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    Tysha R'ain

       Fazione: Emissari di Hoxuin
       Ruolo: Mercenario



    Era uno spettacolo mozzafiato, non c'era altro modo per descriverlo.
    Una singolarità delle proporzioni di un attico, se non addirittura di più, vorticava minacciosamente e risucchiava qualsiasi cosa avesse una massa inferiore ai 50 chili. Tutte le nanomacchine che in quegli istanti erano scomposte finivano irrimediabilmente risucchiate all'interno del buco, tutte quelle che invece formavano un manichino, rimanevano salde a terra seppur con evidente fatica. Erano talmente tanto intelligenti che impiegarono poco a capire che a loro bastava rimanere composte per non finire nel tritarifiuti gigante.
    Sfortunatamente per loro, anche Tysha l'aveva capito. Tese una mano verso l'umana e la compagna asari per aiutarle a sollevarsi da terra.
    "Dobbiamo continuare a combattere. Ci avete dato un vantaggio enorme, ma finchè restano unite sono troppo forti." spiegò lei, sperando che le due afferrassero subito il concetto nonostante si fossero appena riprese da uno sforzo sovrumano.
    "CONTINUATE A COMBATTERE!!" gridò poi, affinché tutti la sentissero. Impugnò il suo Revenant con una mano mentre con l'altra lanciava deformazioni biotiche come fossero infinite. Ogni utilizzo dei poteri biotici era come una coltellata, ma non era quello il momento per frignare. Combattere, dovevano solo combattere.
    Sparò una raffica di colpi ma si rese conto subito che la forza gravitazionale della singolarità contribuiva alla deviazione dei proiettili in maniera non indifferente, quindi fu necessario iniziare a sparare non direttamente al bersaglio, ma più verso la sua destra. Ci volle un po' per adattarsi, ma quando ci riuscì lei, e le sue truppe capirono il suo trucchetto, i risultati furono subito evidenti: ogni manichino che perdeva un arto, la testa o semplicemente un pezzo di corpo vedeva il pezzo più piccolo volare via verso il vuoto cosmico, senza possibilità di essere recuperato. Così, un pezzetto alla volta, il fronte nemico si vedeva finalmente sfoltito.
    "CONTINUATE, NON FERMATEVI! NON FERMATEVI!!" gridò ancora, e ancora, e ancora. A un certo punto, anche le sue truppe iniziarono ad urlare, come a darsi una carica di solidarietà di fronte alla luce della speranza.

    Speranza, che iniziò a vacillare quando Numero 2 se ne uscì con un nuovo piano.
    Adirato, l'uomo o ciò che ne restava recuperò quante più nanomacchine potesse prima che finissero nell'oblio, e le tramutò in grosse lance che scagliò verso il soffitto. Ad ogni impatto le lance si sgretolavano e le macchine finivano risucchiate, ma dopo le prime fenditure, il soffitto cominciò a sgretolarsi sulle loro teste. Un'ulteriore lancia causò la precipitazione di un grosso pezzo di cemento armato, talmente grande da schiacciare tre mercenari, che non ebbero scampo se non soccombere sotto l'enorme peso.
    Il nemico, notando come il piano di riserva stesse avendo i suoi frutti, continuò la sua opera. Un'altra lancia, un altro macigno, altri morti. Un'altra lancia, un altro macigno, altri morti. Ogni collisione creava un boato spaventoso ed una coltre irrespirabile che rendeva difficoltosa la vista. I manichini rimasti approfittavano dei loro sensi computerizzati per spararvi attraverso, trucidando ulteriori vittime organiche.
    Bisognava rimuovere il problema alla radice, colpire la mente piuttosto che il braccio. Togliere di mezzo Numero 2, altrimenti sarebbero morti tutti, senza speranza, sotto le macerie.
    L'Asari lasciò il suo Revenant tra le mani di Selina, poiché sapeva adesso cosa doveva fare.
    "Se non dovessi tornare, dì a quella stupida Ayita... che non l'ho mai odiata. Ci vediamo Selina, in questa vita o nella prossima!" disse l'aliena, prima di correre nella direzione della Singolarità e di Numero 2, che dall'alto dei suoi pilastri continuava a far piovere macerie e distruzione. L'uomo non aveva più il campo protettivo di nanomacchine, probabilmente erano state portate via dalla gravità, ma attaccarlo con lo svantaggio dell'altezza sarebbe stato impossibile, era comunque protetto dai manichini e dai collaboratori organici. C'era solo un modo.
    Appena trovò l'angolazione esatta, tirò un lungo sospiro. Il suo corpo riprese a brillare con fortissima intensità, le maniche della tuta bruciarono e con loro la sua pelle, la vista iniziò ad annebbiarsi ma non ne aveva bisogno, bastò il legame con l'eternità del cosmo a guidarla verso il destino.
    "AAAAAAAAAGHHH" gridò lei con forza fino a seccarsi le corde vocali. Si diede la spinta e si lanciò come una cometa verso l'uomo-macchina. L'impatto fu abbastanza forte da sollevarlo in volo, e tenendolo saldo a sé continuò il suo volo. Numero 2, capendo la gravità della situazione, ordinò ad alcuni manichini di lanciarsi in soccorso, ma erano semplicemente troppo veloci e troppo in alto.
    Quando finalmente toccarono il centro della Singolarità, tutto divenne luce, e poi tutto divenne buio.

    Dove prima c'era l'enorme buco nero, adesso non c'era più nulla. Né il concentrato di energia biotica, né Numero 2, né Tysha. Era tutto andato, senza un'esplosione, senza un rumore, solo luce. Quando la luce era svanita, regnò la calma. Non perché la battaglia fosse finita, i manichini erano ancora operativi, ma perché per qualche breve ma interminabile secondo, non c'era proprio alcun suono. Forse erano tutti diventati sordi, o forse il buco nero aveva risucchiato anche i rumori. Persino le macchine erano disorientate all'inizio, poi accorgendosi della mancanza del loro leader, iniziarono ad impazzire. Alcune cominciarono a spararsi tra di loro, altre si separarono dalla forma creata e si misero a sbattere contro i muri. Altre ancora, sembravano abbastanza lucide da continuare l'opera incompiuta e ripresero a sparare addosso alle truppe di Tysha e dell'Army of four.
    Ma era ovvio che, senza Numero 2, fossero completamente disorientate, disordinate, disunite. Erano ancora una minaccia, insomma, ma forse potevano essere battute adesso. Forse, senza le direzioni della 'mente', non sarebbero state in grado di ricomporsi...
    Intanto l'edificio continuava a tremare. La distruzione di Numero 2 aveva evidentemente causato enormi danni strutturali. Dovevano evacuare il prima possibile, o sarebbe stata la fine per tutti.




    Ayita

       Fazione: Tribù della volpe nera
       Ruolo: Mercenario



    "Parole, parole, soltanto parole..." si lamentò la donna, che fece però un passo indietro. Per un attimo, sembrò che non volesse più fare a fette Hanntius o Ayita.
    "Ero un agente dell'SSC, proprio come te. Divisione Crimini Informatici. Una delle prime umane a farne parte, e nonostante questo non ero discriminata per la mia specie. No, ero diversa in una maniera molto più profonda. Mi odiavano per questo, mi insultavano, ero la vittima preferita degli scherzi. Ho amato la tecnologia più di quanto amassi me stessa, più di qualsiasi organico. Me ne stavo sola nel mio ufficio, finché le Forze Speciali non richiesero l'aiuto della Crimini Informatici. Una violazione negli Archivi della Cittadella."
    "Alexanders..." ipotizzò Ayita, e la donna-macchina annuì.
    "L'SSC non scoprì mai il colpevole né cosa avesse preso dagli Archivi, ma noi della C.I. dovemmo recarci lì personalmente a riattivare il sistema, che si era disattivato in automatico come misura di prevenzione. Ovviamente, aveva pensato a tutto. Tu sei dell'SSC. Sei giovane, ma avrai sentito parlare del Caso Hilston, o avrai letto i fascicoli."
    La donna suppose che Hanntius conoscesse in effetti il caso: Dicembre 2170, un'esplosione all'interno degli Archivi causa la distruzione di moltissimi dati sensibili, e la morte di otto dei dieci agenti dell'SSC incaricati di indagare su una fuga di dati, di cui cinque membri delle Forze Speciali e tre della divisione Crimini Informatici. I corpi carbonizzati sono irriconoscibili, ma la mancanza di una donna umana nella conta dei cadaveri conduce all'ipotesi che Amber Hilston, che darà poi il nome al caso, sia l'artefice stessa del crimine. L'ipotesi non viene mai confutata né confermata, in quanto della Hilston non si hanno più notizie.
    "Hanno scaricato la colpa a me. Sarei dovuta essere io la vittima, invece hanno preferito scegliere la via facile, quella del capro espiatorio. Condanniamo la reietta, tanto quella era morta già da viva."
    "Ma è stato Alexanders a causare l'esplosione, non è così? E' con lui che dovresti prendertela!"
    Numero 1 si mostrò visibilmente adirata dall'insinuazione di Ayita, e mostrò la sua frustrazione tirando un fendente al tubo accanto a lei. Da esso iniziò a sgorgare acqua a terra.
    "L'obiettivo di Alexanders era un membro delle forze speciali, un tale Clavicus. Io mi trovavo solo nel posto sbagliato al momento sbagliato. E' stato lui a salvarmi, mi ha trovata, mi ha dato un corpo e uno scopo, ma soprattutto una promessa."
    "Non ti ha salvato, ti ha plasmato. Ci sei quasi morta per colpa sua, e questa... cosa, la chiami vita?"
    La donna scosse la testa e sospirò. "No, non lo è. Io sono già morta. Nel frattempo, aiuto come posso... Ma aspetto solo di raggiungere anch'io l'Eden. Tutti lo raggiungeremo, nel Day-Zero. Se posso darvi un consiglio, tornate a casa. Tanto Alexanders non è più qui. Non c'è nessuno di noi qui, perfino Numero 2 ha raggiunto l'Eden prima di me."
    Una lunga scossa fece tremare il terreno. L'edificio sembrava molto meno stabile, come se volesse crollare da un momento all'altro.
    "A tutte le unità! Evacuare la zona immediatamente! L'edificio sta per crollarci addosso!" gridò qualcuno nell'intercom, forse un Emissario.




    Fin Shuil


       Fazione: Consiglio
       Ruolo: Spettro


    Rael era stata ferita. La vide sistemarsi alla bene e meglio con un pezzo di stoffa, ma avrebbe fermato l'emorragia solo temporaneamente. Dovevano svignarsela, con o senza Alexanders.
    Poi, la terra aveva iniziato a tremare e i muri a ballare, era evidente che fosse successo qualcosa.
    Una serie di urla oltre la stanza, degli spari e degli uomini di Alexanders giustiziati alle spalle da... dei manichini?
    Quegli stessi manichini poi riempirono la stanza e iniziarono a sparare addosso a loro, stavolta ignorando gli organici dalla loro parte, che li guardarono assolutamente intontiti.
    Fin approfittando della confusione tirò fuori dal riparo uno dei tre umani usando un tiro biotico, sollevandolo abbastanza da permettere ai suoi compagni di fargli saltare la testa. L'azione non risultò impunita perchè quelli che adesso erano diventati circa 30 manichini smitragliarono un po' ovunque, e alcuni colpi arrivarono diretti a Fin abbattendo i suoi scudi. Il Drell si rimise al riparo, ma le coperture improvvisate dei tre non avrebbero retto a lungo sotto quell'incessante fuoco.
    Ma com'era possibile che ce ne fossero così tanti, così in profondità all'interno della struttura? Che ne era della distrazione di Tysha?
    "Tysha? Tysha, mi ricevi? Cosa cazzo sta succedendo di là?" chiese il Drell all'Asari via radio, ma non ricevette alcuna risposta. "Tysha? Cazzo, che succede?"
    Ancora nessuna risposta. "Selina, Hanntius o chiunque sia disponibile, ci serve una mano ad evacuare Rael, siamo bloccati!"
    "A tutte le unità! Evacuare la zona immediatamente! L'edificio sta per crollarci addosso!" continuò a parlare l'intercom.
    "Sì, grazie, me ne sono accorto..."mormorò il Drell tra sé e sé.

  2. .

    Fin Shuil


       Fazione: Consiglio
       Ruolo: Spettro


    La nave atterrò sul tetto di una base in mezzo al deserto. Fin e Syprion furono abbastanza accorti da lanciarsi poco prima, poichè infatti la nave, una volta ferma, si decompose nuovamente in milioni di nanomacchine che andarono tutte a confluire in quello che doveva essere il cervello di quella mostruosità. Dall'alto della duna sulla quale si trovavano riuscirono a vedere la formazione del nemico: in testa stava Alexanders, che avanzava zoppicante e dondolante ma mantenendo comunque una certa fierezza degna di un leader... niente a che vedere con l'ometto spaventato che avevano catturato.
    "Bastardo, ce l'ha fatta di nuovo" pensò Fin.
    Dietro di lui, il tizio delle nanomacchine seguiva Alexanders mormorandogli qualcosa di incomprensibile da quella distanza, mentre dietro ancora la donna di lame si nascondeva accuratamente dentro il soprabito, assicurandosi che il vento del deserto non la scoprisse. Fin non sapeva leggere quel comportamento: si chiedeva se la sua fosse vergogna per quella sua forma sovrannaturale, o se magari avesse solo paura che la sabbia le rovinasse il filo.
    A chiudere la coda, due manichini di nanomacchine trasportavano il corpo esanime di Rael.
    "Cosa intendi fare, Spettro?" chiese il Turian, con un cenno di sorriso che Fin non sapeva spiegarsi.
    "Ho il localizzatore attivo. Studiamo l'area e aspettiamo i rinforzi. Se Amonkira ce la manda buona, forse possiamo anche chiudere il caso qui e ora."
    Syprion sbuffò. "Tsk. Certo, come no. Studia, caro." lo sbeffeggiò il turian, prima di lasciarsi scivolare lungo il fianco della duna, dritto verso l'ingresso della struttura.
    "Ehi, ma che fai!?" cercò di fermarlo il Drell, ma Syprion non gli diede corda.



