Votes given by Drake Girard

  1. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    Come sospettava, le feste della Mantide non erano come tutte le altre: c'era l'alcool, c'erano le ballerine e c'erano le risse, certo, ma quel locale era frequentato dal peggio del peggio di Omega, e le attività svolte non erano da meno.
    Non ci volle molto infatti perchè Red notasse, in fondo alla sala, una stretta gabbia rialzata da terra dentro la quale due Salarian nudi stavano letteralmente ammazzandosi di botte. Tutt'attorno ad essa, un folto pubblico incitava uno o l'altro Salarian, mentre una ballerina in bikini con una maschera da Yahg passava tra la gente a riscuotere le puntate.
    Al lato totalmente opposto, l'atmosfera era apparentemente più tranquilla, se non fosse stato per quell'uomo, basso e grassoccio, circondato da donne mezze nude dal volto terrorizzato e protetto dalle sue guardie Krogan. Di fronte a loro, tre persone stavano discutendo con l'uomo di qualcosa, ma erano troppo lontani e la musica troppo alta perchè Red riuscisse a sentire... Non che ci volesse molto a capire che si stesse svolgendo un'asta per delle schiave.
    E quello era solo il piano principale della struttura, non aveva idea di quali altre attività si svolgevano sopra le loro teste in quell'istante, ma il degrado che aveva Red in quel momento davanti agli occhi era per lui più che sufficiente a farlo desistere dall'approfondire.
    Quando Black Rose si distaccò da loro e Zeb gli pose quella domanda, Red non seppe rispondere.
    La parte centrale della sala era probabilmente la più normale: gente mascherata che ballava al ritmo di musica techno, tutt'attorno alla struttura circolare che fungeva da bar. Dietro ai banconi, tre Turian facevano da barman. Uno aveva una maschera da Elcor, uno da Vorcha e uno da Batarian.
    Fece cenno all'amico di proseguire e mischiarsi alla folla danzante mentre delle urla, di esultazione o di frustrazione, echeggiavano pesanti su tutta la sala: a quanto pare, Treha aveva prevalso su Malac, e un nuovo sfidante Salarian si preparava a prendere il posto di quest'ultimo sul ring per sfidare il campione.
    Mentre i fianchi di Red ondeggiavano a ritmo di musica e sorseggiava il suo drink con una cannuccia passata attraverso la fessura della bocca della sua maschera da Peeñaa, i due si imbatterono su due donne umane con delle maschere della stessa specie suina, che ballavano sensualmente tra di loro. Una di esse indossava un vestito nero cortissimo e attillato, che terminava appena sotto il fondoschiena, delle calze a rete e delle scarpe con i tacchi a spillo, mentre l'altra un vestito blu lungo ma con uno spacco che saliva fin sopra la gamba.

