Votes taken by Drake Girard

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    Garazeb “Zeb” Bek'tall

       Fazione: Omega
       Ruolo: Contrabbandiere/Brawler



    Attraversarono due blocchi residenziali in discesa verticale, immergendosi in una sorta di colosseo che procedeva per diversi livelli. Lungo il perimetro interno delle balconate su cui si affacciavano una serie di negozi e magazzini. Si trattava del torrione di Tuhi District, nei livelli più inferiori si trovavano gli appartamenti mentre sopra le attività commerciali. Tuttavia Black Rose non percorse tutta l'altezza del torrione, inserendosi in un tunnel quasi a metà e parcheggiando in un vicolo invaso dai cassonetti.
    Scesero mentre Garazeb si riprendeva, al limite del catatonico ripetendo la parola "Badger".
    Rose usò una tessera luminosa per aprire un porta a presa stagna che dava sulla stradina. Senza convenevoli scivolò dentro buttando le chiavi elettroniche su una mensola invasa da cianfrusaglie e sfilandosi il giubbino di pelle che volò su dei pezzi di ricambio della sua astroauto. «Io mi faccio una doccia... voi... fate quello che volete, ma non incasinatemi in giro... insomma, più del dovuto.» In effetti era piuttosto incasinato là dentro. Più che un appartamento sembrava una rimessa o un magazzino riadattati a rifugio. La luce era scarsa, filtrava da delle serrande metalliche e attraverso i deboli fasci bianchi che passavano si vedevano i pezzi meccanici di veicoli, tendaggi, motori, generatori e in generale robaccia.
    Zeb si riprese di colpo, afferrando Gunn per una spalla prima che potesse andare a sbirciare la bella sotto l'acqua.
    «Trentamila. Cosa ci frena dal farla fuori adesso? Andiamo, Reduccio, non vorrai mica pagarla per davvero? Abbiamo cose più importanti da fare domani, dobbiamo fare quella cosa per la Mantide e...»
    «Vi sento!» La voce di Rose arrivava da dietro una tenda. Fece capolino, le spalle nude. «La Mantide, eh? So che si occupa di ogni genere di traffico, dalla sabbia rossa alle specie rare... una volta mi dissero che faceva affari anche coi Collezionisti... o era Collettori? Comunque non vi converrebbe farmi fuori, ho molti amici delle gang locali di Tuhi, batarian soprattutto.» Scomparve dopo un sorrisetto d'intesa.


  2. .

    Drake Girard

       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Primo tenente



    «Mascherine per lo più.» Non si voltava neanche per un istante, camminando due passi avanti al quarian; era anche abbastanza di fretta, quasi come se volesse distaccarlo, diversamente da come aveva fatto fin'ora nella passeggiata illustrativa. Ma non era per cattiveria, semplicemente al momento era tornato al suo ruolo di responsabile della sicurezza e Kero'Jaros vas Nolta non era che un curioso passante che voleva offrirsi in soccorso.
    «I Vorcha» continuò dopo aver aperto un portellone, «si adattano facilmente, anche ad atmosfere scarsamente respirabili. Diciamo che sono più i residui polverosi ad infastidirli, ma sono fondamentalmente immortali. Ovviamente questo finché non vengono fatti saltare in aria o crivellati di colpi...»
    «DOLOREEE!!»
    «...e sì, alta rigenerazione non significa che non provino dolore.»
    Era stato il grido improvviso di un vorcha ad interromperlo. Altre urla si aggiunsero, rantoli soffocati e scomposti, insulti e lamenti graffianti degni del peggior horror.
    «DOLORE! AIUTO! FA MALEEE! TIRATECI FUORI!»
    Corridoio 23C, la targhetta era semi coperta da una trave crollata dal soffitto. In effetti da quella parte sembrava scoppiato un macello. C'erano cumuli di roccia ai lati, parti della struttura di rinforzo, tubi scoperti e scintille provenienti da alcuni pannelli a parete.
    La zona critica a quanto pare erano queste lastre di metallo, spinte dal crollo della miniera che si erano strette su un gruppo di quattro vorcha di passaggio. L'ironia della sorte aveva causato quel danno proprio in loro prossimità, quando il resto delle gallerie erano pressoché sgombre e non vi erano stati grossi danni.
    «D'accordo. Qui ci serve qualcosa per far leva e sperare di sollevare quella paratia.» In zona c'erano anche due asari e altri tre vorcha minatori.