    Eleanor Elliott

       Fazione: Consiglio
       Ruolo: Ingegnere



    "Ti sembra una prova sufficiente, adesso!?" gridò Tysha alla mercenaria rivale, agitandole di fronte al suo naso il bilancio delle vittime. Quel giorno, venticinque Emissari erano stati uccisi proprio lì, a casa loro. Era una pugnalata che l'Asari non poteva medicare, e quella stronza continuava a fare la superiore.
    "Mi dispiace per la tua gente, Tysha." commentò Ayita "Ma tutto questo non sarebbe successo se avessimo tenuto noi Alexanders. E adesso, cosa vuoi che faccia? Che chiami i miei uomini e li porti a morire sistemando un guaio che TU hai causato?"
    L'Asari sospirò "È così, eh? Vuoi tirarti indietro. La grande e selvaggia Ayita ha la coda tra le gambe, come un lupacchiotto spaurito."
    "Non mi tirerò indietro, vi aiuterò. Ma se lo recuperiamo, Alexanders è nostro."
    "Non ci sarà nessuno da recuperare se non la nostra gente." commentò Eleanor che le aveva sentite discutere "Solo loro. Per il resto, voglio che andiate lì e uccidiate tutto quello che si muove."
    "E se ci fosse la possibilità che vi sbagliate? Se Alexanders non fosse davvero lui?" Ayita era ancora in dubbio. Non bastavano un bilancio delle morti e un'apparente evasione per giudicarlo colpevole... e se fossero venuti per rapirlo?
    "Correremo il rischio."



    Fin Shuil


       Fazione: Consiglio
       Ruolo: Spettro


    Quel Syprion era bravo. Aveva steso da solo le due guardie all'ingresso e si era intrufolato dentro senza farsi vedere con una facilità impressionante. Fin, nonostante i suoi piani fossero altri, lo seguì a ruota.
    Averlo al comando però si rivelò più complicato del previsto. Contrariamente a quanto aveva sospettato, l'intenzione del Turian non era quella di entrare a testa bassa ed eliminare qualsiasi cosa si muovesse, ma piuttosto si muoveva di angolo in angolo evitando abilmente ogni singola pattuglia. Quando di tanto in tanto Fin cercava di prendere l'iniziativa, Syprion era sempre lì a fermarlo. Così facendo, trovare Rael fu molto più facile del previsto. Una volta trovata però, tornò il solito Syprion spaccone.
    L'umana aveva provato a liberarsi di sua iniziativa, Fin l'aveva capito da come l'avevano trovata insieme ad un soldato steso e un'altra su di lei a tenerla ferma. A Fin scappò un sorriso, perchè tutto ciò era così "Rael".
    "Non ti arrendi mai, tu?" commentò lui mentre frugava nelle tasche dei due soldati. In quella della donna vi trovò una carta magnetica, che Fin ripose adeguatamente nella tasca dell'armatura.
    "Temo che quella non ti servirà" disse il Turian, mentre dall'oblò della stanza osservava l'esterno.
    "Perchè?"
    "Sono arrivati i tuoi rinforzi."



    Tysha R'ain

       Fazione: Emissari di Hoxuin
       Ruolo: Mercenario



    L'idea d'assedio era molto semplice: gli Emissari, con Selina e Nissa, avrebbero caricato verso l'interno dall'ingresso principale, mentre la Tribù con l'aiuto di Hanntius sarebbe entrata dal tetto. Da quanto detto da una rapida scansione, erano quelli gli unici due ingressi (o vie di fuga) della stazione, e avevano i numeri per poter vincere.
    Come Ayita, però, Tysha non condivideva troppo l'idea di uccidere qualsiasi cosa si muovesse. Per quanto amasse la violenza, il rischio che quella struttura fosse un'esca non era neanche troppo basso.
    Ma in fondo non era lei la mente... sperava solo che Eleanor stesse parlando con lucidità quando aveva esposto il piano.

    Caricarono a testa bassa verso l'ingresso. Selina, Niissa e lei erano disposte a punta di freccia, con Tysha avanti e le due mercenarie appena due passi indietro, e insieme guidavano gli Emissari urlando e facendo rumore. Così facendo, speravano di attirare quanti più nemici verso di loro... E infatti in pochi istanti decine e decine di nemici, tra organici e soldati composti di nanomacchine, accerchiarono gli Emissari che rispondevano con forza al fuoco e agli scontri diretti. Quasi tutti i mercenari di quella banda erano biotici, poichè quasi tutti erano Asari. Alcune di esse ergevano barriere, altre caricavano singolarità e cariche biotiche per respingere qualsiasi sfondamento... e stava funzionando.
    "Dovete fare rumore". Quello era l'ordine, e quello stavano facendo. Ben presto, il rumore venne percepito forte e chiaro, e le decine di nemici sintetici diventarono cinquanta, e poi molti di più. Era una difesa solida quella degli Emissari, ma la Tribù doveva fare la sua parte.
    Se Ayita e gli altri fossero riusciti ad uccidere il tizio che controlla le nanomacchine, la loro avanzata sarebbe stata molto più semplice.




    Fin Shuil


       Fazione: Consiglio
       Ruolo: Spettro


    Rael non stava bene, sia Fin che Syprion l'avevano notato. Forse le percosse subite da quei due, forse le avevano fatto qualcosa prima... In ogni caso, era come "fuori fase".
    Fin avrebbe voluto lanciarsi nella mischia, ed era certo che anche Rael avrebbe voluto dare una mano, ma in fondo l'obiettivo era lei: i nemici avrebbero fatto di tutto per tenerla lì, e loro avrebbero fatto di tutto per tirarla fuori, perciò tanto valeva fare la prima mossa.
    "Ti portiamo via da qui, Rael." spiegò il Drell alla donna "Però devi collaborare. I nostri se la caveranno."

    Il Drell fece il punto della situazione:
    "Sappiamo che la struttura ha due uscite. I nostri compagni stanno confluendo da entrambe. Il grosso dello scontro è all'ingresso principale, che è stracolmo di facce amiche ma anche di tanti, troppi nemici. D'altra parte, dal tetto stanno entrando di soppiatto le nostre altre squadre. Potrebbe essere più facile per noi uscire, ma se l'obiettivo è Rael potremmo attirare più nemici là e complicare la vita a noi e ai nostri alleati. Cosa credete sia meglio?"

  3. .


    Eleanor Elliott


       Fazione: Consiglio
       Ruolo: Ingegnere


    Hanntius la scortò fino alla sua stanza, dove probabilmente sarebbe stata al sicuro... ma la donna aveva altro in mente. Si spinse verso la scrivania, mentre Hanntius la guardava perplesso.
    "Non me ne starò qui ad aspettare senza far niente." spiegò la scienziata, mentre sollevava dal mobile il suo casco neurale. "Darò una mano anch'io come posso."
    Una volta indossato il casco, il suo automa si erse sulle sue gambe ed imbracciò il fucile a pompa che era solito usare.
    "Possiamo andare" disse Eleanor. La sua voce fuoriuscì sia dalla sua bocca che dalla testa del robot, formando una specie di eco metallico a tratti terrificante.

    "E tu che ci fai qui, Hanntius?" chiese la donna al turian, volendo rigirare a lui l'affermazione fatta precedentemente da Hanntius riguardo a suo padre "Sei un agente dell'SSC, tutta questa faccenda è ben più grande della tua busta paga"
    Passarono in mezzo a una stanza piena di cadaveri, per lo più asari. Nessun volto noto, almeno. "Voglio dire, sei stato trascinato in una trama che non ti riguarda, e adesso il tuo stesso padre sta rischiando la vita. Mi... mi dispiace. Lo capirei se decidessi di abbandonare."
    Il turian non ebbe il tempo di rispondere, che la loro via venne bloccata da un manipolo di sintetici che scagliò su di loro una pioggia di proiettili. Eleanor protesse sè stessa e Hanntius con uno scudo generato dal suo factotum destro, mentre con quello sinistro generò un sovraccarico che fece scomporre uno dei manichini in tante minuscole nanomacchine che precipitarono a terra come mosche colpite dall'insetticida.
    Quella routine si ripetè diverse volte, finchè i manichini non capirono che probabilmente sarebbe stato più efficiente per loro rimanere scomposti. Come uno sciame assassino le nanomacchine si piombarono su di loro.
    "Dobbiamo correre, forza!" Eleanor avanzò con lo scudo alzato in modo da intercettare le macchine dirette verso di loro. Quelle che vi si attaccavano venivano colpite da una scarica generata direttamente dallo scudo, ma non avrebbe retto per sempre. Più correvano, e più macchine si attaccavano allo scudo. Alcune riuscivano a superarlo e si attaccavano al robot: Eleanor riusciva a sentirli sgranocchiare il metallo e i materiali sintetici di cui era composto, e non era ovviamente una buona cosa. Con l'altro factotum si liberava di quei piccoli intrusi... ma ci pensò l'ondata più grande a distruggere il suo scudo. In un attimo, il braccio del robot si ritrovò coperto dalle nano-macchine, e nonostante i suoi sforzi per scacciarli, gli insetti riuscirono a staccarle il braccio.
    "Maledizione! Presto, muoviamoci" gridò al turian, mentre con il braccio restante sprigionava un lanciafiamme con il factotum per aprirsi una via.
    "Fin, com'è la situazione lì?" chiese via radio allo Spettro, ma non ricevette nessuna risposta.
    Poi un'esplosione il cui rumore rimbombò per l'intera struttura. Pochi attimi dopo lo sciame di nano-macchine si ritirò proprio in direzione dell'esplosione.
    "Ho un bruttissimo presentimento, Hanntius"

    Raggiunsero le celle, e come aveva immaginato l'esplosione era avvenuta proprio lì. Una delle pareti della stanza era infatti stata abbattuta.
    E in mezzo a quel polverone, non v'era più traccia nè di Alexanders, nè di Rael, di Fin o di Syprion.
    Hanntius provò a contattare suo padre via radio, ma così come Fin anche il turian non rispose.



    Fin Shuil


       Fazione: Consiglio
       Ruolo: Spettro


    Stavano volando ormai da qualche ora, diretti chissà dove. Sicuramente erano ancora su Illium, perchè la nave non aveva intrapreso ascese molto lunghe e volava per lo più in orizzontale.
    "Perchè sei venuto anche tu, Turian?" chiese Fin a quel tizio che non aveva mai visto prima. Si erano lanciati su quella nave che si era praticamente materializzata davanti ai loro occhi, mentre Alexanders e Rael venivano scortati al suo interno, nascondendosi nella stiva poco prima che partisse.
    "Volevo evitare che facessi qualcosa di stupido, Spettro." rispose l'altro, cercando di trovare la posizione più comoda in quell'angolino buio in cui si trovavano.
    "Non sto facendo niente di stupido. Sto cercando di salvare la mia compagna. E poi chi sei, e come sai che sono uno Spettro?"
    "Mi chiamo Syprion, e so più cose di te di quanto immagini."

  4. .