  2. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    Pur non potendo vedere il volto del suo amico, sapeva che Zeb lo stava guardando con tutti e quattro gli occhi impegnati in uno sguardo a metà tra il 'perchè mi fai questo?' e il 'giuro che ti uccido'.
    Effettivamente, quei costumi erano la cosa più disgustosa che avesse mai visto. Peggio di quella Batarian obesa che apparentemente si era portato a letto dopo una notte all'insegna di ryncol e pillole dalla dubbia consistenza, qualche tempo prima.
    "Rilassati, bro! E' una festa in maschera, cosa vuoi che sia?" chiese Red cercando di spezzare la vergogna con l'allegria, ma nell'esatto momento in cui concluse la frase, seppe che lo sguardo cagnesco di Zeb si fosse intensificato.
    "Ascolta Zeb, lo so cosa pensi." tossì e si grattò la gola, in modo da far salire il catarro. Si mise in piedi, quasi ignorando il fatto che si trovasse su una astroauto decapottabile in piena corsa "FOTTITI, RED!" esclamò l'umano imitando la voce rauca del batarian "POTEVAMO UCCIDERLA, TENERCI LA SUA PARTE ED EVITARE QUESTA PAGLIACCIATA." sputò all'indietro, lasciando dietro all'astroauto una piccola nuvoletta di catarro che da lì a poco avrebbe colpito qualcuno.
    "Beh... In effetti hai ragione. Rose?" chiese rimettendosi a sedere.
    "Non mi ucciderete perchè risolverò tutti i vostri problemi con quel Krogan."
    "Non è un motivo valido. Dopo il lavoro potremo semplicemente pagarlo."
    "Ti facevo più furbo, tesoro." Black rose scoppiò a ridere.
    "In molti lo credono!"
    "E allora dovresti sapere che Arak vorrà sempre di più. Specialmente dopo che avrà saputo del vostro futuro stipendio."
    "E perchè mai dovrebbe sape-" Red non fece in tempo a finire la frase, che Black Rose sollevò il braccio illuminato dal factotum.
    "Che ti avevo detto, Zeb? Non possiamo ucciderla. Le sue motivazioni sono piuttosto valide!"
    Pochi istanti dopo, al di là dei grattacieli, cominciò a fiorire il tetto del locale della Mantide.

  3. .

    Shenna'Nidor Sparkle

       Fazione: Cerberus
       Ruolo: Agente



    Shenna seguì la compagnia verso il piano superiore. Aveva una voglia matta di chiedere al quarian notizie della Flotta, anche se di certo la domanda sarebbe apparsa invadente ed inopportuna.
    Perciò, si limitò a tenere la bocca chiusa fino all'ufficio del signor Buscemi.
    La prima cosa che Shenna notò era che l'ufficio di Buscemi era triste e poco accattivante. Poi poso gli occhi su Buscemi stesso e capì che tutto era in perfetta armonia.
    L'uomo li condusse impacciato verso il CPT, dove alcuni addetti stavano già adoperandosi per capire l'origine del problema.
    "Salve. Sono Shenna Sparkle, manutenzione. Ci sono novità?".
    "Non ne veniamo a capo" - rispose uno degli addetti, sconfortato - "Non abbiamo mai avuto a che fare con un fenomeno simile".
    Shenna annuì, comprensiva - "Immaginavo" - commentò - "Forse il nostro ospite potrà fare qualcosa in più".
    Detto ciò, volse lo sguardo al quarian, desiderosa di vederlo all'opera.

  4. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    Red amava tre cose: i soldi, le donne e i finali esplosivi.
    Il suo commento alla distruzione dell'adorato furgone di Zeb fu un "Boooom!" quasi incontrollato, ma di cui dopo si pentì a causa dello sguardo infuriato dell'amico quattrocchi.
    "Mi... Mi dispiace, bro."
    Red stava seduto sul sedile passeggeri anteriore, accanto a Black Rose.
    "Dove andiamo, ora?" chiese Red alla donna, che si limitò a rispondere senza guardarlo, ma tenendo lo sguardo fisso alla strada di fronte a sè.
    "Vi porto a casa, mi metterò in contatto io con voi, domattina."
    "Scherzi? Quel figlio di puttana sa dove abito, sa dove abita Zeb..."
    "Un'astronave?"
    "Nessuna astronave."
    "Un hotel? Un bordello? Un club?"
    "Luoghi pubblici? Non è così stupido"
    "Un lontano parente? Un amico?"
    "Nada."
    La donna sbuffò e scosse la testa "Cristo santo, d'accordo! Starete da me per questa notte."
    "Sei un angelo." commentò lui, lasciandosi andare contro lo schienale, accavallando le gambe e poggiando il braccio sullo sportello dell'auto.
    "...A patto che mi diciate qual'è la vostra missione."
    Avrebbe dovuto aspettarselo. Nessuno su Omega ti offre aiuto per dei miseri crediti. E se le avesse svelato quale fosse il loro compito, la donna avrebbe preteso di più, molto di più.
    "Che ne pensi, bro?" chiese Gunn al compare, girandosi verso i sedili posteriori, ma l'amico aveva lo sguardo perso nel vuoto ed il volto rigato da quattro scie di lacrime.
    "Ne parleremo a casa tua, con calma." sentenziò quindi, rivolto all'umana.

