Città Fantasma

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. •Gabry‚
        THUMBS_DOWN   Dislike
     
    .
    Avatar

    "I'm just... naturally awesome."
    Mass Effect: Revolution

    Group
    Administrator
    Posts
    3,250
    Morale
    +415
    Location
    Catania

    Status
    Offline

    Runa Keon

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Esploratore e Mercenario



    Khi Tasira, Galassia di Andromeda, anno 2819

    La prima cosa che Runa aveva pensato una volta visto Meridian era che nessun posto, in nessun modo avrebbe mai eguagliato la magia e la bellezza di quel posto. E per quanto fosse eccitante, quella prospettiva fece vacillare la solidità della sua vocazione. Quando si raggiunge il pinnacolo dell'esistenza, a che cosa serve guardarsi indietro?
    Ma poi qualche archivista della seconda ondata troppo eccitato al prospetto di lavorare su Meridian aveva trovato il famigerato ago nel pagliaio. E così per puro caso, o forse era un segno del destino, l'Iniziativa aveva trovato una pista che, con la giusta dose di fortuna, avrebbe condotto ai Jardaan, o a ciò che restava di loro.
    Così Runa aveva riacquistato fiducia nella sua utilità. Viveva di rovine e città fantasma, e Khi Tasira prendeva un po' da entrambe le categorie.
    Khi Tasira, il 'luogo dell'ascensione', era un nome che in fondo non calzava con il vero intento della stazione spaziale, ma solo con quello dell'Arconte, eppure nessuno si era mai premurato di trovarne uno che onorasse i suoi misteriosi costruttori.
    Quando Runa aveva avanzato la proposta, nessuno lo prese sul serio. Dicevano che non c'era nulla da onorare, che non c'era la certezza che, in un'altra vita, i Jardaan sarebbero stati dalla nostra parte. Lui era di un'altra visione: 'altro non siamo che il frutto dei segni nel tempo lasciati da qualcun altro. I segni cattivi non sono meno importanti di quelli buoni' aveva risposto, ma l'Iniziativa che era stata creata per esplorare ed espandere la vita, in quel momento era troppo impegnata a costruire per il mero obiettivo di sopravvivere. Non che ci fosse qualcosa di sbagliato in ciò, ma Runa non era mai stato bravo con i chiodi, i martelli e le fiamme ossidriche, perciò sarebbe stato ben lieto di prendersi carico della spedizione su Khi Tasira (o qualunque sarebbe stato il suo nome nel futuro)...
    Ma no, l'Iniziativa doveva assegnare il comando a Malcolm Henriksen.
    'Henriksen è in questa galassia da più tempo di lei, signor Keon' dicevano. Al diavolo, Henriksen era un inetto senza la benché minima forma di rispetto nei confronti del passato. Una volta nella Via Lattea l'aveva visto farsi strada in un tempio con gli esplosivi. Gli esplosivi! In un tempio di diverse decine di migliaia di anni! L'aveva visto crollare dalle sue fondamenta, ma almeno Henriksen aveva trovato qualche rubino grezzo per pagare quelle inutili spedizioni e riempirsi lo stomaco di schifezze e adornare le pareti della sua stupida villa con altri inutili tesori.
    Ed ora aveva pure il diritto di dirgli cosa fare.

    Per fortuna, qualcuno più intelligente di Henriksen aveva già allestito una base di ricerca e la sua squadra dovette solo occuparla. 'Ascension' l'avevano chiamata, continuando la scia di incoerenza semantica che corrodeva quel posto magnifico, ma se non altro era costruita in una zona periferica della stazione, lontana dai vecchi e preziosi edifici Relictum.
    Con la giusta pressione sull'Iniziativa, Runa era riuscito a scavalcare Malcolm su una sola cosa: una camera privata per lui e Veyella... e l'umano non vedeva l'ora di fargli pagare la sua insubordinazione. Dall'altra parte, Veyella non vedeva l'ora di prenderlo a calci e liberarsene una volta per tutte.
    "Potrebbe accidentalmente cadere dal bordo della stazione e volare via per lo spazio profondo. Nessuno ne sentirebbe la mancanza." Commentò l'Asari mentre, seduta sul ciglio della branda, tirava fuori dalla valigia gli averi che con più probabilità avrebbe usato nell'immediato futuro, tra cui gli strumenti archeologici che Runa le aveva regalato.
    "Eh! Già..." rispose lui, tagliando corto su quel discorso, e tolse anche lui i suoi beni dalla valigia.
    "Cos'hai, amore?" le chiese allora lui, notando il broncio che il Drell provava a nascondere dandole le spalle.
    "Nulla... E' solo che volevo che fosse speciale. Da quando ci siamo ritrovati sul Nexus abbiamo passato più tempo a sparare e rompere che a scoprire e preservare. Questa sarebbe potuta essere la nostra prima spedizione archeologica insieme, e saremmo potuti essere noi a capo. E invece no, Malcolm Henriksen del cazzo. Giuro che se solo prova a prendere in mano un candelotto di dinamite gli taglio le mani e ci faccio un sacrificio ad Amonkira."
    "Si fanno sacrifici per Amonkira?"
    "No, ma sono sicuro che capirebbe."
    Sorrisero alla macabra idea, sapendo che sarebbe per sempre rimasta un'utopia, e che probabilmente Amonkira avrebbe davvero capito.
    Poi qualcuno bussò alla loro porta, ed al 'chi è?' di Veyella, una voce femminile rispose dall'altro lato della porta.
    "Kela. Riunione nell'ufficio di Henriksen tra cinque minuti."

     
    Top
    .
8 replies since 19/4/2019, 09:20   113 views
  Share  
.
Top