    Ambientazione

       Luogo: Nave mercantile Dike, Fascia di Attica, confine con lo spazio Geth



    Era il compleanno di Daphne, e come di consueto l'intero equipaggio aveva celebrato quell'evento 'prendendo in prestito' una bottiglia di whiskey dalla scorta personale del capitano Franks. Solo che la Dike era di ritorno da una spedizione su una colonia umana nei sistemi Terminus, dove Vatus era riuscito a procurarsi la torta preferita di Daphne, una 'cheesecake ai mirtilli', anche se probabilmente lei non aveva nemmeno idea di che sapore avessero i mirtilli.
    Chris era sicuro che quel vecchio Turian avesse una cotta per il tecnico di bordo, la colona di Benning, la fin troppo giovane per lui Daphne. Non che lei fosse minorenne, ma Vatus era oltre la mezza età, persino per gli standard turian.
    Ma nonostante il clima festoso, in quella che nel buio profondo dello spazio poteva definirsi 'sera' solo grazie all'aiuto dell'orologio, il capitano era nervoso. La Dike non era solita intraprendere quelle rotte così larghe ma così vicine allo spazio geth. Era come se Franks stesse considerando la possibilità che forse la sua scelta di cambiare rotta per proteggere la loro ospite l'avesse in realtà esposta ancor di più al pericolo.
    Chris si arrotolò uno dei suoi ricci attorno al dito, un gesto che faceva spesso quando era nervoso, o quando rifletteva sul nervosismo degli altri. Intanto il capitano Franks faceva avanti e indietro con le sue corte gambe per il ponte principale.
    "Cap, c'è qualcosa che non va?" chiese Chris al capitano, mentre stava seduto su una delle casse di scorte che occupavano il ponte principale perchè la stiva era piena. Franks fermò la sua camminata nervosa per un attimo e si girò verso di lui, ma riprese quella routine ancor prima di rispondere.
    "No, ragazzo. E' tutto a posto. Perchè?"
    Chris sbuffò "Stai consumando le suole! So quanto ci tieni a quelle scarpe. Di chi hai detto che erano, di tua nonna?" chiese il ragazzo ironicamente, ma il capitano non sembrava avesse voglia di scherzare, tanto che ignorò la provocazione.
    "Ascolta. So che conto ancora poco, del resto sono l'ultimo arrivato, ma..."
    "Non dire così Chris." lo interruppe Franks, quella volta fermandosi del tutto e agitando il suo tozzo dito contro il ragazzo "Non siamo una ciurma di pirati, non sei mica un mozzo. Siamo tutti alla pari, qui."
    "Tutti tranne te, cap. Ci fidiamo di te, hai un cuore troppo grande racchiuso in quei 120cm quadri."
    Franks sorrise, ma i due non fecero in tempo a placare gli animi che una scossa fece tremare la Dike. Per un attimo le luci lampeggiarono, e pochi istanti dopo l'allarme risuonò per tutta la nave.
    Poi una seconda scossa, poi il buio. I corridoi vennero illuminati dalle scie di emergenza, ma tutti gli altri sistemi della nave erano fuori uso, preda di un blackout.
    Franks afferrò il braccio di Chris "Vai, tienila al sicuro" gli urlò, e il ragazzo annuì prima di correre verso gli alloggi.

    Il ponte superiore era in fermento. Kram e Sadrax erano già equipaggiati con armatura e fucili, Daphne reggeva in mano una pistola nonostante non sapesse come usarla e sicuramente l'alcool non aiutava. Mentre Franks passava, la sentì singhiozzare mormorando "non voglio morire", ma non aveva tempo per rassicurarla. Corse invece verso la postazione del pilota, Vatus.
    "Cosa cazzo sta succedendo, Plinion?" gli chiese, ma la vetrata della Dike rispose per lui. Uno squadrone di sei caccia Geth orbitavano davanti a loro, e la sua paura divenne realtà.
    "Siamo ancora vivi" commentò Vatus dopo qualche istante di silenzio "Non dovremmo essere vivi. Con quei cannoni e in quel numero, avrebbero dovuto bucare lo scafo in pochi minuti. Invece si sono limitati a sparare due colpi, a un rateo sufficiente perchè i nostri scudi si ricaricassero prima del secondo. Non credo vogliano abbatterci, capitano. Vogliono-"
    "Abbordarci. Svelto, corri in armeria!" Vatus scattò su dalla sedia per rispettare l'ordine, ma fu nuovamente interrotto da Franks. "Siamo offline, vero?"
    Vatus annuì amaramente "Daphne ha provato a ripristinare i sistemi, ma non ci è riuscita ed è crollata nel panico."
    "Quindi... siamo soli" constatò Franks. Tenne lo sguardo su quei caccia, come ad attendere la mossa successiva.
    "Sono riuscito a mandare un segnale SOS prima del secondo colpo. Dobbiamo solo sperare che qualcuno risponda in tempo."
    Franks non rispose, ma indicò con la testa a Vatus di muoversi, e il turian corse via. In quel momento, con lo sguardo fisso verso di loro, Franks vide le prime capsule lasciare le fregate geth.

  5. .
    Oh, ma che bello! Benvenuto, per qualsiasi info sono qui :)
  6. .
    Mi ricordo molto bene! Ben tornato caro :)
  7. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    Come sospettava, le feste della Mantide non erano come tutte le altre: c'era l'alcool, c'erano le ballerine e c'erano le risse, certo, ma quel locale era frequentato dal peggio del peggio di Omega, e le attività svolte non erano da meno.
    Non ci volle molto infatti perchè Red notasse, in fondo alla sala, una stretta gabbia rialzata da terra dentro la quale due Salarian nudi stavano letteralmente ammazzandosi di botte. Tutt'attorno ad essa, un folto pubblico incitava uno o l'altro Salarian, mentre una ballerina in bikini con una maschera da Yahg passava tra la gente a riscuotere le puntate.
    Al lato totalmente opposto, l'atmosfera era apparentemente più tranquilla, se non fosse stato per quell'uomo, basso e grassoccio, circondato da donne mezze nude dal volto terrorizzato e protetto dalle sue guardie Krogan. Di fronte a loro, tre persone stavano discutendo con l'uomo di qualcosa, ma erano troppo lontani e la musica troppo alta perchè Red riuscisse a sentire... Non che ci volesse molto a capire che si stesse svolgendo un'asta per delle schiave.
    E quello era solo il piano principale della struttura, non aveva idea di quali altre attività si svolgevano sopra le loro teste in quell'istante, ma il degrado che aveva Red in quel momento davanti agli occhi era per lui più che sufficiente a farlo desistere dall'approfondire.
    Quando Black Rose si distaccò da loro e Zeb gli pose quella domanda, Red non seppe rispondere.
    La parte centrale della sala era probabilmente la più normale: gente mascherata che ballava al ritmo di musica techno, tutt'attorno alla struttura circolare che fungeva da bar. Dietro ai banconi, tre Turian facevano da barman. Uno aveva una maschera da Elcor, uno da Vorcha e uno da Batarian.
    Fece cenno all'amico di proseguire e mischiarsi alla folla danzante mentre delle urla, di esultazione o di frustrazione, echeggiavano pesanti su tutta la sala: a quanto pare, Treha aveva prevalso su Malac, e un nuovo sfidante Salarian si preparava a prendere il posto di quest'ultimo sul ring per sfidare il campione.
    Mentre i fianchi di Red ondeggiavano a ritmo di musica e sorseggiava il suo drink con una cannuccia passata attraverso la fessura della bocca della sua maschera da Peeñaa, i due si imbatterono su due donne umane con delle maschere della stessa specie suina, che ballavano sensualmente tra di loro. Una di esse indossava un vestito nero cortissimo e attillato, che terminava appena sotto il fondoschiena, delle calze a rete e delle scarpe con i tacchi a spillo, mentre l'altra un vestito blu lungo ma con uno spacco che saliva fin sopra la gamba.

  8. .
    L'universo di Mass Effect possiede una storia ricca di eventi avvenuti prima delle vicende dei giochi o dei libri.
    Questa linea cronologica li contiene tutti, divisi in "ere".

    Era dei Leviatani (Anno sconosciuto - 1.000.000.000 AC)
    I Leviatani dominano su tutta la galassia, ponendosi al comando di tutte le nuove specie senzienti che incontrano, e proteggendole in cambio di tributi. I Leviatani affermano di essere la prima specie senziente ad aver raggiunto le stelle.
    Si accorgono, però, che le specie sotto la loro influenza costruiscono specie sintetiche, che finiscono sempre per rivoltarsi violentemente contro i loro stessi creatori. Incapaci di trovare una soluzione al problema, i Leviatani costruiscono la "Intelligenza". Un essere senziente incaricato di trovare un modo di preservare la vita organica. L'Intelligenza quindi costruisce dei servitori incaricati di raccogliere materiale genetico per tutta la galassia.
    L'Intelligenza, però, tradisce i Leviatani e usa i suoi servitori per sterminarli e raccoglierne le informazioni genetiche, usate poi per costruire l'Araldo, il primo Razziatore.
    Questo avvenimento dà il via al ciclo di mietiture ideato dall'Intelligenza, escogitato come soluzione al compito per cui è stata creata.
    Distribuisce quindi dei Portali Galattici per tutta la galassia, con l'intento di velocizzare il processo evolutivo delle specie nei vari cicli, permettendo alle civiltà galattiche di svilupparsi più velocemente e distintamente.


    Era Pre-Prothean (1.000.000 AC - 68.000 AC)
    1.000.000.000 AC
    Il Leviatano di Dis, un Razziatore, viene ucciso dai Leviatani. Il relitto giace sul pianeta Jartar e rimane indisturbato per circa un miliardo d'anni.

    37.000.000 AC
    Una specie sconosciuta spara un colpo ad accelerazione di massa contro un Razziatore nei pressi del pianeta Mnemosyne, disattivandolo. Il Razziatore rimane alla deriva dello spazio fino alla collisione con il pianeta Klendagon, creando su quest'ultimo la caratteristica geologica nota come Grande Fossa Tettonica.

    298.000 AC
    L'antica specie degli Arthenn si sviluppa ed evolve nel sistema Zelene, originaria del pianeta Helyme che viene dopo distrutto da un evento sconosciuto che spazza via la vita sul pianeta. La specie mantiene però la propria presenza su altri pianeti del sistema, come Epho, che porta ancora i segni di un grande bombardamento orbitale, e Gaelon, ricco di elio-3.

    125.000 AC
    Le specie note come Thoi'han e Inusannon si scontrano sul pianeta Eingana, facendo piovere sul pianeta i detriti di centinaia e centinaia di navi spaziali. L'elemento zero sparpagliato dai nuclei delle navi distrutte contamina l'ambiente, provocando l'estinzione di molte delle specie native. Quelle che sopravvivono, sviluppano una tendenza verso i poteri biotici.


    Era Pre-Consiglio
    68.000 AC
    I Prothean scoprono le rovine degli estinti Inusannon, dalle quali traggono le tecnologie per il viaggio interstellare e la tecnologia ad effetto massa.
    Stabiliscono una civiltà sparsa per tutta la galassia, collegata dai Portali Galattici e con la Cittadella come capitale.
    Ad un certo punto, i Prothean incontrano una specie sintetica ostile. Per evitare l'estinzione, i Prothean coinvolgono decine di specie evolute assimilandole all'interno dell'Impero.
    L'Impero Prothean riesce a respingere la minaccia delle macchine, in un conflitto noto come "Guerra di Metacon".

    48.000 AC: La caduta dei Prothean
    L'impero Prothean cade con l'arrivo dei Razziatori attraverso la Cittadella. Pur provando l'esistenza dei Razziatori tramite lo studio delle rovine sparse per la galassia, e pur preparandosi a combattere, il passaggio dei Razziatori dalla Cittadella coglie i Prothean di sorpresa. Per secoli, i Prothean combattono i Razziatori sistema dopo sistema, pianeta dopo pianeta... ma non è sufficiente. I Razziatori mietono indistintamente i Prothean e le altre specie elevate, per poi ritornare nello spazio oscuro in attesa del ciclo successivo.

    13.000 AC
    I Turian su Palaven cominciano a sviluppare una civiltà.

    6.000 AC
    Nel tentativo di sfuggire all'imminente esplosione del loro sole, una specie aliena costruisce una grande nave spaziale equipaggiata con dei supercomputer. Questa specie vi costruisce un mondo virtuale, all'interno del quale un miliardo di alieni trasferisce la propria coscienza. La nave spaziale viaggia per lo spazio per i successivi ottomila anni.

    1.900 AC
    Tuchanka, il pianeta natale dei Krogan, affronta l'era nucleare. In un conflitto di scala globale, vengono adoperate armi di distruzione di massa, causando su Tuchanka un lungo inverno nucleare. Nel mondo ormai devastato, le comunità Krogan si separano formando una serie di clan costantemente in guerra l'uno con l'altro.

    1.800 AC
    Una supernova spazza via il Portale Mu, l'unico punto d'accesso all'Espansione Pangea. Nascosto dalla nebulosa formata dalla supernova, la posizione del Portale rimane sconosciuta per secoli, fin quando non viene scoperta dai Rachni.

    580 AC
    Dopo aver sviluppato tecnologie FTL (velocità iperluce) basandosi sull'eredità Prothean, le Asari iniziano ad esplorare la rete di Portali, fino a giungere all'enorme stazione spaziale che verrà poi chiamata Cittadella, e sarà il centro principale della comunità galattica.

    520 AC
    I Salarian scoprono la Cittadella ed iniziano una relazione diplomatica con le Asari.

    Era del Consiglio: Formazione (500 AC - 1 DC)
    Viene stabilito il Consiglio della Cittadella. Le Asari e i Salarian colonizzano la stazione e stabiliscono il Consiglio a capo della comunità galattica. Quest'anno è conosciuto anche come 0 SG, ovvero l'inizio dello Standard Galattico come metodo di datazione temporale.

    Come segno di apertura nei confronti delle alleate asari, l'Unione Salarian apre i registri della Lega degli Eletti, il servizio di Intelligence operante all'epoca della scoperta della Cittadella.
    La Lega, però, riceve questo evento come una minaccia, ed esegue una serie di assassinii nei confronti del governo dell'Unione. La Squadra Operazioni Salarian dà la caccia ai responsabili segnando la fine della Lega degli Eletti.

    Avviene il Primo Contatto con i Volus. Il Consiglio incarica i Volus di pianificare un sistema bancario unificato, che stabilisce una valuta galattica standard nota come "crediti", che ha effetto su tutte le economie galattiche.

    Inizia la Guerra d'unificazione Turian. Le colonie isolate e xenofobiche dello spazio turian scendono in guerra. Dopo anni di conflitto, la Gerarchia Turian prende piede stabilendo la pace tra le fazioni rimaste, nonostante alcune cellule ostili continuino a combattere per diversi anni.