  3. .

    Drake Girard

       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Primo tenente



    «Nessuna specie è infallibile, signor Jaros» tagliò corto l'umano, irrigidendosi alla pacca sulla spalla del quarian. Ora sembrava tutto tranquillo. Dall'arrivo dell'ascensore si diramavano tre corridoi in direzioni opposte. Girard proseguì lungo quello di fronte a loro. Il metallo formava un reticolo sopra le loro teste che sosteneva le pesanti ed opprimenti rocce cobalto, intervallate ogni due metri da faretti al neon. I vorcha andavano e venivano con carriole o vasche fluttuanti strapiene di materiale di scavo e a dirigerli ogni cento passi c'era un ingegnere turian o asari.
    «Commissario Verdunes.» L'umano si fermò di fronte ad un turian dalla pigmentazione curiosamente color lillà e cosparso da macchiette verdi, oltre che dagli scuri residui dell'estrazione. «Sto accompagnando un delegato della Flottiglia in visita a Paradiso. Posso sapere cosa è successo pochi minuti fa? Il qui presente è anche un esperto tecnico e vorrebbe...»
    «Il qui presente farebbe meglio a non volere un cazzo, capo. Abbiamo del lavoro da fare e al livello -23 ho degli operai incastrati tra due paratie. Sto mandando giù una squadra di soccorso e...» Sollevò una ricetrasmittente piuttosto datata: «Non m'interessa che per questa faccenda trascuriamo l'estrazione sulla vena ovest, ho dei preziosi vorcha intrappolati e le Repubbliche prima che me ne mandino degli altri... ecco, bravo, allora muovi il culo e manda tutti i tuoi uomini qua.»
    «Possiamo dare una mano in qualche modo?» tentò.
    «Sì, ecco bene, scendete di altri tre livelli, andate nel corridoio 23C, ad un certo punto dovreste iniziare a sentire i rantoli e i pianti.»
    Quasi imbarazzato Girard si girò verso l'ospite mentre Verdunes voltò le spalle ad entrambi. «Deve scusarmi, signor Jaros, credo che il giro della struttura lo dovrete continuare da solo. Farò mandare Buscemi qua sotto.»

  4. .

    Drake Girard

       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Primo tenente



    Ed ecco la pioggia di merda che investì l'ispettore. Drake la schivò per un soffio, facendo un passetto indietro e guardandosi attorno, mascherando la comparsa di un lieve accenno sardonico sulle sue labbra.
    «Ma... ma veramente io...»
    Girard ignorò i balbettanti tentativi di Buscemi. «Se mi vuole seguire, signor Jaros.»
    Mentre si allontanavano il capo ronda poté udire il bisbiglio affranto dell'omuncolo. «Veramente non ci troviamo in una zona sismica...»
    L'ex marine condusse il visitatore ad un'ascensore riservato al personale tecnico. Si trovava in fondo al corridoio opposto, oltre delle porte con chiave magnetica, al di sotto di una rampa di scale metalliche. Anche il portellone di quel montacarichi dava tutt'altro l'idea di essere qualcosa da mostrare al pubblico.
    «Deve scusare quell'imbranato di Buscemi. È totalmente orientato all'etichetta e impreparato agli imprevisti. Cose come questa possono accadere. Di rado, ma sono normalità.» Le porte si aprirono. L'ascensore era scoperto, a contatto con la nuda roccia e in alcuni tratti si formavano addirittura cristalli; che fossero minerali era un mistero, data la loro lucentezza parevano vero e proprio ghiaccio.
    «A quanto ne so io la stazione è perfettamente operativa. Non è il massimo, ma è decente. Dopotutto l'amministrazione è asari, non spetta ai membri della mia specie.» Apparve visibilmente imbarazzato da quella affermazione.