  5. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    Ucciderla?
    Non ci aveva proprio pensato... Quell'idea non aveva nuotato nella sua mente nemmeno per un secondo.
    Però non era una cattiva idea. Insomma, non erano soliti uccidere dei civili innocenti, ma chi avrebbe sentito la sua mancanza?
    Il piccolo magazzino a primo impatto sembrava un vicolo cieco, ma dovette solo guardare verso l'alto per notare il condotto di areazione. L'umana fu la prima ad entrarvi, seguita da Red. Notò, però, che Zeb ci stava un po' stretto e che quindi per i Krogan sarebbe stato impossibile seguirli.
    "Ehi" disse Red, rivolto al fondoschiena ondeggiante che gli si muoveva davanti "Non ci hai ancora detto come ti chiami."
    "Puoi chiamarmi Black Rose." rispose lei, svogliata.
    Red sbuffò per l'originalità di quel nomignolo "Intendevo il tuo vero nome. Non ho intenzione di chiamarti con il tuo nome da puttana"
    La donna si bloccò, e senza nemmeno voltarsi allungò una gamba, stampando un 39 di piedi sul volto nero di Red, adesso ancor più nero.
    "Non chiamarmi puttana. Non è questo che faccio."

    "Uh... Scusami... Ballerina?"
    "Già meglio."

    Il condotto di areazione li portò direttamente all'esterno, in quello che probabilmente era il retro del locale. Era un piccolo spazio circondato da una recinzione ed un cancello. Sparsi ovunque vi erano scatoloni, sacchi dell'immondizia, l'equivalente alieno di un topo morto e...
    "Cazzo..." Red alzò le mani in alto, mentre il palo Krogan toglieva la sicura al suo Graal "Un'altra uscita le mie grandissime palle." aggiunse quindi, rivolgendo uno sguardo furioso alla ballerina.
    "Capo" esordì il Krogan "Ho trovato i due ratti, e un regalino per te."

  6. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    L'umana li portò alle cucine, dove una vecchia Asari era intenta a friggere patatine ed un Krogan si scaccolava sopra un pentolone.
    Finse di non aver visto nulla, ma in cuor suo sapeva che non avrebbe mai più ordinato l'aragosta.
    La donna accelerò il passo fino ad un'altra porta dotata di un oblò, attraverso il quale si intravedevano delle scatole. Doveva essere una specie di magazzino, e dio solo sapeva cosa ci avrebbero trovato. Preferì non pensarci e concentrarsi sull'avere salva la vita, ad eventuali avvelenamenti ci avrebbe pensato dopo.
    "Sapete una cosa?" chiese lei mentre apriva la suddetta porta "I loro quindicimila sembrano molto più facili." Agilmente si intrufolò nel magazzino chiudendosi la porta alle spalle.
    "Oh, mi prendi in giro??" Esclamò Red, in preda al panico. Intanto, l'umana sorrideva e, attraverso l'oblò, mostrò le dita che formavano il numero 30.
    "BEKTAAAAAALL!!!"
    "Dio santo Zeb, giuro che ti uccido prima o poi" affermò posando la mano sulla fronte, poi si rivolse di nuovo verso l'aguzzina "D'accordo, cazzo. D'accordo! Apri questa maledetta porta!"
    In fondo, meglio trentamila che i quattrocento chiesti dal Krogan...

  7. .

