Città Fantasma

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  1. hellequin81
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    Banshee

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    Janie 'Furiosa' Doe

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Mercenaria



    < Voleva vedermi, signore? > domandò Janie educatamente, sbattendo i tacchi mentre, con la schiena ben eretta, fissava dritta davanti a se con espressione seria.
    < Riposo, soldato. > replicò Bailey con un sorriso.
    Da quando Janie era stata promossa capitano della squadra enforcers e aveva stabilito una relazione seria con la sua compagna turian, sembrava che la ragazza avesse finalmente trovato l’equilibrio che per tanto tempo aveva cercato inutilmente sulla Via Lattea. Aveva smesso di attaccare briga alla minima provocazione, aveva ridimensionato il suo corpo e ora si sentiva molto più a suo agio, tanto da sentirsi molto più femmina e decisamente più bella; non era solo un’impressione poiché, ultimamente, da quando gli inibitori concezionali erano stati rimossi, riceveva quasi quotidianamente richieste più o meno esplicite di accoppiamento…anche un quarian si era fatto avanti e Janie non capiva proprio come avrebbe fatto ad accoppiarsi con un quarian.
    < Come sta capitano? La sua squadra si è ripresa? > domandò Bailey conciliante.
    < Tutti in forma e pronti a picchiare, Signore! >
    Bailey fece un gesto di diniego con la mano < Non sarà necessario, per questa volta. > disse mentre si sedeva alla sua scrivania a consultare un fascicolo < Il Nexus ha finalmente deciso di cominciare a fare una delle cose principali per cui siamo venuti su Andromeda: esplorazione e ricerca. Mi dica, cosa ne pensa dell’archeologia? >
    < Beh… > cominciò Janie titubante < …non molto, ad essere sincera ma ultimamente mi sto interessando parecchio allo studio della storia. Non è esattamente archeologia ma l’argomento mi affascina. >
    < Perfetto, capitano! > replicò Bailey allegro < Allora ho scelto la persona giusta per questa missione. Qualche topo di biblioteca lassù sul Nexus ha trovato qualche indizio che potrebbe portarci dritti ai Jardaan. Per questo motivo, è stata formata una squadra di esperti del campo che sarà spedita su Khi Tasira. >
    Furiosa quasi spalancò la bocca < Khi Tasira? La stazione spaziale? Quella dove piove nello spazio? Quella che ci ha portato a Meridian? Quella… >
    < Conosco una sola Khi Tasira, direi che è proprio quella. > replicò Bailey divertito a quello scoppio di entusiasmo. < Bene! Lei e il caporale Itarian sarete distaccate su Khi Tasira a protezione della spedizione. Non si prevedono particolari pericoli ma è meglio non rischiare. Il Nexus mi ha chiesto un paio di elementi della Squadra Zeta, come assicurazione per la sicurezza degli archeologi e io ho pensato che a lei e al ‘suo’ caporale… > disse ammiccante < …avrebbe fatto piacere una specie di licenza. >
    < Molto piacere! > confermò Janie riconoscente.
    < Non abbassate la guardia, comunque. Non sarà una gita di piacere. La minaccia dei kett è sempre presente e Khi Tasira pullula di relictum e il Flagello è sempre in agguato. Il capo missione è un certo Henriksen che coordinerà gli archeologi ma la gestione della parte militare è sua. Vi saranno anche degli angara, cercate di andare d’accordo. Buona fortuna! >