  5. .

    Garazeb “Zeb” Bek'tall

       Fazione: Omega
       Ruolo: Contrabbandiere/Brawler




    «Sto invecchiando per queste stronzate, Red» disse mettendosi il maglio in spalla. «Questo è il genere di vita che voglio fare. Non sparare a tutti i costi.»
    Agganciò il Graal alla coscia e oltrepassò la porta dell'appartamento. Si diressero all'ascensore mentre Zeb cercava di rassicurarsi di aver preso tutto il necessario. Erano cinque piani in un merdoso ascensore di Omega e roba come quella non era al livello delle superstrutture della Cittadella o di Illium, non voleva correre il rischio di rifarseli.
    Era ancora assorto nei suoi pensieri e decise di spezzare una lancia a favore del ragionamento del suo buon amico.
    «Ok, te la posso dare buona... quella carretta che abbiamo portato da Camala a Gilead mi stava facendo venire il sistema nervoso. Ma quanto è durato quel viaggio?» Si scrocchiò sonoramente il collo per poi cercare insistentemente qualcosa nelle tasche del suo cinturone. Tirò un sospiro di sollievo quando notò che il suo tabacco da mastico era al proprio posto. Ne strappò una bella dose e se la buttò tra le fauci squalesche.

  6. .

    Garazeb “Zeb” Bek'tall

       Fazione: Omega
       Ruolo: Contrabbandiere/Brawler




    «Senti tu...» L'indice di Garazeb rimase sospeso in aria, indirizzato al vuoto. Red si era già spostato dalla sua traiettoria e il batarian agitava inutilmente la mandibola nel tentativo di dire qualcosa finché non gli arrivarono in faccia dei panni sporchi: i suoi pantaloni e il cinturone rimasero ancorati al suo braccio ancora immobile come un appendiabiti.
    «Vuoi dire con la merda fino al collo!» lo corresse illuminandosi di colpo, ma ancora non riusciva a capire il senso delle sue parole, men che meno quelle dell'amico. E mentre si rinfilava i pantaloni continuò con il suo monologo sconclusionato: «Dovresti almeno ringraziarmi... eri circondato. Li ho fatti fuori tutti.»

  7. .

    Garazeb “Zeb” Bek'tall

       Fazione: Omega
       Ruolo: Contrabbandiere/Brawler



    Omega, Tuhi District

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    L'ululato pesante di un'astroauto in allontanamento tra le colonne multi-livello del distretto Tuhi, la soffusa atmosfera cremisi che immergeva tutto in una surreale manifestazione di un infero siderale. Le luminarie a neon giallo e viola che invadevano prepotentemente gli appartamenti dei livelli superiori, con le loro scritte Serrice Council, Batarian State Arms, Armax Arsenal: diversi produttori che volevano venderti la loro merce migliore; marketing che ti arrivava fino al buco del culo. E quando non era là fuori sulle pareti dei grossi edifici, era nella holonet, tra un servizio Westerlund News e l'altro. Un vero e proprio "impero" della parola. E meno male che Omega doveva essere un luogo privo di controllo, un'isola di serenità nella vastità della galassia comandata dal sistema. Alla faccia di Aria T'Loak e della sua espressione di libertà!
    Ma questo poco importava ai suoi cittadini, agli abitanti informi della stazione-asteroide. Minatori, operai, impiegati, contabili, mercenari, guardie private e... contrabbandieri.
    Zeb Bek'tall si trascinava ciondolante tra i letti e i divanetti di un appartamento nell'anello mediano del quartiere. Era sicuro che non si trattasse del suo loft, ma non era più altrettanto sicuro di quale zona di Omega si trovasse fuori dalla finestra e di quale ora del giorno fosse. Ora girava tutto là fuori. In pugno sentiva ancora del freddo vetro. Alzò meglio la bottiglia per leggere sull'etichetta ingiallita una scritta verde vivace "Elasa". Sbuffò sbattendo le quattro palpebre lievemente. Era quasi vuota.
    Due asari e una donna umana dalla carnagione ambrata sembravano cadaveri sbattuti un po' sul largo materasso ovale e un po' sul divanetto blu che dava sulla vetrata dietro il massiccio tv da 50 pollici. Ma respiravano, Zeb ne era abbastanza sicuro. Voleva accendere una luce ora, ma in giro vi era ammassato di tutto. Bottiglie, intimo femminile, scarpe, una statuetta rotta o qualcosa di non meglio identificato e di provenienza remota. Vetri? Era pericoloso camminare, ma lui era un Batarian e i Batarian hanno la pianta del piede dura come una suola.
    Sentì un citofono suonare. Ripetutamente ed era già da un po' che andava così con quel ronzio che gli spaccava i timpani. Poi un altro suono misterioso si fece largo nei suoi pensieri. Un urlo, un ruggito. Il suo nome proveniva da fuori. «BEK'TAAALL!» ripeteva quel vocione senza mai fermarsi. «BEK'TAAAAAAALL!»