    Alice Decker


       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Medico



    Anche davanti ad una situazione rischiosa e un po' macabra, come quella di un Vorcha schiacciato, Alice non mancò di mostrare quel suo lato professionale e così schifosamente scientifico, che la portò ad avvicinarsi a quella poltiglia di alieno: prese un tampone, recuperato dalla solita valigia scura, lo passò sui vari liquami sparsi al suolo e dopo averli sistemati all'interno di una provetta, decise di allontanarsi con il gruppo verso i piani superiori e quindi all'infermeria. "Questo lo studierò più tardi." pensò, ripromettendosi uno studio più accurato di quelle varie sostanze raccolte.

    Una volta raggiunta quella stanza, impregnata del tipico odore asettico dei reparti ospedalieri, si liberò del casco integrale, invitando gli altri a fare lo stesso, ad eccezione di Wen. I lunghi capelli biondi erano acconciati in una coda ormai sfatta e le ciocche più corte e spettinate, erano appiccicate lungo la fronte o ai lati della testa, a causa di quel leggero strato di sudore, che ne imperlava il viso acqua e sapone.
    Controllò tutti: dal primo all'ultimo, effettuando analisi più approfondite ma veloci, avendo un occhio di maggior riguardo verso Wen e la sua tuta. Di fatto aveva ancora lo sguardo rivolto sul datapad, quando le parole del Quarian la distrassero: "Dottoressa Decker...Quando saremo liberi di andare?"
    «Non siete prigionieri.» rispose, abbozzando un mezzo sorriso a labbra chiuse, stanco ma divertito. Spense così il datapad e si diresse verso un armadietto, da cui recuperò una specie di provetta con all'interno un liquido e un piccolo dosatore, finissimo, del tutto sterilizzato e che porse proprio al Quarian «È un integratore. Ti farà bene.» disse, omettendo -forse per volontà o forse per dimenticanza- il dettaglio riguardo al gusto amaro di quel liquido. «Quindi sei anche tu un ingegnere?» la domanda le sorse piuttosto spontanea, davanti a quell'appunto fatto dallo stesso Quarian in merito agli interessi della sua specie.

    Infine, si diresse anche verso Shenna, a cui misurò la pressione e controllò anche la reattività delle pupille, grazie all'utilizzo di una semplice luce a led, non mancando di notare l'arrossamento della sclera negli occhi della ragazza. «Stai meglio, adesso? Provi nausea, eccessiva sudorazione o giramenti di testa?» domandò, lasciandola libera di distendersi su uno dei lettini, se voleva. Da un piccolo cassetto recuperò una boccettina, anch'essa dotata di dosatore, che porse alla donna: «Collirio. Brucerà più del solito, visto l'arrossamento dei tuoi occhi ma poi il fastidio e la voglia di grattarsi andranno via.» la rassicurò alla fine con un lieve sorriso.

    In ultimo -ma non per questo meno importante- si occupò di Drake, ponendo maggiore attenzione verso la spalla, che gli ha attutito la caduta, dopo quell'uscita miracolosa: gli fece distendere il braccio verso l'esterno e glielo sollevò lentamente, osservando con estrema attenzione ogni minima variazione d'espressione sul viso altrui; quasi a voler ricercare un possibile punto di dolore e la relativa altezza. Fortunatamente non ci fu, esattamente come non percepì alcun tipo di gonfiore da frattura sotto i polpastrelli delle dita, che andarono a premere con delicata decisione diversi punti della sua spalla.

    Appuntò infine i propri resoconti sul datapad, annuendo appena davanti alle parole dell'altro Umano «Se ci sono dei feriti, sicuramente sarà megl...» si interruppe, alzando lo sguardo verso il soffitto ed in particolar modo verso le luci al neon, che traballarono per qualche secondo, dopo l'ennesima lieve scossa di assestamento «...Sarà meglio fornire le giuste cure sul posto e provvedere successivamente ad un possibile trasporto qui o altrove.» concluse, riprendendo da dove si era interrotta. Si concesse un profondo respiro ed infine aprì il factotum, digitando velocemente qualcosa «Vi ho appena somministrato del medigel, per le leggere contusioni e possibili fastidi come: accaloramento, sudorazione, mal di testa...» disse in maniera del tutto generale in un elenco che dal tono della sua voce, sembra essere quasi ovvio; conoscibile a tutti. Infine posò l'attenzione verso Drake «Possiamo andare quando volete. Tempo di recuperare il mio kit e ci sono.»