    Il Consiglio concede ai Volus l'onore di fondare la prima ambasciata, piuttosto che una posizione nel Consiglio stesso.

    Avviene il Primo Contatto con i Batarian. Un secolo dopo, viene concessa loro un'ambasciata.

    Le Asari scoprono il sistema natale degli Elcor, e aiutano questi ultimi a localizzare ed attivare il Portale Galattico più vicino. Viene stabilita una rotta commerciale con la Cittadella e viene fondata l'ambasciata elcor sulla stazione.

    Avviene il Primo Contatto con gli Hanar e i Quarian, che successivamente ottengono le rispettive ambasciate.

    Era del Consiglio: Guerra e Ribellione (1 DC - 900 DC)
    1 DC: La Guerra dei Rachni
    I Rachni, una specie insettoide dalla mente collettiva, vengono scoperti quando una spedizione della Cittadella attiva un Portale Galattico collegato al loro sistema stellare. I Rachni si dimostrano subito ostili e iniziano una guerra con il resto della galassia. Incontri diplomatici con le regine rachni sono impossibili poichè l'atmosfera dei pianeti rachni è tossica.

    80 DC
    La Guerra dei Rachni continua. I Salarian attuano il Primo Contatto con i pericolosi e primitivi Krogan, spingendoli ad essere utilizzati come soldati per il Consiglio. I Krogan si rivelano capaci di sopravvivere in ambienti rachni, riuscendo ad eliminare le regine e le loro uova.

    300 DC
    I Rachni vengono dichiarati estinti. Come segno di gratitudine per il loro aiuto contro i Rachni, il Consiglio premia i Krogan con un nuovo pianeta abitabile. Liberi dall'atmosfera punitiva di Tuchanka, i Krogan vanno incontro al sovrappopolamento.

    300-700 DC
    I Krogan iniziano un'espansione incontrollata, colonizzando decine di mondi. Preoccupato, il Consiglio fonda il gruppo noto come "Specialisti Tattica e Ricognizione", o Spettri.

    693 DC
    Beelo Gurji, un agente salarian, diventa il primo Spettro del Consiglio.

    700 DC: La Rivolta dei Krogan
    Alcuni Signori della Guerra Krogan spingono dei veterani della guerra dei Rachni ad annettere territori delle altre specie nello spazio della Cittadella. Il Consiglio ordina il ritiro dalla colonia asari Lusia, ma i krogan rifiutano. Un attacco preventivo viene scagliato contro le infrastrutture krogan dagli Spettri. Questo dà inizio alla Rivolta dei Krogan.
    Il Consiglio, intanto, compie il Primo Contatto con la specie dei Turian, e li convince a sostenere la Cittadella contro i Krogan.
    I Krogan rispondono alla minaccia devastando alcune colonie turian con armi di distruzione di massa, azione che spinge questi ultimi a fermare i Krogan una volta per tutte.
    Ad un certo punto dopo l'ammissione dei turian nella comunità galattica, i Volus ottengono un'alleanza con la Gerarchia Turian.

    710 DC
    Realizzando che i Krogan non avrebbero mai ceduto per via della loro capacità riproduttiva, i Turian rilasciano un'arma biologica di realizzazione salarian, una malattia nota come Genofagia. La popolazione Krogan comincia il proprio declino.

    800 DC
    La Rivolta Krogan raggiunge il suo termine, ma diversi ribelli krogan continuano a minacciare la galassia per decadi. I Turian si pongono come potenza armata per la Cittadella, a sostituzione dei Krogan.
    A seguito del conflitto, prendono piede numerosi "Accordi della Cittadella", che regolano questioni come l'uso di armi di distruzioni di massa.


    Era del Consiglio: Espansione (900 DC - 2157 DC)
    900 DC
    I turian ottengono una posizione nel Consiglio della Cittadella, come ricompensa per aver posto fine alla Rivolta dei Krogan.

    1400DC
    A seguito di un'espansione industriale incontrollata, il pianeta natale dei Drell, Rakhana, subisce un costante declino nella qualità atmosferica.

    1600 DC
    Avvengono le prime segnalazioni registrate di Collettori nei sistemi Terminus. Nello spazio della Cittadella, tali visioni vengono smentite e definite nient'altro che leggende metropolitane.
    ANDROMEDA (Spoiler): Nella galassia di Andromeda, i Jardaan rilasciano dispositivi Relictum nel settore Heleus per terraformare pianeti deserti e renderli adatti alla vita.

    1755 DC
    Una diagnosi identifica le tre figlie di Samara come Ardat-Yakshi. Rila e Falere accettano l'esilio, ma Morinth si dà alla fuga. Samara diventa una justicar e giura di trovare la figlia e fermarla ad ogni costo, per tutti i successivi 430 anni.

    1880 DC
    Aria T'Loak arriva su Omega, una stazione spaziale nei sistemi Terminus, nominata capitale della regione. Aria viene assunta dal Signore della stazione e diventa presto il suo braccio destro più fidato.

    1895 DC: Guerra dei Geth
    I Geth, esseri sintetici creati dai quarian come fonte di manodopera a basso costo, diventano senzienti. Temendo una rivolta dei Geth, i Quarian iniziano uno smantellamento di massa... azione che causa proprio ciò che i Quarian volevano evitare. Nel derivante conflitto, noto ai Geth come Guerra degli Albori, i sintetici allontanano i quarian dal pianeta natale, Rannoch, e dalle varie colonie.
    I pochi quarian sopravvissuti, sono costretti ad una vita da nomadi a bordo della Flotta Migrante.
    Contro ogni aspettativa, i Geth non sembrano interessati a lasciare il sistema dei quarian, ma si isolano dal resto della galassia nel Velo di Perseo.
    Come punizione per aver creato i Geth, il Consiglio chiude l'ambasciata quarian sulla Cittadella.

    1921 DC
    I Geth iniziano la costruzione di una struttura progettata per ospitare ed eseguire simultaneamente tutti i programmi geth esistenti. Il completamento di questa struttura, che permetterebbe ai Geth di massimizzare la potenza di calcolo collettiva, è il progetto chiave della civiltà geth.

    1961 DC
    12 Aprile: Yuri Gagarin a bordo di Vostok-1 diventa il primo umano a raggiungere lo spazio.

    20 Luglio: Apollo-11 atterra sulla Luna. Neil Armstrong è il primo uomo a metter piede su un corpo celeste diverso dalla Terra.

    1980 DC
    Aria T'Loak prende il controllo di Omega dopo aver sconfitto il Signore della guerra in duello. Aria assegna al krogan il titolo dispregiativo di "Patriarca", e lo usa come prova vivente del suo potere per i suoi nemici.

    1997 DC
    Sojourner atterra sulla Ares Vallis, diventando il primo rover ad esplorare Marte. Durante i suoi tre mesi di lavoro, il rover scatta più di 550 foto del pianeta rosso.

    2000 DC
    Gli Hanar effettuano il Primo Contatto con i Drell. Date le condizioni del pianeta Rakhana e la mancata conoscenza in termini di volo spaziale, i Drell sono condannati all'estinzione nel giro di venticinque anni.
    Gli Hanar decidono di soccorrere i Drell, organizzando un'operazione di salvataggio su larga scala, evacuando circa 375.000 drell e ospitandoli nel loro pianeta natale, Kahje. Negli anni successivi, i restanti 11 miliardi di Drell periscono di stenti e di guerre per le ultime riserve di cibo e acqua.

    2015 DC
    SpaceX riesce a recuperare il pezzo principale del razzo Falcon 9, dopo averlo usato per rilasciare 11 satelliti di comunicazione in orbita. Questo consiste nel primissimo atterraggio di un razzo orbitale, e rappresenta un enorme passo verso dei viaggi spaziali più sostenibili.

    2069 DC
    20 Luglio: l'Avamposto Armstrong nel cratere Shackleton diventa ufficialmente il primo insediamento umano sulla Luna, al centesimo anniversario del primo allunaggio.

    2070 DC
    Il miliardario Victor Manswell, frustrato dagli scarsi ritmi dell'esplorazione spaziale umana, fonda la sua spedizione spaziale privata.

    2075 DC
    La Spedizione Manswell lascia con successo la Terra, destinazione Sistema Alpha Centauri, con 300 coloni a bordo in stasi criogenica. Le comunicazioni con la nave vengono interrotte poco dopo.

    2077 DC
    Nasce Liara T'Soni.

    2103 DC
    Lowell City nell'Eos Chasma diventa il primo insediamento umano permanente sulla Terra.

    2125 DC
    Gli Yahg, una specie pre-spaziale intelligente, vengono scoperti sul pianeta Parnack. Degli ambasciatori rappresentanti il Consiglio giungono sul pianeta per aprire un contatto diplomatico.
    Gli ambasciatori vengono uccisi da alcuni predatori Yahg, e il Consiglio termina qualsiasi contatto con la specie e dichiara Parnack off-limits.
    Non molto tempo dopo la scoperta degli Yahg, un esemplare viene catturato dall'Ombra per essere studiato. Ma lo Yahg sale rapidamente di rango tra le fila dell'organizzazione, sotto il nome di "Agente Kechlu". Infine, l'Ombra si rende conto del problema e manda l'ordine di eliminare l'agente Kechlu. Ma l'ordine arriva troppo tardi, e lo Yahg prende il posto di Ombra, ricoprendolo per i successivi 60 anni.

    2129 DC
    Nasce Alec Ryder.

    2134 DC
    Nasce Steven Hackett.


    2137 DC
    Nasce David Anderson.
    La Eldfell-Ashland Energy Corporation estrae elio-3 dall'atmosfera di Saturno.

    2139 DC
    Nasce Saren Arterius.
    Nasce Kahlee Sanders.

    2143 DC
    Iniziano i lavori di costruzione della Stazione Gagarin (Jump Zero) attorno l'orbita di Plutone.

    2146 DC
    Nasce Thane Krios.

    2147 DC
    Tracce di elemento zero vengono scoperte su Marte.

    2148 DC: L'umanità scopre l'effetto massa
    L'umanità viene a conoscenza di un archivio nascosto sulla superficie di Marte, nella regione polare di Promethei Planum. Studiando e costruendo sulle basi di questi dati Prothean, l'umanità esplora rapidamente la scienza dietro l'effetto massa, evento che porterà alla scoperta dei viaggi iperluce.

    2149 DC
    Seguendo le informazioni dell'archivio su Marte, gli umani scoprono che Charon, la luna di Plutone, è in realtà un gigantesco ammasso di tecnologia aliena, un Portale Tecnologico, interamente ghiacciato. Una volta attivato, Jon Grissom guida la prima spedizione umana attraverso un portale, che porta la squadra nei pressi di un altro portale nel sistema Arcturus, 36 anni luce lontano. Gli esploratori scoprono che i Portali fanno parte di una vasta rete che rende possibile il viaggio galattico.
    Le diciotto potenze terrestri fondano l'Alleanza dei Sistemi, che diventa presto la punta di lancia dell'umanità.

    2150 DC
    Nasce Miranda Lawson.
    L'Alleanza inizia le prime ricerche per la colonizzazione al di fuori del sistema solare. Una di queste rivela il pianeta Terra Nova.

    2151 DC
    Per difendere il suo territorio costantemente in espansione, l'umanità costruisce una gigantesca flotta spaziale e la stazione Arcturus, il punto di incontro di diversi Portali Galattici.
    Un incidente allo Spazioporto Internazionale di Singapore espone centinaia di umani all'elemento zero in polvere. Meno del 30% dei bambini nati a Singapore dopo l'evento soffrono di cancro. A seguito dell'esposizione della madre alla polvere di eezo, Kaidan Alenko nasce con del potenziale biotico.

    2152 DC
    La fondazione Delta Pavonis inizia l'insediamento sulla colonia extra-solare di Demeter. Nello stesso anno, vengono fondate anche le colonie di Eden Prime e Terra Nova.
    Thane Krios inizia l'addestramento come assassino degli Hanar.

    2154 DC
    11 Aprile: Nasce Shepard.
    Avviene un secondo incidente legato all'esposizione all'elemento zero.

    2155 DC
    Saren Arterius entra in servizio militare all'età di 16 anni.
    L'Alleanza dei Sistemi occupa le porzioni complete della stazione di Arcturus, il futuro centro di comando dell'Alleanza.
    Nasce Jeff "Joker" Moreau.

    2156 DC
    Viene inaugurata la Stazione Arcturus.
    Un piccolo numero di bambini esposti all'elemento zero dimostrano lievi capacità telecinetiche.
    Nasce Kai Leng.

    2157 DC
    L'orbita di Plutone diventa circolare a causa delle operazioni sul Portale Caronte.
    Nasce Jacob Taylor.
    David Anderson diventa Tenente in Seconda.


    Era del Consiglio: Avvento umano (2157 DC - 2183 DC)
    2157 DC: La guerra del Primo Contatto
    Gli umani vanno incontro ad un burrascoso Primo Contatto con un'altra specie, i Turian. Questi osservano gli esploratori umani mentre attivano un portale dormiente, una pratica proibita dalla legge galattica dopo la guerra dei Rachni, e attaccano. Nei tre mesi successivi, prende piede un conflitto noto agli umani come Guerra del Primo Contatto, e come Incidente del Relay 314 ai Turian.