  8. .
    Ciao Rael, benvenuto a bordo, se hai domande, go ahead
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    Ambientazione

    Era stato tutto così rapido. L'energia che era esplosa dal suo corpo, la rabbia, la disperazione. Aveva raggiunto livelli di incandescenza biotica che mai nessuno era probabilmente riuscito ad eguagliare, neanche un'altra asari. O almeno così pensava. Perché se l'avesse fatto un'altra volta sarebbe sicuramente morta; ma era stata così stressata, così spinta al limite che aveva cercato di liberarsi di quelle seccature il più velocemente possibile e così dando sfogo ad ogni cellula del suo corpo, raccogliendo ogni residuo di forza biotica, aveva rilasciato un'ondata così devastante da aver raso al suolo il nucleo centrale della base, gettando anche lei in un'ombra di incoscienza profonda. Si era risvegliata solo molto tardi, altrove, legata, in compagnia di un quarian dalla tuta ambientale così scura da dare l'impressione di essere una vera e propria ombra, se non fosse stato per la lucidità del proprio visore.
    «Perché mai dovrei fidarmi di te? Adesso, dopo tutto quello che ci hai fatto passare?» gli rispose freddamente e senza farsi intimorire dalla situazione.
    Wen sospirò e scosse la testa, in segno di disappunto «Ti stai sbagliando. Tecnicamente, avete passato tutto questo per mano di Verde, il mio capo Salarian. Io eseguivo solo gli ordini... E neanche troppo bene.» Il quarian si mise in piedi, per poi mettersi in ginocchio accanto a Liara, così da poterla guardare negli occhi. «Ti ho legato le mani, ma da qui potresti anche strangolarmi, o sottrarmi l'arma e piantarmi un proiettile in testa. Sai, credo che la fiducia debba essere reciproca, quindi non posso chiederti di fidarti di me se io non mi fido di te.»
    «Non sono quel tipo di persona» rispose Liara distogliendo lo sguardo. «Continuo a non trovare un motivo per fidarmi di te... fino ad un attimo fa ci sparavi addosso. Vuoi davvero farmi credere che mancavi i bersagli di proposito?» soggiunse con un mezzo sorriso di sfida.
    «Cosa non dovrebbe farmi pensare che questo è tutto un piano dell'Ombra per estorcermi informazioni? Lavorare per un'organizzazione così segreta non deve essere un incarico facilmente raggiungibile da un quarian qualunque. Se ti hanno ammesso all'interno della cellula anche loro dovevano fidarsi ciecamente di te... non puoi essere qualcuno disposto a tradirli alla prima occasione.»
    «Sai una cosa? Hai pienamente ragione. Sono un uomo fedele alle cause in cui crede. Sono fedele alla Flottiglia, sono fedele alla mia crociata contro i Collettori, di conseguenza sono fedele agli umani. Ma sono fedele all'ombra? Keelah, certo che no. Lui e la sua stupida organizzazione hanno qualche legame con i Collettori, così mi sono infiltrato e ho cercato di scoprire qualcosa.» Si mise in piedi, e con il factotum proiettò un'immagine. Liara percepì un brivido lungo la schiena, un moto di disgusto e terrore che Wen'Vamaah non poté fare a meno di non notare: «Li riconosci. Sono informazioni riservate che ho rubato dai database, risalenti a due mesi fa, esattamente il giorno prima che mi unissi all'Ombra. Per due mesi ho aspettato il loro arrivo, ma alla fine sei arrivata tu ed i tuoi compagni. Non può essere una coincidenza, no?» Il Quarian disattivò l'ologramma e si voltò verso il tavolo, sul quale v'era un datapad. Lo prese e lo porse a Liara.
    «Leggi tutto, se vuoi. In tutta onestà, io posso ottenere le mie informazioni con te o senza di te, ma non voglio che muoiano altri innocenti. Ma se non accetti di collaborare dovrò portarti da Verde, o perderei la sua fiducia. Come vedi, la mia sopravvivenza è legata alla tua, e la tua alla mia. Fidati di me oppure no, ma là fuori dovrò sparare a qualcuno. Spero solo che non sia la persona sbagliata.»
    «La parte del salvare gli innocenti te la potevi risparmiare» sentenziò critica prendendo il datapad, anche se era difficile con le mani legate. Vi diede una rapida occhiata, sfogliando le pagine arancioni digitali. Tutto combaciava, ma la verità si presentò a Liara come un puntino di luce azzurra nell'oscurità: «Non ho molte alternative in realtà. Solo che non ti ritengo un paladino delle buone cause. Sei solo un altro neutrale che tenta di farsi strada nell'universo, come ne ho visti tanti su Omega, come è Aria T'Loak... le persone come te le disprezzo. Posso anche accettare una tregua ma ti consiglio di perseguire uno scopo più nobile che non il mero interesse personale.»
    «Disprezzami quanto vuoi, dottoressa T'soni. La verità è che non mi conosci e non conosci i miei intenti. Sono più nobili di quanto pensi, e forse se usciamo vivi da qui te ne parlerò.» Wen si chinò e le tolse le manette, poi tolse anche l'inibitore di fase.
    «Non lo faccio a cuor leggero. Sto mettendo a rischio la mia vita, ed è più importante di quanto pensi. Ma dobbiamo fare questo passo in avanti, se vogliamo collaborare.»
    «Chiamala collaborazione, quarian. Io la vedo come unica alternativa e una momentanea comunione di intenti. Ma bada che terrò gli occhi aperti. Hai visto di cosa sono capace... non farmi pentire della mia disponibilità.»