  8. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    Red scoppiò a ridere "Non chiavo? Devo seriamente ricordarti di quella colonia Batarian? Ti dico solo una cosa: 10 a 2. Perfino i tuoi simili preferiscono me, brutto stronzo!" disse sorridente, per poi bere il suo drink superalcolico tutto d'un fiato.
    Osservò ipnotizzato lo sculettare della ballerina asari che, obbediente, andò a prendere un altro drink a Zeb. Il caso volle che, nella stessa direzione del suo sguardo, una banda di cinque Krogan stesse facendo domande ai presenti.
    "Merda merda merda" esclamò agitato, scansando l'umana dalle sue gambe ed alzandosi in piedi "Zeb, Zeb! Alza quel culo flaccido, c'è ancora quel Krogan figlio di puttana, e stavolta si è portato dietro altri Krogan più brutti di lui."
    Il Batarian, talmente preso dalla Asari sulla sua coscia, non sembrò badare molto alle sue parole.
    "Ohh, sveglia cazzone! Krogan, soldi, bua! Ma soprattutto soldi! Non ho intenzione di dargli neanche un centesimo, quindi leviamoci dal cazzo prima di subito!"
    Si mosse verso le scale, ma si rese conto che i Krogan la stessero raggiungendo per salire e riscattare la ricompensa di quella spedizione: soldi o sangue.
    "Merda cazzo cazzo merda" mormorò facendo avanti w indietro con le mani tra i capelli, e a quel punto l'umana che prima aveva sulle gambe tossì, per attirare la sua attenzione.
    "Conosco un'altra uscita" disse "ma questa informazione ha un costo."
    "Cinquecento"
    "Mi hai preso per una puttana? Quindicimila"
    Red spalancò gli occhi "stai scherzando?"
    "può darsi, ma quei Krogan non sembra vogliano scherzare."
    Si voltò, e vide la gobba di uno sbucare dalle scale.
    "Ok cazzo, ok. Ma diamoci una mossa" affermò lui dopo un lungo sospiro, e la donna si alzò.
    "Seguitemi."

  9. .
    Sì, vero. Il lato "negativo" di un forum è questo: l'attesa delle risposte. Ma hai ragione: sicuramente le giocate fatte su un PBF, che possono essere molto più dettagliate rispetto a quelle di un PBC, sono più "intense" e sicuramente si fanno sentire anche a distanza di tempo e segnano anche in maniera diversa il personaggio.

    Non che su un PBC non capiti, ovviamente. Diciamo però che le meccaniche sono diverse ma non per questo uno è migliore dell'altro, anzi. :)
  10. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    Zeb era sempre il solito. Eccitato com'era, aveva dimenticato le chiavi del furgone inserite. Ovviamente, non era la prima volta che una cosa del genere accadeva, e Red fu subito pronto a recuperarle.
    Era incredibile come il batarian fosse così legato a quel trabicolo, pur non perdendo l'occasione di dimenticare una cosa così basilare.
    Chiuse lo sportello dell'honey badger e scosse la testa, e solo a quel punto posò gli occhi sull'insegna del locale. Non che non l'avesse mai vista... Insomma, era il locale più frequentato dal loro insolito duo, ma mai come quella volta aveva notato quanto tutto fosse squallido, adatto a frequentatori di basso ceto.
    La verità era che finalmente vedeva i suoi sogni prendere forma: l'aspettava una enorme quantità di crediti, e tutto ciò che derivava da essa. Avrebbe avuto l'opportunità di costruirsi una vita di tutto rispetto, un business capace non di accumulare soldi, ma addirittura di moltiplicarli! Mai più locali squallidi, mai più fare il leccaculo a krogan incazzati...
    Solo quando vide in lontananza la figura scalpitante del suo amico gli venne da chiedersi: che ruolo potrà avere Zeb nella costruzione di questo futuro?

