eva, con un gesto improvviso, afferra la receptionist per il bavero della sua giacca e la strattona violentemente verso di se fino a portare il volto dell'aliena a due centimetri dal suo < Quanto ti hanno dato? > domanda nel silenzio più totale.
    < Ni...niente...hanno solo... >
    Che sberla, cazzo!
    Il suono della mano di Eva che impatta sulla guancia dell'asari risuona secca per la hall dell'hotel...quasi rimbomba < Quanto ti hanno dato? >
    < 1.500 crediti...e una bottiglia di liquore… > ammette la receptionist con due grosse lacrime agli occhi.
    < Ora pensa bene prima di rispondere. Vale la pena rischiare il posto di lavoro per 1.500 crediti e un po’ di alcool? > le chiede Eva fissandola dritta negli occhi.
    L'asari fa no con la testa, svuotata di ogni voglia di combattere...l'ha massacrata!
    Solo in quel momento intervengo; separo l'asari da Eva e tiro fuori il mio distintivo che faccio vedere ai nostri tre momentanei spalleggiatori.
    < Sono un agente SSC in vacanza... > spiego velocemente < ...vi chiedo cortesemente di tornare nelle vostre camere e di soprassedere al momento di debolezza di questa giovane receptionst. Tranquilla! > le dico per rassicurarla < La cosa rimane tra di noi, ok? Ora respira e non ci pensare più. Ci pensiamo noi ai festaioli abusivi. Siamo daccordo? > aggiungo rivolgendomi ai tre che, all'unisono, annuiscono convinti prima di girare i tacchi e tornare da dove sono venuti.
    < Ottimo lavoro, ragazza! > dice l'anziano stringendo delicatamente il braccio di Eva < Proprio un ottimo lavoro. >

    Lasciamo la sconvolta receptionist a piangere con la sicurezza che quella non si farà più corrompere per il resto della sua vita e ci dirigiamo verso la piscina.
    Quando arriviamo, i 6 interrompono le loro chiacchiere, fulminandoci con lo sguardo.
    < Signor Foster! > esclamo sorridente < Abbiamo notato la vostra piccola festicciola dal balcone e abbiamo pensato di unirci a voi. L'asari alla reception ci ha detto che la festa è aperta a tutti...basta "pagare" l'ingresso, giusto? >


     
    Top
    .
  13.     +1   THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Kinder Buenos

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    4,250
    Morale
    +122
    Location
    Kaer Morhen

    Status
    Anonymous

    Vanessa Castillo

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Mercenaria



    La sua giornata non era iniziata nel modo migliore e sembrava proseguire sulla stessa lunghezza d'onda, se non peggio.
    Prima l'assenza di sonno e poi la notizia che i cacciatori la stavano cercando. Sperava che la "festa" organizzata da Tetsuo potesse migliorare almeno la fine di quella giornata, ma l'umana si sbagliava di grosso.

    Dopo lo strano incontro con il fotografo e i due nuovi umani, Matthew e Akane, si erano tutti divisi. Wrond e Jek, avvertiti della novità sul loro conto, sparirono da lì ad un'ora, lasciando Vanessa completamente sola per il resto della giornata. Il che non fu poi così male, giacché la donna spese alcune ore all'hotel per recuperare qualche ora di sonno arretrato.
    Riposò fino a sera, svegliandosi anche più stanca di prima, ma sempre troppo presto per l'appuntamento.
    Era affamata, ma non voleva mangiare al ristorante dell'albergo con il timore di ritrovarsi un agguato del fotografo e della sua esuberante assistente.
    Vanessa decise di uscire e farsi un giro per Astella, non aveva intenzione di rimanere chiusa lì solo perchè qualche cacciatore la stava cercando. La sua vita era stata fin troppo travagliata e accidentata per permetterle di aver paura proprio in quel momento.
    Recuperò la propria arma, denominata "Diplomazia", nascosta nel suo cassetto vicino al letto sfatto, per mttersela addosso, sfruttando i vestiti per nasconderla alla ben e meglio.