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    Ciao, benvenuta! Sì, sì, ormai ti conosciamo bene, hai strappato il nostro gattone turian dalla friendzone ahahah hai tutti i meriti di questo mondo.

    Trattalo bene però u.u e bada che qui è uno sceriffo, ma non si fanno sconti :P
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    CITAZIONE (MasterHydralisk @ 12/10/2015, 22:53) 
    hahaha Hai pienamente ragione, ma sembrava superfluo e comunque: Viva lo sciame!

    Lunga vita alla Regina delle Lame, lei sì che le batte tutte le gnocche :D

    Comunque benvenuto!
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    Drake Girard

       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Primo tenente



    «Arriviamo alla saletta ristoro in fondo al corridoio e poi torniamo indietro.»
    «Ok, boss.» Kurtz era un ammasso di muscoli, come tutti i krogan che si rispettino. Era alto pure sopra la media della sua razza, 2 metri e 30 di bestia dalle squame rosso granata e dalla placca cranica marrone, simile alla crosta di una quercia.
    «Che cosa stai facendo, Kurtz?» Si era fermato davanti ad uno dei distributori automatici. «Ehi, tu. Sì, proprio tu. Che ne diresti di un po' di Tupari?» aveva iniziato a blaterare una delle macchinette.
    «Cibo» bofonchiò l'energumeno.
    «Non ora. Dobbiamo andare. Abbiamo un turno da completare.»
    «Merendina, boss. Solo una.»
    «...accidenti, Kurtz. Noi...»
    Un bip intermittente lo interruppe. Due piccoli squilli. Premette un pulsante sul Factotum.
    «Girard.»
    «Sì, capo ronda. Sono l'ispettore Buscemi. Ho qui un visitatore da parte della Flotta Quarian. Gradirei che ci raggiungesse immediatamente.»
    «D'accordo, ispettore.» Chiuse. «Hai vinto, Kurtz, prenditi la tua merendina e vai a riposare. Per oggi abbiamo finito.»
    Il krogan emise una sorta di brontolio misto ad una risata, mentre facendo spallucce addentava il suo prezioso snack a base di cane-pesce e si dileguava verso l'ascensore.
    Drake risalì rapidamente il corridoio e si ritrovò nel grande atrio che conduceva al piano superiore dotato di balconata. Buscemi e un quarian lo attendevano sotto l'arcata che portava alla hub commerciale, proprio davanti ad una delle piante grasse. Il grassoccio responsabile agitava le braccia riempendo di paroloni la sua descrizione di quella, dopotutto, mediocre stazione mineraria.
    «Ispettor Buscemi.» Si mise sull'attenti di fronte ai due, il Lancer impugnato con entrambe le braccia gli davano un tono professionale e degno di rispetto. Scrutò il visitatore in una manciata di secondi: era solo un altro quarian e non ne aveva mai visti abbastanza per notarne le differenze in quello che praticamente era solo vestiario.