    Si erano accomodati nel privè del locale, dato che per una volta potevano permetterselo.
    L'aspetto della stanza e la qualità delle "ballerine" Non erano molto diversi dell'ala principale, ma ciò che cambiava davvero era il genere di frequentatori presenti. Non più operai, minatori e commercianti, ma eleganti umani in giacca e cravatta, turian con la corazza da cerimonia e volus con le tute più formali e scomode che Red avesse mai visto. Era come se quel piccolo privè contenesse l'èlite della feccia di quel settore poco rispettabile di Omega: mafiosi, boss del traffico nero, capisaldi nel business dell'omicidio. Era come se il Deep Extranet si fosse materializzato e concentrato tutto in una stanza, e nonostante loro due non fossero esattamente dei lavoratori onesti, il loro aspetto ed il loro relativo anonimato li rendeva a tutti gli effetti dei pesci fuor d'acqua sotto l'occhio esaminatore dei presenti.
    Se non altro c'erano i drink a renderlo a suo agio.
    Di fronte a lui, Zeb sembrava non preoccuparsi affatto, talmente occupato a godersi le due asari seminude scomodamente adagiate sulle sue cosce.
    Non è che Red facesse distinzioni, ma aveva sempre preferito le umane. E come se qualche entità divina avesse ascoltato i suoi pensieri, vide di fronte a sé una bellissima umana con i capelli ricci, con dei seni da paura ed un paio di cosce che avrebbero fatto impallidire chiunque. Man mano che la donna gli si avvicinava, molti più dettagli vennero alla luce: carnagione appena scura, occhi neri e delle labbra spesse e morbide, appena lucidate da un lieve strato di trucco.
    Senza nemmeno chiedere, la donna gli si avvinghiò sollevando la gamba e sedendosi su quelle dell'uomo.
    "Allora" esordì a quel punto con una voce tenue e sensuale, mentre lui cominciava a percepire dei movimenti all'interno dei suoi pantaloni "Che ci fa un uomo del tuo calibro in un posto come questo?"



    Edited by •Gabry‚ - 15/10/2018, 19:08
  11. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    I due contrabbandieri lasciarono la Anexos, così che potessero prepararsi per il viaggio. La partenza era prevista per la mattina seguente, all'alba, e la Mantide aveva concesso ai due il permesso di lasciare la nave.
    Insomma, c'erano pur sempre due milioni in ballo, chi avrebbe rinunciato a un'opportunità così?
    Mentre percorrevano il ponte d'attracco del porto avrebbe dovuto sentirsi euforico, ma Red non poteva fare a meno di pensare a quella bambina. Non riusciva a capacitarsi di cosa avesse di particolare da valere più di due milioni di crediti... Senza contare la sua scena muta alle semplici domande dell'uomo.
    "Stavo pensando..." Esordì ad un certo punto Red, rompendo il silenzio "Abbiamo sempre noleggiato delle astronavi per i nostri lavori. Sai, la segretezza e tutto il resto. Non ti sei un po' stufato di cambiare mezzo ad ogni spazioporto?"
    Si guardava intorno, e vedeva la maestosità delle fregate, degli incrociatori, ma anche l'eleganza delle più umili corvette... E provava invidia. Zeb e lui avevano posseduto di tutto, ma mai una nave. Sì, tramite noleggio avevano messo le mani su praticamente ogni tipo di vettura, anche alcune delle migliori in circolazione, ma nessuna l'aveva mai sentita come 'sua'.
    "Presto avremo due milioni di crediti tra le mani, bro. Scarichiamo quel marmocchio, torniamo dalla Xen, ci facciamo annegare nei soldi... E li usiamo per comprare la nave migliore in circolazione. Che ne pensi?"
    Fermarono la camminata proprio di fronte all'honey badger, il catorcio di Zeb.
    "E magari anche un furgone nuovo, eh?" lo stuzzicò sorridente, dandogli un pugno sulla spalla.