    Jon Grissom attraversa il portale Arcturus per congratularsi con i soldati che hanno superato con successo l'addestramento N7, e incontra David Anderson. Grissom avvisa del recente attacco alieno alla colonia di Shanxi.
    Il culmine della guerra avviene proprio su Shanxi, con i Turian che conquistano e occupano Shanxi, il primo mondo umano a cadere in mano aliena. L'ammiraglio Kastanie Drescher conduce la Seconda Flotta in battaglia, un mese dopo, cogliendo i Turian di sorpesa e cacciandoli dal pianeta.
    I Turian preparano una guerra in grande scala con gli umani, attirando l'attenzione del Consiglio. Quest'ultimo interviene ponendo fine alle ostilità, e rivelando alla razza umana l'esistenza di una grande e popolosa comunità galattica.

    Durante l'occupazione turian su Shanxi, il membro della resistenza umana Jack Harper viene coinvolto in una serie di avvenimenti legati al generale turian Desolas Arterius, intento ad usare un artefatto alieno, il Monolite Arca, capace di convertire i Turian in un'armata di invincibili "meta-turian". Harper riesce a convincere Saren, il fratello di Desolas, a intervenire per fermare il fratello. Il Monolite infatti prende il controllo dei meta-turian trasformandoli in creature prive di volontà. Per proteggere la sua gente, Saren ordina la distruzione dell'edificio contenente il monolite, il Tempio Palaven, con Desolas e i meta-turian all'interno.
    Conscio del periodo buio che l'umanità avrebbe affrontato negli anni successivi, Harper fonda l'organizzazione nota come Cerberus.

    2158 DC
    Gli umani comprendono il potenziale biotico. Inizia un tentativo di identificare tutti gli individui esposti all'eezo. Circa il 10% dei bambini esposti mostrano segni di abilità biotiche.
    14 Aprile: Nasce Ashley Williams.

    2159 DC
    Saren Arterius è il turian più giovane ad entrare nell'ordine degli Spettri.
    L'Alleanza compra la Stazione Gagarin per una frazione del suo costo di costruzione, e la converte in una struttura di ricerca biotica.

    2160 DC
    Il Parlamento dell'Alleanza viene fondato.
    Con l'esistenza di umani biotici confermata, il programma di addestramento biotico prende piede nella stazione Gagarin. Nella stessa stazione, iniziano le ricerche sugli impianti biotici.
    Viene scoperta la droga biotica Sabbia Rossa.
    Viene fondato il gruppo di mercenari Sole Blu, fondato da Zaeed Massani e Vido Santiago.
    Nasce Kasumi Goto.

    2161 DC
    A seguito di preoccupazioni riguardanti terapie e modificazioni genetiche usate impropriamente, il Parlamento dell'Alleanza promuove l'Atto Sudham-Wolcott sull'eredità genetica. Esso impone ferree restrizioni sull'uso dell'ingegneria genetica, ma fornisce sussidi governativi per le applicazioni benefiche.
    Nasce Tali'Zorah nar Rayya.
    Nasce Jack.

    2162 DC
    Terminano i lavori sulla Stazione di Arcturus.
    Un team batarian guidato da Edan Had'dah scopre un misterioso artifatto attorno all'orbita di un pianeta senza nome nel Velo di Perseo.

    2163 DC
    L'Alleanza inizia delle ricerche illegali sull'Intelligenza Artificiale nella base di Sidon, con il Dr. Shu Qian a capo dell'operazione. Kahlee Sanders è assegnata come tecnico analista.
    I primi impianti biotici sperimentali L1 vengono applicati sugli umani.
    Una serie di sovraccarichi ai nuclei delle navi viene orchestrata sulle aree popolate da coloni umani, causando una vasta esposizione all'elemento zero. Come risultato, nasce una seconda generazione di umani con potenziale biotico.
    Il Leviatano di Dis viene scoperto da un gruppo di Batarian, per poi sparire misteriosamente quando una corazzata batarian attraversa il sistema.
    Nascono i figli gemelli di Alec Ryder.

    2164 DC
    Ivor Johnstagg viene condannato a 21 anni di reclusione per il tentato omicidio di Venta Tox, l'ambasciatore Volus. Johnstagg afferma di aver agito per conto del partito radicale "Terra Eterna", ma non viene trovata alcuna connessione e a Johnstagg viene diagnosticata la schizofrenia. Il tentato omicidio influisce negativamente sugli sforzi umani di ottenere un'ambasciata.

    2165 DC
    L'umanità continua la sua espansione, fondando nuove colonie e stabilizzando rotte commerciali con molte altre specie sotto il Consiglio della Cittadella. La razza umana ottiene la sua ambasciata sulla Cittadella.
    Nascono tensioni tra umani e batarian, poichè entrambi si contendono territori nel Confine di Skyllian.
    La struttura di Sidon viene attaccata, e David Anderson indaga sul responsabile insieme a Kahlee Sanders. Anderson scopre le ricerche illegali del Dr. Qian riguardanti le IA e un misterioso artefatto recuperato nel Velo di Perseo.
    Anderson viene assegnato allo Spettro Saren Arterius, ed entrambi vengono incaricati di trovare Qian e il suo collaboratore batarian Edan Had'dah. Ma Saren uccide sia il dottore che il batarian, ed incolpa Anderson per il fallimento della missione.
    Saren inizia la ricerca del manufatto per conto suo, usando le ricerche del dottor Qian.

    Un gruppo di terroristi ruba antimateria dall'incrociatore dell'Alleanza SSV Geneva. Il colpevole viene identificato come un membro di Cerberus, e questo rappresenta il primo caso di sabotaggio collegato all'organizzazione.
    A causa di disaccordi riguardo il reclutare batarian all'interno dei Sole Blu, Vido Santiago tradisce Zaeed Massani.
    Jack viene rapita da Cerberus su Eden Prime, fingendo la sua morte e portandola nella struttura di Teltin su Pragia, con l'obiettivo di sviluppare il potenziale biotico degli umani.

    2166 DC
    Il Comandante Vyrnnus, un turian, viene assunto per supervisionare l'addestramento biotico umano su Gagarin.

    2167 DC
    Vengono sviluppati gli impianti biotici L2, ed applicati su umani. Kaidan Alenko è uno dei primi umani ad utilizzarli.
    Il primo numero del Fornax viene rilasciato.

    2168 DC
    Kaidan Alenko uccide accidentalmente il Comandante Vyrnnus a seguito di una provocazione. Il disastro diplomatico con i Turian porta alla chiusura del progetto un anno dopo.

    2170 DC
    La colonia umana di Mindoir viene attaccata da schiavisti batarian. Molti coloni vengono uccisi o catturati.
    La colonia umana Yandoa va incontro a catastrofiche esposizioni ad elemento zero quando una nave della Eldfell-Ashland Energy esplode in orbita. Molti bambini nascono con difetti genetici, ma 37 bambini nascono con inclinazione biotica, tra cui Gillian Grayson.
    L'addestramento biotico umano viene assegnato alle forze militari, alcune compagnie selezionate e a delle divisioni della ex-Conatix Industries.
    Gli impianti L2 si dimostrano pericolosi, e vengono sostituiti dagli L3.
    Vengono costruite le prime navi cannoniere A-61 Mantis.

    2171 DC
    I Batarian chiedono al Consiglio di limitare l'espansione umana nel Confine di Skyllian, ma il Consiglio non interviene. Come protesta, i Batarian chiudono l'ambasciata e si ritirano nel loro sistema natale, diventando una specie indipendente.
    Cerberus uccide il Papa Clemente XVI sulla Terra con un rosario avvelenato. La sua morte viene attribuita a un infarto. Il suo successore, Papa Leone XIV, espone preoccupazioni in linea con gli ideali di Cerberus.

    2172 DC
    11 Aprile: Shepard entra nell'Alleanza.
    14 Novembre: Kai Leng entra nell'Alleanza.
    Nella stazione Gagarin, Eliza diventa la prima Intelligenza Artificiale umana.

    2173 DC
    Un sorvolo sul pianeta Armeni rivela strane formazioni della superficie. Un'analisi più approfondita, dimostra che queste protrusioni siano cripte realizzate dagli Zeioph, una specie aliena estinta. Diverse università umane desiderano effettuare studi e scavi, ma le leggi del Consiglio considerano le rovine antiche come luoghi sacrosanti e inviolabili.
    Terra Firma è coinvolto in uno scandalo della Nashan Stellar Dynamics, obbligando Inez Simmons, leader del partito, a dimettersi. Charles Saracino diventa il nuovo leader dopo che il suo avversario Claude Menneau viene assassinato da Cerberus sulla via verso Shanxi. Ufficialmente, la scomparsa di Menneau non viene mai spiegata.
    Kaidan Alenko entra nell'Alleanza.

    2174 DC
    Ashley Williams entra nell'Alleanza.

    2175 DC
    Durante un'esplorazione del pianeta Aeia, un importante obiettivo di colonizzazione per l'Alleanza, la MSV Hugo Gernsback risulta dispersa e dichiarata distrutta.
    Cerberus contatta Michael Moser Lang, un dissidente politico sulla Terra, e gli fornisce fondi per comprare delle armi. Cerberus continua a tenerlo d'occhio, e un anno dopo Lang assassina il presidente degli Stati Uniti Enrique Aguilar e il premier della federazione cinese Ying Xiong. Il caos generato dall'evento favorisce le compagnie di supporto a Cerberus, e danneggia la stabilità del Parlamento dell'Alleanza.

    2176 DC
    Pirati e criminali pagati dai Batarian lanciano un attacco a sorpresa, noto come Assalto di Skyllian, sulla colonia umana di Elysium. L'assalto è respinto dalla marina dell'Alleanza.
    Viene fondata la Grissom Academy nei pressi di Elysium, e diventa il nuovo centro di addestramento per umani biotici, sotto il Progetto Ascension.
    Le Rivolte di Anhur, una guerra contro la pratica dello schiavismo inizia sulla colonia umano-batarian di Anhur, e diffusa poi per tutto il sistema Amun. Gli abolizionisti assumono la banda mercenaria Eclipse per combattere contro la fazione di schiavisti batarian Na'hesit.
    James Vega si arruola nell'Alleanza.
    Kai Leng entra nel programma N7, ma nello stesso anno viene congedato con disonore ed imprigionato per omicidio.
    Minatori nella struttura mineraria di Mahavid scoprono un artefatto Leviatano. I minatori vengono soggiogati dai Leviatani per i successivi 10 anni ed usati per intraprendere numerosi esperimenti.
    L'Iniziativa Andromeda, un progetto privato multi-specie viene creato per spedire degli esploratori e coloni nella vicina galassia di Andromeda.

    2177 DC
    Durante una missione di ricognizione per trovare un team di colonizzatori dispersi su Akuze, una unità di cinquanta marine dell'Alleanza viene sterminata da divoratori.

    2178 DC
    Per vendicarsi dell'Assalto di Skyllian, l'Alleanza lancia un'offensiva contro la luna di Torfan e distrugge le basi criminali stanziate sul satellite, per lo più popolate da batarian, limitando il rischio di ulteriori attacchi da parte di estremisti batarian.
    L'Alleanza traccia numerose rotte iperluce utilizzate da pirati, utilizzando un sistema di monitoraggio piantato sulle lune di Theshaca. Questo porta alla fine di otto delle più importanti organizzazioni di pirati. Dopo i "Raid di Theshaca", nessun'altra nave dai Sistemi Terminus è più entrata nel sistema Hong.
    Un virus letale contamina i quarian della Flotta Migrante, inclusa la madre di Tali'Zorah.
    Le Rivolte di Anhur terminano con la vittoria degli abolizionisti, ed inizia la ricostruzione di Anhur.

    2182 DC
    L'ammiraglio Kahoku dell'Alleanza dei Sistemi investiga su delle attività sospette di Cerberus.

    2183 DC
    Umani e Turian collaborano ad un progetto sponsorizzato dal Consiglio stesso: una fregata sperimentale con un prototipo di sistema d'occultamento, la SSV Normandy. Il comando della nave viene dato a David Anderson, con il Comandante Shepard al posto di ufficiale.
    Jeff "Joker" Moreau è assegnato come pilota della SSV Normandy
    Iniziano gli eventi di Mass Effect.



    Credits to Mass Effect Wikia

    Edited by •Gabry‚ - 14/10/2018, 17:55
  9. .
    Salve ragazzi! Finalmente è arrivato il momento di un nuovo restyling. Questa volta è un po' più intensivo rispetto all'ultima volta: è una grafica minimal, ma con alcune chicche sofisticate.

    Vediamo le novità, che sono assolutamente Work In Progress ed è richiesto il feedback di tutti:

    -TAGBOARD E SOCIAL: Forse alcuni si saranno chiesti "WTF, dov'è finita la TAG?". No, non è stata rimossa. E' stata... nascosta, insieme alle altre informazioni social del forum. Avrete notato anche un grosso cerchio bianco con un triangolo blu che punta verso sinistra... Cliccatelo :)
    Perchè questo cambiamento? Beh... semplicemente perchè mi sembrava una cosa figa da avere, e permette di accedere alla tagboard da -quasi- qualsiasi pagina del forum, anzichè solo nella homepage, come in precedenza.