    In un primo momento, per le tranquille strade della città, non aveva avuto problemi, era persino riuscita a mangiare qualcosa senza venir disturbata! L'assenza di notizie da parte dei suoi due colleghi la rendeva un po' inquieta, non tanto perchè non li reputasse abbastanza in gamba da cavarsela, ma per la situazione generale.
    La sua preoccupazione non durò poi così a lungo: svoltando per un banale vicolo , si ritrovò semi-accerchiata da un gruppo di turian.
    "Oh, la classica squadra punitiva contro gli umani. La Guerra del Primo contatto sembra non essere finita su questi pianeti", pensò la mercenaria, ben sapendo quanto queste 'squadre' fossero presenti nei pianeti considerati più alieni per gli umani.
    «Sentite, non ho tempo per le vostre stron-»
    «Siamo qui per la tua taglia, Castillo.» dichiarò quello che doveva essere il leader del gruppo.
    "Oh. Ho sbagliato squadra in campo."
    «Meglio se ti arrendi o...»
    «Non possiamo saltare corto e arrivare al punto in cui voi sparate? Non ho tempo neanche per queste stronzate da pivelli.»
    I turian si scambiarono qualche occhiata, spiazzati dal comportamento della "preda".
    «Come vuoi tu, Furetto.» acconsentì il leader, già pregustando la facile vittoria.

    Era davvero una brutta giornata per Vanessa, le erano capitati persino i pivelli.
    Appena cominciarono a spararle, i poteri biotici della donna si attivarono subito. Vanessa odiava stare ferma troppo a lungo e questo si rispecchiava nel suo stile di combattimento veloce e quasi imprevedibile: non usò i propri poteri per creare una barriera, ma li usò per teletrasportarsi più vicino al nemico, schivando così i colpi d'arma da fuoco.
    Una volta riapparsa, abbassò uno dei turian e gli sparò direttamente in bocca, senza dargli il tempo di reagire. I suoi tre compagni, fulminei, cercarono di vendicare il proprio compagno, ma due di loro si videro sollevare in aria. Il terzo, quello che evidentemente aveva avuto più cervello e si era comprato alcuni scudi, caricò sulla donna, facendola cadere a terra.

    L'alieno riprovò a spararle, convinto che la vicinanza lo avrebbe aiutato, ma si ritrovò nuovamente a sparare al vuoto, per poi ritrovarsi schiacciato contro un muro da intero cassonetto dell'immondizia, lanciato brutalmente contro di lui.
    «E con questo fanno due...»
    I due turian, sebbene ancora volteggianti in aria, erano riusciti un po' a raddrizzarsi, quel tanto che permise loro di sparare qualche colpo sicuro verso V. Quest'ultima venne raggiunta dai colpi, per lo più a bruciapelo, ma alcuni la colpirono all'altezza della spalla, aumentando così la sua rabbia.
    La donna urlò nella loro direzione, annullando il loro sollevamento e sfruttando la gravità per aumentare la loro violenta caduta verso il terreno. Non si preoccupò di sapere se fossero sopravvissuti o meno, giacché regalò ad entrambi due colpi direttamente negli occhi.
    "Se ti scontri con un turian, punta sempre alle parti più deboli", questa era la sua regola.

    Il suo trionfo non durò poi così a lungo, giusto il tempo di uscire dal vicolo che nuovi cacciatori spuntarono fuori. Era come se quell'evento li avesse richiamati: asari, turian, umani, salarian e persino qualche batarian e krogan.
    "Che giornata di merda, odio il martedì dei cacciatori."

    ---


    Jek e Wrond sembravano essere gli unici del "gruppo di mercenari" ad essersi presentati alla festa. Di Vanessa sembrava non esserci ancora traccia. Nessuno lì sembrava sapere dove fosse.
    Il vorcha non sembrava poi così preoccupato di quella mancanza, si stava divertendo con la giovane donna umana, Akane, in uno strano gioco chiamato "indovina cosa ho mischiato", dove Matthew stava facendo sia da giudice che da preparatore di miscugli. Al momento Akane era in testa di due punti sull'alieno.
    «Avevi invitato altra carne molle?» domandò il krogan al fotografo, guardando Allen ed Eva avvicinarsi a loro.