  12. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    "E' uno scherzo, vero?"
    Durante la sua carriera avevano scortato qualsiasi tipo di merce. Droga, armi, animali, per il giusto prezzo anche organi. Ma quello? No, quello andava ben oltre.
    La prima cosa che risaltò negli occhi di Red non era tanto la merce in sè, quanto il container stesso. Vi era un tappeto azzurro a terra, in uno degli angoli un materasso ricoperto da delle lenzuola a fiori e le pareti, ricoperte da carta da parati lilla, erano decorate da alcuni disegni raffiguranti esseri umani stilizzati e altri tipi di scarabocchi. Il tutto illuminato da una luce soffusa.
    All'angolo opposto al letto, però, vi era l'elemento chiave, la merce.
    Occhi timidi di un azzurro molto chiaro, morbidi capelli biondi leggermente ondulati, un vestito con una fantasia a fiori molto simile a quella delle lenzuola del letto...
    Ma quanti anni aveva? Quella bambina non poteva averne più di sette... Otto, al massimo.
    "Non siamo gente che scherza, Gunn." rispose la Xen alla domanda retorica dell'umano.
    "No. No, mi dispiace. Non è questo il tipo di merce che trattiamo." Red fece un passo indietro, e inevitabilmente la sua schiena andò a collidere con il grosso Krogan corazzato, le cui zanne lo punzecchiarono appena sulle spalle.
    "Tirarsi indietro non è un'opzione. Siete stati qui dentro e avete visto di che si tratta. Adesso potrete andarvene in due modi: con la merce, o dal portellone dei rifiuti."
    Portellone dei rifiuti? Neanche per sogno! Red voleva vivere almeno novant'anni, anche a costo di andar contro i suoi stessi principi... Quelli rimasti.
    Sospirò, e si voltò verso l'amico Batarian. Era sicuro che quella cosa non piacesse neanche a lui, ma ormai che scelta avevano?
    Si avvicinò alla bambina, che era ancora impegnata ad inventarsi storie per la sua bambola giocattolo, e si inginocchiò per guardarla bene. Di risposta, la bimba alzò la testa e lo guardò negli occhi. Non sembrava spaventata, ma piuttosto incuriosita. Red si chiese se avesse mai visto altri esseri umani, e se sapesse parlare qualche lingua.
    L'unico modo era verificarlo, con una semplice domanda.
    "Ehi, piccolina..." disse con un tono più dolce possibile "Ce l'hai un nome?"