    -CODEX: Il forum aveva già una sezione Codex contenente informazioni utili... Ma beh, quella sezione era morta da anni e molte delle immagini usate erano state eliminate dai vari servizi di Hosting. Tutti quegli articoli sono quindi per ora nascosti, ma torneranno presto all'interno della nuova sezione Codex, che sarà più accessibile e funzionale. Avrà anche un suo piccolo spazio personale sotto la TagBoard. Stay Tuned!
    PS: Sto valutando l'idea di creare una nuova categoria di "staffer" dedicata alla creazione di articoli per il Codex. Ma ne parleremo più avanti.

    -SCHEDE PG e SCHEDE ROLE: Gli utenti più "anziani" che hanno vissuto sulla propria pelle le varie grafiche del forum, sanno bene che ad ogni aggiornamento grafico, i vecchi post nelle role mostravano ancora le schede vecchie. Esse erano progettate per le skin vecchie, e quindi erano un vero pugno in un occhio.
    Beh... Mi spiace, ma anche questa volta è così. L'unica soluzione sarebbe modificare i post uno per uno, e a meno che non vi offriate volontari la cosa non succederà :asd:
    "EHHH MA ALLORA DOV'E' LA NOVITA'??"
    La novità sta nel fatto che questo discorso vale solo per le role VECCHIE. Da questo momento in poi, tutte le nuove role useranno una nuova scheda che sarà in grado di aggiornarsi graficamente ovunque esse vengano usate. Insomma, se domani pensassi "No sta skin mi fa cagare, mo' la cambio di nuovo", tutte le role che utilizzano il nuovo modulo verrebbero aggiornate automaticamente con una nuova scheda. Lo stesso vale per le schede Dossier dei personaggi.
    Che ne è quindi delle role vecchie che utilizzano il vecchio modulo? Beh, continueranno ad usare le vecchie schede role... il problema è che questa skin utilizza un font grigio... E le schede vecchie avevano sfondo scuro. Insomma, non si legge una ceppa. Per questo motivo, ho cambiato il colore del font a tutte le role attualmente in corso (e appena ho tempo di farlo, anche altre chiuse ma recenti). Così facendo, dovrebbe essere tutto facilmente leggibile, ma si pregano tutti gli utenti di adattarsi comunque al modulo nuovo, che trovate nei topic dedicati ai vostri personaggi.
    -WORK IN PROGRESS: CHAT E MOBILE.
    La chat e la versione mobile vantano ancora la grafica vecchia, appena riesco aggiorno.


    Potrei aver dimenticato qualcosa, ma è dalle 3:30 che monto sta grafica e adesso sono le 4:36. Abbiate pazienza :asd:
    PS: alcune schede non le ho ancora aggiornate, sempre a causa dell'orario. Fatemi godere del meritato riposo, e completo l'opera.

    Intanto qualsiasi tipo di feedback ("questo non mi piace", "questo si vede male", "Reiki mi ha picchiato") è ben accetto... anzi, ve ne sarei grato. Purtroppo una grafica la fai basandoti su ciò che vedi tu dal tuo monitor, che non sempre è uguale a ciò che vedi da un altro monitor. Ho cercato di sistemare il tutto per le risoluzioni di schermo più comuni, ma hey, i'm only human, after all.
  10. .

    Septim Eporian

       Fazione: Guardia Nera
       Ruolo: Supervisore Operazioni


    "Ben fatto, Quencus." si congratulò il superiore mentre si toglieva la maschera, quando la turian confermò la sicurezza dell'aria.
    Poi Tanilia avanzò una proposta che ad Aliquis sembrò piuttosto valida, ma lo stesso non poteva dire per Septim.
    Il superiore, prima di rispondere, si guardò intorno, proprio come stava facendo Sithis. Mancavano alcune navette, ma soprattutto mancava l'energia ai terminali ad esse collegate. Probabilmente la stessa energia che sarebbe servita per aprire le porte, ma quelle potevano essere forzate.
    "E' di vitale importanza ristabilire la corrente." spiegò, tamburellando le dita sulla pistola attaccata alla sua gamba. "In questo hangar, e probabilmente in tutta la nave, ogni singolo sistema è a corto di energia. Non sappiamo ancora cos'abbia ucciso l'equipaggio, quindi è più sicuro se portate Optimius con voi... e indossate i caschi. E' possibile che nelle altre stanze il supporto vitale sia già collassato."
    Si guardò nuovamente attorno. Vi erano tre uscite da quell'hangar: una era direttamente connessa alla loro navetta, le altre due invece erano ai lati opposti della stanza.
    "Laenus, Laeviion ed io andremo dall'altra parte ad ispezionare la zona. Non c'è molto che possiamo fare qui senza energia, perciò portiamoci avanti con il lavoro. Assicuratevi che le vostre riserve di ossigeno siano piene, indossate il casco e caricate i factotum, perchè probabilmente avremo bisogno delle torce."
    E così fece anche lui. Rientrò nella navetta che li aveva accompagnati fino al relitto, collegò il factotum ai suoi sistemi e lo ricaricò. Dall'armadietto raccolse tre caschi e una riserva di munizioni, e si assicurò che il livello di ossigeno della sua tuta fosse al massimo.

  11. .

    Tysha R'ain

       Fazione: Emissari di Hoxuin
       Ruolo: Mercenario



    "Cosa vuol dire che Ayita ce l'ha in custodia??" chiese Tysha con le vene che le pulsavano dalla rabbia. Proprio lei...
    "Wow Tysha, rilassati! Fin sarà contento di saperlo. Gli risparmierai la fatica di cercare-" la mano di Tysha coprì interamente la bocca della sua sottoposto, Crezia, dopodichè le cinse la vita e la accompagnò fino al balcone con la vista migliore di tutta la base. Una volta fuori, le due ebbero davanti ai loro occhi l'intera Nos Astra in tutto il suo splendore.
    "Lo vedi tutto questo?" Indicò Tysha agitando il braccio lungo tutto il panorama.
    "Lo vedo tutti i giorni..."
    "E mi sa che non lo vedi abbastanza bene, altrimenti ti accorgeresti del fatto che quella frigida selvaggia e i suoi amichetti trogloditi ci mettono i bastoni tra le ruote da un anno, tre mesi, ventidue ore e SETTE FOTTUTISSIMI MINUTI!"
    Sì, aveva davvero tenuto il conto, dal giorno in cui Ayita aveva messo piede su Nos Astra.
    Crezia tirò un lungo sospiro "Oh beh, mi sa che questa sarà la prima tregua da un anno, tre mesi, ventidue ore e otto minuti."
    La sottoufficiale sorrise, prima di lasciare il balcone.
    "Tregua..." mormorò "questo è tutto da vedere."



    Eleanor Elliott


       Fazione: Consiglio
       Ruolo: Ingegnere


    Le acque si erano finalmente placate, dopo la sfuriata di Rael. Eleanor aveva apprezzato il suo sostegno più di quanto la ragazza immaginasse, perchè sapeva che Fin non l'avrebbe prese bene.
    A quel punto, il Drell si era chiuso nella sua cabina, e ne uscì solo una volta arrivati su Illium.
    Già dagli oblò sparsi per la nave, poterono vedere quel panorama mozzafiato: altissimi palazzi dalle forme eleganti, continue scie luminose nel cielo tracciate dal traffico delle astroauto, che tagliavano uno dei cieli più belli e naturali che avesse mai visto.
    Il vascello delle Thessia Athens atterrò sulla piattaforma di una base che si arrampicava sul fianco di una montagna accanto a Nos Astra, la capitale.
    Prima di uscire, Eleanor si affacciò da un oblò: sui muri della base sventolavano dei vessilli interamente neri, ad eccezione di un grosso simbolo bianco al centro di essi.
    "Fin, non vorrai mica dirmi che il tuo contatto è un Emissario di Hoxuin!" urlò Eleanor, che non si era resa conto che Fin era già entrato nella stanza.
    Non indossava la sua solita giacca, ma una corazza media che gli lasciava il braccio destro interamente scoperto. Attaccate alle cosce, aveva due mitragliette hurricane.
    "Non te lo dirò." rispose lui "Perchè il mio contatto è il fottuto comandante degli Emissari di Hoxuin."
    Non era sicura di cosa pensare: da un lato, avere un alleato così influente su Nos Astra avrebbe giocato a loro vantaggio, ma dall'altro gli Emissari erano noti per i loro modi... non esattamente tranquilli. Era una banda di mercenari esperti, senza scrupoli e spesso estremamente violenti. Non a caso, Hoxuin era la Dea della morte asari.

    Quando il portellone della nave calò, l'intera squadra era già davanti ad esso, pronta a percorrerlo e lasciare quella bizzarra nave.
    Parallela a loro, una schiera di mercenari vestiti quasi interamente di nero: due batarian, un krogan e tre asari, di cui una posta di fronte a tutti... lei doveva essere Tysha.
    L'asari indossava una tuta ultra aderente che le copriva interamente il corpo, eccezion fatta per il dècolletè piuttosto prosperoso. La tuta, grigia e azzurra, era decorata interamente da una rete di esagoni.
    Eleanor notò una strana armonia nella struttura confusionaria del suo volto: non era un'asari eccessivamente bella, ma aveva comunque dei lineamenti interessanti... resi ancor di più tali dalla presenza di quattro grosse cicatrici lungo entrambe le guance: a destra, una verticale tagliava il volto dall'arcata sopraccigliare fino a metà guancia, mentre quella sinistra era sfregiata da tre lunghe cicatrici diagonali e quasi parallele... forse un'artigliata.
    Non potè fare a meno di notare, inoltre, il bracciale inibitore che Tysha portava al polso destro, e si chiese perchè mai una Asari avesse la necessità di bloccare i propri poteri biotici.
    Ma probabilmente non era il momento per chiederlo.
    Tysha era rimasta lì impalata, a fissare con la bocca aperta quella nave bizzarra, mentre Fin avanzava a braccia spalancate.
    "Ma guarda che splendore!" esclamò il Drell, ma lei non si mosse di una virgola "Stupenda come sempre, mia cara Tys-"
    "Per la strafottuta dea, cosa diavolo è questa roba?" imprecò Tysha indicando la nave. A quel punto Fin abbassò le braccia ed inclinò la testa verso il punto indicato.
    "Oh, quella... beh, non abbiamo trovato di meglio."
    "E' la cosa più orribile e imbarazzante che abbia mai visto."
    "Sono assolutamente d'accordo, ma... non avevamo scel-"
    "CREZIA, OLEV, SCALDATE I MOTORI!" esclamò l'Asari, la cui espressione si era immediatamente trasformata in un sorriso eccitato. "Andate a farvi un giro, e vedete di riportarla qui tutta intera, che appena avrò finito con questa faccenda toccherà a me!"
    Una asari e un batarian presero quella frase come un ordine... un ordine piuttosto gradevole, perchè i due esultarono come se avessero appena vinto all'Extra-lotto. Corsero verso il portellone, e il batarian quasi arrivò addosso a Hanntius per passare.