    Edited by •Gabry‚ - 21/8/2016, 17:46
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    DRAKE GIRARD

       Fazione: Alleanza
       Ruolo: Primo tenente



    Sveglia. Colazione. Armeria. Briefing. Pattuglia. Pranzo.
    Metà pomeriggio. Se così si poteva definire quella fase della giornata, immediatamente dopo il pasto giornaliero. Era incapace di definire che cosa fosse quella parte del giorno, se una mattina lunga o un pomeriggio corto. Ormai i cicli giornalieri erano tutti così, specie nella fase notturna del pianeta. Perdevi la cognizione del tempo e di te stesso.
    Il tenente Girard aveva iniziato la sua collaborazione con la Pyrena Corporation un mese prima. Aveva preso contatti su Illium. «Un lavoro di tutto riposo» gli avevano detto. «Si limiterà alla sicurezza e alla salvaguardia di uno dei nostri complessi su Sanctum.» Già, ma non gli avevano detto delle lunghe giornate di Sanctum e delle altrettante infinite notti. Prima informarsi del pianeta nel quale stai andando a lavorare. E poi accetta il lavoro. Sempre.
    Comunque era vero, alla fine il riposo c'era eccome. Lassù, in mezzo alle bianche vallate della colonia, non c'era proprio niente da fare. I lunghi silenzi riempivano quelle giornate e il tempo di riposo veniva diviso tra navigazioni dell'Extranet e le ore in branda. I suoi colleghi anche non erano il massimo della compagnia e lo vedevano come un fanfarone della Marina dell'Alleanza. Ma tanto non sarebbe rimasto lì per sempre, quindi tanto valeva non legare.
    Era pomeriggio, comunque. O una sorta di dopo-meriggio. E stava pattugliando l'area commerciale, ai piani di mezzo, insieme ad un suo sottoposto krogan, tale Kurtz. Gli avevano affidato direttamente il rango di capo-ronda, dato il suo ruolo nell'Alleanza.



    Edited by •Gabry‚ - 21/8/2016, 17:43
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    Ottimo grazie, non sapevo che Remember Me 2 fosse pronto. Il finale del primo mi ha commosso un casino ed ero quasi per il "no va bene così, non serve un seguito", ma al contempo mi sono innamorato del lore e del personaggio e vorrei che diventasse un brand capace di attirare più fan.

    Edited by MasterDrAkE - 4/7/2015, 14:31
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    Io approfitterei del voto della nuova arrivata per chiudere il sondaggio. Se no non finiamo più e alla fine una ventata di rinnovo farebbe bene al forum. I gruppi per classi sono sempre stati una cosa puramente estetica, non servono davvero a individuare i tipi di giocatori.
138 replies since 13/3/2007
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