    Edited by •Gabry‚ - 13/9/2016, 01:11
  13. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    La 'Mantide'. Così si faceva chiamare quella donna. Red la conosceva già, e non ne aveva provato grande piacere... In contrasto con il suo aspetto molto sexy ed il suo sguardo congelante, l'umana dalle origini giapponesi aveva un caratteraccio tipico delle persone come lei: contrabbandieri senza scrupoli e senza un minimo di umanità.
    Esattamente come aveva sempre fatto, la mantide fulminò Red con lo sguardo, e come se fossero collegati, il suo cagnolino Krogan emise un cupo ruggito.
    Si sentì quasi costretto a fare un passo avanti, e lo stesso fece la donna. Red era un uomo, e in quanto tale gli fu estremamente difficile concentrare il suo sguardo verso gli occhi dell'umana, ma lei ed i suoi scagnozzi non erano tipi con cui scherzare, perciò suo malgrado dovette concentrarsi.
    "Allora, di che si tratta?" esordì l'uomo, incrociando le braccia.
    "Non posso dirvelo." rispose secca la mantide, intensificando ancor di più il suo sguardo.
    "Sai che non lavoro così. Prima ho bisogno di sapere cosa avrò per le mani."
    "Per le mani avrai cinquecentomila crediti, Gunn. E' tutto ciò che ti serve."
    "Strano, io non vedo ancora nulla tra le mie mani. Ehi Zeb, tu sapresti dirmi perchè?" ironizzò a quel punto Red. Si era ripromesso di contrattare con la donna nei modi più cordiali possibile, ma era lei stessa a mancargli di rispetto. Aveva riempito la sua testa di promesse, ma con quelle non ci compri nè gli alcolici di Zeb nè la sabbia rossa, nè tanto meno avrebbero saldato il debito con quel Krogan rompiscatole.
    "Avrai il tuo compenso alla fine della missione." rispose quindi la mantide, che si dimostrò parecchio scocciata da quella situazione, ma Red alzò l'indice della sua mano destra, e lo agitò ad indicare 'no'.
    "Ti conosco bene, mia cara, e tu conosci me. Credi davvero di potermi fregare?" si avvicinò ancora di qualche passo, ed a quel punto la sua guardia del corpo Krogan si affiancò alla sua protetta. Red alzò la mano senza nemmeno incrociare lo sguardo della bestia, indicandogli di stare calmo. "Stammi a sentire: sappiamo entrambi perchè hai contattato me e non qualcun altro, perciò vediamo di andare al dunque. Voglio 100.000 crediti caricati sul mio conto come anticipo. E li voglio adesso, altrimenti dovrai essere così fortunata da trovare qualcuno competente quanto noi."
    La mantide restò in silenzio per qualche secondo, con il suo volto ad un palmo di distanza da quello di Red, ed alla fine accennò un lieve sorriso. Portò la mano alla bocca e tirò dalla sigaretta, per poi rilasciare lentamente il fumo in faccia all'umano.
    La donna poi si voltò verso il basso in direzione del suo compagno Volus, ed annuì. Quest'ultimo fece illuminare il suo factotum, ed infine un messaggio in quello di Red indicò il trasferimento dei soldi.
    Un dito lungo e sottile si posò sul suo petto, e Red sapeva bene cosa significasse: 'togliti dai piedi'. Così fece un passo indietro, e vide la donna voltarsi, seguita poi dai suoi compagni.
    "Seguitemi."

    Il ponte di quella nave era interminabile. Un lunghissimo corridoio le cui pareti erano formate da grosse e spesse porte sigillanti. A quanto pare, i moduli container della Anexos erano anche accessibili dall'interno.
    Ognuno di essi era nominato con una lettera ed un numero a tre cifre, ad esempio A-015. Essendo sigillati, era impossibile sapere cosa contenessero se non consultando il database, ma alcuni di essi erano appena stati aperti per portare dentro o fuori la varia merce. Alcune di queste consistevano in scatoloni il cui contenuto era ignoto, altre invece contenevano quadri impilati uno sopra l'altro, oppure manufatti di varie specie ed altri beni utili solo al riccone collezionista di turno.
    La brigata capitanata dalla Mantide fermò il proprio percorso di fronte al container C-101. Il Krogan si fece avanti e digitò una sequenza di tasti sul terminale accanto, ed il grosso portone cominciò lentamente ad aprirsi.
    Ciò che si parò davanti ai loro occhi, una volta aperto, fu certamente inaspettato per Red.
    "Quindi... Uh... Dobbiamo consegnare una porta?" chiese sarcasticamente, dato che dietro a quella porta blindata non trovarono altro che una seconda porta pochi centimetri dopo.

  14. .
    Benvenuto tra noi pazzi MassEffettiani :D
  15. .
    Benvenutissimo!!
    Mi piace moltissimo la tua presentazione, sembri una persona molto creativa! Spero di vederti ruolare presto :)
401 replies since 13/3/2007
.
Top