    La squadra venne scortata all'interno della base, che a quanto pare non si arrampicava semplicemente sulla montagna, ma era proprio scavata al suo interno, tanto che l'aria vi circolava artificialmente ed era leggermente pesante.
    Era ben illuminata e spaziosa, ma allo stesso tempo un po' caotica, a causa della sua composizione verticale poi orizzontale, poi di nuovo verticale e alcune volte diagonale. Per raggiungere la sala di comando dovettero attraversare quattro lunghi corridoi e prendere tre ascensori.
    La sala, d'altro canto, era organizzata piuttosto bene: l'area era un cerchio perfetto, il lato opposto all'entrata era ricoperto di schermi giganteschi e di ogni tipo, e al centro della stanza vi erano una ventina di terminali disposti a mezzaluna, ognuno con un operatore intento a trafficare, inoltrare, comunicare e verificare tutte le operazioni degli Emissari.
    "Clem, novità?" chiese Tysha una volta entrata nella sala di comando, e una risposta negativa provenne dall'operatore numero diciassette, un'umana.
    "D'accordo gente, qualcun altro è libero?" chiese il comandante. Il tre, il sei e il dieci alzarono la mano.
    "Ottimo, aiutate Clem, vedete di scoprire cos'ha in mente quella stronza."
    "C'è qualche problema?" chiese Fin, che come sempre si era autoproclamato leader del gruppo... quella volta però era la cosa giusta da fare, considerato il suo legame con Tysha.
    "Ve lo spiegherò fra un attimo. Accomodatevi." l'Asari fece segno di avanzare fino al centro, a quel punto prese il suo fucile Revenant dalla placca sulla schiena e vi attivò il mirino laser.
    "Da quando mi hai chiamato, Fin, ho mandato i miei uomini, le mie spie e pure le mie maledette puttane alla ricerca del vostro obiettivo."
    "Alexanders..." mormorò Eleanor.
    "Sì dolcezza, proprio lui. Ebbene, la prima volta è stato individuato... qui." spiegò lei, indicando con il laser uno dei monitor sul grande muro, che raffigurava un bar affollato di Nos Astra. "Dopodichè pare sia entrato in un'auto e sia stato rivisto... qui." Quella volta, il mirino puntò a un negozio di cianfrusaglie nei sobborghi della città.
    "L'ultimo avvistamento della sua auto è stato fuori città. L'auto ha sorvolato quella che i miei uomini chiamano 'terra di nessuno'. Un appezzamento di terra sulla quale usiamo i soldati di una banda rivale come bersagli mobili. Sapete, per fare pratica."
    "Ottimo lavoro, Tysha!" commentò Fin, entusiasta e un po' euforico "Direi che abbiamo una pista."
    "Non così in fretta. Vedi, Fin, c'è un'altro piccolissimo dettaglio. Un piccolo gigantesco dettaglio che non potete trascurare... Un dettaglio che è costato tanto ai miei uomini e che mi costerà davvero, davvero tanto sfruttare."
    La mano di Fin si portò alla fronte. Sapeva bene dove voleva andare a parare.
    "Cazzo Tysha, credi che non ti conosca? Ti darò quello che vuoi, ora però dacci questa informazione! Ti ricordo che abbiamo i giorni contati."
    L'asari mise il broncio ed incrociò le braccia "Uffa, sei noioso. Va bene, ne discuteremo dopo. Veniamo al dunque: ricordate quella banda rivale che usiamo come dispenser per bersagli mobili? Bene, i bersagli mobili sono riusciti ad abbattere l'astroauto di Alexanders. Pare che il vecchietto sia a posto, ma adesso è... sotto custodia."
    "Cazzo..."
    "Già, cazzo. Ma sono o non sono la tua Asari pazza preferita? Si dà il caso che i miei uomini abbiano catturato uno degli uomini di Ayita."
    "Ayita?"
    "Sì, una svitata che si veste in modo strano. E non sarebbe un grosso problema, se non fosse che la sua base operativa si trova in una immensa insenatura sulla costa di Vexeria, non molto lontano da qui. Quel posto è una vera roccaforte, abbiamo provato attacchi diretti da ogni fronte, ma è una posizione troppo vantaggiosa."
    Usò di nuovo il laser per indicare l'insenatura, per poi spostarlo sullo schermo accanto, che mostrava... le celle della base degli Hoxuin.
    "Lui sarà il nostro biglietto d'ingresso. E' uno degli ufficiali di Ayita, e forse potremmo anche usarlo come merce di scambio per avere Alexanders."
    Fin restò a fissare gli schermi per qualche secondo, finchè...
    "La mia Asari pazza preferita? Cazzo Tysha, TU SEI LA MIA ASARI GENIALE PREFERITA! Partiamo subito!"
    Tysha annuì "Preparo i miei uomini."
    "No." intimò Eleanor, all'improvviso, intromettendosi nella conversazione.
    "Scusami?"
    "Ho detto no. Con tutto il rispetto, comandante R'ain-"
    "Tysha."
    "...Tysha, ma la reputazione della tua banda ti precede. Grazie per l'aiuto che ci stai dando, ma porterò la mia squadra."
    Le due si guardarono intensamente per qualche secondo. Eleanor cominciò a temere di averla offesa, o di aver innescato qualcosa nella sua mente instabile... e invece lo sguardo di Tysha si tramutò in un sorriso.
    "D'accordo! Sei tu il boss, a quanto pare." affermò l'asari, lanciando un'occhiata al Drell. "Ad una condizione. Io vengo con voi."
    "Non è contrattabile?"
    "Nossignora. Ora, vogliate scusarmi, Fin ed io dobbiamo discutere della mia retribuzione."
    Il Drell annuì, poi si rivolse a Eleanor. "Aspettatemi all'hangar fra mezz'ora."

    Erano partiti con una navetta degli Hoxuin, una semplice Kodiak dipinta di nero e con l'iconico simbolo stampato sulla parte superiore. Alla fine, Eleanor aveva deciso di portar con sè solo Selina e Niissa, perchè pensava che i luoghi visitati da Alexanders potessero celare degli indizi.
    "E' rimasto zitto per tutto il tempo, da quando è con noi." commentò Tysha, riferendosi all'alleato di Ayita che avevano catturato.
    Era un umano, dalla carnagione mulatta, piuttosto alto e dal fisico statuario. Indossava una tuta aderente nera, ma alcune parti di essa erano state irrobustite da pezzi di corazza: le gambe, le spalle e gli avambracci. Aveva i capelli lunghi castano scuro, legati in una coda che penzolava dietro la sua schiena, e dalla fronte partiva una scia di colore bianco fino a coprire tutto il setto nasale.
    "Neanche le torture hanno funzionato?" chiese Eleanor. Intanto il co-pilota segnalò che la richiesta di scambio era stata ricevuta.
    "Non torturiamo i prigionieri." Rispose secca Tysha. Nessuna espressione, niente sarcasmo, solo freddezza. Forse l'argomento la toccava nel profondo.
    "E come ottenete le informazioni dai nemici che catturate?"
    Quella volta, Tysha rise sonoramente. Quella donna era davvero lunatica...
    "Oh, sei proprio un innocente fiorellino. Non hai idea di quanti modi ci siano per far parlare un uomo... o una donna."

    I mercenari di Ayita permisero alla navetta di atterrare, ma si assicurarono che chiunque avesse messo piede per terra fosse disarmato. Due di loro aiutarono persino Eleanor a scendere con la sedia a rotelle... perchè sì, aveva scelto di affrontare Ayita faccia a faccia. Nessuno si era mai fidato del suo robot nelle situazioni diplomatiche, e come biasimarli? Certo, se la situazione fosse degenerata, si sarebbe trovata disarmata e incapace di muoversi, ma aveva fiducia nelle sue capacità e in quelle di Fin e Selina.
    Gli uomini di quella banda erano bizzarri: oltre al fatto di appartenere alle specie più disparate, ognuno aveva personalizzato la propria armatura con pitture di guerra dai colori più eccentrici. L'intera superficie della insenatura era decorata di soppalchi, stazioni di vedetta, torrette e perfino arpioni, oltre che decine e decine di pattuglie armate. Insomma, il vantaggio non era dettato solo dalla posizione favorevole: quella era una organizzazione pensata nei minimi dettagli.
    Quel gruppo di mercenari li scortò fino all'entrata di una enorme caverna scavata nella curva dell'insenatura. Essa era coperta da un cancello blindato alto almeno quattro metri, che impiegò almeno un minuto per aprirsi del tutto. A quel punto, una seconda scorta li guidò attraverso quello che era un vero e proprio villaggio scavato nella roccia. L'insenatura, infatti, era cava lungo entrambi i lati, e la banda aveva sfruttato quella struttura per creare un avamposto protetto contro qualsiasi cosa. All'interno, le luci che illuminavano la base rimbalzavano contro le pareti spigolose della caverna, che erano decorate sia dai vessilli raffiguranti il simbolo di quella banda, sia da veli colorati con le fantasie più strane e con i bordi frastagliati. Lungo entrambi i lati dell'insenatura, vi erano dei modesti alloggi a forma di cono con la punta rivolta verso l'alto. Loro, però, non furono scortati lungo nessuno dei due lati, ma bensì continuarono lungo il loro percorso centrale, fino a un'altro cancello simile a quello già oltrepassato, ma dalle dimensioni dimezzate.
    "Alza più in alto quel fucile, Ken. Devi ucciderli, non azzopparli."
    Quella stanza era probabilmente la più grande dell'intera caverna, e per ovvi motivi: era un gigantesco spiazzale sotterraneo, all'interno della quale vi erano centinaia e centinaia di truppe intente ad allenarsi o addestrarsi. V'era solo un rialzamento, alto circa due metri, sopra la quale si ergeva la figura di una donna: gambe lunghe e sottili, capelli neri legati in due trecce che cadevano appena sopra i seni, volto dipinto dalla fronte fino agli occhi di rosso e bianco. Il vestiario era composto da una gonnella che copriva un paio di pantaloncini, e un poncho corto dello stesso colore e fantasia della gonna. Quel vestiario lasciava scoperto lo stomaco della donna, così come le gambe e le braccia.
    Tra le braccia, la donna teneva un fucile di precisione Indra ridipinto di rosso, e decorato da fantasie geometriche di vari colori.
    Spiccava più di tutti in quella stanza, e più degli altri visti fuori: era lei Ayita.
    "Lasciate andare Goyathlay." intimò Ayita, senza neanche rivolger loro lo sguardo.
    "Ti sembra questo il modo di trattare gli ospiti, Darlene?" rispose quindi Tysha, e a quel punto l'umana si voltò verso di loro, con uno sguardo che avrebbe congelato un vulcano attivo.
    "Dovevo immaginare che saresti venuta anche tu."
    "Non mi sarei persa per nulla al mondo l'occasione di rivedere quelle gambe." scherzò l'Asari, ma Ayita non aveva alcuna intenzione di scherzare. Con un gesto della testa, ordinò ai suoi uomini di avanzare. Tysha mise le mani in alto, e invitò i suoi compagni a fare lo stesso. Altri due uomini scortarono via il prigioniero, suscitando una reazione di Fin che venne subito placata da Tysha.
    Con un balzo, Ayita scese dalla posizione rialzata e si avvicinò a loro.
    "Datemi un buon motivo per non giustiziarvi davanti all'intera Tribù."



    Edited by •Gabry‚ - 25/8/2017, 15:02
  12. .

    Septim Eporian

       Fazione: Guardia Nera
       Ruolo: Supervisore Operazioni


    Septim rimase in silenzio per l'intera durata del battibecco. La cosa sarebbe potuta sembrare strana da parte sua, ma Aliquis voleva che i suoi temporanei compagni sapessero con chi avevano a che fare: un turian rigido, ma imprevedibile. Nonostante il silenzio, si assicurò che tutti si rendessero conto dello sguardo che rivolgeva a ognuno: uno sguardo indagatore, uno sguardo che li stava rivoltando come dei calzini, che avrebbe scoperto tutto sul loro comportamento. Per Septim, era il modo migliore per esercitare il potere, tramite le parole non dette.
    Solo quando le acque si furono calmate il superiore Eporian si alzò dalla sua postazione per sedersi accanto al quarian, Rael.
    "Sei furbo" esordì il turian "Sai bene quando stare zitto per salvarti la pelle... Beh, in realtà non mi sembra tu parli molto, in generale. Mi piacciono le persone come te, e sai qual è il motivo?" Septim posò la mano sulla spalla del Quarian, con una stretta decisa e salda ma non dolorosa "Sono le persone che nascondono i segreti più oscuri."
    Si alzò e si aggrappò all'asta di metallo che percorreva in lungo la navetta.
    "Scoprirò i tuoi, Xerol."

  13. .

    Sheera'Zonn vas Talrus

       Fazione: Flottiglia
       Ruolo: Incursore



    Vendetta. Giustizia. Redenzione?
    Non avrebbe mai saputo k con certezza, perchè qualsiasi pensiero venne scacciato via dalla vista di Shenna, arma alla mano, che faceva fuori gli ultimi membri di Cerberus rimasti nella stanza. Tutti, tranne uno.
    Shenna gridò a Furiosa parole di sfida, vendicative, piene sia di odio che di sofferenza, sentimenti che Sheera conosceva bene. E quando il tacco dell'umana si posò sul petto del soldato Cerberus rimasto in vita, che Shenna a quel punto riconobbe.
    In quell'esatto istante, e ancor più quando Shenna puntò la pistola alla testa del vecchio amico, Sheera si rese conto come l'umana stesse cominciando a somigliarle. E capì di aver fallito. Rivide sè stessa, il tacco di Shenna era diventato il suo, la canna della sua arma era diventata la sua... E anche gli occhi lucidi, colmi di rabbia, tristezza, delusione e rimpianto.
    "NO!" Quella esclamazione fuoriuscì dal suo petto rimbalzando per le larghe e vuote pareti dell'hangar, e sia Shenna che Ben si voltarono istintivamente verso la fonte del rumore.
    Lasciò cadere la pistola e rifoderò la spada, mentre ad ampie falcate si muoveva verso la coppia di ex-amici.
    "Guardati, Shenna. Guarda bene..." disse la quarian gentilmente, indicando il vetro del suo casco che rifletteva lievemente l'immagine di Shenna. Forse così anche lei avrebbe visto quello che Sheera poteva vedere in quel momento.
    "Tu non sei come me, Shen. Tu sei migliore di me, di Furiosa, di Rael e persino di Ben. Keelah, sei la persona migliore che abbia mai conosciuto. Io uccido le persone a sangue freddo, perpetuando una causa che riesco a vedere solo io, e non lo faccio nè per la Flotta, nè per Rannoch nè per chiunque altro. L'ho capito, adesso: lo faccio per me. Mi fa stare bene, perchè non conosco nient'altro che possa farmi stare meglio. Vuoi davvero ritrovarti nella mia stessa situazione? Non te lo permetterò. Non lascerò che la tua purezza, unica in tutta la galassia, venga macchiata dal sangue e dalla morte dei tuoi cari. Lascia andare quella pistola."
    Proprio quando notò un segno di resa nei suoi occhi, il momento venne interrotto dal satirico battere di mani di Furiosa.
    "Una recita perfetta, Shen!" disse la donna, e Sheera pensò che dovesse essere una vera intenditrice. Janie continuò accusando Shenna di essere un'egoista, di aver fatto tutto per inseguire e mettere in atto una stupida vendetta... E Sheera realizzò che forse non era totalmente in torto.
    "Non pensare di poterti mettere sullo stesso piano di Shenna, Janie." gridò Sheera affinchè la rossa potesse sentirla "C'è un'enorme differenza fra lei e te: Shenna ha uno scopo, un obiettivo che la spinge ad andare avanti. Tu invece ti muovi passando da una bandiera all'altra, calpestando chiunque si trovi in mezzo, e quando credi di aver trovato un obiettivo... Guarda caso è quello sbagliato. Che tu possa marcire all'inferno, Furiosa, non meriti nemmeno la fine rapida e indolore della mia spada."
    Un attimo dopo, le amiche asari di Janie sfondarono una volta per tutte la camera depressurizzante, lasciando la corvetta di Shenna a fluttuare immobile nello spazio attorno alla Ketos.
    E così se ne andò, Furiosa, tra una minaccia a Shenna ed una serie di maledizioni rivolte a tutti i Quarian. Già, se ne andò proprio così, coerente con il suo stile di essere.
    La sua mano toccò il viso di Shenna, lo accarezzò fino al collo per poi posarsi sulla spalla. "La vendetta è la mia strada, Shenna, non la tua."