    La sua risposta non tardò ad arrivare: i due guastafeste erano venuti lì in cerca di rogne, da quanto il vecchio krogan poteva capire. A passi pesanti, tipici per la sua razza, si piazzò davanti all'umano, piuttosto infastidito.
    «Non ti preoccupare, umano, per te esiste anche l'entrata gratuita all'ospedale.» gli disse, a tono minaccioso.
    Se Vanessa non si poteva permettere il lusso di avere paura, Wrond non possedeva la suddetta emozione.
    «Se per-»

    Il rumore di un violento schianto attirò l'attenzione dei lì presenti verso il luogo del rumore. Dalla recinzione a protezione della zona, tutti loro potevano vedere, a fatica, una skycar accartocciata contro un palo, il quale si era piegato all'impatto con il veicolo.
    Pochi metri dietro veicolo distrutto, si poteva vedere Vanessa stesa a terra, ricoperta da diversi colori e da una luce bluastra. A un'occhio più esperto si poteva dire che il suo corpo era ricoperto da diversi tipi di sangue.
    La mercenaria si era teletrasportata fuori dal veicolo in movimento, ma l'atterraggio non era stato dei migliori.

    Vedendo quella scena, Jek si preoccupò di scavalcare la recinzione, esattamente come aveva fatto per entrare, per raggiungere Vanessa.
    «VANESSA?» domandò, una volta arrivato abbastanza vicino da notare che la donna era stata anche ferita.
    Alcuni colpi di tosse da parte della donna furono la prima risposta per il vorcha.
    «Vacanza finita, ragazzi.» annunciò, tra i colpi di tosse, «Torniamo in attività.»
    «PRIMA TU MEDIKIT.»
    Vanessa trovò la forza per alzarsi, malamente, sui gomiti. Il suo volto insanguinato si girò sul collega.
    «Ma non mi dire...»

     
    Top
    .
  14.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    "I'm just... naturally awesome."
    Mass Effect: Revolution

    Group
    Administrator
    Posts
    3,250
    Morale
    +415
    Location
    Catania

    Status
    Offline

    Tetsuo Foster

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Fotografo



    Tetsuo stava per mettersi tra Wrond e i due spiacevoli imbucati, quando un'auto si schiantò appena fuori la recinzione. Quando Jek si precipitò in soccorso, Tetsuo capì di chi si trattasse.
    "Ho un medikit nella mia stanza" commentò l'uomo, mentre sosteneva Vanessa con l'aiuto di Jek.
    "NOI ANDARE, VELOCE!" gridò il vorcha, e Tetsuo regolò il suo passo a quello di Jek, che aveva iniziato a muoversi più veloce.
    L'entrata dell'hotel distava circa trenta metri dal luogo dello schianto, ma il vero problema sarebbe stato raggiungere la sua stanza al quarto piano.
    Sfortunatamente, qualcuno aveva ben pensato di interromperli prima.
    A circa dieci metri dall'ingresso, infatti, tre uomini con un jetpack incorporato nell'armatura e armati fino ai denti, atterrarono di fronte a loro. Erano tre umani, e quello centrale doveva essere il capo: indossava un'armatura leggermente diversa, con degli spallacci più corazzati, ed era l'unico a non avere pitture facciali, ma un visore su un singolo occhio.
    "Lasciateci il Furetto e nessuno si farà male." esordì il capo.
    "VOI!" urlò Jek "VOI MALE!"
    I tre mercenari si guardarono perplessi, poi il capo fece spallucce e alzarono i fucili, un attimo troppo tardi.
    Il gruppo di cacciatori di taglie infatti venne letteralmente travolto da Wrond, che se li trascinò fino al muro più vicino, sfondando quest'ultimo e un numero indefinito di ossa dei mercenari.
    "Entrate, forza!" esclamò Wrond a Tetsuo e Jek, che ripresero a camminare, poi il Krogan afferrò il capo dei mercenari per il colletto e gli tirò una testata così forte che il naso dell'uomo sarebbe stato per lui solo un bel ricordo.