    _______


    Janie e Vera se ne stavano con il naso attaccato al finestrino della navetta come due bambine di fronte a una vetrina di dolciumi; erano così attaccate, mentre osservavano la stazione di Khi Tasira, che Janie, vista da un eventuale osservatore esterno, avrebbe ricordato molto da vicino un grazioso maialino a causa della punta del naso incollata al vetro che puntava all’insù, allargando le sue narici al modo dei bambini quando imitano un suino.
    Era uno spettacolo straordinario. L’immensa stazione sorgeva nel bel mezzo dello spazio profondo, sembrava avvolta dal vuoto ma sia Janie che Vera sapevano che era presente aria, forza di gravità, acqua…in uno di quei prodigi quasi magici che solo la tecnologia Jardaan poteva fare diventare realtà.
    Il campo era stato allestito in un angolo periferico della stazione, lontano dai relictum e in una zona dove il Flagello non era presente; occupava un immaginario triangolo di cui due lati davano sul vuoto e solo uno consentiva di raggiungere direttamente gli edifici relictum. Oltre a Janie e Vera, erano presenti solo altri 4 soldati oltre ai loro alleati angara, più che sufficienti a tenere in sicurezza il campo nonché le squadre che sarebbero state inviate in esplorazione.
    Janie, appena arrivata, non perse tempo e si mise subito al lavoro. Fece installare sensori di movimento a lungo raggio sull’unico lato scoperto e fece piazzare tre torrette automatiche collegandole direttamente ai sensori; stabilì le pattuglie e i turni di guardi mentre mandò Vera a fare un sopralluogo del campo affinchè le riferisse qualsiasi cosa potesse interferire con la sicurezza della spedizione.
    < Janie…guarda qua. > disse la turian entrando nella camerata delle guardie, con sguardo corrucciato, e attivando il proprio factotum < Ho trovato 5 casse di esplosivi nel magazzino dei materiali civili. Non esplosivo comune ma del maledettissimo esplosivo potenziato da demolizioni! >
    < E cosa se ne fanno di esplosivo potenziato? >
    < Ho chiesto a uno dei magazzinieri. Quello si è stretto nelle spalle e ha detto che è il ‘metodo Henriksen’. Questi vogliono fare saltare per aria la stazione! Altro che quieta esplorazione! >
    < Non credo proprio, Vera…non credo proprio! >

    _______


    Furiosa, appena venuta a conoscenza della notizia, si era recata immediatamente nell’ufficio di Henriksen a chiedere spiegazioni.
    L’uomo era stato abbastanza gentile, spiegandole che ogni scavo archeologico prevedeva prima o poi l’uso di esplosivi per farsi strada tra le rovine. Le motivazioni dell’uomo sembravano essere convincenti ma c’era un problema…se c’era una cosa che faceva regredire Janie alla vecchia Furiosa della Via Lattea era quando la donna si accorgeva che il suo interlocutore non si rivolgeva a lei con ‘gentilezza’ ma con spocchia ed arroganza.
    Esattamente come quell’Henriksen che la stava trattando come una sprovveduta scolaretta.
    La porta dell’ufficio di Henriksen era rimasta aperta poiché da lì a poco era prevista una riunione della squadra archeologica ma una porta aperta non aveva mai fermato Furiosa dal dire ciò che doveva dire.
    < Professore… > iniziò la ragazza con le vene delle tempie che cominciavano ad ingrossarsi < …io capisco le sue motivazioni ma non ho nessuna intenzione di mandare in giro per Khi Tasira i sette nani armati di piccone E di esplosivo ad alto potenziale. >
    < I sette…nani? > domandò confuso Henriksen.
    < Biancaneve e i sette nani! Minatori…scavatori…li chiami come cazzo le pare. Sa cosa attira l’attenzione più di una spedizione archeologica? Le esplosioni! Non ho nessuna intenzione di attirare verso di noi kett e relictum quindi il suo esplosivo ad alto potenziale è confiscato. Finirà in armeria, dove deve stare e potrà utilizzarlo solo sotto la mia supervisione e solo se io riterrò necessario utilizzarlo. >
    < Capitano… > aveva replicato Henriksen con uno sguardo di fuoco < …questa missione è sotto la mia responsabilità e non permetterò a un soldato qualunque di dirmi come fare il mio lavoro! L’esplosivo resta dov’è. >
    Furiosa si fece avanti minacciosa fino ad arrivare a un passo dall’uomo < Forse non ha capito…crede di essere in una democrazia? > domandò sibilante < Qui non esiste nessuna democrazia! Tutto quello che ha a che fare con la sfera militare è di mia competenza: pistole, fucili, granate, petardi, miccette, quei bastoncini che fanno scintille di cui vado matta…e i cazzo di esplosivi! Le cariche sono confiscate e questo è un ordine! >
    < Mi rivolgerò in alto, Capitano…molto in alto! > replicò Henriksen cattivo.
    < Si può rivolgere anche a Gesù Cristo in persona ma poi non si lamenti se si ritrova il mio scarpone così ben conficcato nel suo culo che potrà sentire il sapore della mia suola di gomma sulla sua lingua! E’ tutto, Professore! >
    Janie fece dietro front e uscì dalla parta dove, ben nascosti dietro allo stipite, incrociò lo sguardo divertito di un drell e di un’asari.
    < Quando mi arrabbio… > disse Janie strizzando l’occhio mentre sfilava loro davanti.

     
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