    Con la decimazione dell'armata Cerberus, le ultime truppe si diedero alla ritirata, alcune prendendo le navette con le quali erano venute, altre rubando quelle appartenenti alla Ketos. L'ennesimo atto di sbeffeggiamento all'equipaggio che, ormai, viveva in quello che era poco più di un relitto nell'immensità del vuoto.
    Le riparazioni critiche iniziarono immediatamente, supportate da Quarian venuti da ogni nave della Flotta. Forse la Ketos avrebbero potuto salvarla, ma quel giorno era stato perso molto di più.
    Retor e il marine che li aveva aiutati arrivarono poco dopo all'hangar dove si erano svolti gli ultimi atti dell'invasione. Shenna era seduta a terra, e accanto a lei l'unico Cerberus rimasto era stato reso totalmente innocuo dalle manette. Il marine fece per andargli addosso con gli occhi iniettati di sangue, ma fu subito fermato dal giovane figlio dell'ammiraglio Gerrel.
    "E' finita, Bagor." gli disse Retor con tono rassicurante, ed il marine si calmò, pur continuando a fissare Ben.
    "Com'è andata?" chiese Sheera, andando subito al sodo, ma Retor, prima di rispondere verbalmente, chinò la testa e la scosse da una parte all'altra.
    "Cazzo..."
    "L'abbiamo trovato già morto. Le cose si mettono male, eh?"
    Sheera sospirò "No, ce la faremo lo stesso. Ma dovrai ricorrere al tuo charme." Continuò quindi sorridendo e dandogli una pacca sulla spalla.
    Un grido. Un piccolo fulmine verdastro che si catapultò verso Ben, che avrebbe ricevuto una bella botta se Sheera non l'avesse fermata. Leyra'Val nar Ketos, la giovanissima quarian che li aveva scortati lungo la Ketos, adesso si dimenava per liberarsi dalla stretta della sua simile e sfogare la sua evidente rabbia sull'indifeso umano.
    "Siete dei fottuti bosh'tet assassini! Vi ammazzerò tutti, ve lo giuro!"
    "Wow wow, frena un attimo, tesoro. Lo vogliamo tutti qui, dovrai rispettare la fila"
    "No, non capisci! I miei..." la quarian scoppiò in lacrime, rilassando finalmente i muscoli e lasciandosi andare tra le braccia di Sheera. Per lei, non servirono altre parole.
    Più tardi, le notizie confermarono i suoi sospetti riguardo un guasto in infermeria causato dal blackout. Altre due vittime da aggiungere alla lista... Le peggiori.

    Fu Retor stesso, con la sua navetta personale, a scortare il gruppo fino alla Neema, la nave sulla quale si sarebbe svolto il processo. Di solito questo tipo di faccende veniva svolto sulle navi ammiraglie, ma non quella volta. Forse non volevano rischiare di perdere una nave così importante con un eventuale ritorno di Cerberus. Subito, appena messo piede sulla Neema, l'intero equipaggio presente nell'hangar li fissò con sguardi colmi di rancore, specialmente nei confronti di Ben che, ancora vestito con la tuta di Cerberus e le mani legate dietro la schiena, camminava a fianco di Shenna.
    Ad accoglierli fu un quarian omonimo al giovane pellegrino, Rael'Zorah vas Rayya, uno degli ammiragli in persona.
    "Benvenuti sulla Neema. Spero che la vostra permanenza qui sia meno dannosa di quanto non lo sia stata sulla Ketos."
    "Chiedo scusa, ammiraglio Zorah. La colpa è mia, sono stata ferita in battaglia, e i miei compagni qui sono stati costretti a portarmi alla Flottiglia per farmi sopravvivere."
    L'ammiraglio sorrise emettendo un ghigno "Andiamo, Sheera'Zonn, sappiamo bene che non siete venuti per questo." Rael'Zorah si voltò verso Shenna "L'hai portato?" chiese riferendosi al disco, e l'umana annuì.
    "Benissimo. Forse possiamo riuscire a barattare la vostra innocenza con quello. Da questa parte." disse il Quarian, indicando un corridoio che il gruppo avrebbe dovuto percorrere.
    "Grazie per il sostegno, ammiraglio. Conta davvero molto."
    "Aspetta a ringraziarmi. Ho detto che proverò a scagionarvi, non che ci riuscirò. E' necessario un voto di maggioranza tra tutti e quattro gli ammiragli. Forse Raan sarà facile da convincere, ma Koris, Xen e Gerrel saranno quasi inamovibili."
    Sheera sorrise "Beh, 'quasi' è sempre meglio che 'totalmente'. E poi c'è il figlio di Gerrel qui con noi. Forse darà ascolto a Retor."
    "Non sperarci troppo, Sheera." commentò il giovane "Mio padre ed io non siamo nei migliori dei rapporti."
    La quarian sospirò e si girò verso Shenna, cercando di capire quali fossero i suoi sentimenti a riguardo, ma il casco dell'umana mascherava buona parte del volto, ad eccezione degli occhi.
    "Posso chiederle una cosa, ammiraglio?"
    "Dimmi."
    "Come mai è dalla nostra parte, senza neanche aver ascoltato ciò che abbiamo da dire?"
    Rael sorrise "Ho una figlia, si chiama Tali. Forse ne avete sentito parlare, specialmente voi umani... Ha collaborato per alcuni mesi con il comandante Shepard, e si è salvata per miracolo dal disastro della Normandy... Ma non si è data per vinta. Ha da poco finito il suo pellegrinaggio, ed è già partita verso nuove scoperte. Rivedo lei in voi perchè, nonostante tutto il casino della Ketos, state facendo qualcosa di molto importante per il popolo quarian. E si da il caso che Tali stia studiando i Geth su Haestrom, ma non ditelo a nessuno."

    Il corridoio finì collegandosi direttamente a quella che doveva essere l'area più grande della nave. Un gigantesco anfiteatro decorato da piante rampicanti, spalti di metallo e, al centro dell'arena, un lungo tavolo con cinque sedie. Tra i vari sguardi dei numerosissimi quarian pronti ad assistere, il processo iniziò quasi subito. Zorah li congedò con un frettoloso 'buona fortuna' per poi andarsi a mettere al suo posto dietro il tavolo. Il gruppo, invece, andò a mettersi sulla prima fila di spalti davanti agli ammiragli. Quelle cinque figure avrebbero presto deciso il destino della loro missione, di Benjamin Barnes e del pellegrino Rael'Xerol.



    Edited by •Gabry‚ - 29/5/2018, 17:08
  14. .

    Red Gunn

       Fazione: Nessuna
       Ruolo: Contrabbandiere



    Pur non potendo vedere il volto del suo amico, sapeva che Zeb lo stava guardando con tutti e quattro gli occhi impegnati in uno sguardo a metà tra il 'perchè mi fai questo?' e il 'giuro che ti uccido'.
    Effettivamente, quei costumi erano la cosa più disgustosa che avesse mai visto. Peggio di quella Batarian obesa che apparentemente si era portato a letto dopo una notte all'insegna di ryncol e pillole dalla dubbia consistenza, qualche tempo prima.
    "Rilassati, bro! E' una festa in maschera, cosa vuoi che sia?" chiese Red cercando di spezzare la vergogna con l'allegria, ma nell'esatto momento in cui concluse la frase, seppe che lo sguardo cagnesco di Zeb si fosse intensificato.
    "Ascolta Zeb, lo so cosa pensi." tossì e si grattò la gola, in modo da far salire il catarro. Si mise in piedi, quasi ignorando il fatto che si trovasse su una astroauto decapottabile in piena corsa "FOTTITI, RED!" esclamò l'umano imitando la voce rauca del batarian "POTEVAMO UCCIDERLA, TENERCI LA SUA PARTE ED EVITARE QUESTA PAGLIACCIATA." sputò all'indietro, lasciando dietro all'astroauto una piccola nuvoletta di catarro che da lì a poco avrebbe colpito qualcuno.
    "Beh... In effetti hai ragione. Rose?" chiese rimettendosi a sedere.
    "Non mi ucciderete perchè risolverò tutti i vostri problemi con quel Krogan."
    "Non è un motivo valido. Dopo il lavoro potremo semplicemente pagarlo."
    "Ti facevo più furbo, tesoro." Black rose scoppiò a ridere.
    "In molti lo credono!"
    "E allora dovresti sapere che Arak vorrà sempre di più. Specialmente dopo che avrà saputo del vostro futuro stipendio."
    "E perchè mai dovrebbe sape-" Red non fece in tempo a finire la frase, che Black Rose sollevò il braccio illuminato dal factotum.
    "Che ti avevo detto, Zeb? Non possiamo ucciderla. Le sue motivazioni sono piuttosto valide!"
    Pochi istanti dopo, al di là dei grattacieli, cominciò a fiorire il tetto del locale della Mantide.

  15. .

    Septim Eporian

       Fazione: Guardia Nera
       Ruolo: Supervisore Operazioni


    Dire che ebbe un tuffo al cuore sarebbe stato riduttivo. Era una grande galassia, era abbastanza facile che qualcuno portasse il nome di un altro... Ma sentire 'Rael' lo lasciò un attimo stranito. Le sue palpebre si spalancarono al pronunciare di quel nome, ma l'atteggiamento degli altri due turian nella sua squadra lo riportò sulla terraferma.
    Sul suo profilo non c'era menzione di un eventuale parere nei confronti dei Quarian, perciò avrebbe dovuto improvvisare.
    "Eccellente, signor... Xerol, giusto? Sarà un valido membro per questo team, ma credo sia giusto ricordarle che questa è una missione strettamente riservata della Gerarchia Turian. Comprendo le esigenze della sua specie, Xerol, ma tutti i suoi rapporti saranno revisionati dalla Guardianera." Ordinò Septim, mentre si avvicinava a passi lenti verso il Quarian, per poi porgergli la mano.
    Era giovane, molto. Forse un po' troppo, ma a giudicare dal curriculum era sicuramente più preparato di qualsiasi altro pellegrino.
    Cominciò a girare attorno al giovane ragazzo, esaminandolo dalla testa ai piedi. La sua tuta era bella, nella sua modesta semplicità.
    "Sa, Xerol... Mi scusi se le darò del tu d'ora in poi... Scusatemi tutti, d'accordo?" disse Septim prima al quarian, e poi ai turian "Dicevo: sai, Xerol, nella mia vita non ho incontrato molti quarian, siete una specie rara. Purtroppo, nessuno di questi incontri è stato pacifico, tuttavia ho sempre nutrito un profondo rispetto per la vostra cultura e la vostra storia. Siete una specie che... osa. Una specie con un profondo coraggio, senza paura di spingersi dove nessun altro si è mai spinto. Ci sono i registri sul vostro Primo Contatto: vi siete subito fatti notare. E come se questo non fosse sufficiente per voi, avete osato ancora, inventando e creando la prima specie sintetica senziente nella storia della nostra comunità galattica. E quando avete capito di esservi spinti troppo oltre, avete rischiato di nuovo... Un rischio enorme, e ne avete pagato le conseguenze. Avete fallito, ma avete combattuto, avete rischiato, avete osato." Smise di girare proprio quando si trovava faccia a faccia con il quarian, e lo fissò con uno sguardo che avrebbe potuto perforare il casco della sua tuta. "E' questa l'eredità genetica che ti porti dietro, Xerol, mi auguro che tu possa dimostrare di esserne all'altezza, al di là delle belle parole e delle promesse." Solo in quel momento, durato praticamente un'eternità, il suo sguardò si staccò da Rael, solo per essere poi posato sulla recluta turian.
    "Per quanto riguarda te, Laeviion, il comandante Laenus ha già chiarito la gravità della situazione in cui ti trovi. Mi piace la tua schiettezza, ma mi piacciono di più i fatti. Se c'è qualcosa di losco da scoprire sulla Orphures, sono certo che sarai la prima a farlo. Qui, però, non siamo sulla Orphures, non ancora. Siamo in territorio spaziale turian, e quindi si rispettano le regole turian. Sulla Orphures, si rispettano le mie. Tienilo a mente e stai al tuo posto."
    A quel punto si allontanò anche da Viretia e lanciò un'ultima, rapida ma intensa occhiata ai restanti presenti, per assicurarsi che tutti avessero compreso il concetto.
    "Allora, superiore Terril. La squadra è al completo?"

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