     
    Top
    .
  15.     THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    Roler duerighista

    Group
    Giocatore Veterano
    Posts
    9,904
    Morale
    +286
    Location
    El triangolo delle bevude (TS)

    Status
    Offline

    Matthew Gunnarsson

    Fazione: Alleanza
    Ruolo: Sergente

    citazione (rimuovere se non presente)

    Akane era seduta su un lettino, decisamente autoisolatasi e Matt non aveva ancora visto Jek ubriaco, quindi decise di fare l'unica cosa possibile, finì in una volta sola la birra e poi esclamò.Signoreee e Signoriii! Benvenuti alla prima edizione di Alcolympics! Nell'angolo sinistro la giovane Akane! ed andò a prenderla senza troppe cerimonie, la afferrò delicatamente per il braccio sinistro e lei non fece opposizione nel seguirlo, anzi, già se la rideva. La portò fino ad un tavolino e la fece sedere Nell'angolo destro il guerriero con troppi denti per la bocca che si ritrova: Jek! Lo invitò col braccio e lui arrivò letteralmente di corsa, sedendosi di fronte ad Akane, dove Matt indicava Allora, le regole sono semplici: io preparo i drink e dovrete indovinare cosa ci metto. Chi fa meno punti dopo tre drink dovrà fare il giro della piscina saltellando a piedi uniti. Ci state? Akane annuì convinta e Jek fece più volte su e giù con la testa Bene! Datevi la mano ed andiamo a incominciare! Il primo drink fu un banale miscuglio di vodka e succo d'arancia, Akane indovinò entrambi. Jek invece disse convinto che gli ingredieti fossero succo di Tulabacca e Raktajino. Matt scosse il capo Quasi, amico... Però ha ragione Akane! Sono sicuro che ora recuperi Si girò e tornò al tavolo degli alcolici mentre i due concorrenti chiacchieravano. Non fece in tempo a prendere la prima bottiglia che arrivarono due umani a lamentarsi. Wrond fu un impeccabile ospite e disse ai due di levarsi di torno come solo un Krogan può fare con stile. Matt era di umore leggermente migliore rispetto a poco prima così disse Suvvia, Wrond, lasciali entrare! Ho giusto bisogno di altri due concor- Venne bloccato dal rumore inconfondibile di un incidente stradale. Un Astroauto si era accartocciata abbracciando un palo e, poco dietro di essa, a terra giaceva V. Jek schizzò verso di lei come un'orca sulla battigia Akane, corri dentro disse Matt prima di correre dietro al Vorcha. La voce aveva un tono diverso, non più gioviale. Matt fu rapido a seguirlo ma nonostante l'allenamento non era facile stare dietro ad un Vorcha sovreccitato. Arrivò subito dopo che Jek disse a Vanessa di doverle somministrare cure mediche. Si piegò sul ginocchio destro, di fianco a lei Stai ferma Attivò il factotum e premette dei comandi su di un'interfaccia. Una voce femminile disse Attivazione funzioni avanzate per poi essere sostituita da una maschile e profonda Protocolli militari: online. Piena funzionalità: ripristinata In meno di un secondo scansionò il corpo di V ed iniziò a somministrare del medigel Questo ti permetterà di arrivare dentro all'hotel più agevolmente Tetsuo arrivò e prese Vanessa sottobraccio insieme all'alieno, Matt rimase indietro e controllò con lo sguardo il vicolo. Non guardò ad arrivare un'altra Astroauto da cui scesero un Turian ed un Umano vestiti come due teppisti da film. Non fecero in tempo ad alzare i fucili verso Matt che entrambi si ritrovarono un colpo di Carnifex nel cranio. Matt scosse la testa mentre metteva via la pistola e correva verso il gruppo, odiava uccidere in quel modo. Arrivò dagli altri e vide Wrond caricare un trio di mercenari giunti in jetpack. Gli diede u a pacca sulla spalla e disse Non male per un vecchietto con un sorriso beffardo. Raggiunse la testa del gruppo e disse Tetsuo, forse è meglio raggiungere la mia stanza: ho medikit, armi e munizioni Premette un tasto sul factotum e quest'ultimo rispose Potenziali ostili in avvicinamento: quarantasei guardò l'uomo E ne avremo bisogno. Forse è meglio se tu ed Akane vi nascondete


     
    Top
    .
39 replies since 14/7/2018, 16:16   475 views
  Share  
.
Top